ANDI, 60 anni per gli odontoiatri



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f o c u s p r o f e s s i o n i ANDI, 60 anni per gli odontoiatri servizio a cura di Andrea Bagatta La più importante associazione dei dentisti italiani compie gli anni. Una storia di straordinaria ricchezza sindacale e culturale si è trasformata nel tempo in un intensa e proficua attività per l odontoiatria italiana Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) festeggia i L sessant anni di attività: fondata nel 1946, è il sindacato di categoria più rappresentativo d Italia, conta quasi 20 mila associati e svolge attività sindacale e di categoria, culturale e scientifica. ANDI è ormai uno dei punti di riferimento stabili nel mondo odontoiatrico italiano sia per le istituzioni, sia per l industria, sia per i clienti, senza trascurare la capacità d impatto sui media e l opinione pubblica: la ricchezza dei servizi che l associazione offre, l autorità che le deriva da 60 anni di storia e la capacità dei suoi vertici le consentono di essere riconosciuta come interlocutore privilegiato. Anche per questo, ANDI rappresenta i dentisti italiani in vari organismi nazionali ed internazionali. E i dentisti italiani si sentono rappresentati da essa, anche per la dialettica interna e il vivace spirito democratico dell associazione. AL CENTRO LA PERSONA ANDI nasce con l obiettivo non solo di salvaguardare, ma anche di promuovere la professione odontoiatrica e offrire servizi a quanti la praticano: la tutela dell odontoiatria è interpretata dall associazione non solo come difesa della categoria, ma anche come costante promozione e sostegno, per dare risposte efficaci ai propri associati e a tutto il pubblico che ad essi si rivolge. La centralità della persona, il suo benessere e la sua salute sono i cardini attorno ai quali ruota la vita associativa e verso i quali è stato indirizzato il lavoro dell associazione. L ANDI ha saputo creare connessioni, sviluppare aggregazione e proporre un modello partecipato da migliaia di dentisti italiani, che hanno fatto della propria adesione alla vita dell Associazione un punto d eccellenza e di prestigio sia personale sia professionale. In questo senso va letta l intensa attività sindacale di ANDI; 18

allo stesso modo vanno considerati, seppur nella loro specificità, i numerosi e sempre più qualificati servizi indirizzati a tutti gli operatori del settore e anche ai cittadini. Tra le varie iniziative di ANDI per il pubblico, è necessario ricordare almeno l ormai storico appuntamento con il mese della prevenzione. Da oltre 25 anni, l organizzazione di questo appuntamento garantisce in Italia l unico intervento di prevenzione odontoiatrica su larga scala, senza il minimo intervento da parte dello Stato, e ad esclusivo vantaggio della collettività. ta una Srl e articola i propri interventi in cinque aree operative: Progetti, Formazione, Eventi, Assicura e Chem. Si è cercato anche di porre grande attenzione alla comunicazione, interna e esterna, per dare maggiore visibilità all associazione: il sito e i periodici pubblicati da Andi sono stati riveduti e corretti per offrire dei prodotti più facilmente accessibili e utilizzabili dai professionisti del settore. L attività di supporto viene svolta direttamente da ANDI Servizi o tramite convenzioni stipulate con vari fornitori, centrando però l attenzione sul fatto che il socio ANDI abbia un reale e significativo vantaggio da ciò che viene proposto. I servizi forniti dalla società sono periodicamente presentati ai soci attraverso la stampa associativa (in particolare la RIS - Rivista Italiana di Stomatologia e ANDI Informa/Fronte Stomatologico), il sito www.andi.it e le relative newsletter, ma anche in occasione dei più significativi eventi culturali e associativi. ANDI Servizi ha un proprio Consiglio di Amministrazione composto da un presidente e quattro membri, indicati da ANDI. I SERVIZI ANDI SEMPRE PIU INTEGRATI Oltre all attività istituzionale, negli ultimi anni ha sempre più preso rilievo all interno dell associazione la capacità di erogare servizi. ANDI si propone prima di tutto di realizzare e fornire ai soci delle risorse importanti per il loro lavoro, facendo ruotare attorno all associazione tutti gli elementi utili a questo scopo e cercando di integrarli alla vita associativa. Per questi motivi, nel marzo 2005, Promoass ha modificato la propria ragione sociale in ANDI Servizi: vicinanza e integrazione ancora più forti per creare una rete al servizio dei dentisti italiani. La società si occupa della fornitura di servizi sia per l intero sistema ANDI, dalla sede nazionale al singolo socio, sia per tutto il mondo del dentale. Inoltre, si prende cura dell immagine ANDI e della promozione del marchio, per la pubblicizzazione e la valorizzazione dell associazione. Con la nascita di ANDI Servizi si è v o l u t o operare una profonda ris t r u t - turazione della società, che giur i d i c a - mente è diventa- Una delle vignette più spiritose di Franco Dionigi, dentista, consigliere ANDI, ma anche disegnatore I PROGETTI: FOCUS SULLA COMUNICAZIONE ANDI Progetti si occupa dell analisi e dello sviluppo di progetti di ampio respiro, e la comunicazione negli ultimi anni ricade perfettamente in questa descrizione. Infatti, sta diventando sempre più importante nella moderna comunicazione la capacità di veicolare messaggi che sappiano dare risalto e visibilità al lavoro svolto e sappiano prom u o v e r e adeguatamente gli eventi organizzati. AN- DI l ha capito, e per questo ha deciso di investire in questo a m b i t o : tra le prio-

