Anno Scolastico 2016 / 2017 prof. Paolo Beretti. Percezione visiva

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Transcript:

Anno Scolastico 2016 / 2017 prof. Paolo Beretti Percezione visiva 1. Illuminazioni 2. Occhio e cervello 3. Organizzazione del campo visivo 4. La percezione della profondità 5. Effetti ottici 6. Equilibri e pesi visivi

2. Occhio e cervello Le immagini vengono percepite nel momento in cui i loro raggi luminosi entrano nei nostri occhi, Corteccia visiva vengono impressi nella retina (formata da cellule nervose) e - trasformati in impulsi elettrici - viaggiano fino alla parte posteriore del cervello, dove vengono interpretati dalla corteccia visiva.

In questo ingrandimento vediamo che le immagini entrano dal centro della pupilla (attraverso una apertura piccola quanto un foro stenopeico di una fotocamera), vengono concentrate dalla lente detta cristallino e finiscono ribaltate nel fondo del globo oculare, dove vengono impresse nella retina. La corteccia visiva ribalta nuovamente l immagine.

Il CAMPO VISIVO corrisponde alla parte di spazio che riusciamo a vedere davanti a noi, mantenendo ferma la testa. E la fusione dei campi circolari dei due occhi (distanti circa 6 cm.), che si intersecano parzialmente al centro: CAMPO VISIVO sinistro destro risultante: 150 180 Il cervello unisce le due immagini che gli arrivano dalle due retine, fondendole e illudendoci che si tratti di un unica immagine.

sinistro destro L immagine risultante è stereoscopica cioè tridimensionale.

Guardando con un solo occhio si ha una visione meno illusoria, quindi più precisa, ma meno tridimensionale. In questa illustrazione vediamo quello che percepisce un occhio sinistro: contorni curvilinei, profilo del naso.

Occorre anche notare che soltanto il centro della visione è a fuoco: Perché nel centro della retina, chiamato fòvea si concentra il maggior numero di coni. Tutto il resto è sempre più sfocato, quanto più ci si allontana dal centro di quello che stiamo inquadrando. E nella periferia del nostro campo visivo (la coda dell occhio ) abbondano i bastoncelli, che vedono in sfumature di grigio.

Per ricostruire più chiaramente la realtà globale che ci circonda, i nostri occhi sono quindi predisposti per muoversi continuamente, molto più di quanto possiamo rendercene conto.

Questi spostamenti rapidi degli occhi, spesso involontari e non del tutto controllabili, si chiamano movimenti saccadici ; dei volti, ad esempio, analizzano i dettagli, i contorni e alcuni punti strategici.

Il CHIASMA OTTICO Il nostro cervello, visto dall alto, appare diviso in 2 emisferi. L emisfero di sinistra controlla tutta la parte destra del nostro corpo. L emisfero di destra controlla tutta la parte sinistra del corpo.

Inoltre, l emisfero di sinistra è sede della logica e del linguaggio. L emisfero di destra è sede della percezione estetica e del controllo della spazialità. Le persone mancine hanno le competenze cerebrali scambiate.

La lateralizzazione dal punto di vista percettivo La retina di ciascun occhio separa l immagine che riceve in due metà, che arrivano separatamente alle cortecce visive dei due emisferi. Le immagini che sono a sinistra nel nostro campo visivo ( ) arrivano nelle metà destre della retina sinistra e della retina destra; vengono poi trasmesse all emisfero destro. Le immagini che sono a destra nel nostro campo visivo ( ) arrivano nelle metà sinistre della retina sinistra e della retina destra; vengono poi trasmesse all emisfero sinistro.

Questo incrocio dei nervi ottici prende il nome di CHIASMA OTTICO (= incrocio a X). Normalmente, quindi, riusciamo a leggere solo con le metà destre di entrambi gli occhi; i mancini leggono con le metà sinistre. Il controllo estetico mentre si disegna è affidato all emisfero opposto a quello del linguaggio: il parlare ostacola la pratica artistica!