Trattamento di Riabilitazione Globale Nei medullolesi
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- Dario Palmisano
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1 Trattamento di Riabilitazione Globale Nei medullolesi Cause di deterioramento neurologico ritardato sospetto diagnostico, inappropriata immobilizzazione, trasporto inadeguato, incaute mobilizzazioni del paziente
2 Il Progetto di Riabilitazione Globale Nella riabilitazione globale occorre che il PAZIENTE da oggetto diventi soggetto del proprio percorso riabilitativo
3 Riabilitazione Globale Riabilitare una persona con grave disabilità significa porsi l obbiettivo del raggiungimento della massima autonomia possibile, in funzione del migliore reinserimento sociale Questo comporta: il massimo recupero fisico il raggiungimento di un equilibrio psicologico la riacquisizione di una propria identità individuale e sociale
4 PERCORSO ASSISTENZIALE Inizia con la fase dell emergenza e si protrae fino al recupero socio-familiare... E finalizzato al recupero della massima autonomia ed indipendenza della persona mielolesa Vede il coinvolgimento attivo e coordinato sia dell U.S.U. che dei distretti socio-sanitari e delle strutture riabilitative territoriali di competenza FASE dell EMERGENZA FASE ACUTA FASE di STABILIZZAZIONE FASE di POST-DIMISSIONE o DEI RIENTRI
5 NON ESISTONO NELLA GESTIONE DELLA LESIONE MIDOLLARE DIVERSE FASI SEPARATE UNA DALL ALTRA, MA SONO TUTTE PARTI DI UN UNICO PERCORSO RIABILITATIVO: Fase post acuta o di riattivazione Fase dell emergenza UNITA Riabilitazione SPINALE UNIPOLARE Globale Fase acuta Fase del reinserimento sociale
6 FASE dell EMERGENZA Fase relativa al periodo immediatamente successivo all evento lesivo, di norma entro le prime 12 ore dopo il trauma Finalità dell intervento: Garantire la sopravvivenza delle persone traumatizzate, assicurando la migliore omeostasi possibile al fine di limitare i danni conseguenti alle condizioni di criticità che caratterizzano questa fase Tutelare la colonna vertebrale che deve essere considerata sempre come potenzialmente lesa Trattare il danno vertebro-midollare in maniera da evitare il peggioramento neurologico e/o da creare le migliori condizioni per un recupero neurologico
7 Gestione dell emergenza Corretta assistenza sul luogo del trauma Organizzazione del Pronto Soccorso Trattamento farmacologico Definizione del programma chirurgico Nursing qualificato in fase acuta (prevenzione dei danni terziari) Riabilitazione Globale in funzione di un recupero ottimale sia fisico che psicosociale
8 Variazione delle tipologie di lesione midollare: i casi di TETRAPLEGIA sono in continuo aumento rispetto a quelli di PARAPLEGIA in costante aumento sono anche i casi di lesione midollare incompleta
9 PIANO ASSISTENZIALE in FASE d EMERGENZA Pianificazione del lavoro in équipe: Valutazione multidimensionale Stesura piano di trattamento personalizzato Definizione di obiettivi Ripetute verifiche
10 TEAM PROFESSIONALE Area medico chirurgica Area assistenziale Area funzionale Area psicosociale Neurologo Nursing Riabilitativo Spec.Riab. Psicologo
11 Presa in carico PRECOCE da parte di una équipe multiprofessionale
12 EQUIPE MULTIPROFESSIONALE Medico con funzione di coordinatore Infermiere Professionale Fisioterapista; Fisioterapista Respiratorio; Specialista Sc. Motorie?? Terapista Occupazionale Psicologo Assistente Sociale
13 PROGRAMMA GESTIONALE VOLTO ALLA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE Respiratorie Cutanee piaghe da decubito deformità Muscoloscheletriche POAN Vascolari Vescico-sfinteriche Psicologiche gestione Vescica Neurologica
14 FASE ACUTA Periodo immediatamente successivo alla Fase di Emergenza che dura fino alla stabilizzazione delle condizioni generali (alcune settimane dopo il trauma, salvo complicazioni intercorrenti) Aspetti sociali Aspetti respiratori Aspetti cardiovascolari Aspetti gastrointestinali e nutrizionali Aspetti psicologici Aspetti neurologici e motori Aspetti osteomioarticolari Aspetti urologici Aspetti cutanei Aspetti di comunicazione
15 OBIETTIVI FUNZIONALI in FASE ACUTA Supporto psicologico Conservazione mobilità articolare ed allineamento posturale Sistemi controllo-ambiente e comunicazion Precoce mobilizzazione dal letto
16 IMPEGNO ASSISTENZIALE/RIABILITATIVO LAVORO IN EQUIPE Assistenza infermieristica 240/360 min/die Riabilitazione respiratoria (7 giorni su 7) Riabilitazione neuromotoria Terapia occupazionale Riabilitazione vescicosfinterica/intestinale Attività sportiva (1-2 ore/die) Counselling psicologico 4-6 ore/die
17 FASE di STABILIZZAZIONE Fase in cui le condizioni generali (funzioni vitali) si sono stabilizzate e l eventuale instabilità delle lesioni vertebrali è stata tutelata con mezzi chirurgici o conservativi Riabilitazione respiratoria Riabilitazione neuromotoria Riabilitazione intestinale Riabilitazione vescicosfinterica Terapia chirurgica del rachide e del midollo spinale Trattamento del dolore Trattamento della spasticità Aspetti legati alla sessualità ed alla fecondazione Area psicologica e sociale Terapia occupazionale Area ergoterapica Attività sportiva per mielolesi Area predimissione e dimissione Area reinserimento sociale e familiare
18 FASE di POST-DIMISSIONE o DEI RIENTRI Follow-up periodici Terapia conservativa e chirurgica delle lesioni cutanee da pressione Riabilitazione funzionale dell arto superiore del tetraplegic Diagnostica neurourologica Chirurgia vertebrale e midollare Chirurgia ortopedica e traumatologica Riabilitazione respiratoria Diagnostica neuro-fisiologica Controllo e verifica dell efficacia ed adeguatezza degli ausili
19 FORMAZIONE Obiettivi principali della formazione sono acquisire: Massime competenze specifiche per ogni singola professione; Metodologie comuni fra i diversi operatori Capacità di interrelazione fra diverse specialità e professionalità; Strutturazione del lavoro in équipe.
20 DIAGNOSI CORRETTA Profilo psicologico del soggetto Prognosi clinica e riabilitativa PROGETTO TERAPEUTICO Architettoniche Bilancio funzionale globale Barriere Socio/culturali Interazione famiglia/società
21 PROGETTO RIABILITATIVO nelle UNITA SPINALI RICOVERO Accoglienza Cartella multidisciplinare Riunioni allargate (Paziente- Parenti-Assistente sociale- Psicologo-Associazione Utenti): obiettivi specifici Riunione équipe (medico-tdr-ip): progetto clinico-terapeutico o riabilitativo Reinserimento sociale: verifica casa-performanceprescrizione ausili Riunione équipe allargata: verifica obiettivi raggiunti DIMISSIONE
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