I consumi agroalimentari biologici in Italia: consuntivo 2010 Fiere e Comunicazioni commenta con soddisfazione la panoramica aggiornata del bio italiano nel 2010. Con la top ten delle bio-vendite e altre curiosità. 2010: CONFRONTO ALIMENTAZIONE BIO E CONVENZIONALE Il 2010 si è chiuso positivamente per il comparto, con una crescita dei consumi su base annua dell 11,6% in valore, che risulta essere il più elevato degli ultimi otto anni. E questo mentre Ismea, presentando il consuntivo 2010 del convenzionale, parla di freno tirato (- 0,6% sui volumi e -0,5% sui prezzi): l incremento degli acquisti di prodotti bio acquisisce una valenza maggiore se si osserva che nel 2010 il biologico registra performance nettamente migliori dell'agroalimentare nel complesso e degli altri comparti di qualità. Tendenze degli acquisti di prodotti bio confezionati per area geografica nel 2009 e nel 2010 25,0 20,0 20,5 16,9 21,0 15,0 10,0 8,2 9,5 5,0 4,5 3,6 0,0-5,0 Nord Ovest Nord Est Centro+Sardegna Sud+Sicilia -10,0-15,0 2009 2010-11,5 Fonte: Ismea, Panel Famiglie Sul fronte distributivo, continuano a spingere le vendite soprattutto gli Ipermercati, ma risultati soddisfacenti si registrano anche negli altri canali (in particolare negozi tradizionali e liberi servizi). Le vendite BIO, oltre alla performance positiva dello specializzato (tra il 15 e il 20% in più), hanno coinvolto la grande distribuzione, il dettaglio tradizionale, gli ipermercati e i supermercati. Nel dettaglio: Ipermercati, +18.2% Supermercati +3.7% Negozi Tradizionali +29.3% Superette +26.8% Hard Discount +14.9% 8
Tendenze degli acquisti di prodotti bio confezionati in alcuni* canali distributivi nel 2009 e nel 2010 40,0 30,0 20,0 18,2 14,7 26,8 24,7 29,3 17,9 14,9 10,0 0,0-10,0 1,5 3,7 Ipermercati Supermercati Superette Negozi tradizionali Hard Discount 4,2 Altri canali -0,3-20,0-30,0-40,0-30,0 2009 2010 * non sono monitorati gli acquisti nei negozi specializzati Fonte: Ismea, Panel Famiglie Tra le principali categorie di prodotti bio confezionati in crescita superiore alla media (intorno al 13%) in particolare risultano gli acquisti di lattiero-caseari, bevande analcoliche e biscotti, dolciumi e snack. Il consumo di prodotti bio si conferma un fenomeno localizzato prevalentemente nel Nord Italia, che concentra da solo oltre il 70% degli acquisti in valore. Nel 2010 sono inoltre il Nord-Est e il Mezzogiorno le aree in cui emergono i maggiori incrementi. LA TOP TEN I primi dieci prodotti confezionati in ordine di valore rappresentano nel 2010 quasi il 48% della spesa complessiva: Il cibo bio più consumato in termini monetari è ancora rappresentato dalle uova, grazie anche al buon incremento registrato rispetto al 2009 (+7,4%). Le uova inoltre presentano un peso sul valore totale dei consumi domestici di bio confezionato pari all 8,5% (dati Ismea/Nielsen). In seconda posizione figura il latte fresco, con un incidenza sul totale pari all 8% e che ha registrato nel 2010 una crescita degli acquisti in valore di ben il 26,1%. Inferiore è il livello degli acquisti complessivi dello yogurt, terzo in graduatoria, che incide sul totale delle vendite biologiche nella misura del 5,2%. I consumi di yogurt bio, inoltre, nel 2010 sono cresciuti del 2,2%. Seguono le bevande (sia alla frutta che alla soia), che presentano un peso simile sul totale degli acquisti di bio confezionato, ma mostrano un trend ben diverso: in forte crescita quello delle bevande alla soia (+20,6%), in aumento molto più contenuto (+5%) quello delle bevande alla frutta. Gli altri prodotti posizionati più in basso nella graduatoria presentano andamenti quasi sempre positivi, a volte anche davvero notevoli. 9
IL BIOLOGICO CHE CONTAMINA Sergio Rossi, AD di Fiere e Comunicazioni, spiega, alla luce di questi dati, gli obiettivi di BtoBIO Expo: Da questa riflessione si può ben dire che BtoBIO nasce con degli obiettivi chiari: organizzare una rassegna dell eccellenza della produzione, dei servizi e dell informazione sul mondo del biologico certificato (a BtoBIO non ci sarà spazio per tutto ciò che è privo di certificazione), di caratura internazionale, esclusivamente professionale, che dia grande impulso alla contaminazione del mercato tradizionale e dei suoi canali (fuori casa, ristorazione, negozi, distribuzione moderna, hôtellerie ecc) da parte del biologico. Sarà a Milano perché Milano garantisce un affaccio privilegiato sui mercati internazionali. E