1. Quadro generale delle strategie implementate e degli investimenti finanziari



Documenti analoghi
IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

COMPETENZE DEI SERVIZI Servizio Pianificazione strategica e Comunicazione (DL 21)

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

ACCORDO. Tra MIUR. la Regione Sardegna. per. La realizzazione di interventi finalizzati all integrazione e al potenziamento dell offerta di istruzione

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Politiche attive del lavoro e formazione: dalla sperimentazione dei progetti pilota alla programmazione regionale:

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

La programmazione Regionale

PROGRAMMAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014/2020 CONCERTAZIONE CON IL PARTENARIATO ISTITUZIONALE, ECONOMICO - SOCIALE, DI SETTORE

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Programma Operativo della Regione Lombardia Obiettivo 3 Fondo FSE

LA CONFERENZA UNIFICATA

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

Le agevolazioni regionali per l imprenditoria giovanile, femminile e dei soggetti destinatari di ammortizzatori sociali (L.R.

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

Ministero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA)

Schema del PON Competenze per lo Sviluppo

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE SICILIA FONDO SOCIALE EUROPEO

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE VENETO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PIEMONTE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo che riconoscono alla scuola

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

La validazione degli apprendimenti in Italia: un percorso in cerca di conclusione di Alessandra Ferrari

Indicatori di realizzazione finanziaria SPESE DI FUNZIONAMENTO. Capacità d'impegno

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

DELIBERAZIONE N. DEL

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico febbraio 2014

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

Finalizzazione delle risorse relative all'accordo di programma MIUR - (2) Emanato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/

PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E UNIONE DELLE PROVINCE D ITALIA

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

PROGRAMMAZIONE FONDI STRUTTURALI PON SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE PER L OCCUPAZIONE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

2. La Regione, altresì, riconosce e valorizza il ruolo di rilevanza sociale delle associazioni regionali di tutela delle categorie dei disabili.

TURISMO. Decreto N. 185 del Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

PROGRAMMA DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL'OCCUPAZIONE STABILE E AL SUPERAMENTO DELLA PRECARIETÀ DEL LAVORO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria

Ambito Distrettuale 6.1

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

(Presidenza det Consiglio dei Ministri 'Ministero detta Satute (Dipartimento detta Funzione (Pu66tica (Dipartimento detta Qualità

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE MARCHE IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

Consiglio Regionale della Toscana

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Art. 1 Finalità. Art. 2 Apprendistato.

ATDAL Over 40. ASSOCIAZIONE NAZIONALE TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI OVER 40 Associazione di Promozione Sociale

II.11 LA BANCA D ITALIA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno

ABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente. Gli ambiti di ricerca in ABI Energia

DECISIONE DELLA COMMISSIONE. del 08-XI-2007

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA Riccardo Banfi Milano - 10 settembre 2014

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;

ALLEGATO 1. Specifiche del Budget di spesa riportato al Capitolo III del formulario di candidatura.

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA

Comune di San Martino Buon Albergo

International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0

REGIONE TOSCANA PREAMBOLO

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Settembre 2014

DGR 399 DD LA GIUNTA REGIONALE

Avvio della programmazione

Il ruolo della valutazione e del sistema di governance delle pari opportunità nella programmazione

Transcript:

CAPITOLO I QUADRO GENERALE 1. Quadro generale delle strategie implementate e degli investimenti finanziari 1.1. Aspetti generali L'attuazione delle strategie di lifelong learning tende ad assumere in Italia un carattere trasversale, nel quadro di un processo riformatore dei sistemi educativi e formativi in atto nelle diverse dimensioni normative, organizzative, operative. Il lifelong learning in Italia è, dunque, "diffuso" all'interno dei sistemi dell'istruzione, della formazione e del lavoro; è articolato, per quanto riguarda le competenze in fatto di programmazione, gestione e valutazione delle azioni, in diversi livelli istituzionali (vedi paragrafo 1.3). Va comunque sottolineato, ed è una delle criticità, che le diverse componenti dell'arcipelago lifelong learning non hanno ancora raggiunto la dimensione di sistema. I motivi vanno rintracciati nella complessità e nell articolazione del lifelong learning in Italia, che rende difficile il coordinamento a livello nazionale. E' comunque intenzione dei diversi attori istituzionali ripristinare un tavolo permanente che faciliti il coordinamento, a partire dalla costituzione del gruppo tecnico istituzionale che ha redatto il presente rapporto, e dalla presenza del seminario sul lifelong learning all'interno del Semestre di presidenza italiana del Consiglio dell Unione europea. 1.2. Fonti di finanziamento e avanzamento della spesa I diversi segmenti di carattere formale del lifelong learning attingono a finanziamenti pubblici, locali, nazionali e comunitari. In tale rapporto si intende sottolineare in modo particolare l'apporto sostanziale del Fondo sociale europeo (Fse) non solo in termini finanziari, ma anche in termini di qualità programmatoria. Grazie al Fse, infatti, è stato possibile attivare nuove tipologie d'intervento, intercettare segmenti di popolazione non altrimenti raggiungibili e, soprattutto, migliorare la qualità dei sistemi, attraverso la creazione di strumenti di integrazione, concertazione, riqualificazione degli operatori. 7

