MARE E LINEA DI COSTA



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COMMISSIONE DI LAVORO MARE E LINEA DI COSTA Coordinatore: Luigi Salvati Ottobre 2004 5

MARE E LINEA DI COSTA SCENARIO Il Piano Strategico individua il mare come una tematica di fondamentale importanza e indica come prioritario l obiettivo della riscoperta delle straordinarie e multiformi potenzialità di questa grande risorsa, oggi non pienamente sfruttata, anche attraverso una migliore distribuzione delle diverse attività che si affacciano sul fronte del mare. Il mare come grande risorsa economica, sociale, culturale e territoriale attorno alla quale occorre garantire una virtuosa convivenza fra diverse attività. Il Piano Urbanistico Comunale ha posto l obiettivo di coniugare le diverse vocazioni portuale, industriale e diportistica definendo i corretti limiti entro i quali farle convivere e divenire occasioni di rafforzamento dell economia della città. Lo sforzo del Piano Urbanistico Comunale è stato quello di centrare sul rapporto con il mare le condizioni strutturali della riqualificazione urbana. Innanzitutto con la ridefinizione del waterfront della città centrale, ma anche con l individuazione di nuove aree della costa da riqualificare, altre da valorizzare e utilizzare in modo più razionale e sostenibile. Si intrecciano dunque due diversi livelli strategici: uno di scala territoriale, che tende a risolvere le tradizionali conflittualità tra sviluppo portuale e sviluppo turistico, compensando anche carenze di natura infrastrutturale e logistica; uno di scala locale, che tende a garantire la compatibilità delle nuove espansioni del porto con la vita dei quartieri, prefigurando radicali trasformazioni per restituire, in alcuni casi condizioni di qualità urbana, incremento di potenzialità produttive ed occupazionali anche con la riconversione verso il turismo e l indotto cantieristico della diportistica, e perseguire la ricentralizzazione di aree marginali. E sul mare che oggi La Spezia gioca in gran parte il proprio destino. Nel passato non si sono sfruttate appieno tutte le occasioni di crescita e sviluppo a livello economico, territoriale, paesaggistico, culturale e identitario. Le iniziative imprenditoriali, anche importanti, si sono sviluppate spontaneamente, cogliendo solo alcuni di questi aspetti, senza valorizzarli e integrarli in rapporto alla città. Le contraddizioni e i conflitti di questo processo sono evidenti: un porto che soffoca i quartieri limitrofi, porticcioli turistici di alta qualità senza alcun rapporto che le realtà urbane circostanti o assediati da attività di bassa qualità ambientale, infrastrutturale, edilizia; enclave diportistiche poco sostenibili in termini logistici e di reale vivibilità cittadina; cantieri che soffocano le potenzialità turistiche dei borghi marinari. Negli ultimi due anni, con gli strumenti di pianificazione si sono iniziate a dirimere queste contraddizioni: i confini del porto mercantile, il recupero del primo bacino a scopi turistico-ricettivi, la realizzazione della darsena e del distretto nautico del Levante, i programmi per il riassetto della linea di costa. Per formulare questo programma si è reso necessario un disegno copianificato con l Autorità Portuale, ma anzitutto una corrispondenza di intenti con l intera città e con i suoi operatori marittimi. Riappropriarsi del mare significa anche, infatti, poter garantire la libera fruizione dell acqua anche dove si realizzano strutture private. Far crescere iniziative e sostenere operazioni che sappiano instaurare un più stretto rapporto fisico con la città, una continuità con i suoi tessuti, un riavvicinamento all acqua dei suoi confini. Il citato risanamento ambientale del golfo dovrà consentire, in futuro, la balneazione, elemento che caratterizza molte città di mare. L elemento più importante che si registra su questo tema sarà la valorizzazione del 1 bacino portuale a fini urbani, turistici, culturali. Il nuovo waterfront della città sarà una straordinaria opportunità di recupero del rapporto della città con il suo mare e di sviluppo turistico. La trasformazione riveste un carattere strategico per la riqualificazione urbana e ambientale della città, per il riposizionamento a livello di armatura urbana e di offerta di strutture turistiche. L amministrazione comunale ha promosso un approfondimento progettuale nell ambito dei lavori del Piano Strategico, nei quali la città ha definito di concerto le linee guida nel concorso internazionale di progettazione che verrà bandito da Comune e Autorità Portuale. Il riuso del primo bacino consente di definire concretamente per la città un significativo affaccio a mare, un waterfront urbano, che restituisca alla zona centrale nuove occasioni di riqualificazione e di rilancio prolungando la passeggiata a mare (Morin), restituendo alla città un nuovo spazio aperto e