sarà in sinergia con un altra fiera, Tutto Food, dedicata all eccellenza dell agroalimentare tradizionale. Le decine di migliaia di buyer italiani e stranieri che verranno troveranno da noi il bio certificato, in Tutto Food il tradizionale. Due fiere che si completano, due progetti che si affiancano, una sola grande visione d insieme. Gli oltre 30.000 operatori garantiti da Tutto Food entreranno gratuitamente nel nostro padiglione, alla ricerca di una offerta unica da proporre al loro mercato di riferimento. E poi, c è tutta la nostra attività di invito in fiera ai compratori e ai decision maker di tutto il mondo della distribuzione, italiana e internazionale, specializzata e non. ANCORA DAL MERCATO Andamento, focus prodotti, geografia, distribuzione Gli organizzatori di BtoBIO Expo fanno notare che tra i prodotti di punta come evidenzia la rilevazione Isema/Nielsen -, si registra un ottima performance per i lattiero caseari (+13,2%) e per l insieme costituito da biscotti, dolciumi e snack (+13,5%). Positiva anche la dinamica dei consumi di frutta e ortaggi bio, in crescita del 4,2%, con buoni risconti inoltre per le uova (+7,4%), prodotto che rientra nella graduatoria dei cinque più venduti. Il carrello degli alimenti biologici mette anche in luce l ottimo bilancio delle vendite di pasta e riso (+22,3) e di salumi (+56,4%). Meno rilevante, ma sempre sostenuta inoltre, la performance di oli (+10,2%), pane e prodotti sostitutivi (+12,3%) e miele (+8%). Peso % dei primi 5 prodotti bio confezionati sul totale: 1. ortofrutta fresca e trasformata: 21.7% 2. lattiero caseari: 18.6% 3. bevande analcoliche: 9.4% 4. biscotti, dolciumi, snack: 8.7% 5. uova: 8.5% 10
LA GEOGRAFIA L aumento dei consumi domestici di prodotti confezionati è costante, ed è così composto geograficamente: Nord Ovest: +8.2% Nord Est: +20.5% Centro e Sardegna +3.6% Sud e Sicilia: +21% L aumento significativo di Sud e Sicilia si associa a un peso sul totale dei consumi BIO italiani dell 8%, mentre Centro e Sardegna valgono il 20,1% del totale, il 30.1% il Nord Est e il 41,8% il Nord Ovest. Il peso % dei canali nelle diverse aree geografiche nel 2010 (peso % in termini di numerosità nel 2010) 4 0 3 5 3 0 2 5 2 0 1 5 1 0 5 0 37 3 4 31 3 0 3 1 2 9 2 3 2 1 1 9 19 1 5 12 N e g o z i s p e c ializ za ti C a n ali a lte rn a tiv i C a n a li e x tra d o m e s tici N o rd O v e st N o rd E s t C e n tro+ S a rd e g n a S u d + S ic ilia Canali alternativi: vendita diretta, mercatini e GAS; canali extradomestici:: mense, agriturismi, ristoranti Fonte: Biobank 11
2011: il bio cresce ancora! Archiviato il 2010 con l aumento dei consumi più consistente degli ultimi 8 anni, Fiere e Comunicazioni propone e commenta i dati ancor più positivi di apertura del 2011. Milano, 20 aprile 2011. BtoBIO Expo: Il bilancio 2010 dei consumi alimentari biologici in Italia ha confermato la crescita continua di un comparto che vale circa 3 miliardi di Euro, conta più di 48 mila addetti, è il primo esportatore al mondo (circa 900 milioni di Euro), tra i primi Paesi al mondo per superficie coltivata bio (oltre 1milione e 100mila ettari), è ai vertici per numero di aziende votate al bio e per la produzione di ortaggi, cereali, agrumi, uva, olive bio. Il 2010 si è chiuso positivamente per il comparto, con una crescita dei consumi su base annua dell 11,6% in valore, che risulta essere il più elevato degli ultimi otto anni. I rilevamenti ISMEA di gennaio e febbraio 2011 confermano il trend: la spesa domestica per prodotti biologici confezionati (+13%), mentre per l ortofrutta fresca e sfusa l aumento è stato dell 11,6%. In relazione ai confronti con i comparti convenzionali, dall analisi dei dati emerge che rispetto a inizio 2010, i prezzi dei prodotti biologici sembrano in prevalenza aumentare di meno (o diminuire di più) rispetto ai corrispondenti prodotti convenzionali. Inoltre, soprattutto in tema di consumi, il biologico sembra ancora registrare performance migliori rispetto al convenzionale. Sul fronte dei consumi domestici, intanto, l ortofrutta fresca e trasformata ha segnato un incremento del 7% nel primo bimestre 2011, con un peso sul totale degli acquisti di biologico confezionato pari al 23% circa. In riferimento invece ai principali prodotti ortofrutticoli freschi e sfusi, a fronte di un incremento complessivo dell 11,6%, si registrano aumenti a due cifre per tutti i principali prodotti (arance, mele, banane, clementine ) a eccezione solo dei carciofi. Sul fronte dei cereali e derivati, l andamento, fanno notare da Fiere e Comunicazioni, non è univoco: l aumento dei consumi rispetto al bimestre dell anno passato sfiora il 70% per pasta e riso, è dell 11,6% per biscotti, dolciumi e snack, mentre è in calo (-20,5%) per pane e sostituti. Il segmento lattiero caseario nel complesso registra un bel +21%, le cui voci di spesa principali sono il latte fresco, lo yogurth, il latte Uht, il burro e le mozzarelle (mozzarelle che registrano un +120%). Carni e uova: alla stabilità dei prezzi, risponde un forte incremento nella spesa alimentare degli italiani, anche se i dati definitivi non sono ancora a disposizione. Il trend, però, è chiarissimo. La distribuzione geografica proseguono gli organizzatori continua a registrare una crescita in 3 delle 4 macro-aree: l eccezione è il Sud+Sicilia, che registra, e ne siamo sorpresi, un segno negativo del 5,8%. Aumentano in particolare gli acquisti nel Nord Est (+23,2%), mentre più limitato è l incremento nel Centro (+14,8%) e nel Nord Ovest (+9,1%). In riferimento agli acquisti domestici di prodotti bio confezionati distinti per canale distributivo, i dati Ismea relativi al primo bimestre 2011 evidenziano, al contrario di quanto accadeva nel corso del 2010, un incremento nei Supermercati (+19%) maggiore che negli Ipermercati (+12,5%). In flessione risultano nel periodo in esame gli acquisti nelle Superette e nei negozi tradizionali, anche se in associazione a un peso sul totale degli acquisti bio ancora limitato. Continua a crescere invece il bio nei discount. 12
Italia 2010: il bio-consumatore tipo Il consumatore abituale di cibo bio è giovane, con un buon reddito e vive in un nucleo famigliare ristretto: 2 o 3 componenti al massimo. Detto questo, qualcosa si sta muovendo fanno notare gli organizzatori di BtoBIO Expo analizzando i dati raccolti da Ismea/Nielsen. Intanto, sono aumentati notevolmente i consumi da parte di famiglie più numerose, così come gli acquisti bio da parte di chi ha redditi inferiori alla media nazionale. Inoltre, pur se non in maniera eclatante, i consumi degli over 44 sono comunque cresciuti. Non a caso il 2010 ha registrato la performance di acquisto migliore da 8 anni a questa parte: l aumento a doppia cifra rispetto all anno precedente, e un trend continuo di crescita che dura da tanti anni, ha più fattori stimolanti. lo sguardo al futuro: essere ottimisti, e lavorare perché si ampli sempre più lo zoccolo duro dei consumatori bio abituali. Il nocciolo duro del consumatore del bio agroalimentare italiano è composto da nuclei famigliari composti da 3 componenti al massimo (circa il 70% dei consumi totali). Tuttavia, nel corso del 2010 i nuclei più numerosi (4, 5 o più componenti) hanno registrato performance migliori di acquisto (con aumenti che oscillano dal +14 al +31%). Il bio piace soprattutto ai giovani: sono gli under 44 i principali acquirenti del bio in Italia (oltre il 51% del totale), con un trend di crescita altissimo proprio nel corso del 2010 (tra il +21 e il +26%). Se le famiglie a reddito medio-alto acquistano più bio, nel 2010 sono aumentati i consumi da parte delle famiglie con reddito basso e medio-basso (+12,5 sul 2009 per entrambe le categorie). Sul fronte distributivo, hanno spinto le vendite un po tutti i canali, dagli Ipermercati, i negozi tradizionali e i liberi servizi alla GDO, ai super, al tradizionale e allo specializzato. Il comparto biologico quindi cresce, ma vi è comunque uno zoccolo duro di acquirenti abituali ancora da ampliare, concludono da Fiere e Comunicazioni. Tendenze e peso degli acquisti domestici di prodotti bio confezionati stratificati secondo alcune variabili sociodemografiche nel 2010 Fonte: Ismea, Panel Famiglie 13 Peso % su totale bio Var. % '10/09 Totale Italia 100,0 11,6 Famiglie monocomponenti 18,2 3,3 Famiglie con due componenti 27,5 11,8 Famiglie con tre componenti 24,5 9,9 Famiglie con quattro componenti 21,7 14,6 Famiglie con cinque o più componenti 8,1 31,0 Responsabile acquisti fino a 34 anni 24,3 26,0 Responsabile acquisti da 35 a 44 anni 27,0 21,6 Responsabile acquisti da 45 a 54 anni 16,4 0,0 Responsabile acquisti da 55 a 64 anni 12,8 3,0 Responsabile acquisti oltre 64 anni 19,5 1,0 Reddito basso 9,9 12,4 Reddito inferiore alla media nazionale 27,7 12,5 Reddito superiore alla media nazionale 40,1 13,3 Reddito elevato 22,3 7,0