Gli Assi e le Misure del Quadro comunitario di sostegno (Qcs) obiettivo 3 e del Qcs obiettivo 1 più direttamente interessati da interventi di lifelong learning sono quelli elencati nel prospetto che segue (tav. 1.1). 8

Tavola 1.1 - Assi e Misure dei Quadri comunitari di sostegno Obiettivi 3 e 1, interessati dal lifelong learning Assi/Misure Assi/Misure obiettivo 3 obiettivo 1 A2 3.2; 3.0.2; 3.1A2 A3 3.3; 3.03; 3.1A3 Descrizione Assi e Misure Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell'approccio preventivo Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da più di 6 o 12 mesi Inserimento lavorativo o reinserimento di gruppi svantaggiati Adeguamento dei sistemi della formazione professionale e dell'istruzione B1 3.4; 3.04; 3.1B1 C1 3.5; 3.05; 3.1C1 C2 3.6; 3.06 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa C3 3.6; 3.7; Formazione superiore 3.07; 3.1C2 C4 3.7; 3.8; Formazione permanente 3.08; 3:1C3 D1 3.8; 3.9; Sviluppo della formazione continua, della flessibilità 3.09; del mercato del lavoro e della competitività delle 3.1D1 imprese pubbliche e private, con priorità alle Pmi D2 3.9; 3.10; 3.3.3; 3.1D2 Adeguamento delle competenze della Pubblica amministrazione E1 3.10;3.11; 3.12;3.13; Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro 3.14; 3.1E1 Fonte: Isfol Struttura nazionale di valutazione Fse Gli importi finanziari corrispondenti sono riportati nelle tabelle seguenti (tab. 1.1 e tab. 1.2). 9

Tabella 1.1 Avanzamento finanziario al 31.12.2002, per Assi e Misure dell Obiettivo 3 interessati dal lifelong learning (dati in migliaia di euro) Misura Descrizione Contributo totale Impegno totale Pagamento totale A.2 Inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell approccio preventivo 1.593.078,744 677.982,930 361.599,214 A.3 Inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da più di sei o dodici mesi 659.136,492 289.868,739 120.860,591 B.1 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati 487.056,632 227.580,062 103.517,296 C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell istruzione 542.116,592 173.130,944 62.080,388 C.2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa 281.620,598 98.339,024 34.532,973 C.3 Formazione superiore 1.359.151,748 543.339,449 220.759,644 C.4 Formazione permanente 324.286,093 139.190,364 45.232,350 D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del Mdl e della competitività delle imprese pubbliche e private, con priorità alle Pmi 1.132.325,426 464.656,104 205.807,986 D2 Adeguamento delle competenze della Pubblica amministrazione 191.181,782 70.120.155 18.120,557 E.1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro 863.911,553 351.817,474 137.453,344 Totale complessivo 7.433.865,660 3.036.025,245 1.309.964,343 Fonte: elaborazioni Isfol - Struttura nazionale di valutazione Fse su dati del Ministero dell'economia (Sirgs) 11