rità programmatiche dell esecutivo la comunicazione ha un ruolo importante, sia in termini di vita associativa interna sia verso l esterno, i partner, le istituzioni e il pubblico. Per questo ANDI persegue un informazione finalizzata a spiegare e divulgare con competenza e autorevolezza. Anche grazie a ANDI, con sempre maggior frequenza il dentista è finito sulle pagine dei giornali, non come imputato, ma da protagonista. Anche sul fronte interno molto è stato fatto: il rinnovamento dei mezzi di comunicazione dell associazione (sito Internet e riviste) non è solo un abbellimento grafico di facciata, ma ha l obiettivo di fornire strumenti che siano veramente utilizzati dai fruitori, che siano facilmente accessibili e offrano contenuti di qualità. IL SITO WEB, CUORE DELLA COMUNICAZIONE La nuova versione del sito www.andi.it, grazie a una piattaforma operativa rinnovata completamente, diventa un vero e proprio portale al servizio del dentista, più versatile e adatto a ogni esigenza di implementazione futura. Un significativo contenitore di informazioni, all interno del quale l aggiornamento in tempo reale è il punto di forza, accanto a una grafica accattivante, una usabilità pensata per rendere agevole la navigazoine agli utenti, ai soci primi fra tutti. Tra le sezioni del sito riservate agli associati (per potervi accedere è necessario registrarsi, compilando il modulo) sono degne di menzione l informazione sul settore odontoiatrico e sull attività dell associazione, gli eventi culturali consultabili anche attraverso un calendario, le opportunità offerte ai soci da ANDI Servizi e ovviamente l ampio spazio dedicato ai progetti. Molto promettente per l interesse crescente che l argomento stimola sembra essere l area dedicata all odontoiatria legale, ancora non completata. Molte le esclusive pensate anche per l aggiornamento professionale dei soci, come l accesso alle banche dati di Eukra e Blackwell: at- Un assetto definitivo per la fondazione Nel corso del Congresso Nazionale ANDI del 2005, è nata la Fondazione ANDI ONLUS, un importante emanazione dell ANDI nel campo della solidarietà medico-odontoiatrica. Nella sua prima fase di vita è stata retta da un consiglio d amministrazione pro-tempore che ha avuto l obiettivo di portarla al riconoscimento ministeriale come onlus e di progettare i primi progetti di ampio respiro. Così, il presidente ANDI Roberto Callioni ha traghettato la nuova istituzione verso il suo assetto definitivo, che è emerso nel corso della riunione di Rimini del 19 maggio scorso. Il nuovo presidente eletto è Marco Landi, quarantaseienne odontoiatra di Lodi. Con lui sono nel nuovo consiglio d amministrazione il dottor Stefano Mirenghi, vicepresidente, il dottor Massimo Castelli, tesoriere, e i consiglieri Luigi Burruano, Vito Clemente, Giorgio Costenaro. Nel Comitato d Onore, invece, entrano di diritto il ministro della salute pro tempore, il presidente FNOMCeO, il presidente CaO nazionale, il presidente e il vicepresidente ENPAM, il presidente del Collegio dei Docenti. A questi sono stati aggiunti, indipendentemente dalla carica che possano ricoprire, due professionisti che in questi anni hanno profuso uno straordinario impegno: il dottor Giampiero Malagnino e il dottor Giuseppe Renzo. Nonostante sia operativa da meno di un anno, la Fondazione ha già lavorato su diversi progetti ottenendo risultati concreti. È stato effettuato, in un primo momento, un censimento delle numerose associazioni che operano in questo settore, in Italia e all estero, e nello scorso mese di ottobre è stato organizzato il primo Convegno che ha visto la partecipazione di tutte le associazioni censite e che ha messo le basi per continuare con la mappatura di tutti i progetti internazionali e nazionali in atto. In concomitanza con il Congresso di Monreale, infine, è stato presentato il progetto Malattie Rare Displasia Ectodermica, che si pone come obiettivo la creazione sul territorio nazionale di una rete di dentisti volontari disponibili a curare e seguire con continuità gli ammalati nei propri studi. I dentisti saranno formati specificatamente alla diagnosi e terapia di questa patologia, proprio in considerazione del fatto che spesso proprio l odontoiatra è il primo specialista al quale il portatore della patologia displasica si rivolge per le gravi conseguenze che interessano l apparato stomatognatico. Il progetto si svolgerà nell arco del triennio 2006-2008 in collaborazione con l Associazione Nazionale Displasia Ectodermica e prenderà il via con la pubblicazione di un quaderno della Fondazione. Sensodyne ha aderito con interesse a questa iniziativa che ben si inserisce all interno del più vasto progetto Sensodyne è sensibile, progetto avviato dall azienda al interno dell anno con la sponsorizzazione dei IX Giochi Paraolimpici Invernali che si sono svolti a Torino lo scorso marzo. 20

