Politica ed economia della Nigeria Giovanni Carbone Università degli Studi di Milano e ISPI
Perché la Nigeria è importante in Africa: la forza dei numeri 1 a per dimensione economia: $522 mld (32,5 % Pil subsahariano) 7% crescita annua 2000 2020 (effettiva/attesa) 1 a per popolazione: 174m di abitanti, diventerà 3 più popoloso al mondo 1 a per produzione petrolio: 2,3 2,4 milioni b/g nodo geopolitico di incontro Islam Cristianesimo potenza militare in una regione di stati minori (West Africa) alleato strategico US, ma anche rapporti crescenti con Cina e Brasile
Una potenza demografica emergente da 174m abitanti a quasi 1 miliardo nel 2100 diventerà il 3 paese più popoloso dopo India e Cina Proiezioni popolazione (7 paesi più popolosi), 1950-2100 Fonte: UN Population Division (Online database, aprile 2014)
Una società complessa e frammentata eterogeneità etnica e frattura nord musulmano / sud cristiano grandi disparità economiche (regionali e sociali) instabilità politica: 6 colpi di stato, 2 guerre civili dai regimi militari al ritorno ai governi eletti (1999) violenze nel sud (Delta del Niger): picco 2004 2008, poi pirateria violenze nel nord (Borno): Boko Haram, escalation dal 2009 4
50,2 % 33 % 16 %
Militarismo ed elezioni nei regimi nigeriani 1960 indipendenza da UK e «Prima repubblica» federazione di 3 regioni, multipartitismo a base etnica 1966 75 regime militare di Yakubu Gowon (1966 75) inizia creazione nuovi stati: negli anni diventeranno 36 nel 1996 guerra del Biafra (1967 70): 100mila militari morti + 500mila 2m civili per carestia 1979 83 «Seconda repubblica», gov. Shehu Shagari 1985 93 regime militare di Ibrahim Babangida 1993 transizione democratica alla «Terza repubblica» abortita 1993 98 regime militare di Sani Abacha 1999 «Quarta repubblica» 1960 indipendenza 1999: 29 anni di regimi militari su 39 anni militari auto rappresentatisi come unica forza unificante e stabilizzante un aura via via deterioratasi: nel 1996 la Nigeria era il più corrotto di 54 paesi coperti dalla prima graduatoria di Transparency International
Corruzione in Nigeria 1996: 54 su 54 1997: 52 su 52 1998: 81 su 85 2012: 139 su 174 2014: 136 su 174 CPI di Transparency International
Il sistema politico nigeriano post 1999 1999 «Quarta Repubblica» 1999 2007 Olusegun Obasanjo presidente (PDP, yoruba, cristiano del sud) 2007 2010 Umaru Yar Adua (PDP, fulani, musulmano del nord) 2010 Goodluck Jonathan (PDP, ijaw, cristiano del sud) 4 tornate elettorali (1999,2003,2007,2011) 3 presidenti eletti consecutivamente assetto politico istituzionale e dinamiche politiche modello USA: federazione, presidenzialismo, bicameralismo, sistema maggioritario sistema partitico in parte lungo linee etniche/regionali, con egemonia del People s Democratic Party «zoning» (rotazione) e «federal character principle» (quote etniche) tensioni centro/periferia (ad es. sharia, «derivation formula») corruzione e clientelismo (petrolio/«maledizione delle risorse»), al centro e locale ruolo politico di militari ed ex militari riformismo (e.g. 2003 NEEDS, 2011 Ngozi Okonjo Iweala, ecc.)
