Progetto scientifico Il bruco Romani Barbara e Parri Michela sez delfini 5 anni Istituto Comprensivo di Vinci A.S. 2012/13
Premessa Il percorso di educazione scientifica Il bruco, è stato realizzato da una sezione omogenea composta da venticinque bambini di cinque anni. Noi insegnanti siamo state seguite e supportate dall insegnante tutor Barbara Scarpelli, la quale ci ha fornito importanti suggerimenti sia all inizio del percorso, sia in itinere ad esso. I bruchi, hanno suscitato un fascino veramente brillante sui bambini, ed ha consentito loro di svolgere il progetto con interesse,impegno ed entusiasmo. Portare i bambini ad un osservazione attenta,attiva e particolare non è stato difficile,al contrario è stato spontaneo,proprio grazie alla partenza del tutto concreta, segnata dall arrivo dei bruchi a scuola. L entusiasmo iniziale, ha accompagnato i bambini per tutto il percorso sino ad arrivare all evento del tutto straordinario che ha segnato la nascita della prima farfalla.
Il 13 novembre, un signore di nome Armando, ha trovato nel suo orto, dentro ai cavoli neri tanti piccolissimi bruchi verdi e ha ben pensato di metterli in un vaso di vetro per portarli a scuola e farli vedere ai bambini. Così, ha avuto inizio il percorso di educazione scientifica sul bruco, che ha guidato i bambini ad un osservazione accurata e dettagliata sulla vita di questi piccoli esseri viventi. Insieme ai bambini abbiamo deciso di preparare una casa un po più grande e più accogliente per poter ospitare gli amici bruchi. Così la casa dei bruchi ha preso il nome di TERRARIO. Abbiamo cercato di ricreare un ambiente che fosse adatto ad accogliere i piccolissimi bruchi verdi, mettendo dunque nel ternario un po di terra e qualche rametto.
Osservazione libera Abbiamo posto il ternario sopra un tavolo, in un angolo della sezione, così da permettere ai bambini di poter osservare liberamente i bruchi in ogni momento della giornata. I bruchi si muovono, mangiano,si arrampicano,fanno la cacca, fanno gli equilibristi, si arrotolano è equilibrista proprio un
I bambini osservano i bruchi e portano loro piccoli pezzetti di foglie di cavolo perché hanno scoperto che sono molto golosi di foglie di cavolo
Osservazione guidata In questa fase, abbiamo guidato i bambini ad osservare i bruchi in tutti i loro particolari, attraverso domande-stimolo. Sono seguite in un primo tempo attività individuali e successivamente attività collettive. Il bruco : osservo i suoi colori
Il bruco cosa ha? I peli, la striscia gialla sulla schiena, gli occhi, le macchie nere, la testa,le zampette la bocca,i pallini,il corpo,il culetto,la faccia,il naso.. Elaborato collettivo
Come è il bruco? è delicato è soffice è corto è nero Cartellone collettivo È morbido è sottile come un coltello è verde è lungo è massiccio è liscio
Il bruco cosa fa? Fa la cacca si rotola si arrampica sul vetro mangia il cavolo nero mangia il cavolo bianco dorme si muove si arricciola striscia fa l equilibrista fa la montagna cammina si arrampica su un ramo si avvolge gioca
Cartellone collettivo Il bruco dove vive? Vive nel cavolo bianco vive nel cavolo nero sugli alberi nella terra nel prato nelle foglie sui rami nel giardino nell orto
Cartellone collettivo Dopo aver mangiato tanto i bruchi cosa fanno? Si arrampicano e si fermano e formano una casina che si chiama crisalide o pupa.
Invitiamo i bambini ad osservare la crisalide e a rappresentarla graficamente la crisalide è lunga è verde ha i puntini neri è un po più chiara anche un po più scura è ferma e non si muove
Rappresentazione grafica della crisalide
Concordiamo insieme di rappresentare un bruco gigante con materiale di recupero.
Ecco il nostro bruco gigante Invitiamo i bambini a formulare ipotesi : Prima cosa c era nel ternario? Ora cosa c è? Dopo cosa ci sarà? Le risposte dei bambini sono legate alla realtà, basate sulle loro conoscenze acquisite dall ambiente circostante.
Rappresentazione grafica delle ipotesi prima era un bruco ora è diventato una crisalide dopo forse diventerà una farfalla...
Invitiamo i bambini a rappresentare il tempo che impiega il bruco a trasformarsi in farfalla
L 8 febbraio è nata la prima farfalla Lo stupore e la meraviglia dei bambini è stata così grande, che l annuncio della nascita della 1 farfalla ha rimbombato per tutta la scuola.
I bambini hanno osservato la farfalla con molta attenzione, ritrovando in essa tutti i particolari e i colori del bruco. Per qualche giorno, i bambini, si sono presi cura della farfalla osservandola e preparandole una melassa di acqua e zucchero.
Insieme abbiamo deciso di liberarla
E seguita la visione di un piccolo filmato sulla vita delle farfalle. I bambini hanno potuto osservare che le farfalle una volta nate depositano le uova dando di nuovo vita al bruco, il quale forma una crisalide che poi si trasforma in farfalla. Il progetto, si è concluso positivamente, apportando un grande arricchimento alle conoscenze dei bambini soprattutto attraverso l esperienza attiva e concreta che essi stessi hanno potuto sperimentare.