Slowfood. aprile 2010 ACQUA ALLE CORDE - PROFESSIONE HAPPYCOLTORE - DOVE OSANO LE VIGNE. Slowine. Acqua alle corde. Slowfood. Azioni sostenibili



Documenti analoghi
Quanta acqua serve per produrre un kg di carta?

Mela Media globale dell impronta dell acqua per una mela di 100 grammi: 70 litri d acqua. Impronta dell acqua di un bicchiere di succo di mela di 200

Salute delle persone e sostenibilità ambientale: La Doppia Piramide BCFN. Milano 9 ottobre 2014

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Il ruolo delle mense scolastiche per la costruzione di una nuova democrazia del cibo giusto, buono e sostenibile

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT)

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Commercio di acqua virtuale in Italia

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

All interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni Bovine

Acqua: bene comune dell umanità

Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario

SPRECO ALIMENTARE e CONSERVAZIONE degli ALIMENTI. Buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare a casa

un bene prezioso da non sprecare

Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo?

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

La radioattività negli alimenti

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE

Il modello generale di commercio internazionale

Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Non mi sciupare! Scuola Primaria di Maggiate Classe terza

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Da dove derivano i nostri cibi preferiti? Gli alimenti derivano in gran parte dall agricoltura e dall allevamento degli animali domestici

schede di approfondimento.

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

CURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

Lezione Introduzione

Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati

Provincia di Forlì - Cesena

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

Costi di produzione, prezzo del latte

Homo Sapiens Sapiens ed Energia. Piero Salinari Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio di Arcetri

LA DIETA VEGETARIANA

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi

Pensare globalmente, agire localmente.

AGRICOLTURA DI PIANTAGIONE

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

La riforma della PAC per il post 2013: principali cambiamenti e possibili impatti

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Pellet per il riscaldamento domestico: un gigante del consumo italiano

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

Marco Causi Capogruppo PD Commissione Finanze Camera dei Deputati

Il biologico in Piemonte

Milano, 21 marzo Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

La riforma della PAC per il post 2013: principali cambiamenti e possibili impatti

Economia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI. a cura di Claudio Picozza

IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE e CONSUMO CRITICO I valori nello scambio Lo scambio di valori

POSIZIONE DELL ASSOCIAZIONE PISCICOLTORI ITALIANI IN MERITO ALLA RIFORMA DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA (PCP)

IL CARBON FOOTPRINT DI VIREO NEL 2014

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR e del DM Luciano Nigro

NUTRIZIONE ed EQULIBRIO

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre Relatore Fernando Pettorossi Assoclima

Il biologico in Toscana

Le attività umane. Mondadori Education

Può Risparmiare NON ALIMENTARE. Evitando LO SPRECO. Consumi Oltremisura

OSSERVATORIO DISTRETTO TESSILE DI COMO LE ATTIVITA E LE COLLABORAZIONI DI ASSOCIAZIONE TESSILE E SALUTE

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007

ETICA E SPRECO ALIMENTARE I GRANDI PARADOSSI DEL SISTEMA ALIMENTARE MONDIALE

BOLOGNA TO BUSINESS BENEFICI DELLA ESTERNALIZZAZIONE SUL CONTO ECONOMICO

La posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento

l Assicurazione italiana in cifre luglio 2009

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato

Università di Macerata Facoltà di Economia

Il Regime di Pagamento Unico. Simone Severini DAFNE Facoltà di Agraria Viterbo

L attuale Quadro Normativo

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Capitolo 2. Commercio. uno sguardo. adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) [a.a.

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, maggio 2010

Questionario. Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

Se vuoi saperne di più vai su:

Obiettivo Conoscere e confrontarsi sui temi della Campagna Cibo per tutti e della Carta di Milano 2015 attraverso una cena interattiva.