Assemblea Nazionale (4 anni) Senato (109) Camera dei Rappresentanti (360) Presidente (4 anni x 2 max) Giudiziario Corte suprema Corti federali Corti statali Corti della Sharia Corti consuetudinarie Vice Presidente Federal Executive Council Governi statali e locali Governatori e parlamenti statali (36) Governi locali (774) (Autorità tradizionali) partiti elettorato
Devoluzione federale per la gestione della diversità etnica numero stati: da 3 macro regioni a 36 stati stato unitario con forte decentramento? risorse come quota delle entrate fiscali: 53% governo federale + 27% stati federati + 20% governi locali «principio di derivazione»: 13% entrate petrolifere agli stati produttori capacità/competenze degli stati federati e aspettative della popolazione nei loro confronti
Nascita e ascesa di Boko Haram 2001 02 setta jihadista sunnita BH emerge a Maiduguri (Borno State) Cosa chiede? giustizia sociale attraverso rigorosa sharia in tutto il paese e per tutti hausa boko per libro + arabo haram per proibito, contro Dio o peccato 2009 sollevazioni in quattro stati (Borno, Bauchi, Kano, Yobe) contro le autorità morte da martire del fondatore Mohammed Yusuf (kanuri), di approccio teologico e politico successore Muhamed Shekau (kanuri) più intransigente, militaristico e regionale/internazionale 2011 escalation nazionale: violenze pre /post elezioni presidenziali 2012 Maiduguri verso guerriglia, intervento truppe governative 2013 stato di emergenza in 3 stati (Yobe, Borno e Adamawa) [terminato nov. 2014?] 2014 ulteriore escalation e tentativi di controllo nicchie di territorio; risposta militare alternata a qualche apertura negoziale 2015 (gennaio) strage di Baga (150 o 2000 vittime?!) e assedio a Maiduguri Movimento transfrontaliero: Camerun: rapimenti e attacchi a caserma Niger: territorio in cui riparano i jihadisti dopo incursioni? tenaglia BH / AQMI? Ciad: militarmente relativamente efficace
Nascita e ascesa di Boko Haram 2001 02 setta jihadista sunnita BH emerge a Maiduguri (Borno State) Cosa chiede? giustizia sociale attraverso rigorosa sharia in tutto il paese e per tutti hausa boko per libro + arabo haram per proibito, contro Dio o peccato 2009 sollevazioni in quattro stati (Borno, Bauchi, Kano, Yobe) contro le autorità morte da martire del fondatore Mohammed Yusuf (kanuri), di approccio teologico e politico successore Muhamed Shekau (kanuri) più intransigente, militaristico e regionale/internazionale 2011 escalation nazionale: violenze pre /post elezioni presidenziali 2012 Maiduguri verso guerriglia, intervento truppe governative 2013 stato di emergenza in 3 stati (Yobe, Borno e Adamawa) [terminato nov. 2014?] 2014 ulteriore escalation e tentativi di controllo nicchie di territorio; risposta militare del governo alternata a qualche apertura negoziale 2015 (gennaio) strage di Baga (150 o 2000 vittime?!) e assedio a Maiduguri Movimento transfrontaliero: Camerun: rapimenti e attacchi a caserma Niger: territorio in cui riparano i jihadisti dopo incursioni? tenaglia BH / AQMI? Ciad: militarmente relativamente efficace
15
15.000 morti totali (2009 2015) (ACLED, in The Economist, 19 gennaio 2015)
Le radici locali del jihadismo nigeriano Perché BH si sono mobilitati? Il ruolo del contesto locale egemonia politica del PDP e «tradimento del nord» 50 60% dei voti e 21 29 su 36 governatori nelle quattro elezioni 1999 2011 rottura dell alternanza ( zoning ) tra presidenti del nord e presidenti del sud marginalizzazione economica e sofferenza sociale del nord malgoverno/corruzione e povertà estrema: nord est 50,2% versus sud ovest 16% (2013) Boko Haram è fenomeno principalmente nigeriano (più che transnazionale), benché le sue ramificazioni siano poi regionali e internazionali