contemporaneamente una nuova potenzialità di riqualificazione dell asse urbano di viale Italia e soprattutto dei tessuti che oggi si affacciano sulle imponenti strutture portuali; rappresenta per la città una preziosa occasione di valorizzazione di un fronte portuale che, diversamente da quanto è accaduto negli altri porti italiani ed europei, non viene dismesso in ragione dell evoluzione tecnologica dei trasporti marittimi, in quanto spazio portuale marginale. Infatti esso, al contrario, costituisce per il porto della Spezia, caratterizzato da una congenita ristrettezza di aree di banchina, un punto di attracco di grande profondità (circa 14 metri di pescaggio) e quindi ancora perfettamente compatibile con i traffici marittimi commerciali. Tale sacrificio pertanto viene valorizzato al massimo sotto il profilo della riqualificazione urbana, dell offerta funzionale e dell apertura fisica della città verso l acqua attraverso un processo di pianificazione e di definizione progettuale pragmatico e flessibile, in grado di definire nel dettaglio le condizioni qualitative che ne supportano la ricucitura con la città, ma anche, contemporaneamente, di incoraggiare il capitale privato: in grado di coniugare le istanze di accessibilità pubblica e visiva, lo sviluppo di attività culturali e collettive agli obiettivi della sostenibilità imprenditoriale della proposta. La riconfigurazione della linea di costa del nostro territorio, resa possibile, come detto, dalla contemporanea elaborazione del PUC e del PRP, ha inoltre determinato altre significative opportunità di recupero, riuso o riqualificazione di altre aree strategiche del golfo. Pensiamo alla baia di Cadimare dove entrambi gli strumenti prevedono una destinazione a finalità turistiche. Il PUC in particolare prevede la dismissione delle attività industriali presenti nell area e la riconversione degli spazi a finalità turistiche con la costruzione di un porticciolo turistico, di strutture ricettive e aree a destinazione pubblica. La riqualificazione integrale del borgo deve prevedere, in una seconda fase, la dismissione dell aeroporto ivi allocato per una sua riconversione a finalità turistiche, così come previsto dai piani urbanistici dei Comuni della Spezia e Portovenere che condividono l area interessata. L obiettivo comune sarà quello di creare nella baia di Cadimare un borgo marinaro con un qualificato insediamento turistico che ruoti attorno al progettato porto turistico, base dei diving per le escursioni subacquee nel golfo. Lo stesso sarà collegato al borgo di Fezzano da una passeggiata pedonale lungo la costa e potranno agire in sinergia per lo sviluppo del turismo nautico. Anche per il borgo delle Grazie è prevista una riconversione del cantiere esistente in un centro nautico che potrà ancor più accentuare e valorizzare la sua già definita vocazione turistica. Nel ponente la riqualificazione della linea di costa, nel tempo, potrà vedere realizzate le aspirazioni turistiche e nautiche dei borghi ivi insediati anche attraverso la progressiva dismissione di aree militari oggi presenti. Si pensi all area di San Vito, al Balipendio e altri spazi lungo la costa e sulle isole che il Ministero Difesa potrà progressivamente liberare. Sulla costa di levante, oltre al definito spazio riservato ai traffici portuali che potrà avere la sua espansione e potenziamento nei limiti stabiliti dal PRP e dalle intese sottoscritte con gli Enti Locali, si sta realizzando un insediamento dei cantieri di produzione della nautica da diporto. Con l arrivo dei cantieri Baglietto e del cantiere Ferretti, ora in corso, si sta configurando la presenza di una cantieristica qualificata