Molise. Contributi Artigiancassa alle imprese



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I N F O R M A M P R E S A MENSILE DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E CULTURA GARANTIAMO IL TUO CREDITO Molise. Contributi Artigiancassa alle imprese INFORMA IMPRESA Mensile - Aprile 2009 Anno IV Numero XI - In abbinamento gratuito con Primo Piano Molise Il Comitato Tecnico regionale dell'artigiancassa ha approvato il fiannaziamento di 146 operazioni di credito e di leasing in favore delle imprese, attivando investimenti per oltre 11 milioni. Le imprese interessate appartengono a tutti i settori produttivi in quanto la Regione ha esteso i benefici economici gestiti dall'artigiancassa alle piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, ovvero artigianato, commercio, industria, aziende turistiche e servizi. La legge 949/52 riguarda l'impianto, ampliamento e ammodernamento del laboratorio; acquisto di macchine ed attrezzi nuovi ed usati ed autoveicoli nuovi; acquisto di software, diritti di brevetto, marchi ecc; acquisizione di aziende e loro eami ecc; formazione di scorte. L'agevolazione consiste in un contributo in conto interessi che riduce il tasso dei finanziamenti erogati dalle Banche in favore delle imprese. Esprime soddisfazione l'assessore Regionale alle Attività produttive e Turismo, Franco Giorgio Marinelli: Questa egli dice è una prima e concreta risposta della Regione Molise alle sfide del momento di crisi che viviamo, e che vede l'ente impegnato a concedere tutti gli aiuti possibili al tessuto produttivo. Tali intenzioni si concretizzano in una molteplicità di finanziamenti rivolti all'innovazione tecnologica, all'acquisto di macchinari, alla formazione di scorte, nonché alla possibilità di consolidamento del debito. L'Artigiancassa in particolare aggiunge l'assessore costituisce lo strumento più veloce di aiuto alle piccole e medie imprese, in quanto, attraverso essa, abbiamo tempi di erogazione dei benefici che non superano i sessanta giorni. Attualmente il Fondo Artigiancassa ammonta a circa 2 milioni e può sviluppare investimenti per circa 15 milioni. In tempi brevi, però, sarà operativo il PAR FAS Molise, grazie al quale il Fondo potrà essere implementato di ulteriori 3 milioni. Le informazioni dettagliate potranno essere acquisite presso la stessa Artigiancassa (tel. 0874.96955) come pure presso quasi tutti gli Istituti di Credito, nei quali sarà pure possibile accedere le relative pratiche. Le informazioni sono pure reperibili presso l'assessorato Regionale alle Attività Produttive, Servizio Commercio e Artigianato, e saranno a breve termine sintetizzate in un'apposita brochure di cui sarà data diffusione capillare.

Informa Impresa 2 I N M F O R M P R E S A A Molise. Contributi Artigiancassa alle imprese. Cenni di risveglio dalle aziende bassomolisane. Rimane critico e pieno d incognite l accesso al credito. Intervista - Orto d autore Città - Ururi Fas, 4 mld per l occupazione Artigiancassa: apre il Point Confidi Rating Italia Formazione disponibili 5 milioni Lavoro: Condono con istruzioni Il Governo in soccorso delle Pmi Lavoro: ammortizzatori rafforzati dalle spese accessorie Bonus assunzioni: in palio i fondi residui Imposte a rate, non serve garantire Bonus ricerca, priorità ai progetti avviati Il Factoring cresce a doppia cifra INFORMA IMPRESA n. 11 ANNO IV Periodico mensile ideato dal Confidi Rating Italia BIBLIOGRAFIA Editore C.I.T. - Consorzio Innovazione Tecnologica C.da Piane di Larino, 90 86035 Larino (CB) Presidente Agostino Capozzo Direttore Responsabile Massimiliano Orlando Progetto grafico La matita di Pat di Patrizia Esposito Tel. 0875 704311 86039 Termoli Pubblicità C.I.T. - Consorzio Innovazione Tecnologica C.da Piane di Larino, 90 Tel. 0874 820134/40/64 86035 Larino (CB) Italia Oggi 7 marzo 9 marzo 11 marzo 16 marzo Il sole 24 ore Informamolise 24 marzo Info@consumatori 20 marzo Mafalda Biblioteca Universale Rizzoli Molise Una regione da scoprire Edizioni Studio Enne Redazione Susanna Petta s.petta@confidi.biz C.da Piane di Larino - 86035 Larino Tel. 0874 820134/40/64 Per questo numero hanno collaborato Susanna Petta, Confidi Rating Italia; Massimiliano Orlando, giornalista; Emanuele Bracone, giornalista. Fotolito e Stampa Rotostampa S.r.l. Zona Industriale 83051 Avellino Registrazione del Tribunale di Larino n. 3/06 del 1-06-06. Direttore responsabile: Massimiliano Orlando. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gli articoli firmati sono la libera espressione degli autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale del giornale. CENNI DI RISVEGLIO DALLE AZIENDE BASSOMOLISANE. RIMANE CRITICO E PIENO D INCOGNITE L ACCESSO AL CREDITO TERMOLI. Crisi economica, accesso al credito, ordinativi e fatturato. Sono queste le variabili che stanno disegnando il quadro critico delle imprese, soprattutto manifatturiere, della Regione Molise. Mesi di flessione costante, pericolosamente progressiva, che hanno minato le certezze occupazionali e gli intendimenti degli imprenditori che investono con il capitale di rischio. Tuttavia, nonostante le decine di vertenze che stanno contraddistinguendo questa lunga ondata di picchiata produttiva, con base nelle aree industriali, piccole e grandi del nostro territorio regionale, le aziende costiere stanno reagendo bene. Un livello di commesse in linea con quanto il portafoglio ordini garantiva nei periodi precedenti all esplodere della bolla finanziaria, che travolse nei mesi autunnali sia i mercati che l economia reale. Un annuncio questo, una quasi inversione di tendenza, che è emerso nei giorni scorsi, con grande sollievo e soddisfazione di chi, in questo pertugio, intravedrebbe l uscita da un tunnel angosciante. Il palcoscenico della svolta è stato quello della presentazione della nuova governante del Consorzio industriale valle del Biferno. Capacità manageriali e professionalità delle maestranze, oltre il livello di competitività e di ritrovata internazionalizzazione delle imprese e dei prodotti allocabili, avrebbe permesso a numerose realtà di contrastare efficacemente la deriva minimale che ha colpito l intero Occidente. Intanto, pur volendo apprezzare questa metà della mela, uno dei buchi neri per quanto riguarda la possibilità di avversare cicli economici non entusiasmanti, periodi recessivi e persino deflattivi, rimane l accesso al credito. I continui inviti del governo nazionale e regionale a non stringere i cordoni della borsa cozza terribilmente con la realtà. L unico spiraglio autenticamente avvertibile è quello segnato nelle ultime settimane dall aggregazione in rete dei consorzi Fidi, spalle importanti dell attività artigianale e non solo, garanti dello sviluppo, oseremmo dire. Un sondaggio tra alcuni capitani d impresa della Pmi locale, con evidenti ragioni di opportunità legati al diritto di rispetto della privacy, hanno evidenziato come in Molise gli istituti di credito abbiano recepito poco e male questo appello istituzionale. Richieste di rientro improvvise dai fidi e dai massimi scoperti concessi in precedenza, allungamento dei tempi di istruttoria delle pratiche e dei dossier in valutazione, tassi d interesse che non scendono così parallelamente alle indicazioni della Banca centrale europea i nodi scorsoi che stringerebbero in gola quegli imprenditori ancora convinti di voler attendere la ripresa. Di recente, la scorsa settimana, a colloquio con la giunta regionale è andato il gotha delle banche presenti sul territorio. L auspicio è che l ulteriore passaggio ammorbidisca chi ha le leve della finanza e della disponibilità degli impieghi, contribuendone quell apertura di credito verso chi ha l interesse di creare valore aggiunto, ricchezza e rimettere in circolo l economia. Altre fonti, infatti, vedrebbero stabili se non in crescita i depositi bancari, specie da quanto ne sono stati garantiti il buon fine. Una opera di redenzione, per coloro che hanno determinato l eccessiva volatilità con l immissione a pioggia nel sistema di titoli considerati tossici. L attività di produzione dei beni e dei servizi deve poter poggiare su di un sistema di finanziamento con fondamenta solide e costi sostenibili. I cenni di risveglio registrati, soprattutto sulla costa, non possono rischiare di venir soffocati dalla miopia e la ti morosità di chi, per mestiere, deve finanziare il sistema produttivo. Emanuele Bracone

