ALLENAMENTO. AD LENAM e significa acquistare lena cioè fiato. la parola allenamento deriva dal latino



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PARTE PRIMA: PRINCIPI FONDAMENTALI DELL ALLENAMENTO DELLA FORZA CAPITOLO 1 FORZA, RESISTENZA MUSCOLARE E POTENZA NELLO SPORT

TEST PER LA VERIFICA DELLE CAPACITÀ MOTORIE Testo e disegni di Stelvio Beraldo

Transcript:

ALLENAMENTO la parola allenamento deriva dal latino AD LENAM e significa acquistare lena cioè fiato. La programmazione, l organizzazione e la scelta dei mezzi d allenamento derivano da diversi fattori, fra questi:

PRIMA DI INIZIARE: 1. Non può esserci miglioramento tecnico senza un adeguato miglioramento fisico 2. La prima vera preparazione fisica avviene durante l allenamento tecnico infatti ogni seduta di allenamento tecnico ha sempre anche effetti condizionali 3. In tutti gli sport di squadra a sollecitare la risposta motoria sono sempre stimoli complessi 4. La preparazione atletica viene solitamente associata dal giocatore alla fatica, mentre l allenamento tecnico è associato al gioco 5. Per determinare tipo, mezzi e metodi di lavoro si devono conoscere le richieste atletiche del gioco

LE RICHIESTE FISICHE DEL GIOCO I movimenti che un calciatore compie in una partita possono essere: CAMMINO (4km\h) JOGGING (8km\h) a bassa velocità (12km\h) a moderata velocità (16km\h) CORSA ad alta velocità (21km\h) all indietro (12km\h) SOSTA SALTO CONTRASTO SPRINT (30km\h)

l attività di un centrocampista di elevato livello durante un incontro - TEMPO 35 31 31 30 25 23 23 20 15 10 10 10 11 11 6 6 5 sosta cammino jogging bassa velocità moderata velocità 1 1 45 45 0,45 0,45 0 1 alta velocità sprint all indietro

l attività di un centrocampista di elevato livello durante un incontro SPAZIO (Km) 4 3,5 3,4 3,4 3,2 3,2 3 2,5 2,5 2,5 2 1,7 1,7 1,5 1 0,5 Km 0 0 sosta 0 cammino jogging bassa velocità 1 moderata velocità 0,7 0,7 alta velocità 0,4 0,4 sprint 0,2 0,2 all indietro

Mediamente un calciatore, durante un incontro, percorre dai 7 ai 12 Km cambiando continuamente intensità di spostamento: un portiere percorre circa 4 Km, un difensore circa 10, un centrocampista 12 ed un attaccante 10,5 Altri numeri: un calciatore effettua da 48 a 78 sprint di lunghezza tra i 7 e i 15 mt, da 40 a 62 accelerazioni, compie da 1 a 15 salti, gioca la palla da 14 a 42 volte, toccandola complessivamente da 45 a 110 volte per un totale tra i 40 secondi e i 3 minuti, compie da 5 a 11 contrasti, effettua 1,1 tiri in porta

MA IL DATO CHE PIÙ CI DEVE FAR RIFLETTERE È: durante un incontro, un giocatore effettua circa 1100 cambi d attività, cioè passa dalla sosta alla corsa a velocità moderata, al cammino e così via. Ciò significa che il muscolo deve essere allenato per variare continuamente il tipo di contrazione cioè non deve lavorare sempre nello stesso modo

Possiamo quindi affermare che il calcio rappresenta un ESERCIZIO INTERMITTENTE D ALTA INTENSITÀ, CON PAUSE LARGAMENTE VARIABILI; è un attività metabolica di tipo misto, dove i processi energetici aerobici e anaerobici sono sollecitati in maniera alternata.

SVILUPPO delle CAPACITA MOTORIE SONO TUTTE QUELLE CAPACITA CHE ORGANIZZANO, CONTROLLANO, REGOLANO IL MOVIMENTO E NE DETERMINANO LA QUALITÀ SONO TUTTE QUELLE CAPACITA CHE DIPENDONO DALLA DISPONIBILITÀ ENERGETICA E NE DETERMINANO LA QUANTITÀ

CONTROLLO MOTORIO ADATTAMENTO MOTORIO APPRENDIMENTO MOTORIO

1. EQUILIBRIO 2. COMBINAZIONE MOTORIA 3. DIFFERENZIAZIONE CINESTETICA 4. ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE 5. RITMIZZAZIONE 6. REAZIONE 7. TRASFORMAZIONE MOTORIA

