Riabilitazione nella revisione femorale

Documenti analoghi
Gonartrosi statica. 1 soggetto su 100 tra 55 e 64 anni. 2 % degli uomini 6,6 % delle donne tra 65 e 75 anni

PROTESI ARTICOLARI. Epidemiologia

L Aquila Dott. Marco Pasta

METODO MEZIERES. Programma corso formazione. Riabilitazione Morfologico Posturale

ANATOMIA DELL ANCA, PATOLOGIE CONGENITE E DELL ETA EVOLUTIVA

Il percorso riabilitativo interdisciplinare nei pazienti con neoplasie muscolo scheletriche Ruolo e funzione del fisioterapista

Il controllo posturale: il problema della stabilità

Classificazione ee gestione. ginocchio. di ginocchio

Metodo Mezieres. programma corso. Contenuti:

Saper interpretare lo schema del passo dell amputato

PROGRAMMA RIABILITATIVO DOPO RICOSTRUZIONE LCA

ARTROPROTESI DI GINOCCHIO TOTALE E MONOCOMPARTIMENTALE IL PERCORSO RIABILITATIVO. Professor Antonio Moroni

PROVIDER: ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO ID: P R O G R A M M A

PROGRAMMA DEL CORSO MODULO LOMBARE Settembre Giorno I

Lavoro in equipe POSTURE E PASSAGGI POSTURALI IN PAZIENTI RICOVERATI IN STROKE UNIT SCOPO TRATTAMENTO IN FASE ACUTA

Generalità sui traumi

Allegato 2 Piano formativo del Master di I livello in POSTUROLOGIA. Dipartimento NEUROSCIENZE UMANE Facoltà MEDICINA E ODONTOIATRIA

Comiso Struttura Complessa di. Fisiatra Dr.ssa Sara Lanza. Ospedale Regina Margherita. Medicina Fisica e Riabilitazione

LA RIABILITAZIONE DELLA CAVIGLIA NEL RUNNING: DALLA VALUTAZIONE DELL'APPOGGIO ALLA CORREZIONE DEI PATTERN DI MOVIMENTO DELLA CORSA

ARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO. Professor Antonio Moroni

Le attività di riabilitazione motoria

Convegno Nazionale. L'importanza dei vaccini

Convegno RIABILITAZIONE POST CHIRURGICA DEL DISTRETTO LOMBO SACRALE

RIPARAZIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA IN ARTROSCOPIA: PROTOCOLLO RIABILITATIVO

Cause intrinseche Cause estrinseche

LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI

FISIOLOGIA E BIOMECCANICA DELLA POSTURA SEDUTA NORMALE E PATOLOGICA

APPROCCIO RIABILITATIVO LA MOBILITA

10/06/2012 LUIGI BEGHELLO FISIOTERAPISTA. PALESTRA DELLO SPORT Bussana di Sanremo DIRETTORE: E. TRUCCO

Protocollo riabilitativo dopo intervento di ricostruzione del legamento Crociato Posteriore

X CORSO DI RIABILITAZIONE DEL SOGGETTO CON MALATTIA DI CHARCOT MARIE TOOTH

L INTERVENTO DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO

EQUILIBRIO E POSTURA

- osteolisi (riassorbimento osseo) indotto da particolato di polietilene; - infezione (settica); - frattura (per esempio da caduta).

La Neuro-Ortopedia saperne di più

Corso di Idrokinesiterapia ANIK. Metodo A.S.P. Approccio Sequenziale e Propedeutico. Primo modulo

Il Ginocchio Patologie e Strategie di Prevenzione

ASSISTENZA RIABILITATIVA IN FASE ACUTA

G. Sessa PROBLEMI DEL COTILE LA CHIRURGIA PROTESICA NELLA DISPLASIA CONGENITA DELL ANCA:

SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE. Alberto Falcone

Metodo A.S.P. Approccio Sequenziale e Propedeutico. Programma Primo Modulo

TECNICHE ARTICOLATORIE INTRODUZIONE. Docente: E. Spagnolo Osteopata D.O.

Traumatologia dello sport nel calcio

Corso IBITA Livello Base: Valutazione e trattamento dell'adulto con disturbi neurologici - Concetto Bobath

CLINICA ORTOPEDICA E TRAUMATOLOGICA I

Istituti Ortopedici Rizzoli Clinica Ortopedica Università degli Studi di Bologna Direttore: Prof. Sandro Giannini PROTESI CONSERVATIVE. S.

LA PARALISI CEREBRALE INFANTILE

LA REVISIONE DELLA PROTESI D ANCA: NOSTRA ESPERIENZA CON LO STELO DI WAGNER

Campus Universitario di Savona Via Magliotto, 2 Savona 5-6 Aprile 2014

MASTER DI RIABILITAZIONE REUMATOLOGICA

Riabilitazione dopo protesi da resezione dell arto inferiore nel paziente oncologico

INTERVENTO DI ARTROPROTESI D ANCA

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO RELATIVO AL SISTEMA DINAMICO DI ACQUISIZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI DELL ART. 55 DEL D. LGS.

PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO DEI TRAUMI CRANICI

ORE 9 Anatomia e fisiologia dell ATM: Articolazione; muscoli; innervazione. L occlusione e le problematiche ascendenti o discendenti.

SIDROMI DA DISFUNZIONE DEL MOVIMENTO Sindromi da Disfunzione del Sistema di Movimento secondo i concetti di Shirley Sahrmann LOWER QUARTER

Ai Direttori Generali delle ASL della Lombardia delle AO della Lombardia. Ai Commissari Straordinari degli IRCCS di diritto pubblico

ASSISTENZA DI BASE NELLA MOBILIZAZIONE

LA SINDROME FEMORO-ROTULEA

Il recupero delle disautonomie e il training fisico

LESIONI DEL LEGAMENTO CROCIATO POSTERIORE

IL DOLORE LOMBARE COMUNE

CONSENSO INFORMATO AD INTERVENTO CHIRURGICO DI REVISIONE DI ARTROPROTESI DI GINOCCHIO Data.

APPROCCIO CHINESIOLOGICO: PRINCIPI GENERALI,-ANAMNESI- BILANCI-VALUTAZIONI. COSENTINO ANTONINO Chinesiologo UNC n 2058 (CTF norma UNI ) a.

CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA

Diagramma dei moduli del corso di Kinetic Control

2, via dei Garofani, 61043, Cagli (PU), Italia

RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA GESTIONE DELLA MACRODATTILIA DEL PIEDE

La fase post-acuta del paziente protesizzato

Legamento. anteriore. Esercizi di fisioterapia e informazioni sull intervento

S.I.T.E.P.P. Centro kinesiterapico Lionese Palermo

MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE, MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA E DEGLI AMBIENTI DI LAVORO E CHIRURGIA PLASTICA Nuovo canale 3

CONCORSO LA PASSIONE DI ASSISTERE ATTIVA-MENTE

TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA

Introduzione. L artroprotesi totale dell anca rappresenta una delle procedure più eseguite

Corso Ginnastica Posturale

MUOVERSI CONVIENE A CHI E COME? 25 settembre 2018 Brescia ATS BRESCIA

INDICE GENERALE. Prefazione Introduzione

T.N.E.E. Loredana Coppola Centro Neapolisanit - Ottaviano

Le condizioni. convinto di avere un problema alla schiena o al ginocchio.

FUNZIONI DI INTEGRAZIONE DEL MIDOLLO SPINALE. FGE aa

Traumatologia dell arto inferiore / L anca nell over sixty five

REALIZZARE UNA PALESTRA RIABILITATIVA IN POCO SPAZIO E A COSTI CONTENUTI

CORSO PER ALLENATORI DI PRIMO GRADO

DETERMINAZIONE N. 574 DEL 14/06/2017

DIALOGO TECNICO GARA PROTESI ANCA PER LA REGIONE DEL VENETO BOZZA DI CAPITOLATO TECNICO

La flessibilità in rapporto con il Metodo DORN - BREUSS. Prof. Alessandro Margheritini

TRAUMATISMI DELL APPARATO OSTEOARTICOLARE ACS

È costante l interessamento dei tessuti molli e la loro degenerazione in fibrosi!

MAPPA DEI CONTENUTI FORMATIVI

Piano assistenziale al paziente con artroprotesi di femore.

con il patrocinio di SUMMER SCHOOL IN CHIRURGIA DELL ANCA Direttore: Prof. Cesare Faldini Coordinatore: Prof. Francesco Traina

PROTESI DI SPALLA: PROTOCOLLO RIABILITATIVO

LA RIEDUCAZIONE DELLA SPALLA

XVII Giornata mondiale Alzheimer

Sede: Pia Fondazione di Valle Camonica Onlus Via Lanico, Malegno (BS) Approccio Miofasciale alle Disfunzioni del Controllo Motorio

MA BISOGNA SAPERE MOLTO

Trattamento di Riabilitazione Globale Nei medullolesi

Transcript:

Riabilitazione nella revisione femorale

Interventi di revisione di uno stelo femorale Tre obiettivi eliminare il dolore, ristabilire la funzione e l integrità ossea, assicurare una stabile fissazione della nuova componente

Cause di revisione MOBILIZZAZIONE LUSSAZIONE ROTTURA FRATTURA DOLORE

La stabilità di un articolazione protesica deriva dal corretto rapporto tra le sue componenti, in condizioni di equilibrio muscolo-legamentoso statico e cinematico; se tale rapporto è in qualche modo perturbato le componenti protesiche non lavorano in maniera sincronizzata e l articolazione tende all instabilità DOLORE

