Se ascolto dimentico Se vedo ricordo Se faccio imparo

Documenti analoghi
A cura di Laura Grida e Daniela Michetti. Firenze, 21 marzo 2015

SENZA ZAINO! Una scelta pedagogica innovativa

Questionario - Requisiti di base di attuazione del Modello SZ Premessa

SCUOLA PRIMARIA PORTO ERCOLE PORTO S.STEFANO

LA GESTIONE DELLA CLASSE

Praticare Senza Zaino

DIDATTICA CONVERSAZIONALE

Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S sez. I A. Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria

I.C. FRISI UNA SCUOLA PER L INCLUSIVITÀ DI TUTTI

PROGETTO CONTINUITA OBIETTIVI :

15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale. studio e ricerca. La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A. MORO BUCCINASCO

costuire unità di apprendimento

IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20

id B4 COSTRUIRE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Aritmetica Geometria. Logica e statistica

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

Ancona 21 novembre 2011 Pesaro 22 novembre a cura di : Raffaela Maggi e Susanna Testa

Lesson Study. La comprensione del testo del problema di matematica. Progetto di Tirocinio quinto anno Margherita Ugolotti mat.

Nuclei tematici. Esplorare e descrivere oggetti e materiali. Obiettivi:

Circolare n. 749 Perugia, 13 giugno A tutti i docenti tutor dei docenti neo assunti. Al personale A.T.A. Sede. Oggetto: Format Tutor I.T.T.S.

LA FUNZIONE DOCENTE. secondo la normativa vigente 10/02/2006 CORSO SNADIR 1

REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI

ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010

PATTO FORMATIVO. Programmazione delle attività educative e didattiche. Consiglio di classe... a.s.../...

CONOSCO LA MIA SCUOLA!

Laboratorio di progettazione/sperimentazione del curricolo verticale di MATEMATICA

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

DOMANDE RISPOSTE 71. Ritieni che la missione e la visione dell'istituto sono definite chiaramente 42 (59,2%) (29,6%)

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi Quinte A.S. 2015/16

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA SECONDARIA DI I

Scuola Pontificia Paolo VI. Parametri analitici sul livello globale di maturazione degli alunni

IL GIORNO E LA NOTTE

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA PRIMARIA -

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

QUESTIONARIO DOCENTI 78% 105/134. Esiti del questionario on-line Hanno compilato il questionario il. Totale

Istituto Comprensivo 5 Artiaco di Pozzuoli Sede centrale Anno scolastico 2017/2018. Progetto extracurricolare di logica ed enigmistica

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE

PREMESSA Indicazioni Nazionali per il Curricolo Educazione dell identità, dell autonomia, della competenza cittadinanza

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PROGETTAZIONE ANNUALE - a.s. 2018/2019 EDUCAZIONE FISICA - CLASSI 3 a A - 3 a F - 3 a E - 3 a G ins. Paola Cicolini - ins.

UDA e MODULI CLASSE PRIMA WEB COMMUNITY MILANO 26 MARZO 2019

Laboratorio di Calcio A.A. 2018/19 UNITA DIDATTICA

Modulo 1 LA FUNZIONE DOCENTE

RALLY MATEMATICO TRANSALPINO PRESENTAZIONE INIZIALE SEZIONE ARMT - ROZZANO

Scuola-Città Pestalozzi

Didattica per competenze e per progetti

BUONE PRATICHE. CORSO NEASSUNTI 2017 Daniela Razzari

P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALLIEVI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. 8, 06/03/2013)

A cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE

un percorso unitario e graduale per favorire l integrazione dei saperi e lo sviluppo delle competenze di base

Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura. Scuola PRIMARIA. Anno scolastico 2017/2018 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe III

Progetto Una ScUola per diventare cittadini. Leggo e capisco le consegne

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento

CORSO DI FORMAZIONE COMPETENZE PROVE STANDARDIZZATE USR LAZIO

BUONE PRATICHE DI DIDATTICHE DISCIPLINARI

Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura. Scuola PRIMARIA. Anno scolastico 2018/2019 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe III

Realizzazione corsi O.M. 153/99 PROGETTO DEL CORSO

10% la lettura. 20% l'ascolto. 30% l'osservazione. 50% l'osservazione e l'ascolto. 70% la discussione con altri. 80% le esperienze personali

ATTIVITA FORMATIVE Corso di Specializzazione sul Sostegno a.a. 2018/2019 -SCUOLA DELL INFANZIA -

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2016/17

RELAZIONE FINALE Scuola primaria (esclusi insegnanti sostegno)

RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

Studio cooperando Coopero studiando. dott. Simone Natali

Progetto di un compito esperto

Istituto Tecnico Statale per il Turismo "G. Mazzotti"

PROGETTARE UNA DIDATTICA INCLUSIVA

PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA ANNO SCOLASTICO 2012/13

L APPRENDIMENTO COOPERATIVO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA A.S.2018/19 PERCORSO BAMBINI FINALITA :

LINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO.