traverso EukraScience si possono effettuare ricerche, secondo la propria area d interesse, su 4 mila riviste medico-scientifiche, mentre l accesso Blackwell permette di consultare gratuitamente 20 riviste internazionali. Con il progetto GAIA WEB, da gennaio, l Associazione ha voluto aprire un canale ancora più diretto con i propri soci: è possibile accedere facilmente alla propria scheda utente e modificare i dati personali, oppure richiedere servizi personalizzati. L INFORMAZIONE TRADIZIONALE TORNA ALLA RIBALTA Anche le due riviste edite da ANDI si presentano in una nuova veste grafica e di contenuti. RIS (Rivista Italiana di Stomatologia) rappresenta la storia dell aggiornamento scientifico in Italia: nata nel gennaio del 1932, sospese le pubblicazioni durante la guerra per poi riprenderle, sotto l egida dell AMDI, nel dicembre 1945. A 50 anni dalla ripresa delle sue pubblicazioni l Esecutivo nazionale ANDI presenta oggi la nuova RIS, da sempre un punto di riferimento per l aggiornamento e il confronto professionale. La nuova RIS promette di essere un articolato progetto editoriale, importante e impegnativo, nel solco dell alto valore scientifico e professionale che ha sempre contribuito a creare per l odontoiatria italiana. Con Fronte Stomatologico Andi informa si è voluto creare invece uno strumento flessibile e dinamico che sappia parlare ai dentisti, informandoli di che cosa sta avvenendo nel settore e nell associazione, presentando l attività di ANDI anche al mondo esterno. Attualità, ma anche approfondimenti, cronaca, normative, iniziative culturali, vita associativa costituiscono l ossatura della nuova rivista pensata per essere letta, ma anche per essere uno reale strumento di lavoro e di aggiornamento. Proprio per sottolineare questa volontà di fare un informazione diretta e mirata alla categoria odontoiatrica ma chiaramente targata ANDI è stato affian- cato allo storico nome della testata (Fronte Stomatologico) quello di AN- DI Informa. LA FORMAZIONE... ANDI Formazione si occupa di supportare l attività di formazione dei soci, del personale degli studi professionali e delle risorse umane del sistema ANDI: questa attività viene svolta periodicamente nell arco dell anno tramite congressi scientifici e corsi di elevato livello, sia teorici sia pratici, che si svolgono a Milano e in altre sedi dislocate in tutta Italia. In particolare ANDI FCO é un progetto ambizioso di Formazione Continua in Odontoiatria nato per fornire un servizio di aggiornamento professionale a dimensione del professionista. Tra i vantaggi offerti da questo tipo di formazione, vanno ricordati la diffusione sul territorio nazionale tramite corsi che si svolgono nei maggiori centri per dare all odontoiatra possibilità di rapidi spostamenti; corsi con un basso numero di partecipanti per favorire una maggiore interazione tra docente e partecipanti e creare gruppi affiatati tra i partecipanti; costi contenuti e grandi vantaggi, soprattutto per i soci, con una quota competitiva rispetto a quanto offre il mercato dell aggiornamento professionale; docenti di elevato prestigio e professionalità in campo formativo. Il programma formativo del 2006 conta quasi 100 corsi distribuiti sul territorio nazionale.... E GLI EVENTI Proprio per rispondere meglio alle esigenze dell aggiornamento e della formazione professionale, ANDI ha ragionato in termini di razionalizzazione del calendario delle manifestazioni sul territorio nazionale. Così, in collaborazione con le sedi regionali e provinciali e con alcuni sponsor di prestigio, è nata ANDI Eventi: si tratta di un circuito di manifestazioni a livello regionale che coinvolgono migliaia di dentisti italiani (e, tra questi, sia gli associati ANDI sia i non associati) in tutto il territorio nazionale. Si tratta di

momenti privilegiati di incontro e di confronto per quanti operano nell universo del dentale. LE ALTRE AREE ANDI non fa solo cultura, informazione e aggiornamento. I servizi per i soci sono anche attività pratiche di grande interesse e che hanno ricevuto un adeguato riscontro da parte dei soci. ANDI Assicura fornisce servizi assicurativi sia nella sfera professionale sia nella sfera personale e famigliare. La polizza ANDI / Cattolica, per esempio, è un prodotto completo sul mercato e, alle stesso tempo, viene offerto a un costo concorrenziale. E infatti già oltre 3 mila soci l hanno scelta. Fondodentisti è, invece, un fondo previdenziale complementare riservato a quanti esercitano legalmente l odontoiatria: questa fondamentale iniziativa dell associazione rappresenta l attuazione di uno degli obiettivi prioritari e pone ANDI all avanguardia in Italia nel settore libero-professionale. Sul versante della certificazione e delle tecnologie, ANDI Chem è la struttura associativa che testa materiali e attrezzature. Inoltre, rappresenta ANDI nelle commissioni UNI ed ISO per quanto concerne l odontoiatria. Un attività che affonda le radici nel lontano 1987, quando veniva inaugurato il laboratorio chimico di ricerca e controllo dell Associazione. ANDIChem, emanazione tecnico scientifica dell Associazione, si rivolge prioritariamente ai dentisti e alle aziende, ma non trascura il ruolo di guida per il pubblico e i semplici cittadini: negli ultimi anni, attraverso il marchio consigliato da ANDI, ANDI- Chem ha voluto in misura crescente proporsi alle aziende quale testimonial, per offrire ai dentisti e agli operatori del dentale un valido servizio di consulenza, adottando i migliori procedimenti sperimentali e utilizzando i più collaudati metodi di valutazione statistica dei dati. Sono stati sviluppati in ANDIChem molti metodi di analisi qualitativi e quantitativi per un numero davvero cospicuo di classi di sostanze e elementi. A COLLOQUIO CON IL PRESIDENTE Roberto Callioni, Presidente ANDI, in esclusiva per Panorama Dentale dice la sua su prospettive e problemi della professione in Italia Da 2 anni il dottor Roberto Callioni, cinquantenne dentista bergamasco, è il Presidente Nazionale dell ANDI, la più rappresentativa associazione di dentisti italiani con i suoi quasi 20 mila iscritti di cui oltre 5 mila laureati in odontoiatria. La sua carriera politica - ma non gradisce questa definizione - comincia nel 1983, quando si iscrive ad ANDI, poi un po per casualità e un po per volontà, ci dice, ricopre tutti gli incarichi partendo dalla base, dalla sezione di Bergamo, per arrivare prima alla vicepresidenza vicaria, poi alla