diversa dalla tradizionale, quella della nautica da diporto, che andrà progressivamente a identificare e qualificare il golfo come una piccola capitale europea del settore. La scelta di Comune e Enti interessati di costruire una darsena dedicata a questo specifico settore produttivo andrà ancor più a rafforzare le opportunità di sviluppo di questo settore economico che riveste un ruolo centrale nel nuovo modello di sviluppo locale. Il prossimo avvio dei lavori di costruzione della darsena sarà foriero di una progressiva trasformazione di un area in località Fossamastra-Pagliari, oggi particolarmente dequalificata e vedrà l insediamento di attività produttive dedicate al settore nautico che andranno complessivamente a rafforzare questa nuova e moderna vocazione produttiva e a dar corpo a quel distretto della nautica e della meccanica recentemente costituito. La trasformazione del sito vedrà il suo completamento a mare con la costruzione della Marina del Levante nello spazio compreso fra il Molo Enel e il cantiere S.Marco. Grazie alla disponibilità della M.M. di cedere il Molo Pagliari e dell Enel di dismettere parte del suo Molo, si potrà realizzare, nel sito, una nuova marina nautica in grado di ospitare gli insediamenti del Canaletto e di Fossamastra comprese le attività dei mitilicoltori. Sono progetti ormai definiti e condivisi, in parte già finanziati, che vedranno, nei prossimi anni, la loro progressiva realizzazione. Ad essi si accompagna l ampliamento di porto Lotti, uno dei centri nautici più qualificati del Mediterraneo, con l insediamento anche di strutture ricettive di alto livello. Si completeranno anche i lavori per la costruzione del porticciolo Mirabello, che stanno attendendo l approvazione degli interventi di bonifica a mare, andando così a dotare la città di un insediamento nautico di rilevanti dimensioni, a ridosso del centro urbano, che favorirà lo sviluppo turistico della città e sarà un ulteriore

fattore di attrazione di flussi turistici legati alla nautica e alle attività che si insedieranno nella parte a terra. Con i lavori di risanamento del Lagora conseguenti anche alle opere di dragaggio e bonifica dello stesso collegati alla realizzazione del porticciolo Mirabello, si potrà anche prefigurare soluzioni di navigabilità dello stesso fino all entrata dell Arsenale. L attività della cantieristica industriale di vecchio tipo si sta progressivamente concentrando nell area Fincantieri che gode di un continuo e qualificato carico di lavoro, proiettato negli anni futuri, nel settore della cantieristica militare. Occorre auspicare una rapida definizione del futuro dei cantieri San Marco oggi sottoutilizzati e puntare a realizzare insediamenti nautici di nuova generazione proiettati sul diportismo, purtroppo ostacolati dalle strategie dell attuale proprietà. Sempre sul fronte del levante è prevista dagli strumenti di Pianificazione Comunale e portuale la riconversione del cantiere Navalmare già oggi, anche grazie al suo recente ampliamento in area limitrofa, orientato ad attività legata al settore della nautica da diporto che si accompagna alla iniziale vocazione industriale del cantiere. Si stanno poi definendo locali e particolari situazioni di recupero di aree a mare in zone e borghi collocati lungo la costa che rispondono in parte alle antiche aspirazioni delle popolazioni di questi luoghi di recuperare un rapporto diretto con il mare, alla domanda di nautica sociale e all obiettivo complessivo di un progressivo riavvicinamento al mare e di una sua riappropriazione in usi tesi al miglioramento dell ambiente e della qualità della vita nel suo complesso. La riqualificazione della diga foranea, i progetti di un suo utilizzo balneare e di una sua futura apertura per favorire il ricambio delle acque, lo spostamento fuori diga degli impianti di mitilicoltura completato il disegno di un progressivo ridisegno della linea di costa del golfo che vede la sua progressiva riqualificazione, l esplodere di una nuova vocazione nel settore della nautica da diporto, cui si accompagna anche una crescente offerta di strutture nautiche ricettive che, nel giro di qualche anno, triplicheranno l offerta di posti barca nel golfo. Fattibilità Punti di forza - Programmazione urbanistica e di settore definita - Potenzialità offerta dalla configurazione del golfo - Presenza di aree pubbliche dismettibili - Grande interesse da parte di operatori privati ad investire - Strategicità della posizione geografica del golfo e sua accessibilità Punti di debolezza - Tempi di dismissione delle aree pubbliche - Problemi legati alla bonifica a mare - Elevate risorse da mobilitare

