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Corso di laurea in Matematica - Anno Accademico 2/2 FM2 - Fisica Matematica I Soluzioni della Seconda Prova Pre-esonero [9-2-2]. Un corpo di massa m si muove in R 2 sotto l effetto di una forza conservativa di energia potenziale V ( x ): mẍ = V ( x ) con e V >. V (r) = V R 2 r 2 + R 2 (a) Si trovino due integrali primi del moto; (b) Si analizzi qualitativamente il moto radiale, ovvero si trovino i punti di equilibrio, si disegnino le curve di livello e le orbite nel piano (r, ṙ); (c) Si dica se ed eventualmente per quali valori delle grandezze conservate e dei parametri del sistema il moto è aperto e in tal caso si calcoli la distanza di massimo avvicinamento al centro; (d) Si dica se ed eventualmente per quali valori delle grandezze conservate e dei parametri del sistema il moto radiale è periodico e se ne calcolino i punti di inversione e il periodo; (e) Si trovino le condizioni sulle grandezze conservate e i parametri del sistema tali che il moto complessivo del corpo sia periodico. Soluzione: (a) Osserviamo che il sistema è conservativo e il potenziale è centrale per cui si conservano sia l energia meccanica che il momento angolare E = 2 mẋ2 + V ( x ), L = mx ẋ. Ponendo L = L si possono avere due casi: se L = il moto avviene lungo una retta mentre se L la corservazione del vettore L implica che il moto si svolge nel piano ortogonale a L. Scegliendo l asse ẑ del sistema di coordinate lungo L e, passando a coordinate polari (r, ϑ) sul piano ˆx, ŷ, le due grandezze conservate diventano E = 2 mṙ2 + V eff (r), L = mr 2 ϑ, dove V eff (r) = L2 2mr 2 + V (r) = L2 2mr 2 V R 2 R 2 + r 2.

r Figura : Grafico della funzione V (r), r. (b) Vanno distinti i due possibili casi L = e L. Se L = il moto si svolge lungo una retta identificata da un versore ˆk che viene determinato dalle condizioni iniziali e in particolare della posizione del corpo al tempo t =. Notare che perché possa essere L = la velocità al tempo t = deve essere puramente radiale. Il problema si riduce dunque allo studio di un moto unidimensionale nell energia potenziale V (r) (vedi Fig.). L energia E deve essere maggiore di V che è il minimo del potenziale e il moto cambia a seconda se E è positiva o negativa. Se E il moto è aperto e, se la velocità al tempo t = è positiva, il corpo si allontana indefinitamente dall origine, arrivando all infinito in un tempo infinito. Al contrario se la velocità iniziale è negativa il corpo cade sul centro della forza, ma l energia potenziale è differenziabile a r = con derivata continua, il che garantisce l esistenza del moto per tempi successivi. Si noti però che la singolarità delle coordinate polari all origine produce un salto nella coordinata ϑ ϑ + π quando il corpo attraversa l origine. Se invece E < qualunque sia il segno della velocità al tempo t =, il moto è periodico e avviene sul segmento [ r, r ] sulla retta (oppure tra i punti (r, ϑ + π) e (r, ϑ ) in coordinate polari), con r dato da V r = R E. Il periodo del moto T è T = 4 r dr, 2m(E V (r)) dove si è usato il fatto che le orbite sono simmetriche rispetto all origine. Le orbite sono disegnate in Fig.2. Se invece L, il moto radiale avviene sulla semiretta r con potenziale V eff (r) (graficato in Fig.3). Il comportamento della funzione V eff (r) dipende dai parametri m, V, R e dal valore di L e, in particolare, ponendo α := 2mV R,

r r Figura 2: Orbite del moto radiale per L = nel piano (r, ṙ) con r R coordinata lungo la retta su cui si svolge il moto. r Figura 3: Grafico della funzione V eff (r), r nei casi L α (linea blu) e L < α (linea viola). se L α, la funzione è monotona decrescente, positiva e tendente all infinito per r e a per r, come segue dall analisi della derivata V eff(r) = L2 mr 3 + 2V R 2 r (R 2 + r 2 ) 2. Se invece L < α, la funzione è descrescente per r < r, crescente per r > r ed ha un minimo V eff (r ) = V con 2mR r = 2 + 4m 2 R 4 + (α 2 L 2 )L 2 α 2 L 2. Le orbite nei casi L α e L < α sono disegnate rispettivamente in Fig.4 e Fig.5. (c) Il moto radiale è aperto per ogni valore E > nel caso L α e per ogni E se < L < α. La distanza di massimo avvicinamento al centro coincide con il raggio r al tempo se ṙ è positiva a t =, mentre nel caso in cui ṙ <, il massimo avvicinamento si ha in corrispondenza del punto di inversione dell orbita dove ṙ =, ovvero

