Atto di indirizzo Docenti di sostegno 5 Circolo Didattico E. De Amicis, Livorno



Documenti analoghi
VADEMECUM insegnante di sostegno - IPSSAR Tognazzi

IPSSAR UGO TOGNAZZI VADEMECUM INSEGNANTE DI SOSTEGNO

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO

FIGURE OPERANTI ALL INTERNO DELLA SCUOLA E LORO RUOLI

Vademecum dell Insegnante di Sostegno

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO DEL GRUPPO H

Parte 1 : Analisi dei punti di forza e di criticità a.s

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

Vademecum dell insegnante di sostegno a.s

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L HANDICAP. Art. 1 - Istituzione del Gruppo di Lavoro sull'handicap dell'i.c. di Belvedere M.mo.

HANDICAP E INTEGRAZIONE

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA GESTIONE DELL ATTIVITA DI SOSTEGNO (PER STUDENTI IN SITUAZIONE DI HANDICAP)

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

Allegati al POF ALLEGATO 1: PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L'IMPORTANZA DI UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA «S. BIVONA» Prot. n.7951/a6 Circolare n.18/sp Menfi, 09/11/2013

P GESTIONE DELLE ATTIVITA DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUA ZIONE DI HANDICAP

Dalla lettura alla stesura

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnante di classe, di sostegno, assistenti educatori)

Progetto Comes, sostegno all handicap

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un

BUONE PRASSI PER L ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO SAN GIOVANNI TRIESTE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA. (Anno scolastico 2011/2012)

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI DISABILI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

Disturbi Specifici dell Apprendimento

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Presiede la riunione: Il Dirigente Scolastico Il Collaboratore Vicario Il Docente Delegato prof.

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

Protocollo HC. Protocollo Handicap. IO-06 Rev. 0 Pag. 1 di 4. Tipo documento: Istruzione Operativa Area Qualità. Copia controllata n.

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico Terni

Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH)

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Vademecum procedure per alunni con bisogni educativi speciali Indice

Incontri di prima formazione

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAMSCI + RODARI SESTU

Questo documento è uno strumento a disposizione degli insegnanti di sostegno e dei docenti curricolari.

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI.

ACCORDI DI PROGRAMMA

Piano Annuale per l Inclusione

PROTOCOLLO PER L INCLUSIONE

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

Prot. n. Polignano a Mare,li 14/10/2013. Ai docenti coordinatori SEDE

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO VIA FOSSA DELLA NEVE PRIZZI (PA)

Gestione servizio di segreteria (Processo di Supporto)

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DSA

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE

ALUNNO CON DISABILITA

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

Istituto Comprensivo di San Vito al Tagl.to

IPSSEOA Michelangelo Buonarroti - Fiuggi -

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

Scuola ISTITUTO COMPRENSIVO TARRA DI BUSTO GAROLFO (MILANO) a.s 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA. Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti

ISTITUTO COMPRENSIVO di OPPEANO Via A. Moro, 12 tel. 045/ telefax: 045/

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DISABILI

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

VITALBA ONLUS PREMESSA :

Istituto Comprensivo ex S.M. F. Torraca

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIANO DA CHIUSI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. Che cosa è il protocollo di accoglienza?

OGGETTO: Scuola Primaria -Calendario scrutini/valutazione primo quadrimestre a.s. 2014/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO COMUNICA

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.)

N. ore per attività individuali fuori dalla. insegnanti) gestite per gruppi nello stesso gruppo classe): 30

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

IL GRUPPO DI LAVORO SULL HANDICAP DI CIRCOLO/ISTITUTO I.S.I.S. Leonardo Da Vinci di Firenze martedì 5 marzo 2013

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO A.S. 2014/2015

ISTITUTO COMPRENSIVO G. MARCONI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE: SEZIONE ALUNNI CON CERTIFICAZIONE L. 104/92

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado I. Nievo Comuni di Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore

INDICAZIONI PER IL CONSIGLIO DI CLASSE E L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Transcript:

ACCOGLIENZA DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO TITOLARITA ASSEGNAZIONE all alunno e alla classe ORARIO SERVIZIO L insegnante di sostegno sarà accolto dal Dirigente Scolastico e dalla Funzione Strumentale per l inclusività. All atto di presentazione, la F.S. consegnerà copia questo atto in cui sono riassunti compiti e doveri dell insegnante di sostegno. Il docente di sostegno dovrà compilare tutte le documentazioni inviate per e-mail dalla funzione strumentale nei tempi stabiliti. Il docente di sostegno è docente della classe e ne è contitolare. Per questa ragione partecipa a tutte le riunioni del consiglio di interclasse, alle riunioni di programmazione, agli incontri con i genitori o con i e rappresentanti e agli scrutini di tutti gli alunni della classe di cui è titolare. Il criterio principe che guida l assegnazione è quello della continuità didattica. Si terrà conto della necessità di avvicendamento sui casi maggiormente complessi e psicologicamente rischiosi per l insegnante stesso. Verranno valutate anche le desiderata, le competenze ed eventuali dinamiche che possono costituire un ostacolo ad una didattica efficace. L orario dell insegnante di sostegno è uguale a quello dei docenti dell ordine di scuola di servizio. L'orario dovrà essere didatticamente funzionale ai bisogni dei singoli alunni disabili e dovrà tenere conto di quanto segnalato dai docenti curricolari del consiglio di interclasse e approvato dal Dirigente Scolastico. STESURA DEL P.D.F. (PROFILO DINAMICO FUNZIONALE) E STESURA DEL P.E.I. (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Il PDF e uno dei documenti richiesti dalla legge 104/92 ed è atto successivo alla Diagnosi Funzionale, rilasciata dagli operatori sanitari, propedeutico alla stesura del Progetto Educativo Individualizzato, e viene definito e cadenzato dal DPR del 24/02/1994 (atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Aziende Sanitarie Locali in materia di alunni portatori di handicap). Si precisa che non essendo più prassi corrente della ASL produrre la DF, alcuni alunni potrebbero non averla, o avere relazioni di accompagnamento alla richiesta dell accertamento dello stato di Handicap ai sensi della 104. L insegnante di sostegno dovrà, insieme agli operatori dei servizi ASL che hanno in carico l utente, ai docenti curriculari del consiglio di classe e la famiglia compilare il PDF utilizzando anche la griglia descrittori presente nel documento stesso. L insegnante di sostegno congiuntamente con gli operatori dei servizi ASL che hanno in carico l utente, i docenti curriculari della classe e la famiglia predisporrà il PEI, ovvero il piano educativo individualizzato, ai sensi del comma 5 art. 12 legge 104/92.

Si fa presente che nel nostro Circolo Didattico i due documenti sopra citati ( PDF e PEI) vengono compilati congiuntamente durante gli incontri Scuola-Famiglia-Asl o altri operatori accreditati. A tal fine, è importante che l insegnante di sostegno prenda visione dei documenti relativi a tutto il vissuto scolastico di ciascun alunno assegnato, depositati, presso la segreteria didattica dell Istituto, all interno di un faldone. - I documenti sono rappresentati da: 1. diagnosi funzionale o relazioni; 2. fascicolo personale dell alunno comprendente fondamentalmente la storia dell alunno, la presentazione dell alunno, il profilo dinamico funzionale (P.D.F.), il piano educativo individualizzato (P.E.I.) e la relazione finale; 3. registro dell insegnante di sostegno. I documenti devono essere visionati all interno dell edificio scolastico e non possono essere portati al di fuori di esso neanche sotto forma di fotocopie. Qualora l incontro PEI avvenisse al di fuori dell edificio scolastico, il docente è autorizzato a prelevare il documento congiunto (PDF + PEI) e a riconsegnarlo al più presto, compilato, non più di 5 gg dopo la data di tale incontro. Qualora si trattasse di nuova certificazione, è importante recuperare il maggior numero di informazioni possibili dai docenti o dai registri/verbali degli anni precedenti. Si ricorda che il PEI è un documento importante e significativo anche da un punto di vista formale, che rimane agli atti. Il PEI, in quanto documento dinamico che segue la crescita dell alunno, è modificabile anche in corso d anno, nei casi in cui se ne ravvisasse la necessità. Il modello PEI compilato in ogni sua parte sarà consegnato al personale addetto in segreteria o alla Funzione Strumentale per l inclusività e una copia andrà allegata al registro dell alunno. DIDATTICA Tutti i docenti del team, insieme all insegnante di sostegno, sono chiamati alla costruzione di un progetto formativo comune, coerente ed unitario attraverso la strategia pedagogica condivisa del team. È un lavoro complesso ed impegnativo che mette al centro del processo di inclusione gli insegnanti curricolari che cooperano con gli insegnanti specializzati di sostegno nella co-progettazione, quindi è fondamentale la prospettiva di valorizzare il ruolo dei docenti disciplinari nella didattica speciale inclusiva. Un altro aspetto pedagogico importante è la risorsa compagni (apprendimento reciproco, educazione tra pari) e l utilizzo di strategie didattiche innovative ed inclusive come il cooperative-learning Se l insegnante di sostegno, osservato l alunno, valutata la sua specifica situazione, sentiti i docenti del team, le FFSS, il DS e i genitori reputa