Sicurezza alimentare. La percezione dei consumatori. Marzo 2011

Transcript:

45 aprile 2010 ACQUA ALLE CORDE - PROFESSIONE HAPPYCOLTORE - DOVE OSANO LE VIGNE Slowfood aprile 2010 www.slowfood.it Acqua alle corde Azioni sostenibili Professione happycoltore La rete delle comunità Slowine Dove osano le vigne Liscio come l olio Slow Food n. 45/2010 (aprile) Periodico di informazione iscritto al Tribunale di Alba (Cn) Registrazione n. 457 del 18/3/1988 Poste Italiane s.p.a. Euro 6,20 Slowfood

14 editoriali 26 parliamo di 38 acqua alle corde 74 azioni sostenibili 96 professione happycoltore ACQUA ALLE CORDE Arjen Y. Hoekstra Traduzione Davide Panzieri Nel consumo idrico totale degli esseri umani spicca una voce: il consumo d acqua o impronta idrica (dall inglese water footprint) legato al cibo. L 85% circa dell impronta idrica umana è connessa alla produzione agricola (e animale), il 10% alla produzione industriale e il 5% al consumo domestico. In generale, i prodotti derivati dagli animali hanno un impronta idrica maggiore rispetto a quelli vegetali, a causa dell acqua impiegata per produrre il foraggio. Ciò significa che, se una persona intende ridurre la propria impronta idrica, dovrebbe considerare in modo critico la sua dieta e non solo il consumo d acqua in cucina, in bagno e in giardino: se ci limitassimo a ridurne il consumo domestico, non attenueremmo gran parte dei problemi idrici più seri. Diretta e indiretta L acqua nel bacino Murray-Darling, in Australia, scarseggia soprattutto a causa dell uso che se ne fa per la produzione di vari tipi di vegetali. La falda acquifera Ogallala, nel Midwest americano, si sta gradualmente esaurendo a causa dei prelievi per l irrigazione di granturco e grano. Gran parte dei cereali coltivati nel mondo non è destinata al consumo umano bensì agli animali. Negli Stati Uniti, per esempio, il 68% dei cereali consumati è usato come foraggio. Dal punto di vista del risparmio d acqua, dunque, è più efficiente mangiare i prodotti della terra anziché assumerli trasformandoli in carne. I consumatori possono ridurre la loro impronta idrica diretta ossia il loro consumo domestico installando vari congegni in bagno e in cucina. Per ridurre la loro impronta idrica indiretta ossia il consumo d acqua che è alla base della produzione di cibo e altri beni di consumo hanno due opzioni. Una consiste nel sostituire un bene di consumo con un elevata impronta idrica con un altro prodotto dall impronta idrica inferiore. Mangiare meno carne o diventare vegetariani è un esempio, ma si può anche bere tè anziché caffè o, meglio ancora, semplice acqua. Oppure indossare vestiti fatti con fibre sintetiche anziché con cotone. Ma questo approccio presenta dei limiti, perché molte persone non passano facilmente dalla carne a una dieta vegetariana e apprezzano molto il caffè e il cotone. La seconda opzione è conservare gli stessi modelli di consumo, scegliendo il manzo, il caffè e il cotone che hanno l impronta idrica più bassa o che lasciano la loro impronta in una zona che non ha seri problemi di scarsità d acqua. Per fare questo è necessario che i consumatori dispongano di informazioni adeguate. Dato che in generale non abbiamo questo tipo di informazioni, occorrerebbe uno sforzo da parte delle imprese per dare trasparenza ai prodotti e uno sforzo da parte dei governi per introdurre una normativa. L impronta idrica del manzo è molto diversa secondo il sistema produttivo e il paese in cui è allevato, e dipende in forte misura dalla composizione del foraggio. P. Castagnola/Anzenberger Water Il concetto di impronta idrica L impronta idrica di un prodotto è il volume di acqua dolce consumata e inquinata, in relazione anche al luogo di produzione. È la somma di tre componenti: impronta blu, verde e grigia. La prima indica il volume di acqua dolce delle risorse idriche superficiali e sotterranee che è evaporato o è stato utilizzato. La seconda indica il volume di acqua piovana conservata nel suolo impiegato. La terza si riferisce al volume di acqua inquinata, quantificato come il volume di acqua occorrente per diluire le sostanze inquinanti, in modo che la qualità dell acqua resti al di sopra dei livelli qualitativi fissati. La tabella 1 mostra l impronta idrica media globale di una serie di prodotti alimentari diffusi. Le cifre dimostrano che, come previsto, i prodotti animali causano un consumo d acqua maggiore 50 SF 45