Scheda Progetto: LA RIQUALIFICAZIONE DEL BORGO DI CADIMARE PREMESSA Nell ambito del processo di riconversione delle funzioni e di ridefinizione strategica delle attività sulla linea di costa si inserisce il progetto di riqualificazione del borgo e dello specchio acqueo di Cadimare. La visione complessiva della linea di costa identifica nel waterfront l elemento cardine di rigenerazione del sistema costiero, integrato da un insieme più articolato di approdi, distribuiti lungo lo sviluppo della fascia costiera, in grado di configurare una molteplicità di affacci a mare di entità differenziata: dagli approdi di quartiere inseriti nel nuovo quadro della mobilità locale su acqua, alla ricollocazione delle marine del Canaletto e Fossamastra, alle vere e proprie nuove polarità turistico-diportistiche, come quella prevista per Cadimare, al più ampio bacino di offerta per la diportistica, il Porticciolo Mirabello, il recupero di Calata Paita. Il quadro complessivo della definizione degli approdi costruito come potenziamento della componente turistica a fronte del previsto sviluppo verso Levante del nuovo porto commerciale si completa con la riqualificazione del sistema costiero del Levante, con la realizzazione della Darsena di Pagliari che rappresenta una notevole opportunità di riconversione e rigenerazione ambientale delle attuali aree retroportuali verso funzioni produttive legate all indotto diportistico. Obiettivi e Azioni Il valore strategico del progetto per Cadimare è sottolineato da alcuni fattori: la presenza di valori paesistici e ambientali notevoli; la collocazione in un punto di cerniera tra la città e il promontorio di Portovenere che ne determina il ruolo di porta di mare extraurbana. Gli obiettivi, codificati nella strumentazione urbanistica generale e operativa, sono il recupero dell affaccio pubblico a mare e la trasformazione e riconversione di aree demaniali a funzioni turistiche ed attrezzature per la nautica. In particolare il Piano Urbanistico Comunale (2003) individua due distretti di trasformazione (ATN 2 e ATN 3). Nel primo, collocato a sud della diga di Cadimare in corrispondenza degli impianti sportivi della marina militare, è prevista la possibilità di realizzare un insediamento turistico attrezzato, su una superficie territoriale complessiva di circa 42.000 mq., attraverso il riuso delle strutture e degli edifici esistenti, nonché un incremento del 50% delle superfici utili degli edifici esistenti da sottoporre a sostituzione e riuso. Il piano prevede l insediamento di funzioni miste che oltre alle priorità funzioni prettamente turistico-ricettive spaziano dal commercio al terziario diffuso all artigianato di servizio. Nel secondo distretto, localizzato sul lato sud/ovest della darsena Duca degli Abruzzi, in adiacenza alla diga di Cadimare, sono previste attrezzature per la balneazione e strutture per la sosta e per il trasporto marittimo, con la liberazione dell area già occupata da un cantiere navale per la realizzazione di un porticciolo turistico. Per questo distretto è stato predisposto uno schema di Progetto Urbanistico Operativo che è finalizzato al recupero della vocazione marittima storica del borgo di Cadimare, ed alla contestuale valorizzazione delle emergenze architettoniche, paesaggistiche e ambientali locali, a beneficio della residenza e del turismo. Gli interventi previsti riguardano sia opere di riqualificazione fisica il riuso degli spazi pubblici del fronte a mare, la realizzazione di un tratto di spiaggia e di accessi al mare lungo la diga, la realizzazione di una piazzetta nel sito del cantiere navale, la sostituzione degli edifici del cantiere con un edificio che completi il tessuto edilizio storico verso l Arsenale con funzioni ricettive e di servizio per il quartiere sia l inserimento negli spazi recuperati di funzioni più propriamente urbane, come le attività ricettive, le attività ricreative