r r r Figura 4: Orbite del moto radiale nel caso L e L α. r Figura 5: Orbite del moto radiale nel caso L e L < α. per r = r soluzione di E = V eff (r ), r 2 = { 2mER 2 α 2 + L 2 4mE + } 4m 2 E 2 R 4 + (α 2 L 2 ) 2 + 4mER 2 (α 2 + L 2 ), dove abbiamo assunto E >. Nel caso L < α e E = l espressione di r diventa LR r = α2 L. 2 (d) Il moto radiale è periodico per V < E < e L < α e avviene fra i punti di inversione r < r + dati da r± 2 = { 2m E R 2 + α 2 L 2 4m E ± } 4m 2 E 2 R 4 + (α 2 L 2 ) 2 4m E R 2 (α 2 + L 2 ). Il periodo T del moto radiale è T = 2 r+ r dr 2m(E Veff (r)) r 2 + z + R 2 = dz 2mEz(z + R2 ) L 2 (z + R 2 ) + α 2 z. 2 r 2

(e) Il moto complessivo è periodico se L < α e E = V ovvero il corpo si trova nella posizione di equilibrio radiale r = r. Altrimenti se L < α e V < E < il moto complessivo è periodico se la variazione della coordinata angolare ϑ in un periodo è un multiplo frazionario di 2π ovvero se esistono p, q N tali che ϑ = T L 2 ds mr 2 (s) = 2 r+ r L 2 dr mr 2 2m(E V eff (r)) = 2pπ q.

2. Una giostra al luna-park ha un braccio di lunghezza L, che si muove di moto circolare uniforme con centro in O a frequenza angolare ω su un piano verticale. Al braccio della giostra è incernierata una cabina cilindrica, con asse ˆη 3 coincidente con l asse del braccio stesso. La cabina, a sua volta, ruota attorno al suo asse di moto circolare uniforme a frequenza angolare ω 2. Si considerino due sistemi di riferimento: uno fisso κ = (O; ê, ê 2, ê 3 ), con origine in O, asse ê ortogonale al piano di rotazione del braccio e asse ê 3 verticale rivolto verso l alto; uno mobile K = (O ; ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ), con origine O scelta in un punto dell asse comune del braccio e della cabina. All istante t = il braccio della giostra è in posizione verticale verso l alto e la terna (ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ) coincide con (ê, ê 2, ê 3 ). Si calcolino: (a) la legge di trasformazione delle coordinate da κ a K. (b) la legge di trasformazione delle velocità da κ a K. (c) le equazioni di Newton, scritte per componenti nel sistema di riferimento K, per un punto materiale di massa m che si muove sotto l effetto della forza di gravità e delle forze apparenti presenti nella cabina a causa del moto di K rispetto a κ. Soluzione: Siano: r(t) il vettore posizione di O rispetto a O nella base (ê, ê 2, ê 3 ); B t la matrice ortogonale di cambiamento di base da (ê, ê 2, ê 3 ) a (ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ); θ, ϕ, ψ gli angoli di Eulero di nutazione, precessione, rotazione propria che descrivono la posizione di (ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ) rispetto a (ê, ê 2, ê 3 ). Per ipotesi, θ = θ(t) = ω t, ϕ = ϕ(t) = e ψ = ψ(t) = ω 2 t. In termini di questi angoli: il vettore che descrive la posizione dell origine è: r(t) = L sin θ ; cos θ la matrice di rotazione è la composizione di una rotazione di un angolo θ = θ(t) attorno a ê e una rotazione di un angolo ψ = ψ(t) attorno a ˆη 3 : ˆη ˆη 2 = ˆη 3 = cos ψ sin ψ sin ψ cos ψ cos θ sin θ ê ê 2 sin θ cos θ ê 3 cos ψ sin ψ cos θ sin ψ sin θ ê sin ψ cos ψ cos θ cos ψ sin θ ê 2 sin θ cos θ ê 3 B T t ê ê 2 ê 3