Tabella 1.2 Avanzamento finanziario al 31.12.2002, per Assi e Misure dell Obiettivo 1 interessati dal lifelong learning (dati in migliaia di euro) Misura Descrizione Contributo totale Impegno totale Pagamento totale A.2 Inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell approccio preventivo 526.397,889 196.552,973 46.019,970 A.3 Inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da più di sei o dodici mesi 582.793,746 205.440,415 68.796,451 B.1 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati 236.781,974 77.251.095 17.484.241 C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell istruzione 515.349,001 166.454,834 54.567,959 C.2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa 328.276,286 62.327,286 27.678,932 C.3 Formazione superiore 620.630,687 467.605,794 144.945,834 C.4 Formazione permanente 217.440,282 40.389,252 7.710,734 D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del Mdl e della competitività delle imprese pubbliche e private, con priorità alle Pmi 396.660,793 65.527,192 10.410,340 D2 Adeguamento delle competenze della Pubblica amministrazione 129.446,670 8.995,769 192,557 E.1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro 471.340,948 121.079,963 15.431,117 Totale complessivo 4.025.118,276 1.411.624,573 393.238,136 Fonte: elaborazioni Isfol - Struttura nazionale di valutazione Fse su dati del Ministero dell'economia (Sirgs) 12

Occorre ricordare come il regolamento comunitario del 1999 abbia assegnato al Fse un ruolo di sostegno alla Strategia europea per l'occupazione (Seo). Il legame tra la programmazione italiana Fse 2000-2006 e la Seo è molto stretto, essendo incardinata sui pilastri della stessa Seo e collegata alle linee guida comunitarie del 1999. Il Fse ha contribuito all'attuazione delle politiche nazionali, legate alla Seo, per il 5% delle risorse complessivamente spese in Italia nel 2001. Per quanto riguarda il lifelong learning nell anno 2001, il Fse incide sul totale delle politiche per il 42%, come si evince nella tabella 1.3. Nella tavola che segue (tav. 1.2) si evidenziano le linee guida del 2002, i policy field e i pilastri della Seo corrispondenti, di interesse per il lifelong learning. Tavola 1.2 - Linee guida 2002, policy field, pilastri della Strategia europea per l occupazione interessati dal lifelong learning Linee guida Policy field (GL) 2002 GL 3 Invecchiamento attivo GL 4 Qualità sistema scolastico; formazione permanente GL 7 Integrazione fasce deboli GL 15 Adattabilità delle imprese nell'ambito del lifelong learning, in particolare per la società dell'informazione GL 16 Concertazione e valutazione di genere GL 17 Riduzione divari di genere GL 18 Politiche in favore delle famiglie; reinserimento nel mercato del lavoro Fonte: Isfol Struttura nazionale di valutazione Fse Pilastri Occupabilità Adattabilità Pari opportunità La tabella seguente (tab. 1.3) riporta, per ciascuna linea guida, le spese per le politiche cofinanziate con il Fse e con fondi nazionali, al 30 giugno 2002. 13

Tab. 1.3 Spese per politiche cofinanziate dal Fse e da fondi nazionali relative alle linee guida 2002 interessate dal LLL(dati in migliaia di euro) Linee guida 2002 Politiche cofinanziate Fse Politiche nazionali Anno 2000 Totale politiche GL3 Invecchiamento attivo 0 0 0 GL4 Qualità sistema scolastico; formazione permanente 11.599,84 0 11.599,84 100,0 GL7 Integrazione fasce deboli 2.661,73 0 2.661,73 100,0 GL 15 Adattabilità delle imprese nell ambito del lifelong learning 2.271,41 77.468,53 79.739,95 2,8 GL16&17&18 (**) 1.765,00 50.615,16 52.380,16 3,4 Totale 18.297,98 128.083,70 146.381,68 12,5 Anno 2001 GL 3 Invecchiamento attivo 0 112.587,60 112.587,60 0 GL4 Qualità sistema scolastico; formazione permanente 192.644,81 0 192.644,81 100,0 GL7 Integrazione fasce deboli 36.522,90 30.987,41 67.510,31 54,1 GL15 Adattabilità delle imprese nell ambito del lifelong learning 42.793,46 246.349,94 289.143,40 14,8 GL16&17&18 (**) 41.156,72 38.184,26 79.340,98 51,9 Totale 313.117,89 428.109,22 741.227,11 42,2 Anni 2000 e 2001 GL3 Invecchiamento attivo 0 112.587,60 112.587,60 o GL4 Qualità sistema scolastico; formazione permanente 204.244,65 0 204.244,65 100,0 GL7 Integrazione fasce deboli 39.184,62 30.987,41 70.172,04 55,8 GL15 Adattabilità delle imprese nell ambito del lifelong learning 45.064,88 323.818,48 368.883,35 12,2 GL16&17&18 (**) 42.921,72 88.799,42 131.721,14 32,6 Totale complessivo 331.415,86 556.192,92 887.608,78 37,3 (**) GL16 Concertazione e valutazione di genere (mainstreaming di genere secondo accezione comune); GL17 Riduzione divari di genere; GL18 Politiche in favore delle famiglie, reinserimento nel mercato del lavoro. Fonte: elaborazioni Isfol - Struttura nazionale di valutazione Fse su dati del Ministero dell'economia (Sirgs) per il Fse e su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Rapporto di monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro, Commissione di valutazione della l. 53/03, Comitato nazionale parità e pari opportunità) e Ministero delle attività produttive (Relazione al Parlamento della l. 215/92) per le politiche non cofinanziate % Fse 14