MAESTRI PROVETTI : COMPITO AUTENTICO CLASSE 4^ A IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 3^ A (SCUOLA PRIMARIA I. C. CLUSONE) ANNO SCOLASTICO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DERIVANTI DA SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE

Il Curricolo d Istituto

PROPOSTA PER LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE DIDATTICA DI LABORATORIO - COOPERATIVER LEARNING

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa

Nuclei tematici. I numeri

Le scuole primarie del 1 Istituto Comprensivo stipulano con la famiglia dell alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale

PROGETTO L2 PER ALUNNI NON ITALOFONI CHE NON SI AVVALGONO DELL' INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

QUELLI CHE INSEGNANO. devono saper insegnare

Matematica in gioco. Laboratorio di matematica classi 1^A e 1^B scuola Saccardo

Produzione Ripensamento Documentazione

Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di. competenze. Michele Pellerey. Montesilvano 19 marzo 2010

VALUTAZIONE E OSSERVAZIONI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Mandelli Infanzia Neoassunti

Un format per progettare e documentare le unità di apprendimento, ma anche per ottimizzare la professione docente

I.S.I.S. BOCCIONI-PALIZZI NAPOLI LICEO ARTISTICO, COREUTICO E MUSICALE

Teorie dell apprendimento, teorie della mente e dida0ca. Romina Nes+

PERCHE GLI SCACCHI A SCUOLA?

A.A. 2016/2017 ELENCO CORSI FORMATIVI ACCREDITATI MIUR RIVOLTI AGLI INSEGNANTI

PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art.

UN NUOVO PROGETTO PER l istituto TERESA MATTEI

Progetto di Educazione Ambientale Anno scolastico 2016/2017

Transcript:

RICORDIAMOCI CHE. Se ascolto dimentico Se vedo ricordo Se faccio imparo (proverbio cinese) www.senzazino.it

COSA SONO?

GLI STRUMENTI In una scuola che si fonda sull esperienza gli strumenti sono intesi come veicoli programmati per la costruzione del sapere www.senzazino.it

LA CURA DEGLI AMBIENTI E L ATTENZIONE AGLI OGGETTI La cura degli ambienti è il punto di partenza di SZ; l attenzione agli oggetti in senso lato è uno dei criteri metodologici scelti per promuovere i tre valori fondanti del progetto: www.senzazino.it ospitalità, responsabilità, autonomia

PERCHÈ?

L uso appropriato di adeguati strumenti didattici diviene il perno della didattica SZ Grazie ad essi l insegnamento assume il carattere di laboratorialità

Intorno ad essi si costruiscono attività differenziate misurate rispettando le diverse intelligenze e i diversi bisogni, esercitando anche la capacità di scelta.

Consentono di organizzare attività in contemporanea Angoli laboratori e di soddisfare il bisogno del bambino di essere protagonista, di sperimentare situazioni di autonomia, di muoversi, ricercare, manipolare per apprendere

A partire da essi si rifonda la relazione con l insegnante La relazione viene a connotarsi come rapporto complice, giocoso, ma serio e impegnativo, messo in atto nel faticoso processo dell imparare

Su di essi si fonda la comunità Gli strumenti di gestione contribuiscono alla formazione del gruppo, creando un atmosfera serena e rassicurante e in cui ci sono compiti chiari e regole precise da costruire e rispettare, alunni e docenti

Gli strumenti moltiplicano i ruoli che possono giocare sia alunni che docenti Permettono attività individuali, di coppia, di gruppo. Promuovono autonomia e responsabilità. Stimolano la co-progettazione. Esercitano la capacità di scelta.

COME?

