ESERCITAZIONE GUIDATA : Dimensionamento di un impianto autonomo con distribuzione Modul

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Transcript:

ESERCITAZIONE GUIDATA : Dimensionamento di un impianto autonomo con distribuzione Modul Supponiamo di avere già a disposizione i dati di potenza calcolati con STIMA10 (Nel Menù File Genera dati per Modul). Ci proponiamo di importare i dati in MODUL5 per proseguire con il dimensionamento dell impianto. (senza usare la procedura grafica per determinare la lunghezza delle tubazioni (che vedremo nel TUTORIAL B) Nella figura seguente sono riportati i calcoli ottenuti con STIMA10 Nella figura sottostante è riportata la pianta con la disposizione prevista dei terminali, del collettore e della caldaia. 1

Attiviamo il programma MODUL5 e dal dialogo di Benvenuto, selezioniamo Crea nuovo lavoro da STIMA10 Sfogliamo le cartelle fino a raggiungere la cartella EXPORT di STIMA10 dove sono situati i files generati per modul. Selezioniamo il file Corso Legge 10 Zona A.STM. Confermando la scelta, viene assegnato al progetto lo stesso nome del lavoro di STIMA10. Eseguiamo la selezione sotto indicata dalla galleria degli schemi funzionali Premiamo il pulsante Default e impostiamo i dati di progetto come sotto indicato Confermando si ritorna alla Galleria. 2

Ora premiamo Costruisci per assegnare i dati in lettura da STIMA10 alle derivazioni del collettore. Entriamo nella videata di Costruzione dell impianto (schema funzionale) Notare che sono presenti 2 liste: nella parte destra il RIEPILOGO EDIFICIO in lettura da STIMA10 nella parte inferiore sulla sinistra i COLLETTORI (in questo caso 1 solo) Usiamo in questo caso l Assegnazione automatica globale (operazione possibile in quanto il numero delle zone in lettura da STIMA10 corrisponde al numero di collettori (1 a 1) (Premiamo il pulsante aggancia tutto) Attiviamo ora la procedura Genera (pulsante G) per confermare la costruzione dello schema. Lo schema è stato costruito OK 3

Videata principale impianto Evidenziamo il collettore con il mouse (diventa verde) e premiamo click sx (diventa rosso). Appare la videata collettore-derivazioni Notare che sono state create tante derivazioni quanti erano gli ambienti letti da stima10 e sono stati importati i seguenti dati: N, descrizione, ta, potenza di ogni derivazione Descrizione e Co collettore Per gli altri dati sono stati usati i valori di default (leq, Cs, Dpi.) 4

Scegliamo l equipaggio collettore, premendo il pulsante che appare di fianco alla scritta COLLETTORE (una lettera identifica il modello di collettore; in questo caso H: complanare da ¾ OTTONE) Notare che impostiamo anche la lunghezza equivalente del tratto collettore caldaia (12.5 m) Compiliamo ora la tabella derivazioni completando le colonne leq, CS e Val (Nel Tutorial B faremo calcolare al programma la leq in base al tracciato delle tubazioni disegnate in pianta) Usare le frecce, il click-sx, i tasti di tabulazione per muovere il cursore della cella attiva di input. Per selezionare il corpo scaldante click sx quando l evidenziatore attivo (cella verde) è nella colonna CS 5

Per selezionare la valvola click sx quando l evidenziatore attivo (cella verde) è nella colonna Val Sdoppiamo ora il soggiorno per suddividere la potenza su 2 corpi scaldanti: Posizioniamo l evidenziatore di riga sul soggiorno Premiamo Ctrl-S Accorpiamo il Bagno di servizio e il disimpegno in una unica derivazione: Posizioniamo l evidenziatore di riga sull ultima derivazione (07 Disimpegno Pot=68 W) Premiamo Ctrl-Y per cancellare la riga Assegniamo la potenza del Disimpegno al Bagno (che diventa 258 W) Modifichiamo la scritta descrittiva in bagno e disimpegno Inseriamo il valore del Dpi (differenza di pressione imposta al collettore) = 4.3 kpa (Consultare il manuale al paragrafo DATI COLLETTORE per il criterio di scelta di questo valore) 6