Quindi la legge di trasformazione delle coordinate da κ a K è q cos ψ sin ψ Q q 2 = sin ψ cos θ cos ψ cos θ sin θ + L q 3 sin ψ sin θ cos ψ sin θ cos θ con θ = ω t e ψ = ω 2 t, il che risponde al punto (a). Q 2 Q 3 sin θ cos θ Il vettore velocità angolare corrispondente alla rotazione attorno a ê a velocità angolare θ = ω e alla rotazione attorno a ˆη 3 a velocità angolare ψ = ω 2 è ω = θê + ψˆη 3. Dalla legge di cambiamento di base ricavata sopra troviamo che ê = cos ψ ˆη sin ψ ˆη 2, cosicché il vettore velocità angolare nella base (ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ) è: Ω θ cos ψ Ω 2 = θ sin ψ Ω 3 ψ In termini di Ω, la legge di trasformazione delle velocità da κ a K è: dove e q = B t [ Ω Q ] + ṙ, Ω 2 Q 3 Ω 3 Q 2 θ Q 3 sin ψ ψ Q 2 Ω Q = Ω 3 Q Ω Q 3 = ψ Q θ Q 3 cos ψ Ω Q 2 Ω 2 Q θ(q 2 cos ψ + Q sin ψ) ṙ = L θ cos θ sin θ Quindi la legge di trasformazione delle velocità in componenti prende la forma: q cos ψ sin ψ θ Q 3 sin ψ ψ Q 2 q 2 = sin ψ cos θ cos ψ cos θ sin θ ψ Q θ Q 3 cos ψ L θ cos θ q 3 sin ψ sin θ cos ψ sin θ cos θ θ(q 2 cos ψ + Q sin ψ) sin θ ψ(q 2 cos ψ + Q sin ψ) = θ [ (L Q 3 ) cos θ (Q 2 cos ψ + Q sin ψ) sin θ ] + ψ cos θ(q cos ψ Q 2 sin ψ) θ [ (L Q 3 ) sin θ + (Q 2 cos ψ + Q sin ψ) cos θ ] + ψ sin θ(q cos ψ Q 2 sin ψ) che risponde al punto (b). Infine, le equazioni di Newton per un punto materiale di massa m che si muove sotto l effetto della forza di gravità e delle forze apparenti presenti nella cabina a causa del moto di K rispetto a κ hanno la forma: m Q = mg m Ω Q 2mΩ Q mω (Ω Q) ma, () dove G è il vettore accelerazione di gravità g = gê 3 scritto nella base (ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ), ovvero, usando la formula di cambiamento di base dagli ê i agli ˆη i : G sin ψ sin θ G 2 = g cos ψ sin θ. G 3 cos θ

Inoltre A = Bt T r è l accelerazione di O rispetto a O scritto nella base (ˆη, ˆη 2, ˆη 3 ): A A 2 = L θ cos ψ sin ψ cos θ sin ψ sin θ 2 sin ψ cos ψ cos θ cos ψ sin θ sin θ A 3 sin θ cos θ cos θ = L θ 2 dove abbiamo usato che θ =. Usando le espressioni esplicite di G, A, Ω e Ω sin ψ Ω = Ω 2 = θ ψ cos ψ, Ω 3 le equazioni di Newton Eq.() scritte per componenti prendono la forma: Q = g sin ψ sin θ + Q 3 θ ψ cos ψ + 2 Q 3 θ sin ψ + 2 Q 2 ψ +Q ( θ 2 sin 2 ψ + ψ 2 ) + Q θ2 2 sin ψ cos ψ Q 3 θ ψ cos ψ, Q 2 = g cos ψ sin θ Q 3 θ ψ sin ψ 2 Q ψ + 2 Q 3 θ cos ψ +Q 2 ( θ 2 cos 2 ψ + ψ 2 ) + Q θ2 sin ψ cos ψ + Q 3 θ ψ sin ψ, Q 3 = g cos θ (Q cos ψ Q 2 sin ψ) θ ψ 2( Q 2 cos ψ + Q sin ψ) θ +Q 3 θ2 Q θ ψ cos ψ + Q 2 θ ψ sin ψ, che risponde al punto (c).