M. Espinosa/Gamma/Eyede 142 icone 158 la rete delle comunità 178 dove osano le vigne 198 vignerons d europe 212 liscio come l olio footprint Tabella 1 L impronta idrica media globale dei prodotti animali e di quelli vegetali Prodotto animale Litri/kg Cultivar Litri/kg Pelle di bovino 16 600 Riso 3400 Carne di manzo 15 500 Arachidi (con guscio) 3100 Carne di pecora 6100 Grano 1300 Formaggio 5000 Granturco 900 Carne di maiale 4800 Mele o pere 700 Latte in polvere 4600 Arance 460 Carne di capra 4000 Patate 250 Pollo 3900 Cavoli 200 Uova 3300 Pomodori 180 Latte 1000 Lattuga 130 Fonte: Hoekstra e Chapagain, Globalization of Water, 2008 di quelli vegetali. Tuttavia, le medie nascondono il fatto che esiste una variazione molto ampia dell impronta idrica di ciascuno dei prodotti inseriti nella tabella. Poiché il consumo alimentare dà il contributo maggiore all impronta idrica dell individuo, le abitudini dietetiche la influenzano fortemente. Nei paesi industrializzati il consumo calorico medio è di 3400 calorie al giorno; il 30% circa proviene da prodotti animali. Ipotizzando che la porzione quotidiana media di prodotti animali sia una combinazione ragionevole di manzo, maiale, pollame, pesce, uova e latticini, stimiamo che una kcal di prodotto animale richieda in media circa 2,5 litri d acqua. I prodotti di origine vegetale (cereali, legumi, radici, frutta, verdura), A sinistra, Lobos (50 km da Buenos Aires), il Mercado de Liniers è il più grande mercato del bestiame al mondo ed è grande quanto 50 campi di calcio. Vi si commercializzano circa 10 000 capi al giorno. A destra, Asuncion (Paraguay) uno scatto dall evento Todo bicho que camina va al asador : 40 000 persone hanno consumato 26 000 kg di carne bovina, ovina e suina in meno di otto ore. L impronta idrica di un prodotto è il volume di acqua dolce consumata e inquinata, in relazione anche al luogo di produzione. In generale, i prodotti derivati dagli animali hanno un impronta idrica maggiore rispetto a quelli vegetali, a causa dell acqua impiegata per produrre il foraggio. Ciò significa che, se una persona intende ridurre la propria impronta idrica, dovrebbe considerare in modo critico la sua dieta e non solo il consumo d acqua in cucina, in bagno e in giardino APR 2010 51