Premere F3 (oppure Calcola-quadro corrente) per attivare la procedura di calcolo finalizzata a dimensionare i corpi scaldanti e la regolazione della valvola (vedi manuale par. DISTRIBUZIONE MODUL) Completiamo ora il calcolo dimensionando il generatore. Per fare questo dobbiamo posizionarci sulla videata dell impianto in uno dei seguenti modi: Usando lo schema funzionale (click-sx sul simbolo generatore quando diventa verde) Il pulsante Primo elemento Menù Schema-Primo elemento Premiamo il pulsante CA per aprire l archivio materiali e selezioniamo la caldaia CA7 7

Confermando la scelta si ritorna alla videata impianto Completiamo i dati impianto (descrizione, leq ) e premiamo F3 (calcola-quadro corrente) per completare i calcoli (vedi manuale par. DATI IMPIANTO) Vedremo nel Tutorial B che a questo punto potremmo attivare il Ricalcola Tutto per determinare la lunghezza effettiva delle tubazioni in base al disegno in pianta (in questa esercitazione le abbiamo inputate supponendo di non avere il disegno in formato DXF) 8

Possiamo ora attivare la procedura per determinare l elenco dei materiali necessari all esecuzione dell impianto. Dal Menù Calcola attiviamo Distinta Confermando entriamo nella videata di gestione della DISTINTA Le tipiche modifiche che potremmo fare sono ad es. (inserimento di altri materiali prelevandoli dagli archivi; aumento%) Potremmo ad esempio voler aggiungere un termomanometro. A questo scopo premiamo l icona W per entrare nell archivio materiali Watts 9

Premiamo l icona componenti di centrale e successivamente nella lista ad albero apriamo la cartella 3.5 TERMOMETRI, MANOMETRI e TRONCHETTI DI MISURA; scorriamo il contenuto fino a trovare il termomanometro cercato. Premiamo ora il pulsante conferma (o da Menù File Riporta nella distinta). Una nuova riga verrà inserita nella distinta in corrispondenza della riga evidenziata, contenente la descrizione e il prezzo archiviati. Allo stesso modo potremmo inserire altri materiali prelevandoli da uno degli altri archivi (icona libreria). Lasciamo all utente ulteriori modifiche come esercitazione. 10

Torniamo alla videata principale (icona porta) dalla quale attiviamo l editor per le note di presentazione della relazione tecnica Il testo proposto inizialmente, viene copiato da un modello personalizzabile dall utente (vedi manuale par. MENU OPZIONI alla voce Default note ). Il testo può essere revisionato con i tipici tasti funzione di un Editor. Supponendo di aver completato le modifiche, confermiamo e torniamo alla videata principale (icona PORTA). Ora completiamo il prospetto dei Dati Identificativi (Frontespizio della relazione) (Menù File Dati identificativi) 11

Possiamo ora procedere con la stampa (Menù File Stampa oppure F5 oppure l cona sulla ToolBar) Per inserire Intestazione e note di piè pagina premiamo il pulsante Intesta 12

Possiamo ora inviare la relazione tecnica direttamente alla stampante o vederla in anteprima a video. (sfogliamo tutte le pagine per visualizzare i paragrafi selezionati nella composizione relazione tecnica) AVVERTENZA: E BUONA NORMA EFFETTUARE IL BACKUP DEI PROGETTI CONCLUSI SU SUPPORTO ESTERNO (MINIDISCO O CD) utilizzando le tipiche applicazioni di Windows (ad es. Risorse del computer). Tenere presente che il lavoro viene archiviato su di un gruppo di files nella Cartella scelta (tipicamente la sottocartella LAVORI) che hanno lo stesso nome assegnato al progetto seguito da una diversa estensione. Nel prossimo Tutorial vedremo l elaborazione grafica in pianta 13