per la balneazione e le attività nautiche diportistiche, attraverso la creazione di un porticciolo turistico attrezzato per circa 250 nuovi posti barca di dimensioni medio-grandi (10-15 metri), e la ricollocazione degli ormeggi esistenti. In particolare la realizzazione del nuovo porticciolo rappresenta la parte centrale dell intervento, alla quale è legata l intera operazione di riassetto del seno di Cadimare. Infatti la realizzazione della marina, che dovrà avvenire ad opera di investitori privati, fornirà le risorse economiche necessarie per attuare una parte consistente degli interventi sia pubblici che privati previsti dal progetto. Il progetto si completa con il recupero ad usi civili di due aree che attualmente ricadono all interno del perimetro dell Arsenale Militare, dove sono previsti rispettivamente la realizzazione di un parcheggio e la

localizzazione di strutture di servizio alla pesca professionale e al rimessaggio delle imbarcazioni da diporto. La fattibilità economica dell intervento è già stata dimostrata a seguito della procedura avviata in attuazione del decreto Burlando che ha visto la presentazione di quattro progetti da parte di privati. La procedura non ha avuto buon fine per l incompletezza delle progettazioni presentate e sono attualmente in corso cause giudiziali davanti al TAR Liguria. La riqualificazione del borgo di Cadimare e il suo rilancio anche in campo turistico dovranno completarsi con la totale dismissione dell area dell ex aeroporto di Cadimare particolarmente pregiata sia per la sua dimensione che per la strategicità di posizionamento. Essendo un compendio dotato di caserma, spazi verdi e sportivi, fronte a mare e porticciolo può costituire un interessante struttura da riconvertire a fini turistico-ricettivi valorizzando la vocazione dell intero borgo. Il Comune ne ha già sollecitato la dismissione al Ministero Difesa che, al momento, ha declassato la struttura ad unità di appoggio. L intervento di riconversione del compendio dovrà naturalmente essere a carico di privati che ne dovrebbero acquisire la proprietà tramite asta pubblica. Il bene insiste in parte nel Comune di Portovenere col quale dovranno essere conseguite le opportune intese per il suo utilizzo per i fini sopradescritti. Risultati attesi Soggetti Coinvolti Risorse e strumenti Fasi e tempi La riqualificazione del borgo di Cadimare dovrà inserirsi in un quadro più generale di rafforzamento della componente turistica delle attività sul mare, i cui capisaldi principali sono rappresentati dal progetto di recupero del Primo Bacino Portuale e dal Porticciolo Mirabello. Le ricadute del potenziamento dell offerta turistico-ricettiva connesso al progetto per Cadimare saranno valutabili in termini di valorizzazione economica locale e del relativo indotto occupazionale, unitamente alla riqualificazione del sistema insediativo costiero sotto il profilo ambientale. Comune, Ministero Difesa, Autorità Portuale, privati. Gli strumenti già predisposti dal Comune sono il Piano Urbanistico Comunale e lo schema di Progetto Urbanistico Operativo relativo al distretto ATN 3. dovranno concretizzarsi intese col Comune di Portovenere per la 2^ fase del progetto interessante il riuso per finalità turistiche dell attuale aeroporto In una prima fase il progetto per Cadimare prevede la realizzazione del porticciolo e della piazza urbana nell area del cantiere. Successivamente è previsto l ampliamento del polo nauticoricettivo con il riuso del Campo in Ferro, oggetto di bonifica da parte dell Autorità Militare che ha confermato la propria disponibilità a cederne l uso al Comune della Spezia. Fattibilità Punti di forza Punti di debolezza 1. Previsioni urbanistiche: PUC, PUO, ATN3. 2. Integrazione del progetto nell ambito delle trasformazioni previste nel disegno generale della linea di costa. 3. Elevato valore paesistico ambientale del contesto. 4. opportunità di sviluppo di un indotto legato alla ricettività 5. fattibilità economica già verificata Scheda Progetto: IL NUOVO WATERFRONT URBANO 1. Incertezza relativa ai tempi di realizzazione per il contenzioso in essere. 2. Problemi connessi alla bonifica dello specchio acqueo del campo in ferro. 3. Difficoltà connesse alla possibilità di dismissione dell Aeroporto militare.

