Progettato da Nicoletta Fabrizi



Documenti analoghi
IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

N 15 IL SISTEMA NERVOSO

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

MSKQ Versione B

Cosa avviene nel corpo:

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?


Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA)

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA

IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014

Classificazione dei tessuti

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani.

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

LA DROGA DROGA: tutte le sostanze, naturali o artificiali che modificano il funzionamento del sistema nervoso

RIPOSO-SONNO DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica. Matr

come migliorare la PRESTAZIONE

La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere

L ORIGINE DEI TESSUTI

Dr. Annalisa Barbier, PhD - Psicologo Clinico

ALCOL E CERVELLO. raffaella ada colombo. Tenero,

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA

corso di FIORI DI BACH 18 ore Corso Gratuito per gli allievi che frequentano i percorsi o i minipercorsi Frequenza non obbligatoria

Rischio psicopatologico

DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze

IL SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. midollo spinale. encefalo. autonomo. parasimpatico. -Cervello -Cervelletto

Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Il cervello 20/4/2006

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

MALATTIE LEGATE AI NEUROTRASMETTITORI

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Realizzato da: S.Abbinante G. Basile

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

SISTEMA VESTIBOLARE. La posizione del corpo e relativamente delle sue varie parti (testa, tronco e arti) fra di loro

Il dolore acuto e transitorio è localizzato e risulta chiaramente legato ad uno stimolo (meccanico, termico o chimico) di alta intensità

MECCANISMI D AZIONE PSICO-BIOLOGICI DELLA PET THERAPY. Dott.ssa Valentina Tarsia e Dott.ssa Claudia Giannelli

Minzione (Svuotamento della vescica)

LA RIFLESSOLOGIA PLANTARE. Relatore: Enrico Barcaioli

COME RICONOSCERE LO STRESS E PRENDERSI CURA DI SE

Dott.ssa Francesca De Rosi

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Massaggiatori medicali: Campi di applicazione nell ambito della para - tetraplegia

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

SCIENZE. Il Sistema Nervoso. Il sistema nervoso. il testo:

Progetto Comes, sostegno all handicap

SCHIZOFRENIA. Dr. Alessandro Bernardini

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta

Gestione dei rischi, Gestione della paura: sai rimetterti in gioco?

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE

Trattate una persona come se fosse già quella che dovrebbe essere. e l aiuterete a diventare ciò che è capace di essere. (W.

IL DOLORE. Principi di Terapia Antalgica. Dott. M. Allegri US interdipartimentale Terapia del Dolore. Collegio S. Cate"na - 9 marzo 2011

Concorso La Passione di Assistere 2012 CATEGORIA:Progetti in essere LABORATORIO DI GINNASTICA GAMBE IN SPALLA

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

APPRENDIMENTO MEMORIA MOTIVAZIONE EMOZIONI SONNO VEGLIA LINGUAGGIO

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Lettere di una madre al proprio figlio

MH e imaging cerebrale

Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio

Non di solo cervello Prof. Maurizio Fabbri

DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI: STATO DELL ARTE E SCENARI FUTURI. Dott. Paolo Stefanini. Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Parma

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

LE STRATEGIE DI COPING

IL TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA

L APPROCCIO OSTEOPATICO NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN FASE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA. ALESSANDRO LAURENTI DO mroi

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA

Ansia tra normalità e patologia

Le lesioni muscolari

Test di Autovalutazione

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici)

Nausea e vomito da chemioterapia

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Il dolore procedurale, la sua gestione e le medicazioni attive. D.A.I.- Dott. Dario PALADINO Vice Presidente A.I.S.Le.C

IL SISTEMA NERVOSO E QUELLO ENDOCRINO SVOLGONO QUESTE FUNZIONI.

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

*Il mobbing. * Dott. Paolo Cardoso * Psicologo psicoterapeuta

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

Il sistema nervoso. Simpatico

Questi effetti variano da una persona ad un altra e dipendono dalla specifica natura della lesione cerebrale e dalla sua gravità.

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE

Transcript:

Progettato da Nicoletta Fabrizi

SNC è formato dall encefalo e dal midollo spinale,che costituisce un importante collegamento tra l encefalo stesso e il resto del corpo. Il midollo spinale comunica con il cervello attraverso il tronco cerebrale, un importante struttura posta alla base dell encefalo. Nel tronco cerebrale si trovano i centri di controllo per la regolazione di alcune delle più importanti funzioni automatiche, quali la respirazione e la pressione sanguigna.

SNP è costituito da neuroni i cui assoni si stendono fuori dal sistema nervoso centrale per giungere ai tessuti e agli organi; queste fibre comprendono sia neuroni motori, che trasportano segnali verso la periferia del corpo, sia neuroni sensoriali che trasportano segnali verso l interno. Le fibre dei neuroni motori e sensoriali sono raccolte in nervi che sono classificati in nervi cranici,se si connettono direttamente con l encefalo, e in nervi spinali, se stabiliscono la connessione con il midollo spinale.

Il sistema nervoso somatico:svolge funzioni che implicano un controllo volontario (es. l attività dei muscoli scheletrici ); Il sistema nervoso autonomo: svolge azioni legate alla vita vegetativa (es. controlla il muscolo cardiaco, le ghiandole e il tessuto muscolare liscio ).

Il sistema nervoso autonomo viene suddiviso nei sistemi simpatico e parasimpatico. Il sistema parasimpatico è coinvolto nelle attività di recupero del corpo ed è particolarmente attivo, per esempio dopo un pasto abbondante. Il sistema simpatico prepara il corpo all azione. La stimolazione del sistema simpatico è quindi particolarmente coinvolta e importante in tutte quelle situazioni di emergenza in cui l individuo si può venire a trovare.