Nel 2003, a seguito del processo di valutazione dei primi cinque anni di Seo svoltosi nei singoli Stati membri e a livello comunitario, si è giunti ad una nuova formulazione delle linee guida. Per quanto riguarda i contenuti, si è passati dai quattro pilastri delle linee guida degli ultimi tre anni, all individuazione di tre obiettivi principali e di dieci priorità che si collocano in maniera trasversale agli obiettivi stessi. Per quanto riguarda il lifelong learning viene fissata come priorità d azione quella di migliorare gli investimenti nel capitale umano e nel lifelong learning. Le tipologie d intervento previste sono le seguenti: miglioramento della qualità e dell efficienza dei sistemi di istruzione e formazione per aumentare la percentuale di coloro che hanno un diploma superiore; investimenti più efficienti da parte delle imprese e degli individui tramite incentivi appropriati all educazione e alla formazione. Le spese per l istruzione, sostenute con fondi del bilancio del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca (Miur), per l anno 2001, ammontano ad euro 34.954.267.741,59 e sono ripartite tra i vari livelli di istruzione, secondo la tabella che segue (tab. 1.4). Tabella 1.4 - Rendiconto 2001. Istruzione - Funzioni obiettivo Livello di istruzione Spesa in euro Scuola dell infanzia 3.416.310.741,79 Istruzione primaria 11.246.881.891,47 Istruzione secondaria inferiore 8.451.300.696,70 Istruzione secondaria superiore 11.839.774.411,63 Totale complessivo 34.954.267.741,59 Fonte: Rendiconto generale dello Stato, esercizio finanziario 2001 Corte dei conti 1.3 La normativa di riferimento Le norme che maggiormente impattano sulle misure di lifelong learning (periodo di riferimento, 2001-2003), sono le seguenti: 15

legge costituzionale n. 3/2001, che modifica le competenze dei diversi livelli istituzionali in numerose fattispecie e, in particolare, in fatto di formazione e politiche del lavoro; legge n. 53/2003, che ristruttura l intero sistema dell istruzione e della formazione; legge 30/2003 di riforma del mercato del lavoro, che modifica gli strumenti formativi integrati con il lavoro, quali i contratti di apprendistato, di formazione lavoro e tirocini. 2. Coerenza e coordinamento di strategie e politiche a livello centrale A livello centrale, le competenze istituzionali in fatto di lifelong learning fanno capo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica. I due Ministeri dialogano e si raccordano attraverso tavoli, iniziative comuni, accordi. A proposito di questi ultimi si menziona l'accordo quadro siglato, nel giugno 2003, oltre che dai Ministeri citati, anche dalle Regioni e Province autonome per l'attuazione del diritto-dovere di istruzione e formazione fino al 18 anno di età. Nelle more dell'emanazione dei decreti delegati della legge n. 53/2003, l Accordo prevede: di predisporre, a partire dall'anno scolastico 2003-2004, un'offerta formativa in grado di soddisfare le esigenze dei ragazzi, delle ragazze e delle famiglie nel rispetto delle aspettative personali; di individuare modelli di innovazione didattica, nell'ottica di una mirata azione di prevenzione, contrasto e recupero degli insuccessi e della dispersione scolastica e formativa, attraverso forme di integrazione tra i diversi sistemi della formazione e dell'istruzione e forme di passaggio e raccordo da un sistema ad un altro (riconoscimento di crediti formativi e certificazioni); di innalzare il livello delle competenze di base e trasversali, per sostenere le scelte degli studenti in entrata e in uscita dai percorsi formativi. 16