Informa Impresa 3 a cura di Massimiliano Orlando INTERVISTA orto d autore Continua il nostro viaggio tra le realtà economiche che si distinguono per la capacità di fare impresa, partendo dalle antiche tradizioni Molisane e dalle peculiarità territoriali della nostra terra. Con l appuntamento di aprile della rubrica Occhio Privato, abbiamo fatto visita ad un azienda Bassomolisana con sede ad Ururi. La Orto D Autore è nata nel 2000 dalla volontà e l esperienza di Angelica Olivastro ed Antonella Plescia. Angelica ed Antonella, tra loro cognate, sono imprenditrici appartenenti alla famiglia D Arienzo, che da sempre lavora nel settore agroalimentare, coltivando terreni di proprietà e valorizzandone i prodotti. Abbiamo fatto visita allo stabilimento che ha sede in un antica e caratteristica dimora storica del paese. Angelica, come nasce la vostra idea imprenditoriale? La nostra economia è prevalentemente agricola e gode di una lunga e radicata tradizione conserviera ad uso familiare. Le terre sono infatti caratterizzate da una morfologia di bassa collina, con clima mediterraneo, che consente la coltivazione di prodotti agricoli di qualità, in prevalenza ortaggi e frutta. Abbiamo voluto partire da queste peculiarità quando abbiamo deciso di avviare un attività produttiva di natura artigianale, volta ad ottenere prodotti di nicchia, tipici e di alta qualità, ma di largo ed immediato consumo. E per questo che, pur essendo consentito dalla legge, nei nostri prodotti non utilizziamo componenti chimici. Mi riferisco a conservanti ed additivi, spesso indicati come vettori di patologie anche gravi. Il nostro marchio è certificato ed inserito in un circuito commerciale tutelato dalle normative vigenti nazionali e regionali. Quali sono i vostri punti di forza? Ne individuerei due in particolare. I nostri prodotti sono specialità gastronomiche preparate con le stesse tecniche di una volta. Rappresentano un insieme di valori ambientali, storici e culturali di antiche tradizioni molisane. Oggi i consumatori sono molto attenti al gusto, ai sapori, alla qualità dei prodotti ed amano ricollegare tutto questo alla terra che li produce e alla sua storia. Altro aspetto è lo stretto legame familiare che lega la nostra azienda. Io ed Antonella siamo sposate con i Fratelli D Arienzo, titolari dell azienda agricola che ci fornisce pomodori ed ortaggi. I D Arienzo sono conosciuti in Molise come orticoltori espertissimi, spinti da un amore viscerale per la terra e la natura, che conoscono e rispettano. Abbiamo pertanto la certezza di utilizzare prodotti freschi di stagione, genuini, saporiti e fragranti. Il pomodoro è alla base di una vasta gamma dei vostri prodotti. E una scelta strategica? Facciamo notare che il pomodoro è buono e fa bene alla salute ed alla bellezza. E ricco di sali minerali come il potassio che ha un effetto benefico sulla ritenzione idrica e l ipertensione. Contiene vitamine A e C, calcio per la salute delle ossa e dei denti, ferro, fosforo e fibre. Il licopene, che fornisce al pomodoro una colorazione rossastra, è in effetti un potentissimo antiossidante cui è riconosciuto scientificamente il potere di ritardare l invecchiamento delle cellule e di prevenire alcune malattie cardiovascolari e taluni tipi di cancro. Ma il pomodoro è anche una coltura molto esigente. La sua qualità ed i suoi benefici effetti, dipendono dalle condizioni ambientali in cui viene coltivato. Fortunatamente il Basso Molise possiede la giusta terra, ricchissima di potassio, le giuste ore di sole, la giusta salinità dell acqua utilizzata per l irrigazione. Possiamo dire che, facendo tesoro di quello che la natura ci ha dato, abbiamo deciso di puntare molto sulla gamma di prodotti legati al pomodoro. URURI Il centro fu distrutto dal terremoto del 1456 ma risorse quando nel 1465 i vescovi di Larino assegnarono Ururi a coloni albanesi i quali, tra alterne vicende, la popolarono completamente nel XVI sec. Rimase feudo della Mensa Vescovile di Larino fino al 1785, fu poi terra demaniale fino all abolizione della feudalità. LUOGHI DA VISITARE Importante monumento architettonico è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie ricostruita nel XVIII sec. su una precedente chiesa abbattuta per vetustà. TRADIZIONI Il 3 maggio si svolge una spettacolare manifestazione che coinvolge gli abitanti del luogo la carrese corsa di carri trainati da buoi i quali vengono incitati da cavalieri. I buoi, i carri e i cavalieri vengono benedetti davanti alla chiesa di Santa maria delle Grazie, il carro vincitore porterà in processione la reliquia del legno della Santa Croce. In estate si tiene l importante appuntamento culturale con il Premio Nazionale di lettere, arti e scienze. GASTRONOMIA Piatti tipici della gastronomia locale sono Gli spaghetti con le vongole e la ventricina insaccato preparato secondo antiche ricette albanesi. CENNI STORICI Centro agricolo situato su un colle alla destra del torrente Cigno. Le sue origini risalgono alla fondazione del monastero benedettino di Santa Maria in Aurole che Roberto conte di Loritello donò nel 1075 alla chiesa di Larino.