Premessa Obiettivi e Azioni Nell ambito della Commissione Mare e Linea di Costa e della discussione sulla riqualificazione a fini urbani e turistici dell ambito costiero è stata dedicata un approfondita riflessione alla progettazione del nuovo fronte a mare cittadino, sviluppata in un apposita sottocommissione. La discussione sulle funzioni da inserire nei circa 150.000 mq di Calata Paita, a seguito dell intesa tra Comune e Autorità Portuale e sulla rivisitazione della passeggiata Morin e del Molo Italia, condotta anche attraverso riunioni congiunte con la Commissione Turismo, ha portato all elaborazione di una proposta di bando per il concorso internazionale di idee. Il bando per il concorso di progettazione architettonica e di destinazione d uso, presentato nel mese di settembre, verrà a breve pubblicato. Obiettivo L obiettivo del progetto è il recupero ad attività urbane di parte del fronte a mare del Comune della Spezia, oggi destinato ad attività portuale, ed il ridisegno complessivo dell area di V.le Italia, che da San Cipriano a Mirabello definisce i confini tra città e mare. Il collocamento di funzioni sia urbane che ricreative e ricettive dovranno riguardare anche gli spazi acquei prospicienti, con la creazione di strutture per diporto, trasporto marittimo e crocieristico. I progettisti saranno inoltre invitati a proporre soluzioni al collegamento pedonale tra centro storico e water front con mitigazione dell impatto della viabilità di V.le Italia. Le funzioni da inserire nell area oggetto della riqualificazione, ampiamente dibattute in sede di sub-commissione, sono state individuate quali riferimenti per la progettazione, lasciando ai progettisti ampia libertà di scelta in un ottica non solo architettonica ma anche di economicità e sostenibilità degli investimenti collegati. Sarà dunque il concorso, il cui svolgimento sarà articolato in una fase di preselezione e due gradi successivi di valutazione, l azione chiave per la costruzione della nuova identità della nostra città. Nella presente scheda si riassumono dunque le caratteristiche prescelte per il bando di concorso che, a seguito dell intesa intervenuta fra A.P. e Comune della Spezia, avrà luogo per riqualificare l area portuale di Calata Paita con finalità turistico - nautiche, culturali e ricettive. Oggetto e fasi del concorso Il concorso avrà per oggetto, nel primo grado, l elaborazione di un progetto a livello planivolumetrico (master plan) relativo all area individuata dal PRP e dal Piano Urbanistico del Comune della Spezia per una maggiore definizione del Piano d area del primo bacino portuale precedentemente elaborato. Il master plan è perciò relativo al recupero di un nuovo waterfront urbano attraverso la dismissione progressiva dell area indicata (in due fasi) e del prospiciente specchio acqueo tra il Molo Italia e via San Cipriano (Calata Paita) per ospitare principalmente funzioni turistiche nautiche - ricettive e di servizio, sia al turismo che alla città. Il tutto dovrà essere inquadrato in un più ampio contesto al fine di relazionare urbanisticamente e morfologicamente i nuovi insediamenti con la città esistente (passeggiata Morin, molo Mirabello, piazza Europa, viale Italia) e allo scopo di integrare le nuove funzioni allo spazio urbano, mitigando e riducendo il difficile rapporto tra la città ed il suo mare che vede un ostacolo fisico nella presenza di viale Italia. La prima fase realizzativa riguarderà un area di 50-60.000 mq. (oltre il Molo Italia e la Passeggiata Morin) immediatamente adiacente largo Fiorillo e la Capitaneria di Porto. La seconda fase, essendo previsti due tempi di dismissione delle aree in oggetto, riguarderà gli spazi rimanenti, fino all altezza di via San Cipriano.

Il progetto vincitore verrà sottoposto a project financing. Di conseguenza le destinazioni d uso proposte dovranno evidenziare una consistente capacità di autofinanziamento dell intervento proposto. Funzioni previste Come precedentemente detto, le funzioni indicate nel bando di concorso e sotto riportate dovranno costituire una mera indicazione offerta ai concorrenti e non vincoli o parametri per la progettazione: a) l inserimento di strutture ricettive alberghiere con annessi spazi congressuali; b) la progettazione e organizzazione di spazi commerciali tendenzialmente legati alla nautica e al tempo libero; c) la ridefinizione del sistema dei parcheggi nell intera area e della accessibilità veicolare; d) strutture culturali e per il divertimento specie giovanile; e) la ridefinizione qualitativa dell area di viale Italia con l obiettivo di facilitare al massimo la relazione pedonale tra la città e il mare; f) la realizzazione di spazi comuni aperti con studio del verde quale elemento di qualità da crearsi attraverso un prolungamento del sistema pedonale costiero e l integrazione con quello urbano circostante; g) l eventuale inserimento di edilizia residenziale, comunque in una quota minima del 10% della SUL prevista; h) la riqualificazione e/o ricollocazione