segreteria sindacale nazionale sotto la presidenza Amori e infine alla presidenza nazionale. Un impegno che è andato anche verso l Ordine, avendo ricoperto per nove anni, e fino a pochi mesi fa quando ha deciso di non ricandidarsi, l incarico di componente della CAO Provinciale con un mandato nell ambito del Consiglio d Ordine Provinciale. Un impegno a tempo pieno, nonostante sia svolto nel pieno spirito del volontariato, sottraendo tempo alla famiglia ed alla professione. Chi accetta la carica di presidente di una associazione come la nostra - ci confessa - volendo continuare a esercitare la professione, sa che ci si dovrà impegnare al massimo per non tradire le aspettative di chi gli ha dato fiducia. Impegno ripagato dalla consapevolezza di fare cose utili per la professione, per i colleghi ma soprattutto per le nuove generazioni: i giovani odontoiatri, i neolaureati, coloro più penalizzati della crisi del settore e dai repentini mutamenti della nostra professione. Un lavoro, quello per l Associazione, certo pesante che però condivido con un gruppo di amici, prima che dirigenti, uniti da valori come coerenza, impegno e lealtà, che sono alla base del nostro mandato. Da questi due anni di lavoro che bilancio può tracciare? Un bilancio positivo, ribadito dai risultati ottenuti. Il nostro obiettivo era quello di lavorare su più fronti, tenendo conto delle priorità. Quello interno, riorganizzando l Associazione in modo efficace sotto gli aspetti logistici, incentivando l azione sindacale, potenziando quella cultuale, i servizi, riorganizzando gli apparati interni e la comunicazione. Verso l esterno, favorendo il dialogo con le componenti del comparto dentale ma anche con quelle esterne al settore, rilanciando l immagine dell associazione e dei dentisti italiani. L associazione ha recuperato in dignità, credibilità, visibilità e operatività, ponendosi veramente quale soggetto indispensabile per la tutela della categoria. La continua crescita del numero di iscritti 22

mi sembra che lo confermi. Quindi obbiettivi raggiunti? E per il futuro? Gli impegni presi mi sembra siano stati rispettati e questo vale anche per l ultimo scorcio del mandato. Dopo il congresso elettivo del maggio del 2004 secondo alcuni avevamo i giorni contati, invece il consenso è aumentato e siamo riusciti ad avviare quel cambiamento promesso in campagna elettorale. Basta guardare cosa abbiamo realizzato. Grazie al lavoro di ANDI Servizi abbiamo attivato una serie di servizi pensati per agevolare gli iscritti nella gestione dei propri studi, nella tutela del proprio futuro previdenziale ed assicurativo. Con il comparto Culturale, attivando il complesso e innovativo progetto FCO, che permette ai colleghi di contare su tutto il territorio nazionale su centri pensati appositamente per il proprio aggiornamento professionale, e il circuito ANDI Eventi, abbiamo radicalmente cambiato l offerta formativa di ANDI. Il lavoro sulla comunicazione è stato poi importante. Il nuovo sito Internet, la nuova rivista informativa ANDI Informa/Fronte Stomatologico e la nuova Ris sono ormai apprezzate realtà. I media di settore, ma anche la stampa generalista, hanno dato molta più attenzione alle nostre iniziative. Da non dimenticare poi la creazione della Fondazione ANDI Onlus e i suoi importanti progetti. Poi c è l attività sindacale a tutela della categoria e quella politica. Attività intensa e pressante che ha portato a ottenere riconoscimenti e risultati. Il congresso politico straordinario dell aprile 2005, approfondendo tutti gli aspetti connessi all esercizio professionale, ha individuato un percorso definito per governare e non subire il cambiamento che la professione sta vivendo. Percorso che stiamo seguendo. E sul fronte esterno? Abbiamo riattivato il dialogo all interno del settore riorganizzando il com- parto del dentale. In pochi mesi siamo riusciti, grazie al lavoro di molte delle associazioni aderenti, a realizzare un documento di intenti condiviso da tutti nel quale sono state proposte le strategie per rilanciare l intero comparto. Organizzando il Dental Day ci siamo presentati per la prima volta ai politici, alle istituzioni e ai media come un settore produttivo sottolineando la valenza sociale nella tutela e nella riabilitazione della salute pubblica e presentando i professionisti che lo compongono non come un gruppo di evasori o abusivi ma di seri professionisti apprezzati in tutto il mondo. Concluso il Dental Day e avviati i primi incontri con le istituzioni, è ricomparso il vecchio male che affligge da sempre i tentativi di un lavoro comune: l ansia da visibilità. Attività che è naufragata? Assolutamente no, almeno a parole. Siamo in una fase di dialettica e nella prossima riunione che si svolgerà a Rimini durante il prossimo congresso degli Amici di Brugg, vedremo chi vorrà continuare sulla strada intrapresa e chi si vorrà fare da parte. Fin dalla prima riunione ci siamo detti chiaramente che si doveva lavorare insieme ma che AN- DI sarebbe stata disposta ad andare avanti anche da sola per sostenere le istanze avanzate, forte del mandato dato dai propri iscritti che ne fa legittimamente un autorevole interlocutore per la professione di dentista. E come tale l interfaccia qualificata con il cittadino-paziente. A breve termine vedremo se il settore è pronto a fare una politica di comparto solo a parole oppure anche nei fatti. Molte delle associazioni presenti hanno dimostrato, rimboccandosi le maniche e lavorando sodo, che l obbiettivo principale è cercare di risolvere i problemi che attanagliano il settore. Altre hanno evidenziato un immaturità nel fare sistema.