EQUILIBRIO

EQUILIBRIO DEFINIZIONE: è la capacità che ci permette attraverso aggiustamenti (riflessi, automatizzati o volontari) di mantenere una posizione statica o di eseguire un movimento senza cadere reagendo ai fattori di squilibrio TIPOLOGIE: statico, dinamico, in volo MODALITÀ DI MIGLIORAMENTO: riduzione della base d appoggio (BA), instabilità della BA, elevazione BA, variazione volontaria nell allineamento dei segmenti corporei, preclusione dell uso della vista, combinazione di tutti questi elementi

COMBINAZIONE

COMBINAZIONE DEFINIZIONE: è la capacità che consente di integrare efficacemente in un unica struttura motoria movimenti parziali e segmentari TIPOLOGIE: globale, associata, dissociata, percettivo-motoria MODALITÀ DI MIGLIORAMENTO: variazioni esecutive di attività usuali o di giochi inusuali, variazione delle condizioni spaziali o temporali, delle regole, cambio di ruolo, lavoro in condizioni di affaticamento (per motorio-percettivo)

DIFFERENZIAZIONE CINESTETICA

DIFFERENZIAZIONE CINESTETICA DEFINIZIONE: è la presa di coscienza del tono muscolare e la relativa capacità di dosarlo al fine di coordinare il giusto grado di tensione negli interventi segmentari o parziali MODALITÀ DI MIGLIORAMENTO: descrizione della posizione del corpo ad occhi chiusi, esecuzione di attività ad occhi chiusi, esperienze di contrasto, attività di mira e precisione,

ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE

ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE DEFINIZIONE: è la capacità che ci permette di organizzare i movimenti nello spazio e nel tempo TIPOLOGIE: topologico, contingente, soggettivo e oggettivo, spazio-temporale MODALITÀ DI MIGLIORAMENO: conoscenza dei concetti spaziali e temporali, attività in relazione a distanze, durata, velocità e traiettoria

RITMIZZAZIONE

RITMIZZAZIONE DEFINIZIONE: è la capacità che ci consente di organizzare le sequenze e le successioni di un determinato movimento TIPOLOGIE: naturale, soggettivo, oggettivo, regolare, irregolare MODALITÀ DI MIGLIORAMENTO: presa di coscienza e riproduzione del ritmo corporeo, ascolto e riproduzione di un ritmo, apprendimento e consolidamento di movimenti attraverso il ritmo, libera espressività corporea di un brano musicale

TRASFORMAZIONE

TRASFORMAZIONE DEFINIZIONE: è la capacità che ci permette di modificare un azione in atto in funzione dell evoluzione delle situazioni in modo che ne risulti un azione sempre efficace TIPOLOGIE: parziale, totale MODALITÀ DI MIGLIORAMENTO: andature con variazioni di orientamento, di ritmo, di velocità, di combinazione movimenti parziali in relazione a segnali, superamento di ostacoli, giochi di situazione

REAZIONE

REAZIONE DEFINIZIONE: è la capacità che ci consente di reagire motoriamente il più velocemente possibile ad uno stimolo TIPOLOGIE: semplice, complesso o discriminante MODALITÀ DI MIGLIORAMENTO: INDIRETTA- miglioramento dell automatizzazione DIRETTA- allenamento su i tempi di reazione semplici su stimoli visivi, uditivi e tattili; quindi con scelta ed infine con stimoli successivi ravvicinati

RESISTENZA FORZA VELOCITÀ

RESISTENZA capacità di protrarre nel tempo un attività motoria attraverso un utilizzo prevalente di fonti energetiche aerobiche AEROBICA: cap. di sopportare nel tempo uno sforzo mantenendo costante il ritmo iniziale ANAEROBICA LATTACIDA: si esplica attraverso i processi glicolitici utilizzando il glicogeno contenuto ei muscoli e nel fegato ed il glucosio nel sangue, provocando però formazione di acido lattico che riduce la contrazione muscolare

RESISTENZA AEROBICA è la qualità che permettere di resistere a lungo ad uno sforzo di moderata intensità (utilizzo di zuccheri e grassi senza formazione di scorie) NON RIVESTE UN RUOLO PRIMARIO nel gioco del calcio mezzi d allenamento: - Corsa continua - Giochi di lunga durata a basso ritmo

