UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO?



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478 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 24 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta

INDICE 2 Una bolla pronta a scoppiare? Le parole di un esperto La dinamica della bolla L andamento dei rendimenti a 5 anni L andamento dei rendimenti a 10 anni L andamento dei rendimenti a 30 anni La «perplessità» di Ben Bernanke

UNA BOLLA PRONTA A SCOPPIARE? 3 A livello internazionale si sta sempre più rafforzando la convinzione di economisti ed esperti dei mercati finanziari che siamo vicini allo scoppio di una enorme bolla speculativa sui titoli di stato, soprattutto negli Stati Uniti. tale bolla sarebbe stata creata dall enorme quantità di moneta iniettata dalla banche centrali nei mercati finanziari, nel tentativo di risollevare le economie dalla crisi. le principali banche centrali (Banca Centrale Europea, Federal Reserve, Banca d Inghilterra e Banca del Giappone) sono infatti impegnate da tempo nei cosiddetti programmi di allentamento monetario.

UNA BOLLA PRONTA A SCOPPIARE? 4 la strategia è quella di acquistare ingenti quantità di titoli di stato e l obiettivo quello di abbassare i rendimenti sugli stessi. il forte eccesso di offerta di moneta non è stato però drenato, come sperato dai banchieri centrali, verso l economia reale, ma si è riversato tutto nei prezzi delle attività finanziarie, inflazionandoli.

LE PAROLE DI UN ESPERTO 5 Il direttore della stabilità finanziaria per la Banca d'inghilterra, Andy Haldane, ha recentemente dichiarato in una audizione davanti al parlamento inglese che le banche centrali hanno «intenzionalmente creato la più grande bolla dei titoli di Stato nella storia». Ha poi avvertito gli investitori delle potenziali conseguenze che lo scoppio di tale bolla può provocare: «Se dovessi individuare quello che per me è il più grande rischio per la stabilità finanziaria globale in questo momento direi che è una inversione disordinata nei rendimenti dei titoli di stato a livello globale».

LE PAROLE DI UN ESPERTO 6 Ha dichiarato inoltre che si sono osservate «ombre di tutto ciò» nelle ultime settimane, in quanto i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati, a seguito delle voci che le banche centrali, in particolare la Federal Reserve americana, inizierà a ridurre il suo programma di stimolo quantitativo all economia. «Cerchiamo di essere chiari», ha proseguito, «abbiamo volutamente creato la più grande bolla dei titoli di Stato nella storia. Dobbiamo essere vigili per le conseguenze che questa provocherà se si sgonfiasse più velocemente di quanto noi avremmo voluto».

LA DINAMICA DELLA BOLLA 7 Durante il mandato di Ben Bernanke come presidente della Federal Reserve, i tassi di interesse sui titoli del Tesoro USA sono scesi ai minimi storici. questo livello ha permesso al governo degli Stati Uniti di emettere una quantità straordinaria di nuovo debito pubblico, attualmente pari a 16.878 miliardi di dollari (107% in rapporto al PIL). Durante il suo mandato anche i tassi sui mutui sono scesi ai minimi storici. Tutto questo ha contribuito a stimolare l'attività economica nel breve termine. Cosa succederà quando i tassi di interesse torneranno alla normalità?

LA DINAMICA DELLA BOLLA 8 se il tasso medio di interesse sul debito pubblico degli Stati Uniti salisse anche solo al 6%, è stato calcolato che il governo degli Stati Uniti dovrebbe improvvisamente pagare 1.000 miliardi di dollari l'anno solo di interessi sul debito. in passato, il tasso medio di interesse sul debito pubblico degli Stati Uniti è stato molto più alto. In un articolo del 28 gennaio 2013 apparso sul Wall Street Journal, John Taylor, professore di economia alla Stanford University, ha lanciato l allarme sulle possibili conseguenze dell uscita dal programma di allentamento quantitativo della Federal Reserve:

LA DINAMICA DELLA BOLLA 9 se la vendita dei titoli sarà troppo lenta, le riserve bancarie utilizzate per finanziare gli acquisti si riversano al di fuori dalle banche e dall'economia. se la vendita sarà troppo veloce o improvvisa, saranno drasticamente abbassati i prezzi delle obbligazioni e i tassi di interesse, causando una recessione economica. L attuale politica dei tassi «quasi a zero» crea anche incentivi per (altrimenti avversi al rischio) investitori-pensionati, fondipensione ad assumere investimenti rischiosi, alla ricerca di rendimenti più elevati nel tentativo di sostenere il loro basso reddito. I tassi bassi rendono anche possibile per le banche reinvestire, piuttosto che eliminare, crediti inesigibili.

L AUMENTO DEI RENDIMENTI A 5 ANNI 10 Andamento dei rendimenti sui Treasury Note a 5 anni, che lo scorso 20 giugno hanno toccato il massimo dall agosto 2011. QE1 QE2 QE3

L AUMENTO DEI RENDIMENTI A 10 ANNI 11 Andamento dei rendimenti sui Treasury Note a 10 anni, che lo scorso 20 giugno hanno toccato il massimo dall agosto 2011. QE1 QE2 QE3

L AUMENTO DEI RENDIMENTI A 30 ANNI 12 Andamento dei rendimenti sui Treasury Note a 30 anni, che lo scorso 20 giugno hanno toccato il massimo dall agosto 2011. QE1 QE2 QE3

LA «PERPLESSITA» DI BERNANKE 13 Durante l ultima riunione del comitato della Federal Reserve, alla domanda di un giornalista che chiedeva come si spiegasse il fatto che i tassi d interesse reali fossero aumentati di così tanto negli ultimi giorni, nonostante la politica di acquisto massiccio dei titoli del Tesoro americano, Ben Bernanke ha risposto: «Siamo rimasti tutti un po perplessi da tutto ciò, ( ) penso che dobbiamo concludere che ci devono essere altri fattori al lavoro, tra i quali un po di ottimismo per l economia, forse un po di incertezza crescente». Questa dichiarazione ha provocato forti preoccupazioni nei mercati finanziari, che paventano di essere di fronte ad un nuovo «enigma di Greenspan».

LA «PERPLESSITA» DI BERNANKE 14 L enigma di Greenspan prende il nome da una famosa testimonianza resa dall allora presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan al Senato degli Stati Uniti, nella quale, non riuscendo a spiegare il motivo per cui i tassi d interesse a lungo termine erano diminuiti - nonostante l aumento di 150 punti base deciso dalla banca centrale - il presidente dichiarò che il funzionamento del mercato dei titoli di stato è da considerarsi un enigma. L episodio gettò delle serie ombre circa la capacità della Fed di prevedere gli effetti della propria politica monetaria sui tassi d interesse e sul mercato dei titoli.