L encefalo si divide in tre principali regioni encefaliche: - il prosencefalo; - il mesencefalo; - il romboencefalo

Il prosencefalo si suddivide in telencefalo e diencefalo. Il telencefalo comprende il cervello; Il diencefalo è la regione in cui transita la maggior parte degli impulsi diretti al cervello o provenienti da esso e diretti agli altri distretti del corpo;

Il mesencefalo, che si trova nella parte inferiore dell encefalo e mette in comunicazione il prosencefalo col romboencefalo, è costituito da fasci di nervi che inviano verso il cervello i segnali provenienti dalla periferia del corpo

Il romboencefalo presiede alle funzioni fisiologiche essenziali e comprende: -il midollo allungato:sede del controllo del ritmo respiratorio e cardiaco; -il ponte:attraverso cui passano numerose vie sensoriali; -il cervelletto:regola l equilibrio e coordina tutti i movimenti muscolari di grande precisione.

Il sistema limbico è una rete di neuroni che comprende alcune aree del telencefalo e parte del diencefalo. Questo sistema mette in connessione l ipotalamo con la corteccia cerebrale e diverse altre strutture

Il sistema limbico è inoltre l area del cervello che aiuta a mantenere l omeostasi in tutto il corpo. Alcuni meccanismi omeostatici sono: Il mantenimento della temperatura corporea La pressione arteriosa Il ritmo cardiaco Il livello di zuccheri nel sangue.

L ipotalamo regola: la fame, la sete, la veglia, il sonno la temperatura corporea e tutti gli equilibri chimici, mantenendo l omeostasi di tutte queste funzioni. Si divide in: nuclei sopraottici, nuclei paraventricolari e corpi mammellari.

Le emozioni! Gioia + Paura=senso di colpa. Tristezza + paura=risentimento. Paura + sorpresa= allarme. Gioia + accettazione= amore. Le espressioni facciali di determinate emozioni si assomigliano in persone differenti perché ognuna di esse contrae e rilassa i muscoli facciali più o meno nello stesso modo.

L amigdala funzione come archivio della memoria emozionale ed è quindi depositaria del significato stesso degli eventi. E qualcosa che temo? E qualcosa che odio? Qualcosa che mi ferisce?

Quando subiamo un trauma(es, un aggressione) non restiamo condizionati solo dello stimolo associato direttamente al trauma(es le persone che ci venivano incontro correndo) ma anche da altri stimoli che erano presenti e costituivano il contesto del trauma (es, la strada o il momento in cui è avvenuto).

L ippocampo ha il compito di creare una rappresentazione del contesto che contenga i rapporti tra gli stimoli e non i singoli stimoli.

Riassumendo: Attraverso il sistema dell ippocampo ricordiamo con chi eravamo e cosa facevamo durante il trauma e anche il fatto nudo e crudo che la situazione era atroce. Attraverso il sistema dell amigdala gli stimoli provocheranno tensione muscolare, variazione della pressione, aumento della frequenza cardiaca, rilascio di ormoni e altre risposte fisiologiche e cerebrali.

La schizofrenia è ritenuta la più grave tra le malattie mentali a causa di: Precocità di esordio. Gravità dei sintomi. Frequente cronicizzazione con deterioramento in numerose aree funzionali.

Eziologia Il modello della diatesi dello stress è un modello di spiegazione che integra i fattori biologici, psicosociali e ambientali. Una persona può avere una certa vulnerabilità che quando viene attivata da una qualche influenza stressante permette la comparsa dei sintomi della schizofrenia. Gli stress possono essere biologici, ambientali o entrambi.

Fattori biologici: Alterato sviluppo (alterazione della migrazione dei neuroni durante o sviluppo del SNC) Degenerazione dei neuroni dopo lo sviluppo(morte cerebrale programmata in modo eccessivamente precoce)

Fattori genetici: Numerosi studi genetici suggeriscono una componente nell ereditarietà di questa malattia. Rischio di manifestazione della malattia nei familiari di pazienti schizofrenici è superiore di 10 volte rispetto agli altri. Attualmente però non è stato individuato un chiaro modello di trasmissione genetica della malattia, non è stato trovato ancora un gene responsabile.

Cause ambientali: Molta attenzione si è posta all ambiente familiare e sono state formulate varie teorie. Teoria del doppio legame. Alta emotività espressa.

Esordio: 1. Fase prodromica, periodo di tempo che precede l esordio in cui si osservano segni del cambiamento in atto. 2. Fase attiva, fase nella quale compaiono i sintomi psicotici. 3. Fase residua, fase in cui prevalgono l appiattimento affettivo e il ritiro sociale.

Fase prodromica Ha durata variabile(settimane o mesi) con andamento progressivo che sfocia nella fase attiva. Le modificazioni più importanti riguardano la sfera relazionale e sociale(la persona riduce i contatti interpersonali, abbandona le attività ricreative e peggiora il suo andamento scolastico o lavorativo.)

Fase attiva: Deliri Allucinazioni Eloquio disorganizzato Sintomi negativi(appiattimento dell affettività)

Prognosi Gli studi fatti sull andamento indicano che dal 30 al 50 % dei pazienti schizofrenici mostra un cambiamento che può risultare buono; Si può affermare che circa ¼ dei pazienti recupera un buon funzionamento sociale e relazionale con i sintomi residui; in un ¼ dei casi però l andamento è cronico e deteriorante.

Terapie: 1. Antagonisti dei recettori della dopamina: Sono efficaci in particolare sui sintomi positivi, ma solo il 25 % dei pazienti risponde in maniera sostanziale. 2. Antagonisti della serotonina e della dopamina: sono efficaci su entrambi i sintomi (positivi e negativi) e non causa effetti collaterali. 3. Si devono integrare terapie di supporto familiare e comportamentali.

Grazie per l attenzione!