POTENZA AEROBICA è il più elevato consumo di O2 che l organismo può raggiungere durante un lavoro fisico a livello del mare. Si ha produzione di acido lattico quando O2>60%VO2max Il range di lavoro ottimale per l incremento della Potenza Aerobica è tra il 60% 80% del VO2max 70% - 80% della Fc max (220-età) mezzi d allenamento: - Corsa continua veloce - Fartlek (CCVV) - Interval training

Capacità ANAEROBICA LATTACIDA è la quantità totale di ATP che il meccanismo lattacido riesce a produrr nel corso della prestazione mezzi d allenamento: - Fartlek (CCVV) con intensità superiore alla soglia anaerobica - Resistenza alla velocità submassimale

POTENZA ANAEROBICA LATTACIDA è determinata dalla quantità di ATP che il meccanismo lattacido riesce a produrre nell unità di tempo. La Fc è molto elevata (180\190 pul/min). Viene migliorata con stimoli massimali su distanze medio brevi mezzi d allenamento: - Attività intense superiori ai 45 - Resistenza alla velocità massimale

POTENZA ANAEROBICA LATTACIDA è determinata dalla quantità di ATP che il meccanismo lattacido riesce a produrre nell unità di tempo. La Fc è molto elevata (180\190 pul/min). Viene migliorata con stimoli massimali su distanze medio brevi mezzi d allenamento: - Attività intense superiori ai 45 - Resistenza alla velocità massimale

RESISTENZA ANAEROBICA SPECIFICA è la capacità di eseguire nel tempo azioni specifiche della discipina mezzi d allenamento: - esercizi effettuati al max dell intensità per tempo compreso fra i 20\30 simulando azioni tecniche e tattiche

ESEMPI di LAVORO RIPETUTE AEROBICHE per migliorare la capacità dei muscoli di utilizzare O2 Allunghi da 400 a 1000 mt a velocità di poco inferiore a quella della soglia anaerobica 4 x 800 mt 3 x 400 mt + 3 x 800 mt 3 x 500 mt + 3 x 1000m MIGLIORAMENTI RAPIDI

POTENZA AEROBICA 1 CICLO: 8x1000 mt in 5 rec 3\4 6x1000 mt in 4 30 5x1000 mt in 4 4x1000 mt in 3 30 rec 5 2 CICLO: 1x800 mt in 2 40 rec 2 30 1x600 mt in 2 rec 2 2x300 mt in 58 rec 5 1x600 mt in 2 rec 2 1x800 mt in 2 40 rec 2 30 3 CICLO: 5x300 mt in 1 rec 1 30 REC 5 3x300 mt in 57 rec 2

RESISTENZA LATTACIDA Periodo preparatorio: 5x80 mt rec 40\50 rec 2 4x100 mt rec 50\60 rec 2 30 3x200 mt rec 1 30 rec 3 2x200 mt rec 1 45 Periodo agonistico: 10x10 mt rec 10\15 rec 1 30 8x20 mt rec 20 rec 2 6x30 mt rec 30 rec 2 30 4x40 mt rec 45 rec 3 2x60 mt rec 1 20

RIPETUTE LATTACIDE 3 serie da 3 x 120 mt con rec. 15-20 4 x 300 mt + 9 x 120 mt 6 x 300 mt + 6 x 200 mt 6 x 150 mt + 2 x 200mt + 2 x 300 mt

CORSA A NAVETTA IMPEGNO FISICO INTERMITTENTE AD ALTA INTENSITÀ ALL. nr SERIE REC RIPETUTE DISTANZA REC 1 3 3 10 10+10 20 2 3 3 10 10+10 40 3 3 3 5 20+20 20 4 3 3 5 20+20 40 5 1 3 10 10+10 20 1 3 7 15+15 20 1 3 5 20+20 20 6 1 3 10 20 in linea 20 1 3 7 30 n linea 20 1 3 5 40 in linea 20

LAVORO A TEMPO: 3 SERIE di cui 1^ di 9 + 2^ di 6 + 3^ di 3 con rec 3 tra le serie MIGLIORA LA CAPACITÀ DI RESISTENZA LATTACIDA E LA POTENZA AEROBICA

CORSA di SINTESI MODIFICATA con uso della PALLA

Circuito di RESISTENZA LATTACIDA 4mt con PALLA 36mt 3mt rec. 60 120mt 6mt ANDATA & RITORNO 5mt