Informa Impresa 4 Fas, 4 mld per l occupazione Penati, Expo 2015 penalizzato Il Cipe, comitato interministeriale per la programmazione economica, presieduto dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha aggiornato la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas), di competenza nazionale e regionale, pari a 45 miliardi di euro. Il Fas di competenza nazionale è stato così ripartito: al Fondo sociale per l'occupazione sono stati destinati 4 miliardi; al Fondo infrastrutture 5 miliardi; al Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale (istituito presso la presidenza del consiglio) 9 miliardi. Il Fas di competenza regionale è distribuito per 22 miliardi alle regioni FONDO PER LA PREVENZIONE DEL FENOMENO DELL USURA La prevenzione dell usura a sostegno delle PMI del Mezzogiorno e per 5 miliardi alle regioni del Centro-Nord. In secondo luogo, il Cipe ha preso atto della relazione predisposta congiuntamente dal ministero infrastrutture e dal dipartimento per la programmazione economica della presidenza del consiglio sullo stato di attuazione del programma delle infrastrutture strategiche. Il costo totale delle opere approvate dal Cipe è pari a circa 116,8 miliradi di euro, con un incremento del 28% circa rispetto ai 91 miliardi del novembre 2006. La copertura finanziaria è pari a 66,9 miliardi (57% del costo), di cui 41,1 pubblici e 25,8 privati. Il fabbisogno finanziario residuo ammonta a 49,9 miliardi. Anche grazie alle misure adottate dal governo, nel 2010 il valore delle opere affidate risulta di 76,6 miliardi di euro, pari a circa il 65,5% del costo totale delle opere approvate dal Cipe; nel 2013 si prevede che la spesa superi il 50% delle opere approvate. Infine, il Cipe ha approvato il piano, predisposto dal ministero infrastrutture, dagli interventi da attivare nel triennio per complessivi 16,6 miliardi di euro, cui si aggiungono un miliardo di euro per l'edilizia scolastica e 200 milioni di euro finanziati anche grazie alla citata nuova assegnazione di Fondi Fas (5 miliardi). ARTIGIANCASSA: APRE IL POINT CONFIDI RATING ITALIA È ufficialmente partita il 1 gennaio 2009 la nuova operatività di Artigiancassa, sancita dal Piano di rilancio 2009-2011, sottoscritto dagli azionisti della Banca, BNL Gruppo BNP Paribas (73,86% del capitale) e Agart (che raggruppa le principali sigle e federazioni artigiane e che detiene il restante 26,14%). È nata, così, la nuova Artigiancassa, una banca a 360 gradi per rispondere meglio alle esigenze dei clienti. L'istituto del gruppo Bnl, che finora ha gestito soltanto le leggi agevolative per artigiani e Pmi, da oggi offre invece anche finanziamenti a breve, medio e lungo termine, leasing e lungo noleggio, oltre ai normali prodotti bancari, quali conto corrente, carte di credito, etc. Un nuovo modello di banca: semplice, facilmente accessibile e più vicina alle esigenze degli artigiani e delle PMI. La grande novità sta negli Artigiancassa point sportelli operativi dislocati direttamente nelle sedi delle associazioni e dei confidi su tutto il territorio nazionale. La particolare novità del piano è rappresentato dall'informatizzazione delle procedure dei finanziamenti che verranno fatte in tempo reale attraverso internet e che avranno tempi di risposta brevissimi. Dal primo di aprile in Molise è operativo anche l Artigiancassa Point, attivato presso gli uffici di Larino, del Confidi Rating Italia, in C.da Piane di Larino. Recandosi presso questo sportello dunque l impresa potrà rapidamente accedere a tutti i prodotti Artigiancassa. Le richieste di finanziamento sono caricate dal Confidi Rating Italia attraverso l utilizzo della Web Application Artigiancassa (WAA) appositamente creata con possibilità di ottenere, in tempo reale, una pre-delibera di fattibilità della pratica. L intera documentazione cartacea viene quindi inviata subito dopo in banca per l ottenimento della relativa delibera definitiva emessa entro cinque giorni lavorativi. Presso la stessa sede del Confidi Rating Italia l impresa potrà inoltre disporre l apertura del nuovo Conto Corrente Artigiancassa che sarà operativo c/o la sede BNL più vicina all impresa. Il conto ovviamente offre la massima libertà e comodità di utilizzo attraverso l impiego di strumenti di internet-banking. Confidi Rating Italia. La forza di guardare avanti. In seno alle politiche volte a combattere il fenomeno dell usura è operativo anche in Molise, presso il Confidi Rating Italia, lo speciale fondo di prevenzione istituito dalla Legge 108/96 art. 15. Si tratta di un Fondo di garanzia teso a facilitare l accesso al credito di imprese definite dal legislatore come imprese ad elevato rischio finanziario ovvero quelle imprese per le quali non è sufficiente una garanzia ordinaria del Confidi pari al 50%. L intervento del Fondo pertanto si accompagna sempre al ricorso all indebitamento bancario da parte delle imprese richiedenti. Esso tuttavia mira a rendere finanziabili quelle richieste per le quali la banca abbia già espresso parere negativo per insufficienza di garanzie a corredo del finanziamento proposto. La finalità è ovviamente quella di prevenire il ricorso di tali imprese al tristemente noto mercato dell