ALTERAZIONE SINERGISMO ARTRO-MUSCOLARE Esalta in via riflessa il tono muscolare Esaurimento dei muscoli per deficit vascolarizzazione distrettuale Dolore

Dolore persistente memoria del dolore DOLORE NEUROPATICO

AFASIA MOTORIA deafferentazione propriocettiva riduzione informazioni cinestesiche dei meccanocettori alla corteccia cerebrale INCOORDINAZIONE TRA MOVIMENTO POSTURA

Nella protesi dell anca la normale funzionalità dipende "risposta d'organo" (ossia dall'equilibrio, mutevole nel tempo, fra alterazioni indotte dalla protesi e reattività della struttura biologica) funzionalità dell impianto (è dovuta a complesse interazioni che legano fra loro processi diversissimi,, i cui rapporti reciproci ed il cui andamento temporale non sono, oggi, definibili da leggi o relazioni pienamente analizzabili e prevedibili)

IRRADIAZIONE TOPOGRAFICA 1. Dolore crurale ad irradiazione anteriore e distale verso il ginoccchio (gonalgia) 2. Dolore alla natica, con irradiazione tipo sciatica 3. Dolore trocanterico con irradiazione alla faccia esterna della coscia 4. Dolore genito-crurale con irradiazione alla faccia interna della coscia 5. Dolore alto, iliaco superiore

APPROCCIO RIABILITATIVO Condizionato Alterazioni morfofunzionali preesistenti (perdita di sostanza ossea e alterazioni del sinergismo muscolare) Tipo di stelo utilizzato: steli cementati lunghi, steli monoblocco a fissazione distale, steli modulari a fissazione distale, steli rivestiti a fissazione prossimale, steli inseriti dopo ricostruzione ossea (impaction( grafting,, macroinnesti strutturati) Condizioni cliniche generali e locali Memoria del dolore preesistente

PROGRAMMA RIABILITATIVO Disturbi dell equilibrio equilibrio Alterazioni della stabilità Modificazioni del cammino

EQUILIBRIO La deafferentazione propriocettiva, secondaria, nel primo intervento, alla rimozione dei recettori articolari capsulolegamentosi, si traduce in una incoordinazione articolare ed insicurezza nei movimenti attivi

STABILITA deriva dal corretto rapporto tra le componenti, in condizioni di equilibrio muscolo-legamentoso statico e cinematico

STABILITA Buon ancoraggio della componente femorale (interfaccia e morfologia della componente protesica) Integrità mio-fasciale : 1. abilità dei muscoli a contrarsi con tonicità in modo efficiente 2. abilità dei muscoli a lavorare in modo coordinato (controllo motorio) Controllo SNC e SNP

TARGET RIABILITATIVO Recupero ROM Recupero FORZA MUSCOLARE Rieducazione propriocettiva Riprogrammazione neuromotoria Recupero deambulazione Controllo dolore

A seconda dell importanza dell intervento, legato alla valutazione del difetto osseo, della lesione fratturativa, del deficit di tono, trofismo e tensione muscolare, età e condizioni generali 1. specifici esercizi terapeutici post-operatori con gradualità 2. astensione dalla cinesiterapia segmentaria passiva verso la ripresa della sola deambulazione assistita e del movimento attivo

PROGRAMMA RIABILITATIVO

Il primo giorno Allineamento posturale Obiettivi: Prevenire le retrazioni tendinee o contratture muscolari Evitare posture scorrette Prevenire l insorgenza di piaghe da decubito

Il secondo giorno Esercizi respiratori Obiettivi: 1. Mobilizzare basi polmonari 2. Favorire l ossigenazione 3. Prevenire o aiutare a risolvere i ristagni bronchiali 4. Favorire un rilasciamento muscolare generale INDOMETACINA 100 mg/die per prevenire ossificazioni eterotopiche

CARICO in rapporto alla stabilizzazione clinica 1. Di regola, in IV-V giornata si inizia la stazione eretta e il rinforzo muscolare attivo 2. Dopo la prima settimana, al paziente è concesso il carico con uso di deambulatore o di antibrachiali con carico sfiorante e successivamente al 20% del peso corporeo, ad eccezione di casi particolari (fragilità ossea) con incrementi progressivi secondo soglia del dolore

DIMISSIONE 12-15 GIORNATA Paziente deambulante con bastoni canadesi carico al 20 % del peso corporeo + assistenza domiciliare CAD previo controllo rx e visita al chirurgo operatore a distanza di 1 mese

ESERCIZIO TERAPEUTICO FINALIZZATO tramite il recupero sinergismo artro-muscolare Favorisce le fisiologiche condizioni biomeccaniche della funzionalità dell impianto Accelera il rimaneggiamento delle zone di difetto corticale che ingloba lo stelo femorale Riduce l incidenza degli insuccessi a breve e medio termine (letteratura 9%-40%)