5mt rec. 60 10 mt 3mt x10 10mt rec. 60

LAVORO: 3 SERIE intervallate da 4c2 in quadrato 2 serie da 20\25 per coppia

FORZA capacità di vincere una resistenza mediante la contrazione muscolare ISOTONICA ECCENTRICA ISOTONICA CONCENTRICA ISOMETRICA quando la resistenza è superiore alla forza IL MUSCOLO ESEGUE UN AZIONE FRENANTE quando la resistenza è inferiore alla forza IL MUSCOLO ESEGUE UN AZIONE RESPINGENTE quando la resistenza è molto superiore alla forza IL MUSCOLO NON ESEGUE NESSUNA AZIONE

il tipo di FORZA espressa dipende dalla VELOCITÀ di CONTRAZIONE

da dove iniziare

bicipite pettorali deltoide Flessori della mano addominali quadricipite adduttori

dorsali deltoide tricipite glutei polpaccio Bicipite femorale

BODY BUIDING Costruzione del corpo => aumento della massa carichi massimali PESISTICA CLASSICA tipico del sollevatore di pesi => uso di carichi elevati ISOMETRIA non c è movimento => allena solo il grado di lavoro PLIOMETRIA sfrutta l elasticità del muscolo, facendo seguire ad una contrazione eccentrica (C>F) una contrazione eccentrica (C<F) POWER TRAINING allenamento prevalentemente per la FORZA VELOCE ed ESPLOSIVA utilizzando carichi da 40 al 70% del max

STEP a CORPO LIBERO TRAINO PESI SALITA OSTACOLI MULTIBALZI

MULTIBALZI con i multibalzi è possibile migliorare: 1. ELASTICITÀ MUSCOLARE: cioè la cap. dei muscoli di accumulare energia e di restituirla. È più vantaggiosa l esecuzione di balzi in piano. 2. RESISTENZA LOCALE: cioè la cap. di utilizzare molto O2 nell unità di tempo; sopportare elevate concentrazioni di lattato; smaltire rapidamente il lattato. Sono utili i balzi in salita con sufficiente durata dell impegno per produrre una certa quantità di lattato 3. COORDINAZIONE intesa come capacità di rendere più efficace ed economico il movimento. Solo balzi in piano e curando l esecuzione del gesto

MULTBALZI COORDINATIVI: sono esercitazioni in cui le parabole di volo sono estremamente ridotte e l aspetto coordinativo è prioritario skip; mono skip, laterale, esercitazioni di 1^ e 2^ gamba saltelli a pie pari calciata; monocalciata, laterale skip balzato e tutte le possibili combinazioni dei vari esercizi e delle direzioni di esecuzione

MULTBALZI LUNGHI: le qualità di FORZA e COORDINAZIONE sono allenabili in egual misura corsa balzata alta, lunga, laterale, con un arto, balzi alternati, 2dx+sx, e varie combinazioni corsa saltata balzata con ginocchia al petto e tutte le possibili combinazioni dei vari esercizi e delle direzioni di esecuzione

MULTBALZI ESPLOSIVI: le parabole di volo devono essere molto ampie e avanzanti. Possono essere usati anche come test triplo, quintuplo e tutte le possibili combinazioni dei vari esercizi e delle direzioni di esecuzione Lungo da fermo Nei giovani e negli atleti poco evoluti non è possibile far svolgere grandi quantità di multibalzi

SALITA MULTIBALZI, BALZI, OSTACOLI, CAMBI di DIREZIONE influenza negativamente la COMPONENTE ELASTICA CORSA INCREMENTO PULSAZIONI + 100 sviluppo delle componenti aerobiche LAVORA UN NUMERO ELEVATO di FIBRE MUSCOLARI bisogna esplicare GRANDE POTENZE per avanzare

DISTINZIONE delle SALITE: LUNGHE - oltre i 60 mt MEDIE tra i 40 e i 60 mt CORTE tra i 20 e i 40 mt BREVI tra i 10 e i 20 mt fino a 30\40 metri la muscolatura lavora con la stessa efficacia LAVORO di RESISTENZA LAVORO LATTACIDO non consigliate durante la fase agonistica recupero da 1 a 2 LAVORO di FORZA ESPLOSIVA LAVORO ALATTACIDO eseguibili fino al venerdì durante la fase agonistica recupero 30 nei primi 5\7 opera solo il meccaniso ALATTACIDO

