DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COME INTERVENIRE ALLA LUCE DELLA LEGGE 170/2010 A CURA DEL PROF. Benedetto di Biasio A.S. 2011/2012
LA DISLESSIA è un disturbo strumentale di lettura. Ad esso si accompagnano solitamente difficoltà nella scrittura e nei processi di lettoscrittura del numero e del calcolo
IL DISLESSICO EVOLUTIVO MANIFESTA: QI nella norma ( rapporto tra età mentale ed età cronologica tra 90 e 110) Lettura ad alta voce molto stentata Difficoltà ortografiche Difficoltà nella scrittura dei numeri Difficoltà di apprendimento delle tabelline e del calcolo mentale Instabilità motoria e/o disturbi di attenzione
IL DISLESSICO EVOLUTIVO NON MANIFESTA: Difficoltà di ragionamento Difficoltà di comprensione delle spiegazioni orali Difficoltà di comprensione del testo
Problemi emotivi legati alla dislessia: Disagio psicologico (il soggetto disturbato è il primo a percepire la propria difficoltà) Depressione, aggressività, disturbi di condotta e comportamento, disinteresse verso tutto ciò che richiede impegno Bassa autostima, cattiva immagine di se
Le difficoltà psicologiche vengono notate prima di quelle di apprendimento
IL DISLESSICO: Altera e crea percezioni È consapevole dell ambiente che lo circonda È più curioso della media e ha una notevole immaginazione Pensa per immagini Ha intuito e introspezione
Cosa devono fare gli insegnanti: Lavori di gruppo e cooperative learning Creazione di un clima cooperativo e non competitivo Brainstorming Scrittura con le 5 domande(chi? Come? Dove? Quando? Perché? Storie dettate al registratore per poi svolgere su di esse esercizi di predizione di parole mancanti grazie al contesto (clozure)
Mappe mentali-concettuali Uso di immagini e multimedia per rafforzare la comunicazione del significato Interazione semplificata con i contenuti da apprendere attraverso sessioni di domande e risposte Rinforzo positivo, sulla base dei progressi fatti in base alla situazione di partenza Uso dei numerosi programmi di comprovata efficacia, disponibili in internet
Cosa non devono fare gli insegnanti Far leggere il soggetto dislessico a voce alta in classe Rimarcare gli errori e gli insuccessi Segnalare gli errori ortografici, di trascrizione, di calcolo Valutare e calcolare il tempo concesso Chiamarlo alla lavagna a scrivere, peggio se sotto dettatura
Perché? Al terzo anno della secondaria di 1 grado, la velocità di lettura degli alunni senza DSA è di 5/6 sillabe al secondo.
Ecco cosa avviene nel soggetto dislessico: Disturbo medio-lieve 3 sillabe/sec. Disturbo severo 1/1,5 sillabe/sec. Disturbo molto severo 0,9 sillabe/sec.
Evoluzione della dislessia nell età adulta Il 20% recupera completamente Il 45% compensa Il 35% persiste nel disturbo
LE DUE FASI DELL AZIONE DOCENTE SUL DISLESSICO: STIMOLAZIONE E AGEVOLAZIONE
Stimolando non si deve mettere l alunno in difficoltà perchè egli ha problemi di autostima Agevolando occorre usare tutti i canali possibili, perché la conoscenza possa passare
La legge 170/2010 ed il successivo decreto attuativo prevedono strumenti compensativi e dispensativi per i DSA
Gli strumenti compensativi(che facilitano lo studio degli alunni con DSA): Sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto Il registratore che consente all alunno di non scrivere gli appunti della lezione
I programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori La calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo
Gli strumenti dispensativi (che consentono di non svolgere prestazioni difficoltose a causa del disturbo) Ad esempio si può essere dispensati dallo svolgimento di una prova scritta di una lingua straniera, in corso d anno o in sede d esame, e svolgere prove equipollenti (con un computer dotato di sintesi vocale o in forma orale)
Arredo dell aula Le pareti devono essere attrezzate con riferimenti visivi per tutte le materie, nonché con richiami extralinguistici(grafici temporali,carte, foto, schemi) Deve essere presente un orologio leggibile, calendari, datari, cartine geografiche chiare
Rapporti con le famiglie Esse necessitano di essere supportate e informate costantemente sulle strategie didattiche che di volta in volta la scuola progetta per i loro figli L operato dei docenti deve essere condiviso e coordinato con il lavoro della famiglia stessa
CONCLUSIONI La dislessia andrebbe scoperta nell ultimo anno della scuola dell infanzia per prevenire o almeno attenuare le difficoltà di apprendimento. I bambini che presentano difficoltà motorie, di organizzazione spaziale, difficoltà affettive profonde o turbe del linguaggio (presenti nel 40% dei dislessici) devono destare l attenzione dei docenti affinchè mettano in atto le procedure previste dalla legge.