usura. Ricorrendo a questo particolare strumento le piccole e medie imprese possono perciò beneficiare di una garanzia più alta pari almeno all 85% del finanziamento richiesto che può essere così riproposto alla Banca finanziatrice con una copertura più adeguata aumentando le chances di un esito favorevole delle richieste. Ciò sempre che ricorrano le condizioni necessarie per accedere al credito quali le adeguate capacità di rimborso e comunque la disponibilità dell Istituto di Credito a concedere il finanziamento. Come specificato dalla stessa Lg. 108/96 le operazioni assistibili dallo speciale Fondo Antiusura devono avere una durata che non va al di là del medio termine ovvero dei 60 mesi. Gli istituti di credito che attualmente sono convenzionati con il Confidi Rating Italia ed ai quali possono essere perciò proposte operazioni del tipo descritte a lato. BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DEL MOLISE DI SAN MARTINO E BAGNOLI DEL TRIGNO IDEAFIN S.P.A. BANCA DI CREDITO COOPERATIVO SANGRO TEATINA BANCA POPOLARE DELLE PROVINCIE MOLISANE UNICREDIT BANCA BANCA POPOLARE DI LANCIANO E SULMONA BANCA TERCAS BANCA TOSCANA S.P.A. FINLEASING LOMBARDA FORMAZIONE DISPONIBILI 5 MILIONI In arrivo 5 milioni di euro per la formazione dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende. Come anticipato da Italia Oggi il sette marzo, è disponibile sul sito www.fondoprofessioni.it l'avviso 1/02209 che rende note le nuove istruzioni per accedere ai finanziamenti. Si tratta di un bando chiuso. Per presentare le domande ci sarà tempo fino al 29 maggio. La dotazione è di 5 milioni di euro. Un bando con una dotazione analoga sarà replicato verso settembre-ottobre. Quanto alla ripartizione, quattro milioni saranno destinati ai corsi seminariali e uno per quelli individuali. Ma si tratta solo di un bilancio previsionale. Fra le categorie di dipendenti si prevede di destinare due milioni per i dipendenti delle aziende e due per quelli degli studi professionali. Condono con istruzioni L ispezione non blocca il condono sul lavoro in nero. Alla regolarizzazione possono infatti accedere anche i datori di lavoro che a seguito di accertamenti ispettivi, abbiano provveduto alla loro formalizzazione prima dell accordo sindacale. Con il msg. Inps n. 6121/09, l ente di previdenza torna sulla sanatoria introdotta dalla Finanziaria 2007, il cui termine è scaduto il 30 settembre del 2008. Si tratta della legge n. 296/2006 che conteneva una serie articolata di misure finalizzate a favorire il lavoro stabile e regolare, dove particolare rilievo assumevano le disposizioni volte a promuovere l emersione spontanea, attraverso percorsi di regolarizzazione del lavoro nero concordati con le organizzazioni sindacali, che garantiscono regolare occupazione ai lavoratori interessati (art. 1, commi da 1192 a 1201). La procedura, lo ricordiamo, si articolava su tre fasi principali: sottoscrizione di un accordo sindacale, presentazione della domanda e regolarizzazione vera e propria dei lavoratori mediante assunzione, per un periodo non inferiore a 24 mesi, con conseguente pagamento della contribuzione in misura agevolata. Il datore di lavoro, per adempiere agli obblighi contributivi relativi ai rapporti di lavoro oggetto della procedura di regolarizzazione, doveva versare una somma pari a 2/3 di quanto dovuto complessivamente per il periodo oggetto di regolarizzazione alle diverse gestioni assicurative relative ai lavoratori dipendenti. I 2/3 dei contributi e premi evasi nel periodo irregolare dichiarato potevano essere versati con le seguenti modalità: a) nella loro interezza, allegando all istanza l attestazione dell avvenuto versamento; b) per l importo di 1/5, contestualmente all istanza presentata all Inps. In quest ultimo caso, l importo residuo poteva essere versato in unica soluzione, o in forma rateizzata nei 60 mesi senza interessi.

Informa Impresa 5 U F F I C I C O N F I D I R A T I N G I T A L I A LARINO Sede Centrale C.da Piane di Larino, 90 86035 Larino Tel. 0874.820134-40-64 Fax. 0874.820137 CAMPOBASSO Fortunata Savini Via Toscana, 87 86100 Campobasso Tel. 0874.65449 Cell. 340 4055678 ISERNIA Marucci Giuseppina Via Berta, 74 86170 Isernia Tel. 0865.415335 Cell. 331 5917097 TERMOLI Lucia Pinti Via Maratona, 60 86039 Termoli Tel. 0875.705500 BNP PARIBAS LEASE GROUP EURINVEST istituti convenzionati con il confidi rating italia ø DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 MARZO 2009, N. 230 Legge Regionale del 26 aprile 2000, n. 33: Interventi finanziari per il commercio APPROVAZIONE 3 Bando La Regione Molise ha unanimemente deliberato di approvare il Bando comprensivo di n. 11 allegati per la presentazione delle richieste delle agevolazioni previste dalla Legge regionale 26/04/2000, n. 33 ed i criteri per la concessione dei contributi e l erogazione dei benefici. Con il presente bando la Regione Molise concorre al finanziamento degli interventi realizzati sul territorio regionale, finalizzati: a) qualificazione, promozione e sviluppo degli esercizi di vicinato e degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei centri storici, nei piccoli comuni (popolazione inf. a 3.000 abitanti) e nei comuni appartenenti a comunità montane; b) costituzione delle piccole imprese e sviluppo del commercio al dettaglio, dei suoi soggetti distributivi e degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nelle aree diverse da quelle indicate alla precedente lettera a). Il presente Bando, pubblicato nel BURM del 16 marzo 2009 n. 5, in perfetta sincronia con il quadro normativo di riferimento: individua finalità e ambito territoriale dell intervento, soggetti beneficiari spese ammissibili termini e retroattività dotazione finanziaria misura e cumulo delle agevolazioni priorità termini e modalità di presentazione della domanda modalità di concessione ed erogazione del contributo casi di revoca del contributo informazioni sul procedimento allegati per la redazione delle domande