ESEMPI di LAVORO: PERIODO di PEPARAZIONE 8\12 unità nel mesociclo 15-20 metri 6 rsprint rec.40 x 3 serie rec. 3 PERIODO di TRASFORMAZIONE 4\8 unità nel mesociclo 15 metri 6 sprint rec.40 x 3 serie rec. 3 PERIODO AGONISTICO 4 unità nel mesociclo 10-15 metri 6 sprint rec.30 x 3 serie rec. 3 15-20 metri 8 balzi x 3 serie + 3 sprint rec 1 X 3 serie rec 3 15-20 metri 6 balzi x 3 serie + 3 sprint rec 1 X 3 serie rec 3 10-15 metri 6 balzi x 3 serie + 3 sprint rec 1 X 3 serie rec 3 15\20 metri 3 ripetute di 8 balzi + 1 sprint rec. 1 X 3 serie rec 3 15\20 metri 3 ripetute di 8 balzi + 1 sprint rec. 1 X 3 serie rec 3 10-15 metri 3 ripetute di 6 balzi + 1 sprint rec. 45 X 3 serie rec 3

le salite secondo Pincolini: PREPARAZIONE 8\12 unità nel mesociclo 40 metri x 5 ripetute rec.40 2 serie rec. 2 60 metri x 3 ripetute rec 1 2 serie rec. 2 15 CAMPIONATO 4 unità nel mesociclo (MER) 80 metri x 4 ripetute rec.1 30 2 serie rec. 3 40 metri x 5 ripetute rec. 40 2 serie rec. 2 le salite secondo Sassi: PREPARAZIONE 90 metri x 3 ripetute rec. 2 3 serie rec. 3 90 metri x 5 ripetute rec. 1 30 2 serie rec. 3 CAMPIONATO 5x100 metri rec 1 + 5x50 metri rec 1 30 + 5 x30 metri rec. 1 Recupero 3 10x50 metri rec.1 + 5x30 metri rec. 40

IL TRAINO o LA SLITTA A differenza degli attrezzi come il bilanciere, non grava sul rachide lombare poiché lavora su una LINEA di SPINTA ORIZZONTALE pur agendo sulla forza degli arti inferiori

COME COSTRUIRE UN TRAINO copertone d auto 12\13 Kg camera d aria corda spallacci per BIOMECCANICAMENTE è una corsa molto simile allo sprint e quindi la relativa trasformazione della forza acquisita in forma veloce risulta più immediata agganciarsi alle spalle: 1. aiuta a mantenere una posizione corretta 2. permette di sganciarsi senza interrompere la corsa

metodologie d allenamento FORZA MASSIMA: carichi 35\40% del max distanza 10\20 metri 5 ripetute con rec.1 3 serie con rec. 3 FORZA RESISTENTE: carichi 10\30% del max distanza 30 metri 5 ripetute con rec.1 4 serie con rec. 3 FORZA VELOCE: carichi 25\30% del massimale distanza 30 metri 5 ripetute con rec.1 30 2 serie con rec. 5 reclutamento di tutte le fibre muscolari nei primi 10 mt poiché la richiesta di forza per lo spostamento è molto elevata reclutamento solo delle fibre veloci nella seconda parte essendosi ridotta l inerzia del traino

esempio di lavoro per la fase agonistica Durante il periodo agonistico sono consigliate distanze di 10\20 mt, cioè le distanze che un calciatore percorre più frequentemente durante una partita alla fine del lavoro con carico è consigliato effettuare uno stesso numero di sprint di trasformazione

OSTACOLI ALTI h>60 cm BASSI h<30 cm MEDI 30<h>60 cm di passaggio a due gambe ginocchia al petto a gambe distese con un arto balzi successivi balzi con rimbalzo

determinare l altezza dello step STEP (GRADINO) con carico (bilanciere) a carico naturale STEP-UP ALTERNATO: 1 piede destro in appoggio 2 salita 3 discesa con piede sinistro in appoggio STEP-UP SINGOLO: 1 piede destro in appoggio 2 salita 3 discesa con piede destro in appoggio il LAVORO può essere eseguito A TEMPO o A RIPETUTE altro fattore determinante il tipo di lavoro è la VELOCITÀ di ESECUZIONE

STEP-JUMP ALTERNATO: 1 piede destro in appoggio 2 FASE di VOLO 3 atterraggio con piede sinistro in appoggio STEP-JUMP SINGOLO: 1 piede destro in appoggio 2 FASE di VOLO 3 atterraggio con piede destro in appoggio soprattutto i muscoli della coscia, in particolare: QUADRICIPITE durante la spinta ADDUTTORI e ADDOMINALI in fase di volo BICIPITE FEMORALE e POLPACCI in atterraggio

