Comunicazione e Relazione



Documenti analoghi
Dr. Siria Rizzi NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL

Test di Autovalutazione

Storia della PNL PROGRAMMA. I presupposti della comunicazione. I sistemi rappresentazionali. Il sistema rappresentazionale preferenziale

Strategie e indicazioni per favorire l apprendimento. Dott.ssa Francesca Valori Pontedera, 15 maggio 2010

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

I micro segnali. Approfondimento PNL

L apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali.

COLLOQUIO EFFICACE URBINO Antonella Scalognini A.A.2010/

Test di Autovalutazione

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.

Impara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione

I DISCORSI E LE PAROLE

4.4.1 Obiettivi specifici di apprendimento 2 3 ANNI

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

Sante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE

LA COMUNICAZIONE ETICA. Il processo di Comunicazione

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

Materiale didattico del corso di Marketing e Comunicazione d Impresa

LA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE EFFICACE ED INEFFICACE

Assertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé

Test di Autovalutazione

Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

Comunicare per trasmettere efficacemente Messaggio e Personalita nel Lavoro

PROGRAMMAZIONE SCUOLA INFANZIA M.POLO ANNO

PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI (Arte, musica, ed. fisica) Classi Quarte NUMERO UDA TITOLO PERIODO ORIENTATIVO

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

DOTT.SSA LAURA PEDRINELLI CARRARA

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione

Conversazione sulla comunicazione didattica

«PNL in classe» Università degli Studi Roma Tre. Dott. Vanni Pippi N.L.P. Master Practitioner e Coach. Roma, 13/10/2015

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

PRESENTAZIONE DELL ATTIVITÀ DI DANZA CONTEMPORANEA PER ADULTI

LA NATURA E LA SCIENZA

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

La comunicazione medico paziente

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

La comunicazione efficace nel processo decisionale in un gruppo. Relatore: Dott. Andrea Zagato

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

QUANDO PENSI DI AVERE TUTTE LE RISPOSTE, LA VITA TI CAMBIA TUTTE LE DOMANDE

Potere e Significato della Comunicazione Non verbale

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

HANDICAP FISICI. Sotto argomento 2.1

Punto di Svolta. Programmazione Neurolinguistica Umanistico Trasformativa. Programma anno 2012

DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA VERIFICA E VALUTAZIONE

Benvenuti al percorso di Comunicazione e Vendita efficace

LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

COME PREPARARE UNA PRESENTAZIONE ORALE IN POWERPOINT

TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

I sistemi rappresentazionali I V.A.K.O.G I cinque sensi ed il tuo linguaggio I nostri Valori Role playing I META PROGRAMMI

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

I CAMPI DI ESPERIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

La Voce e il Movimento Educazione all uso della voce con bambini di 3-12 anni

PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO : ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone

Guida all uso di Java Diagrammi ER

I colori della musica prendono corpo Insieme con le diverse abilità

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE

Abilita e competenze specifiche dei bambini di 4 anni: OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE. Saper ascoltare un breve racconto

Dott.ssa Federica Pricci Psicologa Psicoterapeuta

ARTE E IMMAGINE CLASSE PRIMA

-IL CORPO E IL MOVIMENTO-

La comunicazione non verbale

CURRICOLO VERTICALE DI MUSICA PER LA SCUOLA PRIMARIA

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Definizione e struttura della comunicazione

IL TOCCO E LA RELAZIONE

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO

quello che si vuole dire è = 100

Comunicazione interattiva

La mediazione sociale di comunità

DALLA TESTA AI PIEDI

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

GIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE

CORSO DI COMUNICAZIONE NON VERBALE E LINGUAGGIO DEL CORPO (1 LIVELLO)

CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI

La leadership sanitaria:

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA?