GLI STRUMENTI NEL SZ DEVONO RISPETTARE QUESTI CRITERI: Funzionalità/Fruibilità attenzione alla grandezza, alla maneggevolezza, rispondenti a criteri di sicurezza; ma anche attenzione alla collocazione nell area di lavoro (posizione chiara, ad altezza giusta ) ed alle modalità di utilizzo (IPU); devono preferibilmente prevedere un auto-correzione. Esteticità devono essere belli, esteticamente significativi, curati, gradevoli e dunque colpire il sistema sensorio percettivo Generatività di altri strumenti e attività devono suggerire l impiego e/o l invenzione di altri materiali e lo sviluppo di altre attività, nonché la riflessione sul loro significato didattico in relazione alle pratiche Gli strumenti didattici appartengono alla classe e le modalità d uso sono costruite e condivise dal team docenti e dagli alunni www.senzazino.it

GLI STRUMENTI NEL SZ divisione convenzionale Strumenti di cancelleria Strumenti di gestione www.senzazino.it Strumenti di apprendimento

STRUMENTI DI CANCELLERIA www.senzazino.it Quaderni Lapis Altri materiali

STRUMENTI DI GESTIONE Gestire le attività www.senzazino.it

STRUMENTI DI GESTIONE Gestire il materiale www.senzazino.it

STRUMENTI DI GESTIONE Gestire la voce e il silenzio www.senzazino.it

STRUMENTI DI APPRENDIMENTO Per ambiti disciplinari www.senzazino.it

STRUMENTI DI APPRENDIMENTO Polivalenti www.senzazino.it

GLI STRUMENTI DI APPRENDIMENTO POSSONO ESSERE DI: Esercizio cioè mezzi di «allenamento», che stimolando il sistema percettivo-sensoriale e mettendo in gioco l aspetto motorio facilitano, rendono piacevoli le attività di rinforzo e consolidamento; permettono all insegnante di individualizzare e automatizzare alcuni esercizi, liberando tempo ed energie da dedicare ad attività di sviluppo. Sviluppo cioè strumenti che generano nuovi apprendimenti, che danno sostegno alla comprensione di concetti, che facilitano il percorso verso l acquisizione di competenze; soprattutto per questa categoria di strumenti è importante variare le proposte e promuovere il distacco progressivo dallo strumento. L utilizzo e la gestione degli strumenti di apprendimento è essa stessa apprendimento www.senzazino.it

QUANDO?

L insegnante propone una varietà di strumenti e ne favorisce il distacco progressivo Lo strumento viene «presentato» e «lavorato» insieme da alunno e docente nel piccolo gruppo In classe si definiscono le modalità di accesso e d uso Coppie o piccoli gruppi iniziano ad utilizzare lo strumento in autonomia Progressivamente, diventando l uso regolato e autonomo, si possono proporre attività sempre più differenziate, anche in contemporanea

Gli strumenti vengono usati ogni volta che ce ne sia bisogno Cioè ogni volta che il bambino o l insegnante lo richiedano come «aiuto» alla risoluzione di un problema (di apprendimento o di gestione) Pertanto devono essere facilmente accessibili

Gli strumenti vengono usati dai bambini in autonomia Le attività con gli strumenti devono essere codificate e regolate con chiare e precise turnazioni Regole e procedure del loro utilizzo sono condivise attraverso le IPU

PERCORSO

percorso deduttivo team docente percorso induttivo analizza il bisogno vede uno strumento progetta l attività immagina le attività ricerca o realizza lo strumento individua il bisogno

LABORATORIO parte prima

STRUMENTI DI APPRENDIMENTO 1. A gruppi di tre 2. Osservate gli strumenti, sceglietene uno e prendetelo 3. Trovate un posto tranquillo dove lavorare 4. Nominate il vostro portavoce 5. Ipotizzate modalità di impiego, attività, evoluzioni dello strumento scelto 6. Registrate sulla scheda assegnata 7. Il portavoce riferirà in plenaria Dallo strumento al bisogno www.senzazino.it

NOME MATERIALE CARATTESTICHE E MISURE DEL MATERIALE TIPO MATERIALE APPRENDIMENTO GESTIONE CANCELLERIA MATERIALE CORRELATO: CATEGORIA MATERIALE - AMBITI DI UTILIZZO/DISCIPLINE materiale polivalente ambito linguistico.. ambito logico-matematico.. ambito antropologico ambito scientifico.... FOTO PERCHE LO US0? LE METE (OBIETTIVI/COMPETENZE) COME LO US0? ATTIVITA E METODOLOGIE DOCENTE/ISTITUTO SCOLASTICO SCHEDA ARCHIVIO STRUMENTI

LABORATORIO parte seconda

STRUMENTI DI APPRENDIMENTO 1. A team (due o tre al massimo) 2. Scegliete uno strumento che vi ha colpito, ha soddisfatto un vostro bisogno, ha generato in voi un altra idea 3. Nominate il vostro portavoce 4. Create il prototipo di un NUOVO strumento o materiale correlato, pensando alla vostra classe, al vostro ambito, al vostro stile 5. Compilate la vostra scheda di archiviazione 6. Il portavoce mostrerà il prototipo in plenaria Dal bisogno allo strumento www.senzazino.it