Informa Impresa 6 Molgora: grazie ai Tremonti bond flusso di 170 miliardi Il Governo in soccorso delle Pmi Le Pmi costituiscono l'anello della catena che sta subendo più di tutti l'ondata della crisi economica. Grazie allo strumento dei Tremonti bond, introdotti tramite decreto dal Ministro dell'economia Giulio Tremonti, il 25 febbraio scorso: risorse fresche affluiranno nelle casse delle banche più solide. A condizione, però, che gli Istituti di credito rimettano in circolo le risorse a favore delle imprese e delle famiglie disagiate che non riescono a pagare il mutuo. Un flusso di denaro che il ministero delle finanze ha quantificato in 12 miliardi di euro e, con una leva del patrimonio pari circa a uno a quindici, secondo il Tesoro diventerebbero 170 miliardi, cioè il 10% del Pil. Una parte di queste risorse sarà utilizzata per il Fondo finanza d'impresa, un'intervento ancora in fase di costruzione, che punterà all'introduzione di meccanismi di garanzia basati sul concetto di prima perdita su specifici portafogli e l'opportunità di estendere l'operatività del Fondo a misure che facilitino l'intervento delle imprese di assicurazione e della Sace per ottenere la riscossione dei crediti nei confronti della P.A. Un'altra boccata d'ossigeno per le Pmi arriverà dai 13 miliardi di euro mobilitati dalla Cassa depositi e prestiti per favorire l'afflusso di credito alle Pmi, com'è stato annunciato in occasione del Credit-Day. In definitiva la riallocazione dei finanziamenti concessi alle banche in favore dell'economia reale dovrebbe costituire lo strumento grazie al quale si eviterebbe il blocco di quell'anello costituito dalle Pmi, il cui funzionamento è decisivo per tutto il sistema economico e finanziario. Oltre ai Tremonti bond, si stanno attivando una serie di misure connesse, a partire dalla possibilità di intervento della Cassa depositi e prestiti per il prolungamento dei mutui o il cofinanziamento bancario per rendere disponibili altre risorse alle imprese. LAVORO AMMORTIZZATORI RAFFORZATI DALLE PRESTAZIONI ACCESSORIE Arriva un bonus previdenziale per chi assume i lavoratori in cassa integrazione o che hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi aziendale nel 2009 e nel 2010.1 datori di lavoro, infatti, incasseranno l'indennità che sarebbe spettata al lavoratore e non più pagata a seguito dell'assunzione. È questa una delle novità imbarcate dal decreto legge incentivi (il n. 5 del 2008) dopo l'approvazione del maxi-emendamento: ieri il testo ha conquistato il sì della Camera e da oggi sarà all'esame del Senato per il via libera definitivo. In particolare, l'articolo 7-ter del provvedimento veicola un pacchetto di misure in materia di lavoro e ammortizzatori sociali. In primo luogo, l'incentivo previdenziale. Il bonus riguarda le aziende non interessate dalla crisi che assumono lavoratori usciti dal mercato del lavoro per crisi aziendale. La norma fa riferimento ai datori indicati dall'articolo 1 della legge 223/1991: quindi, solo le aziende con più di 15 dipendenti. In generale, si tratta di datori di lavoro che, senza essere tenuti, assumono lavoratori destinatari nel 2009 e 2010 di ammortizzatori sociali in deroga, licenziati o sospesi per cessazione totale o parziale dell'attività o per intervento di procedura concorsuale da imprese che non rientrano nella disciplina della legge 223/91. Il beneficio è concesso dall'inps, è pari all'indennità spettante al lavoratore per il numero di mensilità di trattamento non erogate ed è assegnato al datore di lavoro mediante il conguaglio con le somme dovute per i contributi previdenziali e assistenziali. Ma il bonus è escluso per i lavoratori collocati in mobilità, nei sei mesi precedenti, da un'impresa dello stesso 0 di un diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, ha assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell'impresa che assume o è con quest'ultima in rapporto di collegamento o controllo. Anche il lavoro accessorio avrà la funzione di dare un sostegno ai lavoratori in cassa integrazione: chi percepisce prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito potrà rendere, in via sperimentale per il 2009, lavoro accessorio in tutti i settori e fino a 3mila euro per l anno solare. Novità anche per i centri per l impiego e i soggetti privati autorizzati o accreditati: sono tenuti ì, almeno settimanalmente, a pubblicare le opportunità di lavoro disponibili. E diventano più snelli i