delle attuali sedi dei circoli velico e nautico; i) la riqualificazione della passeggiata Morin e di Largo Fiorillo e la riconsiderazione delle strutture commerciali ivi collocate; j) la ristrutturazione e rifunzionalizzazione del Molo Italia. Risultati attesi Il nuovo waterfront dovrà costituire una straordinaria opportunità di recupero del tradizionale rapporto tra città e mare. L intervento urbanistico dovrà difatti rappresentare una preziosa occasione per riqualificare, rinnovare ed incidere a fondo sull immagine tradizionale del nostro centro cittadino. Il prolungamento della passeggiata a mare (passeggiata Morin e Molo Italia), in particolare, potrà restituire alla città un nuovo spazio aperto e, contemporaneamente, una nuova potenzialità di qualificazione dell area urbana di viale Italia e dei tessuti che oggi si affacciano sul porto. Il riutilizzo del primo bacino consentirà inoltre di dare slancio allo sviluppo turistico del Comune capoluogo, inserendo nuove funzioni turistiche, quali stazione crocieristica e centro congressi, ed includendo funzioni commerciali, nautiche, culturali e di svago. Le destinazioni d uso proposte dovranno essere tali da costituire elemento di attrazione di turisti e visitatori e di promozione e indotto per l intera città, legandosi alle strutture già presenti e promuovendo una fruizione non stagionale del contesto urbano che si andrà a costituire. Soggetti coinvolti Enti appaltanti: Autorità portuale e Comune della Spezia Membri Giuria: rappresentante nazionale Ordine degli Ingegneri e degli Architetti, rappresentante facoltà di Architettura di Genova, esperto internazionale, rappresentante Autorità Portuale, rappresentante Comune della Spezia e Regione Liguria. Membri Commissione Tecnica designati da Autorità Portuale e Comune della Spezia. Professionisti, singoli o associati, partecipanti al concorso Soggetti imprenditoriali coinvolti sia nella fase delle opere che in quella di

Risorse e strumenti Fasi e tempi Fattibilità Evoluzione del progetto animazione dei nuovi spazi. Strumenti urbanistici vigenti: - Piano Urbanistico comunale; - Piano Regolatore Portuale; - PTC Provinciale; - PTC Paesistico; - Piano territoriale e di Coordinamento della Costa. Risorse finanziarie: Per lo svolgimento del concorso verranno messi a disposizione - 100.000 dal Comune della Spezia; - 500.000 da Autorità Portuale della Spezia Per la realizzazione delle opere si ricorrerà allo strumento del project financing cui verrà sottoposto il progetto vincitore. Svolgimento concorso Lo svolgimento del concorso avverrà in due gradi: 1 grado: elaborazione del Planivolumerico da parte di 16 progettisti scelti tra i partecipanti alla prequalificazione sulla base dei curricula professionali; 2 grado: dettaglio progettazione da parte di 5 concorrenti prescelti al termine del 1 grado di selezione ed elaborazione del progetto preliminare delle opere inerenti la prima e la seconda fase di realizzazione Tempi Pre-qualificazione: entro 60 gg. da scadenza presentazione candidature; I grado concorsuale: il termine di consegna degli elaborati di concorso dovranno pervenire entro 120 gg. dalla data invio lettera d invito ; II grado concorsuale: presentazione, nei termini indicati nella lettera d invito rivolta agli autori dei 5 progetti selezionati, degli approfondimenti progettuali richiesti e dell analisi economica-finanziaria degli interventi proposti. Previsione opere Prevedendo che l esito del bando si possa conoscere entro la fine del 2005, le opere potranno avere inizio nel primo semestre 2006, fermo restando il vincolo imposti dall opera di bonifica del Golfo che potrebbero causare il prolungarsi dei ritardi nei lavori di ampliamento del Molo Garibaldi, dove dovrebbero essere trasferite le funzioni portuali di Calata Paita. PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Previsioni urbanistiche (PUC, PTC Incertezza relativa ai tempi di Provinciale, PTCP e Piano realizzazione; Territoriale di Coordinamento Problemi connessi alla bonifica del della Costa); Golfo; Richiamo internazionale del Individuazione possibili investitori concorso; privati. Coinvolgimento e condivisione a livello locale e regionale; Opportunità di sviluppo per la città potenzialmente collegate al progetto; Fattibilità economica assicurata sin dalla fase di progettazione. La condivisione dei contenuti del bando per il concorso internazionale di progettazione e la prossima pubblicazione dello stesso sono un segnale importante per lo sviluppo della nostra città. Una nuova immagine, che non

intacchi la tradizionale identità di città di mare ed anzi ne amplifichi il legame con l elemento marino, potrà essere delineata con il contributo di progettisti di fama internazionale. Le funzioni che troveranno sede nell area di progettazione potranno creare un importante indotto per l intero Golfo e le località che vi si affacciano, come anche sull immediato entroterra, data l innovatività delle funzioni che troveranno spazio nel nuovo fronte a mare.