Tra i rapporti con le varie componenti del settore sembra che quelli con gli odontotecnici non siano idilliaci. Questa è una montatura nata da una serie di articoli pubblicati su alcuni quotidiani e sui siti Web di riferimento delle associazioni odontotecniche che dando la notizia dell approvazione della legge sull istituzione degli albi per alcune professioni sanitarie, indicavano come la stessa legge avrebbe permesso di approvare un nuovo profilo per gli odontotecnici. Una forzatura che non rispetta in primo luogo gli stessi odontotecnici a cui vengono raccontate cose inesatte. La legge in questione da la possibilità al Governo di istituire nuove professioni sanitarie a patto che il loro profilo non sia sovrapponibile ad altri e la loro formazione sia quella universitaria. Per ora gli odontotecnici non hanno un percorso formativo universitario. Ed anche su questo punto non è vero che l ANDI è contraria al fatto che l odontotecnico voglia migliorare la propria formazione abbandonando quella professionale per scegliere un percorso universitario. Noi sottolineiamo che il percorso universitario dovrebbe essere orientato verso la bio-ingegneria e non verso la medicina, perché è in quell ambito che l odontotecnico può ottenere una formazione adeguata per realizzare i dispositivi medici su misura che l odontoiatra prescrive. Per la modifica del profilo professionale che gli odontotecnici rivendicano, come ho detto alla tavola rotonda organizzata dal Collegio dei Docenti la strada da percorrere dovrebbe essere quella del dialogo all interno del comparto in modo da poter avanzare al legislatore una proposta condivisa da tutti. Se questo non è nelle intenzioni delle associazioni degli odontotecnici, le stesse hanno tutti i diritti di formulare proposte autonome sapendo, però, che se queste vogliono portare le mansioni all odontotecnico allo sconfinamento in prati- che cliniche dovranno fare i conti con la nostra opposizione. Che cosa vi aspettate dal nuovo Parlamento? Un Parlamento competente con la voglia di fare. L ANDI non tifa per nessuno. E non vedo come possa essere il contrario. Il nostro obiettivo è quello di difendere la categoria colloquiando con le istituzioni, proponendo progetti seri e proposte realizzabili oltre a proporci come referente autorevole e qualificato per la categoria. Noi da sempre dialoghiamo con il Governo in carica ma anche con le realtà locali, con le Regioni; per altro ho avuto modo, prima come segretario sindacale e poi come presidente, di lavorare sia con governi di Centro-sinistra e Centro-destra. Piuttosto, ci dobbiamo chiedere se dobbiamo continuare ad accontentarci di sole promesse. Nella passata legislatura abbiamo avuto molti contatti, abbiamo portato le nostre istanze e suggerito i nostri progetti ai politici ed al Governo su molti temi importanti per la nostra professione ma anche e sopratutto per la salute orale dei cittadini. Abbiamo ottenuto attenzione, consensi che non si sono però trasformati nei risultati sperati. Nonostante questo non mi sembra corretto leggere un disinteresse verso la nostra professione. Tutte le libere professioni, a partire dagli stessi medici chirurghi convenzionati od ospedalieri, nonostante le convenzioni stipulate, mi sembra non abbiano ottenuto molto. Non mi risulta siano stati in qualche modo privilegiati, in termini di concessioni, dal pregresso Governo; nonostante il potere contrattuale fosse certamente maggiore del nostro. Per questo ci stiamo impegnando all interno di CONSILP-CON- FPROFESSIONI per cercare di trovare una linea comune sui grandi temi che interessano indistintamente tutte le attività professionali; al di la del loro ambito. Con chiunque sarà l interlocutore, l Associazione si ripresenterà, sola o con quei soggetti del Comparto del dentale realmente interessati a battersi per il settore, determinata nella ricerca della soluzione delle annose problematiche di cui soffre la categoria. Forte della sua storia ma sopratutto dei suoi progetti delle sue idee: motivate e mai strumentali. Un confronto su quali temi, quali progetti? Le questioni sono in fondo sempre le stesse. Defiscalizzazione delle prestazioni odontoiatriche quale strumento per rilanciare il settore dentale e avvicinare i pazienti alla cura della propria salute orale, inasprimento delle pene previste per l esercizio abusivo della professione in ambito sanitario, revisione della normativa attinente l aggiornamento continuo (ECM) portando quanto noi stiamo sperimentando con l FCO con la quale abbiamo dimostrato che una strada seria e percorribile alternativa c è. Otre a queste tematiche andremo a confrontarci sulle varie problematiche burocratiche, fiscali e normative che attanagliano la nostra professione. Nulla su pletora odontoiatrica, sulla riforma degli ordini? Ovviamente il dialogo con le istituzioni, che non è solo il Governo, deve toccare tutte le problematiche. Per quanto riguarda gli accessi ai CLOP già lo scorso anno attraverso la collaborazione svolta con il Collegio dei Docenti abbiamo ottenuto una riduzione, seppur minima, del numero di studenti per ogni corso di laurea, comunque un inversione di tendenza dopo anni. Quest anno la riduzione sarà più evidente se gli atenei non si attrezzeranno per garantire ad ogni studente un riunito per poter effettuare le esercitazioni pratiche. Sul tema formazione c è anche la riforma dell esame di Stato del corso di laurea in odontoiatria e l istituzione di corsi di specialità. Per quanto riguarda la riforma ordinistica da tempo siamo impegnati per l istituzione di un Ordine autonomo per gli odon- 24

La copertina di Fronte Stomatologico del gennaio 1997 dedicata all udienza del Santo Padre Giovanni Paolo II ai soci ANDI toiatri. Alcune legislature fa contribuii a scrivere una proposta di legge in merito presentata dall Onorevole Calderoli, progetto di legge che sembrò arrivare a un passo dall approvazione. Sulla questione il nostro impegno sembra essere azzerato dalle spinte lobbistiche che si battono affinché questo non avvenga, perché la questione interessa non solo gli odontoiatri. Quest anno l ANDI compie 60 anni. Un evento importante per tutto il settore, che sarà celebrato per tutto l anno. Sicuramente per un Presidente è un privilegio poter celebrare tale ricorrenza durante il proprio mandato, cosciente dell importanza della ricorrenza. C è la consapevolezza di rappresentare un associazione di categoria che in tutti questi decenni si è impegnata a fondo, spesso con un confronto interno più che acceso, nella difesa delle istanze della professione. La certezza di un concreto passato è garanzia per un futuro certamente ricco di positività ed ottimismo. Alla nostra ricorrenza daremo sicuramente molto risalto in quanto ANDI è patrimonio di tutto il setto- re dentale. Al nostro 59 Congresso Scientifico, che si svolgerà tra qualche settimana a Monreale in Sicilia, celebreremo tra di noi la festa che poi allargheremo a tutto il settore a Rimini e in Exopodental dove, grazie ad una mostra fotografica e alla pubblicazione di un libro, verrà ripercorsa la nostra storia. Individuare in 60 anni un momento particolarmente significativo è sicuramente difficile. Riesce ugualmente a segnalarcene uno? Certamente il passaggio che ha portato a trasformare l acronimo AMDI, Associazione medici dentisti italiani, in quello di ANDI. Un passaggio difficile, molto dibattuto: una scelta però sacrosanta. Vede, in questi mesi ho avuto modo di sfogliare l archivio di tutti i numeri della nostra rivista associativa Fronte Stomatologico e ho trovato una serie di interventi, prese di posizione, riconoscimenti, istanze, vittorie e sconfitte che indicano come il lavoro di un associazione di categoria è fatta di contestualizzazione, di attività giornaliera. Come direste voi giornalisti, di essere sempre sul pezzo. E saper guardare un po più avanti degli altri. Questi nostri primi 60 anni dimostrano un impegno costante per la categoria. Un impegno confermato anno dopo anno da uno stuolo di dirigenti ai vertici o impegnati nelle sedi territoriali dell associazione, che hanno contribuito, tutti insieme, in pieno regime di volontariato, al raggiungimento di un modello libero professionale tra i più efficaci del mondo occidentale. ANDI è una associazione che ha sempre saputo guardare avanti tutelando e salvaguardando la professione e i propri iscritti. Un impegno che io con tutto l esecutivo sto cercando di onorare: nel solco della tradizione.