DAI CURRICOLI DISCIPLINARI AI PERCORSI DI APPRENDIMENTO TRASVERSALI

INTRODUZIONE ALLA PNL. Cenni introduttivi alla Programmazione Neurolinguistica e al Rapport

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Musica: Scuola Primaria

Psicologia dello sviluppo

Guida alla terapia con Gloreha

Transcript:

Seminario di Comunicazione e Relazione Dott.ssa Isabella Fanelli Esperta nei Processi Formativi Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Bari E-mail: l.fanelli@tin.it

La Comunicazione come Bisogno Uomini e Animali sentono il bisogno di Comunicare

PERCHÉ GLI ANIMALI COMUNICANO? Per indicare agli altri soggetti della loro specie il luogo nel quale è disponibile il cibo Per delimitare e salvaguardare il territorio Per una funzione riproduttiva Per Segnalare l imminenza di un pericolo

PERCHÉ GLI ESSERI UMANI COMUNICANO? L essere umano ha bisogno di Comunicare perché ha bisogno di SVILUPPARSI Può raggiungere tale risultato solo se è in contatto con gli altri Relazione e Comunicazione sono processi intimamente connessi L essere Umano sente il bisogno di raggiungere uno stato di unione con gli altri per superare l isolamento

Argayle 1972 R <Comunicazione Non verbale e Comunicazione Verbale 1. Gestire la Situazione Sociale Immediata - stabilire o mantenere un certo tipo di relazione tra i comunicanti (amicizia, inferiorità ) - Manifestare certi stati emotivi ( ira, gioia, ansia, depressione ) 2. Di Supporto alla Comunicazione Verbale 3. Di Sostituzione della Comunicazione Verbale

Hall 1967 La Prossemica: studia i comportamenti spaziali tra gli individui Classi di Comportamento: CONTATTO FISICO ORIENTAMENTO DISTANZA Intima (fino a 40 cm) Personale (da 40 a 120cm) Sociale (da 120 a 360) Pubblica (da 360 in poi)

I Movimenti del Corpo come forme strutturate di linguaggio anni 50 1. Mimica ed Espressione del Viso (fronte, labbra e sopracciglia segnalano il livello di attenzione, accordo, perplessità indifferenza, collera) 2. Sguardo e Movimento degli occhi 3. Postura (Indica lo status sociale con precise regole di comportamento all interno di contesti culturali)

LA GESTUALITA nel Linguaggio Cinesico: Tipologia di Gesti EMBLEMATICI Hanno una traduzione verbale orale diretta Es. salutare ESPRESSIVI DI EMOZIONI Sono usati per comunicare Stati d Animo Es. tremolio delle mani ILLUSTRATORI Accompagnano il parlato punteggiandone il contenuto con illustrazioni e chiarimenti Es. numerare con le dita REGOLATORI Coordinano i turni di intervento DI ADATTAMENTO Hanno funzioni di soddisfacimento di bisogni e di emozioni e sono per lo più gesti manipolatori rivolti a se stessi Es. grattarsi il capo

Principi Generali della Comunicazione 1. NON SI PUO NON COMUNICARE Ogni Comportamento è Comunicazione 2. Il Linguaggio Verbale non è l unico strumento posseduto dagli esseri umani al fine di Comunicare 3. Il Significato della Comunicazione è la risposta che si riceve 4. LA MAPPA NON E IL TERRITORIO Si comunica non in relazione alla realtà effettiva,ma bensì alla propria mappa della realtà

1. Ogni comportamento è Comunicazione: Non si può non Comunicare I Microcomportamenti (movimenti oculari, cambiamenti del colore della pelle, modificazione del respiro ) Danno informazioni importanti sulla persona

2. Il Linguaggio Verbale non è l unico strumento posseduto dagli esseri umani per comunicare Componente Paraverbale: Timbro Intonazioni della voce Significati delle parole Componente Non Verbale Fisiologia della Persona

3. Il Significato della Comunicazione è la risposta che si riceve Feed-back Emittente canale Feed-back Ricevente

GLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE Messaggi Contenuto Verbale Il Metamessaggio Non Verbale INVIATO RICEVUTO

4.a La Mappa Non è il Territorio La mappa di ogni individuo è formata dalle rappresentazioni personali Essa condiziona la sua esperienza nel mondo

4.b La Mappa Non è il Territorio Non esiste una sola ed unica REALTA OGGETTIVA, ma RAPPRESENTAZIONI SOGGETTIVE di essa.

4.c La Mappa non è il Territorio La Struttura dell Esperienza Costruiamo le mappe cognitive della realtà attraverso le informazioni che hanno origine: Dall esterno attraverso i nostri sensi Dal ricordo di esperienze Da costruzioni immaginate della realtà.