2014: la 1 a economia in Africa economia storicamente dominata dal petrolio 2,3m b/g, 40% del PIL, 95% dell export, 80% entrate statali instabilità economica e scarsa diversificazione il rebasing del 2014: nuova stima del Pil: $ 510 mld (incremento 89%), supera il Sudafrica più che una semplice terra del petrolio (The Economist) non oil sector cresciuto 7,8% (2013), sopr. agricoltura, commercio e servizi (e.g. ICT, Nolliwood, ecc.) accesso all ECOWAS, mercato regionale di 15 paesi e 340m abitanti verso Nigeria Vision 20:2020 24 a economia al mondo obbiettivo: tra prime 20 economie del mondo nel 2020 con PIL $900 mld e reddito pro capite $4.000 rischi: prezzo greggio, sicurezza/terrorismo, corruzione/burocrazia, ciclo elettorale (2015)
Le riforme economiche di Obasanjo 1986 96 (Babangida/Abacha) programmi aggiustamento strutturale con IMF WB implementazione e risultati parziali, e.g. crescita stabilizzata ma modesta: 1992 2002 contrazione reddito pro capite (crescita media PIL 2,2 %, ma crescita media popolazione 2,8%) Ritorno al governo civile eletto e amministrazione Obasanjo II: 2003 National Economic Empowerment and Development Strategy (NEEDS) riforme macroeconomiche, e.g. per ridurre volatilità economica (oil based fiscal rule, e.g. $25 in 2004, $30 in 2005, $35 in 2006, versus $38, $54, $68) riforme strutturali (e.g. settore pubblico, privatizzazioni, banche, tariffe doganali) riforme governance: norme appalti pubblici e trasparenza spesa pubblica, EITI, lotta corruzione pbl: a livello stati federati SEEDS (State Economic Empowerment and Development Strategies) 2005 cancellazione debito ($18bn) dai donatori del Club di Parigi crescita economica più sostenuta
Il rilancio delle riforme economiche 2008 NEEDS II 2009 Nigeria Vision 20:2020, obbiettivo: tra le 20 maggiori economie entro 2020 2011 Transformation Agenda 2011 2015 Ngozi Okonjo Iweala ministro finanze 2003 2006 e 2011 fondamenti macroeconomici forti (deficit, debito, inflazione) (AEO 2014:10) alcune riforme recenti: 2011 Agricultural Transformation Agenda: piano promozione dell agricoltura e agribusiness per ridurre importazioni (e.g. riso e zucchero) e creare lavoro (seppur solo 1,5 2011 Nigeria Sovereign Investment Authority (NSIA) come fondo sovrano 2012 Petroleum Industry Bill: nuovo disegno di legge sugli idrocarburi (ancora in parlamento) 2013 Power Sector Reform: separazione (produzione e distribuzione) e privatizzazione 2013 Common External Tariff (CET, in vigore da 2015): armonizza e integra meglio i mercati dei paesi dell Ecowas 2013 National Integrated Infrastructure Master Plan 2014 2043: piano per affrontare il deficit infrastrutturale nigeriano
Settori economici (% del Pil) 2011 2013 Agricoltura, caccia, foreste, pesca 30,9 22,0 Costruzioni 1,2 3,1 Elettricità, gas e acqua 0,2 1,3 Servizi finanziari, immobiliari e imprenditoriali 6,2 14,6 Manifattura 1,9 6,8 Minerario 40,9 14,5 Altri servizi 1,1 4,4 Amministrazione pubblica, istruzione, sanità e altri servizi 0,7 3,6 Trasporti, stoccaggio e comunicazioni 2,3 12,2 Commercio ingrosso e dettaglio, hotel e ristoranti 14,6 17,5 Totale 100 100 Fonte: African Economic Outlook, Nigeria, 2013 e 2014
dopo il rebasing struttura economia assomiglia a quella dell India
NIGERIA: dal 2014 la maggiore economia dell Africa Crescita media 8,2% nel 2000 2013 Tasso di crescita del Pil (variazione % annua)
Grandi progressi economici dal 2000, ma disuguaglianze forti: almeno il 33 35% della popolazione vive in povertà assoluta (ovvero con meno di $1,25 PPA al giorno) 33