DENTISTI ED EUROPA, UNA PARTITA APERTA Il 13 maggio scorso a Cernobbio l ANDI ha organizzato il primo workshop di economia in odontoiatria. L occasione per fare il punto sugli snodi attuali della professione, tra competitività e soddisfazione degli utenti Panorama di Villa d Este L economia cambia sempre più rapidamente, il quadro normativo va armonizzandosi in tutta l Unione Europea, la professione evolve tra l esigenza di soddisfare utenti sempre più informati e la necessità di una gestione manageriale dello studio. Sulla base di questi temi, il 13 maggio scorso, ANDI ha organizzato il primo workshop di economia in odontoiatria. Sottotitolo della manifestazione: competitività, gestione e soddisfazione degli utenti: le nuove regole della professione odontoiatrica nel quadro europeo. PILLOLE DEL PROGRAMMA Dopo una breve presentazione della giornata da parte del presidente nazionale ANDI dottor Roberto Callioni e del presidente della sezione ANDI di Como-Lecco dottor Paride Zappavigna, il programma del convegno ha visto alternarsi sul palco alcuni tra i più autorevoli interpreti della professione. Ecco in pillole il riassunto di alcuni degli interventi più significativi che si sono tenuti a Cernobbio. ETICA IN ODONTOIATRIA A iniziare i lavori con una lezione magistrale è stato chiamato il professor Josep Welie, che insegna Bioetica alla Creighton University ed è segretario internazionale I.D.E.A.L.S. Finita la fase di barbieri-chirurghi, in cui gli odontoiatri di un tempo si spostavano di piazza in piazza per offrire servizi itineranti, nel XIX secolo ha iniziato a svilupparsi il concetto di medicina anche per l odontoiatria. Ciononostante, ancora oggi, molti dentisti sono medici e uomini d affari. Spesso una necessità, ma l etica medica e quella economica possono essere facilmente in conflitto. Come risolvere questo dualismo potenzialmente pericoloso? Soprattutto con la trasparenza nei rapporti, sia nei confronti degli utentipazienti sia nei confronti dei colleghi odontoiatri. EUROPA E DIFESA CORPORATIVE È toccato all onorevole Stefano Zappalà spiegare come evolve il quadro delle attività professionali nel nuovo panorama normativa europeo. Se si pensa all Europa come un unico grande Paese a cui i singoli Stati hanno delegato una parte della loro sovranità, allora viene spontaneo capire che è ora di ragionare in chiave di un unico grande mercato. Per stare su questo grande mercato senza remore corporativistiche ma puntando sulla competitività, è necessario fare una scelta di base improntata alla qualità della prestazione medica. Infatti, secondo la normativa europea che riflette lo spirito autentico dell odontoiatria non si tratta di attività imprenditoriale ma di libera professione: un attività nella quale sono centrali le pertinenti qualifiche professionali, personali e intellettuali, del singolo prestatore d opera. PROFESSIONE E PREVIDENZA Il dottor Giampiero Malagnino ha intrattenuto la platea spiegando gli Scenari futuri dell allocazione delle risorse previdenziali: ricaduta sulla professione. Il vicepresidente ENPAM ha descritto l impostazione generale della fondazione, con l analisi dei punti di equilibrio e con le possibili ricadute per la professione. I NUMERI DELL ODONTOIATRIA La seduta pomeridiana dei lavori è stata aperta dal professor Aldo Piperno dell Università di Napoli Federico II, direttore del corso di management dei servizi sanitari. Dallo schema concettuale generale - bisogno, domanda, offerta discende un analisi delle interdipendenze di sistema: ciascuna delle componenti, in ogni sua sfaccettatura, si riflette sul sistema in generale, condizionandolo e portandolo verso una via o l altra di sviluppo. Razionalizzazione dell offerta e promozione dell offerta odontoiatrica presso la popolazione diventano quindi due possibili chiavi di volta per una crescita armonica del settore. 26

PRODOTTI E MERCATO L analisi del mercato e del sistema di apparecchiature del dentale è toccata al dottor Roberto Rosso, consulente di marketing e docente di Marketing MBA presso la facoltà di Economia dell Università di Torino. Il mercato dei prodotti dentali, a livello di prezzo di vendita al dentista, ha un valore che sfiora un miliardo di Euro. Quello dei materiali, cioè dei prodotti di consumo, cresce mediamente nell ultimo lustro tra il 3% e il 5% all anno. Il mercato delle apparecchiature ha conosciuto un enorme boom tra il 2001 e il 2002 per la cosiddetta Tremonti bis, cioè la possibilità di defiscalizzazione degli investimenti. Al rinnovamento delle apparecchiature negli studi dentistici, però, ha fatto da contraltare il successivo crollo del sistema industriale passato in un anno da +20% di produzione a 20%. Non si è inciso cioè strutturalmente sul sistema, creando scompensi e alterazioni. L analisi di Roberto Rosso si è spinta quindi a valutare i singoli comparti interni al dentale, cercando di dare anche una proiezione delle tendenze future di mercato. Linda Sanin GLI EFFETTI DEL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE A chiusura dei lavori, la Dott.ssa Linda Sanin, Responsabile dell Ufficio Studi e Normative di UNIDI (Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane) ha affrontato il tema della globalizzazione, analizzandone gli effetti e le implicazioni per l industria di settore. Nell ultimo decennio si è infatti prodotta una vera e propria rivoluzione dal punto di vista della politica commerciale, dove i paesi industrializzati hanno cominciato ad abbandonare per gradi ogni forma di restrizione al libero commercio, indirizzando contemporaneamente i loro sforzi per affermare ovunque i principi fondamentali del libero mercato. Per favorire lo scambio di prodotti fruibili a livello internazionale, il processo di globalizzazione nel settore industriale e nello specifico in quello dell industria europea - si è poi tradotta nell implementazione di una serie di politiche di ravvicinamento delle legislazioni di prodotto che hanno l obiettivo di abbattere quegli ostacoli tecnici agli scambi commerciali tra paesi industrializzati. Le politiche di armonizzazione dei mercati hanno senza dubbio portato, anche nel settore dentale, ad un sicuro innalzamento del livello della qualità dei prodotti dentali, garantendo al contempo una maggiore sicurezza per il paziente/consumatore, nonché una maggiore accessibilità a nuove tecnologie sempre più performanti. Tuttavia, queste stesse politiche, che si sono tradotte in uno sforzo legislativo crescente, hanno portato all emanazione di una miriade di disposizioni e norme armonizzate di prodotto che hanno avuto l effetto di creare confusione presso i fabbricanti: tra i fattori principali vi è senza dubbio la difformità di applicazione delle stesse da un paese all altro, dovuta spesso alla tendenza da parte dei governi nazionali di voler conservare la propria sovranità nazionale in più ambiti possibili. Tale confusione non ha potuto che riflettersi sull intera filiera, in particolare presso gli utilizzatori dei dispositivi dentali: la velocità con cui nuove normative di prodotto vengono introdotte, e la numerosità di queste, non sempre permette ai professionisti di rimanere al passo con i tempi, sia per ciò che concerne la scelta di prodotti a norma disponibili sul mercato, sia per ciò che concerne la consapevolezza che la macchina o dispositivo in uso non è più a norma. È quindi più che mai necessario al giorno d oggi che le Associazioni di categoria, quali UNIDI per il nostro settore, mettano in atto degli sforzi di comunicazione volti ad orientare al meglio il professionista.

ANDI, 1932-2005 1 9 3 2 Nel gennaio del 1932 nasce la Rivista Italiana di Stomatologia (Ris), che riprenderà poi le pubblicazioni il 29 dicembre 1945, a guerra finita, sotto l egida dei fondatori dell AMDI. 1 9 4 4 10 dicembre 1944 - Nell aula della Clinica odontoiatrica dell Università di Roma si riuniscono in assemblea molti medici dentisti di Roma, con lo scopo di costituire un associazione. Promotori furono tra gli altri Guzman Di Domenico, Amedeo Gioia (che sarà il primo Presidente dell Associazione) e Rodolfo Vignola. Il nome scelto è AMDI, Associazione Medici Dentisti Italiani. 1 9 4 6 26 e 27 aprile 1946 - Presso la clinica odontoiatrica dell università di Firenze si ritrovano in assemblea i delegati delle sezioni dell AMDI di tutta Italia. Si approvano la stesura definitiva dello Statuto, il regolamento e le cariche nazionali. 1 9 4 9 20 aprile 1949 - L Assemblea Nazionale svoltasi a Taormina nell ambito del XXIV Congresso elegge presidente nazionale il senatore Luigi Benedetti. 30 maggio 4 giugno 1949 - Durante la 37esima sessione annuale della FDI a Milano viene accettata l adesione dell AMDI alla Federazione Internazionale. 1 9 5 5 Nasce il Bollettino AMDI con tiratura di 3500 copie, che nel 1967 verrà affiancato dalla rivista Fronte Stomatologico, la quale nel 1988 cambierà aspetto editoriale e dal 2006 aggiungerà la dizione Andi Informa 1 9 6 0 Si costituisce la prima Commissione sindacale. Ne fanno parte Alberti di Parma, Annunziata di Napoli, Bellone di Asti, Capobianco di Mantova, Ciuffini di Perugia (Vice Presidente), Gavazzi di Novara, La Forgia di bari, Pizzolato di Venezia, Stea di Macerata (Presidente) e Vichi di Firenze. 1 9 6 2 Dal 1 Novembre la sede nazionale si trasferisce in Via Savoia 78. Muore il Senatore Luigi Benedetti e le elezioni indette per la Presidenza dell AMDI vedono la nomina per acclamazione del professor Andrea Benagiano. 1 9 7 7 Viene eletto Presidente il professor Cesare Enrico Pini di Milano. L associazione si sta consolidando in quella che è la sua struttura attuale e viene definita la parità dei diritti fra libera professione e componente accademica. 1 9 8 1 Ottobre 1981, primo Mese della Prevenzione Dentale. Si tratta di una appuntamento che si rinnoverà ogni anno: grazie alla partecipazione volontaria di numerosi dentisti e alla collaborazione con Mentadent viene offerta gratuitamente ai cittadini l opportunità di una visita di controllo. 