indispensabile lavorare al di fuori del contesto classe, dovrà indicare orario, luogo e attività che verranno svolte secondo questa modalità. Inoltre con cadenza bimestrale, a partire dal secondo quadrimestre, verrà preparata un UA calibrata sull alunno relativa ad una o più discipline a discrezione del docente. La professionalità dell insegnante di sostegno si afferma specificamente nella capacità di adeguamento delle attività alle singole situazioni di apprendimento. Ciò comporta un lavoro di condivisione in sede di programmazione di team. INCONTRI CON I GENITORI L insegnante di sostegno, unitamente con gli insegnanti del team, gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio mirato alla restituzione di una immagine dell alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le risorse, in una prospettiva che guarda ad un futuro di autonomia e di persona adulta. Nella sua attività punta anche a riconoscere e ad attivare le risorse della famiglia, per una collaborazione e condivisione di obiettivi educativi e strategie PROPOSTA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO INVIDUALIZZATA E DIVERSIFICATA Nel caso in cui si ravvisi la necessità di una programmazione differenziata, si esaminerà, d intesa coi docenti del team, mettendolo a verbale. E necessario richiedere un formale assenso o diniego, ai genitori, alla proposta dell elaborazione di un piano educativo individualizzato e diversificato in funzione di obiettivi didattici e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e una valutazione dei risultati dell apprendimento, con l attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento del citato piano educativo individualizzato e non ai programmi ministeriali per l alunno/a in questione. Una copia di tale proposta, firmata dal genitore, va consegnata alla Funzione strumentale per l inclusività. REGISTRAZIONE DEGLI ESITI DELLE VERIFICHE RIUNIONI DI COLLEGAMENTO E CONDIVISIONE È possibile compilare le tabelle di registrazione degli esiti delle verifiche sia manualmente che digitalmente. Nel secondo caso è bene stampare i documenti periodicamente e inserirli nella cartellina del PEI, oltre che allegarli nel registro, in modo che siano immediatamente consultabili in caso di necessità. I docenti di sostegno dei due ordini di scuola, insieme o separatamente, saranno invitati dalle FS H, durante l anno scolastico, ad alcune riunioni di verifica andamento delle attività, condivisione risorse e materiali didattici, comunicazione di problematiche emerse, ed eventuali comunicazioni.

USCITE DIDATTICHE D ISTRUZIONE E In fase di progettazione di uscite didattiche e visite d istruzione è necessario tener presenti le esigenze e le eventuali difficoltà degli alunni disabili (attenzione a mete, mezzi di trasporto, presenza di barriere architettoniche, ecc.). Per gli alunni in situazione di handicap la Nota n. 645 dell'11/04/2002 pone particolare attenzione al diritto degli alunni disabili a partecipare alle gite scolastiche. La Nota richiama le CC.MM. n. 291/92 e n. 623/96 che affidano alla comunità scolastica la scelta delle modalità più idonee per garantire tale diritto. Il rapporto docentialunni di 1 a 15 durante le uscite, in presenza di alunni certificati, scende in base alla gravità del caso, anche nell eventualità che sia presente l educatore o il genitore. Si ricorda che non è un obbligo del docente di sostegno partecipare ad uscite e visite, qualunque insegnante della scuola può accompagnare il gruppo-classe, purché si raggiunga il numero di accompagnatori necessario. Si valuterà caso per caso l opportunità della partecipazione del docente di sostegno, in base alle esigenze dell alunno. ALTRI DOVERI INSEGNANTI DI SOSTEGNO L insegnante di sostegno inoltre deve svolgere i compiti sotto elencati. - Prendere visione dei documenti e della modulistica d istituto. - Firmare il registro di classe. - Partecipare a tutti i consigli interclasse in quanto contitolare. - Se possibile, coordinarsi con i docenti di classe in vista delle interrogazioni e dei compiti in classe. - Proporre la strutturazione di attività didattiche e prove equipollenti o differenziate, d intesa con il docente curricolare, qualora l alunno non sia in grado di svolgere le medesime prove degli alunni della classe. ASSENZE DOCENTI DI SOSTEGNO Le assenze devono essere comunicate la mattina alle 7.30 all'operatore del centralino. Per assenze di più giorni dare comunicazione alla Funzione strumentale per l inclusività.

ASSISTENZA SPECIALISTICA IN FAVORE DEGLI ALUNNI DISABILI Gli assistenti educativi sono una risorsa importante per la scuola: vengono assegnati su progetti educativi che prevedono la figura di un mediatore, facilitatore delle relazioni e delle autonomie personali degli alunni disabili. Sono richiesti dal servizio di neuropsichiatria infantile. Sono parte integrante del progetto educativo predisposto sull alunno/a, pertanto: - partecipano alla stesura e verifica della progettazione; - svolgono attività individualizzate predisposte dall insegnante di sostegno all interno o all esterno dell aula (come da piano di lavoro inserito nel PEI); - si alternano nell orario scolastico con i docenti di sostegno, secondo i criteri stabiliti e il piano educativo individualizzato; - possono partecipare ai progetti, alle uscite didattiche previste per la classe (in questo caso non sono responsabili degli alunni, deve essere quindi previsto un congruo numero di docenti accompagnatori); - devono essere presenti agli incontri con le famiglie e gli operatori socio-sanitari.