DOTT.SSA LAURA PEDRINELLI CARRARA
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1 DOTT.SSA LAURA PEDRINELLI CARRARA
2 Capire i meccanismi comunicativi per relazionarsi meglio Sistemi sensoriali e comunicazione
3 Che cosa è la comunicazione verbale è uno scambio di informazioni tra più persone che si relazionano tra di loro attraverso l uso del linguaggio. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 3
4 Gli elementi fondamentali della comunicazione Emittente: : chi manda il messaggio Ricevente: : chi lo riceve (rispondendo diventa a sua volta lui emittente) Messaggio esplicito: : ciò che viene verbalizzato Codice: : il linguaggio utilizzato (es. il dialetto, l italiano) l 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 4
5 Canale: il mezzo comunicativo (es. telefono, , e colloquio diretto) Feedback: : la risposta al messaggio Contesto o ambiente: : luogo della comunicazione (influisce sulla comunicazione es. lo stesso mal di denti sarà esplicitato in maniera diversa a seconda del contesto) 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 5
6 La C.N.V. "Non Non si può non comunicare Anche in assenza di dialogo diretto noi comunichiamo attraverso: A) Il nostro abbigliamento e la nostra immagine ( troppo o poco curato, tipo di abbigliamento, ecc) 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 6
7 B) I ritmi lavorativi (ritardi, fretta, lentezza, ecc) 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 7
8 C) Gli scambi verbali e non verbali fra colleghi o coniugi (sorrisi, humor, frecciatine indirette, mutismo, toni freddi, ecc) 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 8
9 Costituzione di un messaggio ( Albert Mehrabain) Ogni frase contiene: 93% = CNV 7% = CV 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 9
10 L utilizzo dei sensi nella comunicazione Per la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) gli schemi del comportamento umano sono originati dai sistemi percettivi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 10
11 Infatti, le informazioni che ci giungono dal mondo esterno le riceviamo attraverso i cinque sensi, e questi cinque sensi li usiamo per elaborarli internamente in programmi comportamentali. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 11
12 Neuro: la nostra esperienza,, il conscio e il subconscio sono prodotti dei nostri sensi e del Sistema Nervoso. Linguistica: i nostri processi mentali sono codificati, organizzati e trasformati attraverso il linguaggio. Programmazione: le persone interagiscono come un sistema in cui l esperienza e la comunicazione costruiscono programmi e schemi di comportamento. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 12
13 Per la PNL i comportamenti di una persona comprendono: comportamenti esterni (azioni) ; Comportamenti interni (più comunemente conosciuti come sensazioni, pensieri ed emozioni). Sono elementi soggettivi i che presiedono o decidono prioritariamente dei comportamenti esterni (azioni); 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 13
14 La Programmazione Neuro-linguistica ha elaborato un MODELLO che identifica tre tipi umani", ovvero persone che interpretano la realtà soprattutto secondo un canale sensoriale: 1. il Visivo,, V 2. l Auditivo,, A 3. il Cinestesico,, K (fa riferimento alla preferenza per il tatto, il gusto e l'olfatto). 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 14
15 Principali indicatori delle modalità rappresentative 1. Scelte linguistiche Ogni canale sensoriale ha le sue parole preferite: un Visivo,, ad esempio, - farà riferimento alla percezione delle luci e i colori. - i suoi termini saranno : vedere, guardare, definire, sguardo, delineare, tracciare, dipingere. - si aspetterà di sentir parlare con questo linguaggio,, perché è quello che conosce meglio ed è quello che rappresenta nel modo migliore le forme dei suoi pensieri. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 15
16 - Un ragionamento analogo vale a proposito delle persone Auditive, ovvero quelle che descrivono le proprie esperienze soprattutto con termini come: - sentire, ascoltare, armonia, musica, parole, scrittura, lingua, traduzione, conversazione, audio, sintonizzarsi, cantare, leggere... 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 16
17 -i Cinestesici, molto numerosi nella popolazione umana (circa il %), sembrano meno facili da individuare a prima vista, ma ci sono tanti segnali che portano dritti dritti alla loro "tribù". ". Il loro universo semantico è fatto di parole come: sensazione, emozione, toccare, concreto, pratico, sentimento, percepire, solido, sperimentare, sentire, costruire, tastare, abbracciare, approfondire... 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 17
18 2. Peculiarità Visivo Il soggetto vede le immagini davanti a sé, visualizza con grande naturalezza Il ritmo di eloquio è rapido: il soggetto uditivo spesso non capisce il visivo perché parla troppo in fretta e a volte dà l'impressione di essere nervoso e approssimativo Il soggetto ha memoria visiva: ricorda con facilità colori, luoghi, pagine e copertine di libri e giornali, scene vissute, i volti di persone di cui però talvolta non trattiene i nomi. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 18