tempi per la concessione della Cigs: l Inps, in via sperimentale per il 2009-2010, in attesa di provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di integrazione salariale in deroga con richiesta di pagamento diretto, potrà anticipare le somme in base alla domanda corredata dagli accordi conclusi dalle parti sociali e dall elenco dei beneficiari, con riserva di ripetizione nei confronti del datore di lavoro delle somme indebitamente erogate ai lavoratori. Infine, si stabilisce che, per le attività agricole, non integrano un rapporto di lavoro autonomo o subordinato le prestazioni svolte da parenti e affini al quarto grado (sinora era fino al terzo). Bonus assunzioni In palio i fondi residui Al momento non è ancora nota l entità delle risorse recuperate dell agenzia delle Entrate e dirottabili sul finanziamento di alcune istanze per il riconoscimento del bonus assunzioni nelle aree svantaggiate. Nel frattempo, però, i soggetti le cui domande sono state scartate nel 2008 per esaurimento dei fondi disponibili, devono affrettarsi a inoltrare al Centro operativo di Pescara dell agenzia delle Entrate il modello R/IAL, che dovrà essere utilizzato dai datori di lavoro per confermare la propria richiesta di agevolazione. Scade, infatti, il prossimo 20 aprile il termine ultimo per l invio telematico del modello. Nei limiti delle risorse divenute disponibili a seguito delle rinunce o della diminuzione del credito, ma anche per il mancato invio della comunicazione attestante il mantenimento su base annuale del livello occupazionale (modello C/IAL), il cui termine di inoltro è scaduto il 31 marzo, sarà, pertanto, possibile finanziare alcune istanze inevase. L attribuzione delle risorse, in base a quanto stabiliscono le istruzioni al modello R/IAL, avverrà secondo l ordine cronologico di presentazione di quelle originarie scartate. Le istruzioni al modello segnalano, innanzitutto, che i soggetti interessati devono presentare un'istanza di rinnovo per ciascuna istanza di attribuzione del credito d imposta validamente trasmessa e non accolta, in tutto o in parte, per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Se il soggetto intende modificare un istanza di rinnovo già presentata deve inviare nei termini prescritti, una nuova istanza di rinnovo compilata in tutte le sue parti e non solo in quelle che sono oggetto di modifica. Nel caso in cui siano trasmesse più istanze di rinnovo con riferimento a una medesima istanza originaria, sarà considerata valida l'ultima istanza di rinnovo correttamente inviata nei termini. L istanza deve essere presentata all'agenzia delle Entrale esclusivamente in via telematica entro il 20 aprile, utilizzando il prodotto informatico denominato «Rinnovoial», reso disponibile gratuitamente dall amministrazione finanziaria sul sito. Il modello è composto da un frontespizio e da un unico quadro compilativo, il quadro A. Nel frontespizio è fondamentale indicare il numero di protocollo attribuito dal servizio telematico all'istanza che i intende rinnovare. Passando alla compilazione del quadro A, il Fisco ricorda che, nel caso in cui sia stata presentata la comunicazione annuale (modello C/IAL) e nella stessa sia stato esposto un minor credito spettante, compilando il quadro B del modello C/IAL, nella compilazione dell'istanza di rinnovo è necessario tenere conto del minor importo del credito spettante, indicato nel citato quadro B. Deve, inoltre, essere indicato l'ammontare del credito spettante per gli anni 2008, 2009 e 2010 anche nel caso in cui l'istanza originaria sia stata accolta parzialmente. Pertanto, l'importo del credito spettante va indicato anche con riferimento all'anno per il quale lo stesso sia stato già attribuito. Va, infine, tenuto in considerazione l'ammontare del credito per il quale si rinnova l'istanza. Per segnalarlo, il modello contiene un'apposita casella, denominata «Misura del credito d'imposta spettante». Nella stessa, in sintesi, deve essere indicato se il credito spetta in misura pari a quella indicata nell'istanza oggetto di rinnovo, ovvero se lo stesso spetta in misura inferiore. Nel primo caso, il soggetto beneficiario dovrà indicare il codice 1 nella casella. Nel secondo caso, invece, dovrà riportare un codice da 2 a 5, a seconda del motivo per il quale sta richiedendo un bonus in misura inferiore. L arte di investire in arte. S. Lombardo, A. Pace, H. Orlando, A. Colangelo, E. Saquella, L. Mastropaolo, K. Andersen, A. Giordano, J. Verrilli, M. Cerrone, C. Fontana, M. Serra, V. Mascia, L. Mastrangelo, N. Barone, G. Pedullà, R. Galeano, M. Pulini, G. Marotta, M. Peri, C. Falasca, A. Tramontano, V. Robbio, L. Picchiello. ARCHETYP ART GALLERY ONLUS / diretta da Antonio Picariello e Nino Barone / Via G. Marconi, 2-86039 Termoli (CB) / Info: 329 2163321 / www.criticart.it