COMBINAZIONE di ESERCIZI SPINTA ad una GAMBA allo STEP FASE di VOLO ATTERRAGGIO e TENUTA della posizione per 3 SPRINT F. Esplosiva x N quindi atterro sullo step a due appoggi F. Ammortizzazione e Isometrica F. Pliometrica STEP-JUMP CADUTA DALLO STEP E BALZI OSTACOLI SPRINT

lavorare con i PESI poche ripetizioni con carico alto => FORZA molte ripetizioni con carico basso => RESISTENZA alla FORZA

DELTOIDE BICIPITE DORSALI TRICIPITE FLESSORI MANO PETTORALI

QUADRICIPITE BICIPITE FEMORALE GLUTEI ADDUTTORI POLPACCI

ADDOMINALI

VELOCITÀ è la capacità di effettuare azioni motorie in un tempo minimo di REAZIONE di TRASLOCAZIONE di MOVIMENTO o rapidità velocità di traslocazione: è la capacità di spostarsi da un punto ad un altro nel minor tempo possibile; mentre la velocità di accelerazione: è la capacità di raggiungere la velocità massima nel minor tempo; velocità di movimento: è la capacità di eseguire il maggior numero di movimenti nell unità di tempo; velocità di reazione: è la capacità di reagire il più velocemente ad uno stimolo ATTENZIONE: il PREREQUISITO FONDAMENTALE E IMMODIFICABILE è IL NUMERO DELLE FIBRE MUSCOLARI BIANCHE (TIPO II A e TIPO II B)

L incremento della velocità può avvenire attraverso: lo sviluppo della forza veloce, lo sviluppo dell elasticità muscolare, il miglioramento della tecnica d esecuzione del gesto il miglioramento delle capacità coordinative Negli sport di situazione è fondamentale quella che viene definita da alcuni autori rapidità mentale, cioè la capacità del sistema nervoso di elaborare e scegliere un programma motorio di risposta in tempi brevi. L allenamento della velocità deve essere svolta ALL INIZIO DELL ALLENAMENTO

Alcuni esempi di esercizi di velocità eseguiti con l ausilio della palla 20 metri 30 metri A coppie, A e B si passano la palla; al segnale dell allenatore eseguono uno sprint, quindi ritornano in corsa lenta e riprendono la tecnica con la palla. Per questo esercizio si possono produrre diverse varianti: (fig.b) dopo l esercizio tecnico a coppie il giocatore nero sprinta fra i coni, riceve la palla e ritorna in guida fra i coni, riprende la tecnica; quindi esegue il giocatore bianco.

10 metri 15 metri 20 metri Un esercitazione per la rapidità: a coppie, in un quadrato 3 metri per 3, i giocatori sono disposti agli angoli opposti, A con il pallone, B si muove verso gli angoli ricevendo e passando la palla inviatagli da A; quindi esegue uno sprint di 10\15\20 metri Nelle esercitazioni finalizzate prevalentemente allo sviluppo dei ritmi e della velocità il fattore determinante è il tempo di lavoro breve e la velocità esecutiva sempre massimale.

Per l allenamento della rapidità mentale le esercitazioni psicocinetiche rappresentano un buono strumento. Alla classica esercitazione con i colori, nell esercizio in figura, è abbinato un lavoro di velocità di movimento fra ostacolini: il giocatore parte eseguendo uno skip laterale e uno frontale fra ostacolini (A) oppure facendo tecnica con un compagno (B), sprinta fino al centro del quadrato e quindi attende che l allenatore indichi il colore del cono su cui andare, oppure andare sul colore opposto a quello chiamato, o su due colori, o su i tre non chiamati, ecc.

MOBILITÀ ARTICOLARE capacità di eseguire movimenti di grande ampiezza con armonia e scioltezza dipende sia da fattori coordinativi che condizionali l inattività porta alla perdita della mobilità articolare Nel gioco del calcio ha una rilevante importanza un ottima mobilità articolare dell anca, poiché questo aspetto facilità la qualità del tiro, sia per quanto riguarda l esecuzione gestuale sia per la forza del tiro stesso. Lo sviluppo della mobilità dell anca avviene soprattutto con l uso di esercitazioni di passaggio dell ostacolo.