19 Uditivo Il soggetto ama ascoltare la propria voce e fare lunghe conversazioni al telefono. Non si accorge di ripetere spesso gli stessi concetti nella stessa conversazione; al visivo risulta noioso, lento e ripetitivo. Il soggetto ricorda suoni, parole, musica, i nomi delle persone, ma non i loro volti. Per imparare ha bisogno di istruzioni verbali. Ha una grande memoria uditiva e ricorda facilmente le parole delle canzoni e riesce a cantare o a suonare brani musicali senza spartito. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 19
20 Cinestesico A volte sembra che faccia fatica ad esprimersi a parole e preferisca disegnare, manipolare oggetti, creare con materiali vari. Ha grande abilità manuali: impara facilmente la costruzione di meccanismi complessi smontandoli e rimontandoli. Ricorda aromi, profumi, il gusto, la consistenza, associa per esempio i luoghi ai profumi. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 20
21 Ha difficoltà a stare fermo e seduto, ha sempre bisogno di muoversi, i suoi movimenti corporei hanno spesso caratteristiche tattili, cioè sente il bisogno di toccare e afferrare gli oggetti. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 21
22 Ha ricordi molto accentuati di tipo tattile, gustativo e olfattivo. Usa forme linguistiche astratte e originali riferite spesso a sensazioni, accompagnate da adattamenti corporei e gesticolazioni. Parla lentamente, con molte pause, come se gli mancassero le parole, la respirazione è di solito di tipo addominale, la voce è bassa e pastosa. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 22
23 - Il Canale Sensoriale che l'individuo utilizza maggiormente è chiamato Sistema Rappresentazionale Primario ed è quello che influenza sia la comunicazione sia la capacità di motivare sés stesso e gli altri. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 23
24 - Riuscire a capire quale sia il Sistema Rappresentazionale Primario del nostro interlocutore, significa avere la possibilità di comunicare sulla stessa "lunghezza d'onda", creando una maggiore sintonia. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 24
25 DALLA COMPRENSIONE DEI SISTEMI SENSORIALI NELLA COMUNICAZIONE ALL ASCOLTO EFFICACE 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 25
26 L ASCOLTO EFFICACE Componenti principali della comunicazione : emittente destinatario messaggio canale 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 26
27 Le dinamiche comunicative EMITTENTE MESSAGGIO = 100% contenuto RICEVENTE ASCOLTO = 25% contenuto
28 SENTIRE = atto involontario ASCOLTO = processo volontario e selettivo
29 ASCOLTO ATTIVO = ATTENZIONE SELEZIONE FILTRI EMOTIVI 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 29
30 I TRE MOMENTI DELL ASCOLTO 1) CONCENTRARSI E SELEZIONARE 2) DECODIFICARE IN MODO CORRETTO 3) RISPONDERE CON FEEDBACK APPROPRIATI 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 30
31 CONCENTRARSI E SELEZIONARE Ascolto del verbale (7%) e del non verbale (93%) Utilizzo dell attenzione Evitare di estraniarsi dal dialogo Evitare di interrompere 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 31
32 DECODIFICARE IN MODO CORRETTO Chiedere chiarimenti Valutare la congruenza fra verbale e non verbale 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 32
33 RISPONDERE CON FEEDBACK APPROPRIATI Riformulazione Specchio emotivo Feedback verbali e non verbali 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 33
34 LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE Interpretare <Non mi chiedi mai spiegazioni, si vede che non ti interessa la mia materia> Pressare <Devi assolutamente studiare, se domani non ti fai interrogare ti lascio l insufficienza!> Giudicare <Se solo tu fossi meno polemico!> Svalutare <Non è vero che i compiti sono difficili, il tuo compagno è arrivato da poco, non parla bene l italiano e li fa sempre bene!> Punire <Siccome non hai fatto i compiti, ti interrogo> (senza accordi precedenti) 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 34
35 LE 5 C DI UNA BUONA COMUNICAZIONE CHIAREZZA Linguaggio appropriato COMPLETEZZA Linguaggio comprensivo di tutti gli elementi CONCISIONE Messaggio breve e completo CONCRETEZZA Basarsi su esempi concreti e attinenti CORRETTEZZA Messaggio veritiero 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 35
36 LA COMUNICAZIONE RIUSCITA EFFICIENTE Il messaggio è stato comunicato in modo completo ed è stato ben recepito EFFICACE Il messaggio incide sull interlocutore SIGNIFICATIVA I bisogni dell interlocutore sono stati soddisfatti 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 36
37 L ASCOLTO EMPATICO Mettersi nei panni dell altro Utilizzare un ascolto attivo Riformulare Fornire uno specchio emotivo Fornire all interlocutore feedback appropriati 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 37
38 LE REGOLE D ORO DELLA BUONA COMUNICAZIONE Rendersi, per primi, disponibili all altro altro Ascoltarlo Porre domande chiare e aperte Approfondire se il messaggio dell altro è equivoco con domande chiuse Se è possibile, suggerire alternative Fare attenzione alla propria C.N.V. 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 38
39 Suggerimenti operativi: utilizzare strategie per mantenere viva l attenzione, come: parlare piano e alterare in modo imprevedibile il volume della voce richiamare ogni tanto il destinatario, usandone il nome fornire gratificazioni rispondere alle aspettative del destinatario 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 39
40 Grazie per l attenzione! l 27/04/2008 Dr.ssa PEDRINELLI C. LAURA 40
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