4.d La Mappa non è il Territorio La struttura dell Esperienza Le nostre mappe determinano: Le nostre interpretazioni e reazioni al mondo Il significato che diamo alle nostre esperienze Se arricchiamo la nostra mappa abbiamo più scelte per gestire la stessa realtà

Le Posizioni Percettive 1 SE STESSI Attraverso i propri occhi e con la propria visione del mondo 3 IL CONTESTO 2 GLI ALTRI empatia Nella prospettiva di un osservatore

I Sistemi Rappresentazionali sono Processi Sensoriali che danno origine e regolano il Comportamento Ognuno di noi rappresenta la Realtà e tutto ciò che ci circonda in immagini, Suoni, Sensazioni, Odori e Gusti.

I Sistemi Rappresentazionali SCHEMA Input Sensi Raccolta di informazioni Elaborazione Circuiti neuronali Costruzione della mappa Espressioni. Parole, gesti e posture Output Comportamento Osservabile FEEDBACK

Le 5 Categorie di Riferimento sono: immagini Suoni Sensazioni Odori Gusti VISIVO AUDITIVO CENESTESICO OLFATTIVO GUSTATIVO

I Canali Rappresentazionali V VISIVO Sintetizza gli elementi di un idea C A AUDITIVO Pone le idee in sequenza CENESTESICO (OLFATTIVO GUSTATIVO) Rende le idee più concrete

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: IL MOVIMENTO DEGLI OCCHI A destra in alto Visualizzazione di Immagini Costruite A sinistra in alto Visualizzazione di Immagini Ricordate

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: IL MOVIMENTO DEGLI OCCHI A destra orizzontale Audizione di Suoni Creati A sinistra in orizzontale Audizione di Suoni Ricordati

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: IL MOVIMENTO DEGLI OCCHI A destra in basso Registrazione di Sensazioni Cenestesiche (tattili e\o viscerali) A sinistra in Basso Dialogo Interno

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: IL MOVIMENTO DEL CAPO Le posizioni del capo corrispondono alle posizioni degli occhi: In Alto In Orizzontale In Basso VISIVO AUDITIVO CENESTESICO

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: VARIAZIONE di RESPIRAZIONE Respirazione Alta Toracica o brevi VISIVO arresti della respirazione Respirazione Leggera Addominale con espirazione prolungata Respirazione Profonda con la parte bassa dell addome AUDITIVO CENESTESICO

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: VARIAZIONE del TONO e del TIMBRO della Voce Tono Alto e Timbro Acuto Tono Medio e Timbro squillante VISIVO AUDITIVO Tono e Timbro Profondo CENESTESICO

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: VARIAZIONE della VELOCITA E RITMO della Voce Rapida successione delle parole e ritmo veloce Ritmo con scansione uniforme Ritmo lento con lunghe pause VISIVO AUDITIVO CENESTESICO

Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: La Posizione del Corpo Corpo all indietro, Testa e Spalle alte VISIVO Corpo teso in avanti, Testa eretta e Spalle all indietro AUDITIVO Corpo diritto, Testa e Spalle in giù CENESTESICO

Gesti al di sopra degli occhi, toccare gli occhi Individuazione dei Sistemi Rappresentazionali: I GESTI VISIVO Toccare o indicare le orecchie, toccare la bocca o la mascella AUDITIVO Toccare il petto e gesticolare nell area sotto il collo CENESTESICO

I PREDICATI usati nei Canali Rappresentazionali VISIVO Vedere Guardare Vista Chiaro Brillante Immagine Confuso Porta alla luce Far vedere UDITIVO Sentire Ascoltare Suono Risonante Forte Parola Rumoroso Fa suonare un campanello Dire CENESTESICO Afferrare Toccare Sensazione Solido Pesante Maneggiare Ruvido Collegare Muovere

Il VISIVO MUOVE GLI OCCHI VERSO L ALTO (a destra immagini costruite, a sinistra immagini ricordate). CAPO ED OCCHI RIVOLTI VERSO L ALTO RESPIRAZIONE ALTA TORACICA o brevi arresti della respirazione TONO ALTO E TIMBRO ACUTO RAPIDA SUCCESSIONE DELLE PAROLE E RITMO VELOCE CORPO ALL INDIETRO TESTA E SPALLE ALTE GESTI AL DI SOPRA DEGLI OCCHI, TOCCARE GLI OCCHI USA ESPRESSIONI: Vedere, Chiaro, Brillante, Immagine.