Informa Impresa 7 IMPOSTE A RATE, NON SERVE GARANTIRE Tipologia Saldo/1 acconto imposte in Unico Ravvedimento operoso lungo Avvisi bonari e comunicazioni Adesione ai pvc o inviti Accertamento con adesione Somme iscritte nei ruoli (cartelle di pagamento) Conciliazione giudiziale TUTTI I CASI IN CUI IL FISCO ACCETTA I PAGAMENTI RATEIZZATI Dilazione Max 6 rate mensili A discrezione entro i termini del ravvedimento lungo Max 20 rate trimestrali (importi > 5 mila e Max 12 rate trimestrali (importi > 51.645 mila e Max 12 rate trimestrali (importi > 51.645 mila e Max 72 rate mensili Max 12 rate trimestrali (importi > 51.645 mila e Interessi/sanzioni 6% su base annua Garanzie Nessuna Istanza Nessuna 3% annui + sanzioni 3% Nessuna Nessuna 3,5% su base annua Interessi legali su base annua Interessi legali su base annua Interessi moratori decrescenti con metodo francese Interessi legali su base annua Solo per importi > 50 mila e Nessuna Fideiussione o simili Nessuna (dopo l entrata in vigore del Dl 112/08) Fideiussione o simili Solo per importi > 500 mila e Con il modello di cui al decreto 10/9/08 Da richiedere in sede di perfezionamento dell adesione Richiesta al concessionario della riscossione Frutto di accordo fra le parti BONUS RICERCA PRIORITÀ AI PROGETTI AVVIATI Parte mercoledì 22 aprile, alle ore 10, la corsa al bonus ricerca previsto dall articolo 1, commi da 280 a 283, della legge 27 dicembre 2006 n. 296. Per l'invio del formulario telematico, il modello FRS, i contribuenti interessati dovranno utilizzare il software «Credito-frs», che sarà reso disponibile sul sito dell'agenzia delle Entrate dal 16 aprile 2009. Per i progetti già avviati alla data del 28 novembre 2008, l Amministrazione finanziaria ha stabilito anche un termine finale per l'inoltro del formulario, che dovrà essere presentato, a pena di decadenza dal contributo, entro le ore 24 del 22 maggio 2009. A decorrere dall anno 2009, la fruizione del credito d imposta si è articolata secondo due direttrici: - per i progetti d investimento in attività di ricerca e sviluppo che, sulla base di atti o documenti aventi data certa, risultano già avviati alla data di entrata in vigore del Dl (quindi entro il 28 novembre 2008), gli interessati inoltrano il formulario a pena di decadenza dal contributo, godendo di una priorità di assegnazione dei fondi disponibili; - per i progetti d investimento in attività di ricerca e sviluppo avviati a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legge, la presentazione del formulario vale come prenotazione dell accesso alla fruizione del credito d imposta successiva rispetto a quella riservata ai progetti d investimento iniziati prima della predetta data. Attesa la platea di interessati e l ammontare delle risorse stanziate, la gara telematica vera e propria riguarderà solo i primi programmi che, a conti fatti, dovrebbero essere gli unici finanziabili. Il modello FRS va presentato dai soggetti che intendono richiedere il bonus per i progetti di ricerca avviati nel 2008 o ancora da realizzare nel 2009, ma anche dai soggetti che hanno bonus residui relativi a spese sostenute nell'esercizio 2007. Il Factoring cresce a doppia cifra Le difficoltà del contesto economico spingono il factoring. Secondo la rilevazione condotta dalla Associazione Italiana per il Factoring (ASSIFACT), nel corso del 2008 l'ammontare dei crediti per factoring acquistati ancora in essere è cresciuto dell'11,24% toccando quota 41 miliardi e 841 milioni di euro. Di questi il 55% è caratterizzato da crediti pro-soluto e il 45% da crediti pro-solvendo. Sempre nel corso dell'ultimo anno gli anticipi erogati sono cresciuti del 16,25%, raggiungendo 30 miliardi e 122 milioni di euro, mentre il turnover cumulativo ha registrato un incremento del 6,34%, a 121 miliardi e 888 milioni. In totale il mercato del factoring ammonta all'8% del Pil italiano. Un mercato in cui operano una trentina di società e che vede in testa, secondo l'analisi di ASSIFACT, Unicredit Factoring (con oltre 9 miliardi di euro), davanti a Mediafactoring, Ifitalia, Factorit e Ubi Factor. Nel factoring, l'azienda cede tutti i propri crediti presenti e futuri a una società specializzata (factor) che, in cambio di un corrispettivo si impegna a fornire una serie di servizi, dalla contabilizzazione alla gestione delle fatture, dalla riscossione dei crediti ceduti fino al finanziamento all'imprenditore cedente. In questo modo le aziende possono esternalizzare in tutto o in parte l'attività di gestione dei crediti commerciali, spiega Alessandro Carretta segretario generale ASSI- FACT, ottenere fondi mediante lo smobilizzo dei crediti e ottenere una copertura sui rischi connessi ai crediti oggetto di cessione. La crescita del mercato si spiega soprattutto alla luce dello scenario di fondo del mercato, che sta rendendo il factoring una alternativa al finanziamento bancario. Con la cessione dei crediti, infatti, l'azienda si garantisce una buona circolazione di liquidità e vede ridursi i tempi di incasso. Un problema cronico dell'economia italiana reso ancora più grave dalla crisi in atto. Secondo un'indagine condotta dalla Sda Bocconi, sono soprattutto le Pmi a rivolgersi ai factor. I principali elementi di soddisfazione riguardano la velocità e la sicurezza nei tempi di erogazione dei fondi, la possibilità di cedere il totale del portafoglio clienti e la capacità del factor di gestire i crediti. Nasce Ideafin. La finanziaria competitiva. FACTORING IDEAFIN S.p.A. - C.da Piane di Larino, 90-86035 Larino - Tel. +39 0874 820155 Fax +39 0874 820199 - info@ideafinspa.it Iscrizione UIF 40391