14 editoriali 26 parliamo di 38 acqua alle corde 74 azioni sostenibili 96 professione happycoltore ACQUA ALLE CORDE invece, richiedono circa 0,5 litri di acqua per kcal. In questa situazione, produrre il cibo per un giorno richiede 3600 litri d acqua (tabella 2). Per la dieta vegetariana ipotizziamo che una percentuale inferiore, ma superiore a zero, sia di origine animale, poiché si consumano comunque latticini. È evidente che i consumatori possono ridurre la loro impronta idrica riducendo la quantità di carne consumata. In alternativa, i consumatori possono ridurre la loro impronta idrica diventando più selettivi nella scelta del pezzo di carne che comprano. I polli consumano meno acqua delle mucche e i manzi di un determinato sistema produttivo non sono paragonabili a quelli di un altro, in termini di impatto sulle risorse idriche. Importatori netti La questione della protezione delle risorse d acqua dolce non può essere lasciata ai singoli paesi. Facciamo l esempio dell Europa: l impronta idrica del continente il volume totale d acqua usato per produrre tutte le merci consumate dai cittadini europei è stata esternalizzata in misura significativa in altre parti del mondo. L Europa è un grande importatore di materie prime come zucchero e cotone, due tra quelle che richiedono più acqua. Importa inoltre grandi volumi di foraggio (la soia dal Brasile). Il consumo europeo fa un forte affidamento su risorse idriche presenti al di fuori dell Europa. Come si assicurerà l approvvigionamento idrico futuro? La Cina e l India sono ancora largamente autosufficienti in fatto di acqua, ma con la domanda crescente di cibo e la scarsità di acqua all interno di questi due grandi paesi in via di sviluppo si può prevedere una domanda maggiore di importazioni alimentari, e quindi una crescente domanda di acqua da altri paesi. Tutti i paesi importano ed esportano acqua in forma virtuale, ossia sotto forma di prodotti agricoli: a livello mondiale il commercio di prodotti alimentari si traduce in un flusso virtuale d acqua, che ammonta a 1250 miliardi di m 3 l anno (cioè a più del doppio della portata annuale del Mississippi). All interno dell Europa, la Francia è l unico paese esportatore netto di acqua virtuale. Tutti gli altri ne sono importatori, ovvero usano una significativa quantità d acqua virtuale sotto forma di prodotti importati. Nel complesso, l Europa è un importatore netto di acqua virtuale. Pertanto, la sua sicurezza idrica dipende in forte misura da risorse idriche esterne. Quindi i problemi d impoverimento e inquinamento delle acque nel mondo sono causati, in misura consistente, dalle esportazioni verso l Europa. Filiere trasparenti Per sapere che cosa mangiamo, avremmo bisogno di un tipo di trasparenza del prodotto che oggi manca completamente. È ragionevole auspicare che i consumatori abbiano accesso alle informazioni riguardanti la storia di un prodotto. La domanda è: quanta acqua si consuma per un determinato prodotto in vendita e in che misura tale consumo contribuisce all impoverimento o inquinamento delle risorse idriche? Introdurre un meccanismo con cui mettere a disposizione tali informazioni non è cosa facile: è necessaria una forma di contabilità lungo l intera filiera produttiva e distributiva per accumulare le informazioni attinenti, fino all ultima fase della filiera. Foto L. Nadalini Tabella 2 L impronta idrica di due diete diverse Dieta Kcal/giorno litri/kcal litri/giorno Dieta Kcal/giorno Litri/kcal Litri/giorno di carne vegetariana Origine 950 2,5 2375 Origine 300 2,5 750 animale animale Origine 2450 0,5 1225 Origine 3100 0,5 1550 vegetale vegetale Totale 3400 3600 Totale 3400 2300 52 SF 45

142 icone 158 la rete delle comunità 178 dove osano le vigne 198 vignerons d europe 212 liscio come l olio I governi che sono realmente interessati a un consumo sostenibile possono tenerne conto nella loro politica commerciale. Dato che il 50% circa dell impronta idrica italiana pesa su altri paesi, il governo italiano potrebbe optare per una maggiore trasparenza circa l impatto dei prodotti importati sulle risorse idriche. I governi nazionali possono adeguare le loro politiche commerciali e di cooperazione per lo sviluppo al loro desiderio di promuovere il consumo e il commercio di prodotti sostenibili. Possono inoltre introdurre una regolamentazione per spingere le imprese che forniscono prodotti alimentari a collaborare per arrivare alla trasparenza dei prodotti. Le imprese possono svolgere un ruolo cruciale, in particolare le Poiché il consumo alimentare dà il contributo maggiore all impronta idrica dell individuo, le abitudini dietetiche la influenzano fortemente. Nei paesi industrializzati il consumo calorico medio è di 3400 calorie al giorno; il 30% circa proviene da prodotti animali. È evidente che i consumatori possono ridurre la loro impronta idrica riducendo la quantità di carne consumata. In alternativa, i consumatori possono ridurre la loro impronta idrica diventando più selettivi nella scelta del pezzo di carne che comprano grandi aziende di trasformazione e vendita al dettaglio; poiché sono l intermediario tra il produttore e il consumatore, sono loro a dover trasmettere informazioni basilari sui prodotti che commerciano. Inoltre possono esercitare pressioni sugli agricoltori affinché riducano la loro impronta idrica e chiedere loro di fornire un adeguata contabilità ambientale. Infine, le imprese possono collaborare ai progetti di etichettatura, certificazione e confronto e presentare resoconti annuali sulle risorse idriche che comprendano un rapporto sull impronta idrica della filiera produttiva e il relativo impatto dei prodotti..