L UDITIVO MUOVE GLI OCCHI IN ORIZZONTALE (a destra suoni creati, a sinistra suoni ricordati). CAPO ED OCCHI ORIZZONTALI RESPIRAZIONE LEGGERA ADDOMINALE con espirazione prolungata TONO MEDIO E TIMBRO SQUILLANTE RITMO DELLA VOCE A SCANSIONE UNIFORME CORPO TESO IN AVANTI, TESTA ERETTA E SPALLE ALL INDIETRO TOCCARE O INDICARE LE ORECCHIE, TOCCARE LA BOCCA O LA MASCELLA USA ESPRESSIONI: Sentire, Ascoltare, Suono, Rumoroso

IL CENESTESICO MUOVE GLI OCCHI VERSO IL BASSO (registra le sensazioni cenestesiche tattili e\o viscerali, a sinistra dialogo interno). CAPO ED OCCHI RIVOLTI VERSO IL BASSO RESPIRAZIONE PROFONDA con la parte bassa dell addome TONO E TIMBRO PROFONDO RITMO LENTO E LUNGHE PAUSE CORPO DIRITTO E SPALLE IN GIU Gesti:Toccare il petto e gesticolare nell area sotto il collo USA ESPRESSIONI: Afferrare, Toccare, Maneggiare, Sensazioni

I LIVELLI LOGICI IDENTITA Missione e Scopo Chi? VALORI e CREDENZE Motivazione e Permesso Perché? CAPACITA Direzione dell azione Come? COMPORTAMENTI Azioni- Che cosa? AMBIENTE Reazione Dove e Quando? Sono un Realizzatore Sei una vittima Se non sei rapido, perdi occasioni, Non posso fare a meno di replicare Non sai come analizzare un problema, Non sei bravo a gestire un gruppo Ieri ho perduto il controllo delle azioni del mio capo, Domani ho una lezione importante Nella mia aula c è poco calore, Questo è un ambiente confortevole

Relazioni tra i Livelli Logici VALORI e CREDENZE Ciò in cui credo IDENTITA Chi sono io? CAPACITA Come penso, mi oriento, seleziono, decido COMPORTAMENTI Ciò che faccio, dico, penso AMBIENTE Nel quale reagisco, dove e quando

Il Processo Comunicativo CALIBRAZIONE RICALCO RAPPORTO GUIDA CONCLUSIONE

Il Processo Comunicativo: La CALIBRAZIONE Saper leggere le risposte inconsapevoli e non verbali dell altro nel corso di un interazione = Imparare ad Osservare ed Ascoltare SENZA INTERPRETARE

Il Processo Comunicativo: IL RISPECCHIAMENTO Produrre spontaneamente i Comportamenti dell altro con quelli del proprio corpo, come se la persona fosse davanti ad uno specchio! E l equivalente dell essere verbalmente d accordo

Il Processo Comunicativo: IL RICALCO Uso Intenzionale del Rispecchiamento Adattare il proprio comportamento comunicativo con quello dell altro

Il Processo Comunicativo: LA GUIDA Adattare intenzionalmente il proprio comportamento per dirigere l incontro verso l obiettivo condiviso: 1. Riconoscere gli obiettivi 2. Cercare soluzioni che soddisfino gli obiettivi

LA STRUTTURA DEL RICALCO Ricalco dell Intera figura Ricalco a mezzo busto Angolazione della testa e\o delle spalle Espressioni Facciali Gesti Ricalco corporeo parziale (battito delle palpebre) Qualità Vocali Sistemi Rappresentazionali La Respirazione

STATI INTERNI DELL ALTRO Fasi e Strumenti del Processo Comunicativo SEGNALI VERBALI E NON CALIBRAZIONE RISPECCHIAMENTO (comportamenti) RICALCO RAPPORTO Fiducia-armoniacooperazione Guida: Testare il rapporto e ottenere uno stato desiderato dall altro Relazione e Obiettivi Condivisi

Bibliografia Matteo De Augustinis, La Comunicazione Educativa,editrice La Scuola, Brescia 1993 AA.VV., Comunicazione, Relazione, Handicap, Edizioni dal Sud, Bari 1993 Hinde R.A., La Comunicazione non verbale, Laterza, Bari 1974 Watzlawick P., Pragmatica della Comunicazione umana, Astrolabio, Roma 1971 Pease A., Leggere il linguaggio del corpo, Mondadori, Milano 1996.