3. Data una molecola rigida composta da 3 atomi di cui due (A e B) di masse uguali m disposti agli estremi della base di un triangolo equilatero di base l e il terzo (C) di massa 2m nel restante vertice del triangolo, (a) si trovi la posizione del centro di massa; (b) si trovino tre assi principali di inerzia rispetto al centro di massa e si calcolino i relativi momenti di inerzia. Si supponga che la molecola si trovi all istante t = nel piano xy di un sistema di riferimento fisso κ, con il centro di massa coincidente con l origine di κ, il lato AB parallelo all asse y e la massa C sull asse x positivo. Si supponga inoltra che alle particelle A, B e C siano assegnate all istante iniziale delle velocità v A, v B e v C compatibili con il vincolo di corpo rigido. (d) Si discutano le condizioni che devono soddisfare le velocità iniziali v A, v B e v C perché siano compatibili con il vincolo di corpo rigido. (e) Si calcolino le componenti della velocità angolare e della velocità del centro di massa all istante iniziale in termini delle componenti di v A, v B e v C. (f) [Facoltativo]. Si scrivano le equazioni di Eulero per il vettore velocità angolare nel sistema di riferimento K solidale con il corpo e coincidente con κ a t =. Si determini la condizione che devono soddisfare v A, v B e v C affinché la soluzione alle equazioni di Eulero sia aperiodica. Soluzione: L asse del triangolo passante per C e per il punto medio tra A e B è un asse di simmetria del corpo di ordine n = 2, quindi il centro di massa si trova su tale asse, a distanza d da C e a distanza d 2 dal lato A B, con d (2m) = d 2 (m + m) d = d 2 = 3 4 l. Questo risponde al punto (a). Le posizioni delle tre particelle all istante iniziale nel riferimento κ sono: r A = 3 4 l, r 2 B = 3 3 4 4 l, r 2 C = l. Se indichiamo con r a,i la componente i-esima del vettore r a, con a {A, B, C}, la matrice d inerzia rispetto al centro di massa nella base di κ ha la forma: I = m a (ra,2 2 + ra,3) 2 m a r a, r a,2 m a r a, r a,3 m a r a,2 r a, m a (ra, 2 + ra,3) 2 m a r a,2 r a,3 = ml 2 2 3 a=a,b,c m a r a,3 r a, m a r a,3 r a,2 m a (ra, 2 + ra,2) 2 4 5 4 che dimostra che gli assi principali di inerzia coincidono con gli assi coordinati (ê, ê 2, ê 3 ) di κ e che i corrispondenti momenti principali di inerzia sono I = 2 < I 2 = 3 4 < I 3 = 5 4. Questo risponde al punto (b). Le velocità iniziali sono compatibili con il vincolo di corpo rigido se e solo se esistono due vettori ω (che corrisponde alla velocità angolare del sistema attorno al centro di massa all istante iniziale) e v G (che corrisponde alla velocità del centro di massa all istante iniziale) tali che v A = ω r A + v G, v B = ω r B + v G, v C = ω r C + v G,

che in componenti prendono la forma: v A, = 2 ω 3 + v G, v B, = v A,2 = 2 ω 3 + v G, 3 4 ω 3 + v G,2 v B,2 = 3 v A,3 = 2 ω + 4 3 4 ω ω 3 + v G,2 2 + v G,3 v B,3 = 2 ω + 3 4 ω 2 + v G,3 v C, = v G, v C,2 = 3 4 ω 3 + v G,2 (2) v C,3 = 3 4 ω 2 + v G,3 che sono 9 relazioni lineari in 6 incognite (le tre componenti di ω e le tre componenti di v G ) che ci permettono di ricavare: v G, = v C, v G,2 = v B,2+v C,2 2 v G,3 = v A,3+v B,3 +2v C,3 4 ω = v A,3 v B,3 ω 2 = v A,3+v B,3 2v 3 C,3 ω 3 = 2(v B, v C, ) Le 9 relazioni Eq.(2) sono piú delle incognite, quindi non possono essere tutte linearmenti indipendenti tra loro: perché il sistema sia risolubile devono valere 3 condizioni di compatibilità, e piú precisamente: 2v C, = v A, + v B,, v A,2 = v B,2, v C,2 v B,2 = 3 [ v B, v C, ], (4) come si verifica facilmente dalle Eq.(2). L Eq.(4) risponde al punto (d), mentre l Eq.(3) risponde al punto (e). Infine, usando le espressioni esplicite di I, I 2, I 3, si vede che le equazioni di Eulero per il sistema sono: Ω (t) = Ω 2 (t)ω 3 (t) Ω () v A,3 v B,3 Ω 2 (t) = Ω (t)ω 3 (t), Ω 2 () = v A,3 +v B,3 2v 3 C,3 (5) Ω 3 (t) = 5 Ω (t)ω 2 (t) Ω 3 () 2(v B, v C, ) dove il dato iniziale è lo stesso ricavato nella Eq.(3), poiché all istante iniziale i sistemi di riferimento mobile e fisso coincidono. La soluzione alle equazioni di Eulero è aperiodica se e solo se L 2 = 2EI 2 (dove L 2 = I 2 Ω 2 + I 2 2 Ω 2 2 + I 2 3 Ω 2 3 e 2EI 2 = I I 2 2Ω 2 + I 2 2 Ω 2 2 + I 3 I 2 Ω 2 3) e, allo stesso tempo, Ω() non è orientato lungo il secondo asse principale di inerzia. Combinando queste due condizioni, troviamo che la soluzione alle equazioni di Eulero è aperiodica se e solo se I (I 2 I )Ω 2 () = I 3 (I 3 I 2 )Ω 2 3(), ovvero Ω 2 () = 5Ω 2 3() che, in termini delle componenti delle velocità iniziali, diventa: il che risponde al punto (f). (3) (v A,3 v B,3 ) 2 = 2(v B, v C, ) 2 (6)