Corso di Laurea in Fisioterapia Corso integrato di INTRODUZIONE ALLA MEDICINA RIABILITATIVA aa 2015-2016 Prof.ssa Laura Perucca IRCCS Istituto Auxologico Italiano UO Riabilitazione Neuromotoria Milano ESAME OBIETTIVO Parte funzionale passaggi posturali ( supino seduto - in piedi) stazione eretta cammino 1
ESAME OBIETTIVO I passaggi posturali passaggio da supino a seduto controllo del tronco da seduto da seduto in stazione eretta ESAME OBIETTIVO La stazione eretta Paziente ad occhi chiusi e piedi uniti: prova di Romberg Paziente ad occhi chiusi, piedi uniti ed a capo esteso: prova di Romberg sensibilizzata Paziente ad occhi aperti con un piede davanti all altro: tandem Reazioni posturali in seguito a perturbazioni 2
ESAME OBIETTIVO La stazione eretta Prova di Romberg: positiva se il paziente oscilla fino a cadere Prova di Romberg sensibilizzata: sensibilizza il vestibolo Statica con i piedi in tandem: l arto inferiore retroposto sostiene il maggior carico Assenza di reazione posturale di caviglia bilaterale o monolaterale Lentezza delle reazioni posturali: inefficacia ESAME OBIETTIVO Il cammino 3
Definizioni 1. Progressione del cammino 2. Passo (stride) 3. Semipasso (step) 4. Semipasso (step) 5. Angolo del passo 6. (emi) Larghezza del passo GUIDA ALLA OSSERVAZIONE CLINICA 1. Velocità 2. Cadenza (frequenza) 3. Tempo di doppio e singolo appoggio 4. Simmetria temporale 5. Simmetria spaziale (passo anteriore/posteriore) 4
Da sapere 1,2 m/s velocità 110 passi/minuto cadenza 65 cm/passo lunghezza 1,2 ms -1 * 3600 s * h -1 *10-3 Km/m -1 = 4,32 Km hr -1 m/s * 3,6 = Km/hr Lunghezza doppio passo ~ 75% altezza Quiz Quanto camminiamo nel corso della nostra vita? Numero di passi in 1 giorno = 5.000-15.000 in 1 anno = 2 5 milioni Distanza nell intera vita = 27.000 Km 5
Cosa devo guardare base d appoggio simmetria del passo lunghezza del passo durata della fase di trasferimento cinematica del passo cambi direzionali pendolarismo degli arti controllo visivo arti superiori atteggiati a paracadute? Le fasi del passo 6
Il doppio passo 10 40 10 40 Cinematica del passo fase d appoggio appoggio del tallone al terreno (t0) estensione della caviglia estensione di ginocchio estensione d anca trasferimento anteriore del tronco flessione di caviglia fase di trasferimento 7
Attenzione a: CAVIGLIA: al termine della fase di trasferimento, l appoggio del piede al terreno avviene con il tallone o con la punta del piede? se l appoggio avviene con la punta, il paziente utilizza dei compensi (eccessiva flessione di ginocchio e d anca, elevazione d anca ) Attenzione a: GINOCCHIO: nella fase d appoggio il ginocchio si estende normalmente oppure va in iperestensione? Oppure va in iper-flessione? 8
Attenzione a: ANCA: nella fase di trasferimento/volo, la flessione d anca e valida? E presente il passo anteriore? ANCA: nella fase d appoggio, si nota una caduta del bacino? ANCA: c è l estensione? Deficit di deambulazione Emiparetica: l artosuperiore è addotto, flesso al gomito e con il polso chiuso a pugno. L arto inferiore è in genere iperesteso, il piede tende alla supnazione ed alla flessione plantare. 9
Deficit di deambulazione Cammino falciante: l arto inferiore presenta un movimento di circumduzione con strisciamento della punta del piede Deficit di deambulazione Steppante: paresi dei mm antero-laterali della gamba, quindi incapacità a flettere dorsalmente il piede (piede cadente) 10
Deficit di deambulazione Cammino atassico: la base è allargata, possono esserci oscillazioni multidirezionali o verso una direzione in particolare. a. Cerebellare: scoordinata, da ubriaco b. Sensitiva: peggiora con la chiusura degli occhi, vista-dipendenza Deficit di deambulazione Parkinsoniana: a. atteggiamento camptocormico: capo e tronco inclinati in avanti, arti superiori addotti, ginocchia e gomiti semiflessi b. a piccoli passi con festinatio c. assenza del pendolarismo degli arti superiori d. difficoltà nella partenza, nei cambi direzionali 11
a) segno di Trendelenburg b) segno di Trendelenburg inverso/duchenne Flessione plantare della tibiotarsica (a) La flessione plantare della tibiotarsica al contatto iniziale riduce il rotolamento del calcagno. (b) L eccessiva flessione plantare della tibiotarsica causa l iperestensione del ginocchio impedendo l avanzamento della tibia. L azione prematura del muscolo soleo determina l arretramento della tibia. (c) La retrazione in flessione plantare della tibiotarsica blocca la tibia. Il ginocchio iperestende quando il momento (freccia) fa avanzare il femore. 12
Retrazione in flessione dell anca... (rigidità indicata dalla placca). Per collocare il centro di gravità del corpo (vettore) sul piede di appoggio, l arto deve essere portato indietro e il tronco inclinato in avanti. Compenso per debolezza del quadricipite. Mancata flessione del ginocchio in fase di risposta al carico per l arretramento dinamico della tibia (da parte del soleo) e per l arretramento del femore (da parte del grande gluteo). 13
Compenso per debolezza del quadricipite. Compenso in iperestensione del ginocchio per la debolezza del quadricipite. Il vettore è anteriore al ginocchio, in modo da determinare un momento estensorio. Indicatori di deficit di equilibrio nel cammino bassa velocità di marcia cammino a base allargata oscillazioni laterali cammino con passi piccoli e frequenti rispetto alla velocità tallone e punta si staccano insieme (piede NON propulsivo!) 14
Indicatori specifici di deficit sensitivo o vestibolare nel cammino sguardo verso terra ( ancoraggio visivo ) utilizzo di un bastone come informazione sensitiva sostitutiva NON come appoggio ginocchio flesso per tutta la durata della fase di appoggio oppure ginocchio in iperestensione Deficit di passo anteriore DX - deficit di estensione di anca - ipopropulsività sinistra - dolore in appoggio a sinistra - ipostenia a sinistra E possibili avere: più deficit dallo stesso lato deficit bilaterali, simmetrici o asimmetrici 15
Bibliografia di riferimento Whittle MW. Gait analysis: an introduction. 2007 Butterworth-Elsevier Ltd Kirtley C. Clinical gait analysis. Theory and practice. 2006 Churchill Livingstone Elsevier Ltd. Perry J. Analisi del movimento. 2005 Edizione italiana a cura di Maria Grazia Benedetti. Casa editrice: Elsevier Kendal F, Kendal B: funzioni e test. Verduci editore UNIVERSITA DEGLI STUDI di MILANO FACOLTA' di MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Fisioterapia 16