1 9 8 3 Viene eletto Presidente il dottor Giovanni Ruf- I P R E S I D E N T I D E L L A N D I N E G L I A N N I fini di Bologna. Si consolida la componente libero professionale dell associazione. Il nuovo Statuto prevede l impossibilità di rielezione per il Presidente nazionale. 1 9 8 5 Primi laureati in Odontoiatria e creazione dell Albo degli Odontoiatri. 1 9 8 6 Viene eletto Presidente il dottor Carlo Ughi di Brescia. È istituito l albo degli Odontoiatri, e perciò i primi laureati in odontoiatria possono esercitare la professione. 1 9 8 9 Viene eletto Presidente il dottor Giorgio Stella di Milano. 1 9 9 1 7-13 ottobre - Congresso mondiale FDI a Milano. Il coordinatore della Cps (Commissione di Prevenzione Stomatologia), Carlo Ughi, avvia nel 1991 la collaborazione fra l Andi e l ambulatorio odontoiatrico della Comunità di San Patrignano 1 9 9 2 Viene eletto Presidente il dottor Giampiero Malagnino. 1 9 9 3 L associazione cambia denominazione: da AMDI ad ANDI. Il cambiamento è deciso nell assemblea nazionale del 27 marzo 1993 e diventa operativo il 17 luglio. Il nuovo acronimo è anche il simbolo del mutamento di strategia di azione dell Associazione, sempre più sindacato e sempre meno desiderosa di supplire alle deficienze derivate dalla mancata nascita dell Ordine professionale autonomo. Amedeo Gioia Luigi Benedetti Andrea Benagiano Cesare Enrico Pini Giovanni Ruffini Carlo Ughi Giorgio Stella 28 1932 1944 1946 1949 1955 1956 1957 1960 1961 1962 1977 1981 1983 1984 1985 1986 1989 1991 1992

1 9 9 4 22-24 aprile - Primo Congresso Politico Andi a Roma. Dicembre 1994 - L Enpam diviene fondazione privata e accoglie anche i laureati in Odontoiatria. 1 9 9 5 2 Congresso Politico a Modena. Viene eletto Presidente il dottor Luigi Daleffe di Bergamo. Per la prima volta nella sua storia, il 26 aprile 1995, Andi è ricevuta al Quirinale dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro. 1 9 9 7 12 dicembre 1997- Sottoscrizione con i sindacati dell accordo nazionale di II livello del CCNL per i dipendenti degli studi odontoiatrici. Entra in vigore l attuale statuto. Inizia ad operare www.andi.it, che verrà modificato nel 2000 e nel 2005. 1 9 9 8 24-26 aprile, Firenze: 3 Congresso Politico: viene eletto Presidente il dottor Pietro Oscar Carli di Venezia. Nel luglio viene istituita l associazione Fondo Pensione complementare a capitalizzazione per i dentisti FondoDentisti 1 9 9 9 Il 27 maggio 1999 Andi aderisce alla protesta Ci fermiamo un giorno per curarti meglio sempre contro il governo che ha varato una bozza di riforma della sanità che colpisce, per le cure odontoiatriche, le categorie più deboli. Entra in crisi l esecutivo nazionale Andi, e il presidente Carli è costretto a dimettersi. Viene eletto presidente il dottor Paolo Amori di Roma. 2 0 0 0 Nasce il Tavolo del Dentale, cui aderiscono Andi, Ancad, Odi, Unidi, Antlo, Sno/cna, Fenaodi. La commissione di vigilanza sui fondi pensione concede a Fondodentisti, il 21 agosto del 2000, l autorizzazione alla stipula della convenzione con i gestori finanziari scelti dal consiglio d amministrazione, ultimo e importante atto burocratico e amministrativo che vincola la piena e completa operatività del fondo. 2 0 0 1 Paolo Amori viene riconfermato Presidente nel 5 congresso politico. Entrano in vigore anche per i dentisti gli studi di settore e parte la Polizza RCP in convenzione Andi- Cattolica, un forte strumento al servizio degli associati. 2 0 0 3 L Associazione vive uno dei suoi momenti più tristi con la rimozione dell intera segreteria sindacale nazionale. Il presidente Amori rimane in carica con una maggioranza diversa da quella congressuale. L associazione risente pesantemente di questa spaccatura e ha una paralisi completa dell attività per oltre 7 mesi. 2 0 0 4 Con una maggioranza risicata (331 a 321) il dottor Roberto Callioni, di Bergamo è il nuovo Presidente Nazionale.Dopo la lunga fase elettorale riprende in pieno l iniziativa politica e sindacale. 2 0 0 5 Andi ha ripreso a progettare e costruire, sia in campo culturale con la FCO che in campo sindacale e diventa operativo il progetto periferia, nato per offrire risorse e supporti alle sezioni provinciali ed ai dipartimenti regionali. Sono rinnovati tutti i mezzi informativi, in primis quelli informatici. Dopo il rilancio di Andi Servizi viene creata Andi Assicura per la gestione diretta delle assicurazioni. Sul piano politico, nel gennaio, ANDI riunisce alla stesso tavolo, all hotel Excelsior di Roma, dentisti, odontotecnici, università, industrie, distributori, società scientifiche, igieniste e assistenti di studio: riparte il Comparto del Dentale. Vengono organizzati diversi incontri alla presenza dei rappresentanti del Governo e delle Istituzioni. Viene presentata ad ExpoDental la Fondazione Andi Onlus che il mese successivo ottiene tutte le autorizzazioni per poter esercitare la propria attività soprattutto a sostegno del volontariato. Giampiero Malagnino Luigi Daleffe Pietro Oscar Carli Paolo Amori Roberto Callioni 1993 1994 1995 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005