LA FILIERA SUSSIDIARIA,RAPPORTI FRA ISTITUZIONI PUBBLICHE,IMPRESE,NON PROFIT. Giorgio Fiorentini -università L. Bocconi



Documenti analoghi
Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Economia aziendale - introduzione-

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Governance e Indicatori di misurazione della S3 Roma, novembre 2013

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL

Il controllo dei centri di responsabilità

Indice. Prefazione alla seconda edizione. Ringraziamenti dell Editore

Patrimonio & Acquisti nella P.A.

Elementi introduttivi

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

Programmazione Pubblica/Mercato

SEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE

Economia e gestione delle imprese. Argomenti IL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE. Prof. Arturo Capasso

La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna

Imprese sociali e politiche di welfare: l esperienza della cooperazione sociale italiana

La valorizzazione della ricerca e la costituzione di imprese innovative

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Il sistema della comunicazione economico-finanziaria

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

La relazione tra scuole, istituzioni e territorio. Gli strumenti del partenariato giuridico delle Istituzioni scolastiche autonome: accordi di

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Imprenditorialità e innovazione sociale I modelli

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni

Credex LA PIATTAFORMA PER LA GESTIONE DELLA CATENA ESTESA DEL VALORE DEL RECUPERO CREDITI. ABI Consumer Credit Roma, 27 marzo 2003

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS Dalla teoria, all applicazione pratica, alle nuove prospettive

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

Direttore tecnico di agenzia di viaggio

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione

Piano di Sviluppo Competenze

idee per il libero mercato

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

Assistenza tecnica funzionale alla

Il valore della comunicazione d impresa. Renato Fiocca Incontri AISM - settembre 2001

30/09/2009. Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia

Date Modulo Docente responsabile Programma Corso. per la responsabilità sociale.

Sistemi informativi secondo prospettive combinate

L organizzazione aziendale

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

Tecnica Bancaria (Cagliari )

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

ORGANIZZAZIONE IN SENSO AMPIO

QUALITA E CONTROLLI NEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI ALLA LUCE DELL ART. 35 DELLA L. 28/12/2001 N 448

Appunti per una tavola rotonda Ponzano Veneto, 20 maggio 2011

Innovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

Il processo di Controllo di Gestione. Lezione n Maggio 2013 Alberto Balducci

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

Banca - Impresa verso un linguaggio comune Business planning in azienda. Fabio Tamburini

MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA

Tecniche Di Project Management. Le Architetture Organizzative di progetto

Anno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali

Lo stato dell arte delle strategie regionali di ricerca e innovazione in italia Palermo, 2 dicembre 2013

CONVEGNO ASSORETIPMI FONDAZIONE MARCO BIAGI MODENA 20 Novembre 2014

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia

Relazioni collaborative per creare valore (di cui appropriarsi in seguito)

Il rapporto tra Industria del Farmaco e le Società Medico Scientifiche

Spending review: opportunità o ostacolo allo sviluppo del Green Public Procurement (GPP)?

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

Fattura elettronica e conservazione

MODALITA DI RAPPORTO DELLA TERZO SETTORE OPPORTUNITA

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo

Problemi di coordinamento nelle. Organizzazioni dei Produttori. attività agro-industriali: le. Lezione 9

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

Crisi aziendale e strategie di risanamento

Marketing, competitività e sviluppo sostenibile: la parola al management

ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te

Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

LA GESTIONE AZIENDALE

Programma di Export Temporary Management

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA PSICOLOGIA SUL TERRITORIO DELLA CITTA DI MILANO

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

Regolamento Generale della Commissione Ricerca

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Parte 1 Perché esistono e come funzionano le amministrazioni pubbliche (sovranazionali, nazionali e locali)

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE

SUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE

Futuro e impresa per il secondo biennio

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

Economia sociale e impresa sociale

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

Cap.4 La comunicazione economico-finanziaria. Corso di Comunicazione d impresa - A.A Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.

Programmazione disciplina: Tecniche professionali dei servizi commerciali. Impostare ed elaborare le scritture di assestamento.

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso le energie rinnovabili

Transcript:

LA FILIERA SUSSIDIARIA,RAPPORTI FRA ISTITUZIONI PUBBLICHE,IMPRESE,NON PROFIT Giorgio Fiorentini -università L. Bocconi Università L. Bocconi 1 Welfare State Il contesto Stato ed E.P. sono monopolisti nel produrre/erogare beni e servizi ad utilità COMUNE/COLLETTIVA Welfare Society Stato regolatore che dà vita a forme di concorrenza e/o collaborazione con aziende private Sussidiarietà Università L. Bocconi 2

SUSSIDIARIETA E WELFARE ALLARGATO(no solo previdenza 70%,si anche 30% sociale) Welfare (SOCIETY,MUNICIPALE,CIRCOLARE)significa anche creazione di FILIERE miste di tipo Pubblico & Privato (profit o non profit) Privato & Privato Profit/ non profit Non profit/ non profit Università L. Bocconi 3 LA SUSSIDIARIETA AZIENDALE la sussidiarietà come insieme di principi e di intenti diventa operativa se assume caratteristiche organizzate,strutturate,coordinate,integ rate e quindi aziendali tali da configurare una sussidiarietà aziendale come strumento di attuazione del principio di sussidiarietà verticale, orizzontale. Università L. Bocconi 4

Il principio della sussidiarietà rischia di essere un mero principio inapplicato e non incidente sull assetto socio economico qualora non si attivi una sussidiarietà aziendale fra gli attori che devono porre in essere operativamente la sussidiarietà. Infatti a fronte dell'aziendalizzazione della pubblica amministrazione si prospetta una integrazione di tipo aziendale con il privato non-profi/profit. Università L. Bocconi 5 LA filiera SUSSIDIARIA La filiera sussidiaria e' un processo di integrazione aziendale(e quindi di integrazione di attività e processi,ruoli e competenze,abilità e compiti continuo, progressivo e cooperante composto da aziende pubbliche e aziende non profit /profit n combinazioni diverse e tali da convergere verso risutatii(outcome)di produzione di valore e utilita' pubblica Università L. Bocconi 6

correlata allo sviluppo economico,finanziario, all erogazione di beni e servizi adeguati alla domanda(espressione del bisogno) della comunità come insieme di soggetti singoli (uomini,persone,cittadini con cittadinanza) o soggetti istituzionali(aziende pubbliche o private). Università L. Bocconi 7 TIPI di filiera sussidiaria FILIERA SUSSIDIARIA INTERNA -FILIERA LINEARE quando le funzioni integrate dell azienda A (sussidiante) si rapportano con quelle di B(sussidiata) in modo semplice,lineare e diretto con un feed back sui risultati percepiti da parte di C. una maggiore corrispondenza con la domanda e quindi risultati prenegoziati,convenzionati o oggetto di contratti. La coerenza e simmetria si basa su una piattaforma comune di contenuti operativi di classificazione delle attività e controllo dei risultati.quindi,per esempio, criteri di rilevazione dei costi e significato di tipologie di costi che devono avere una interpretazione analoga. Università L. Bocconi 8

FILIERA SUSSIDIARIA A GEMMAZIONE INTERNA FILIERA A GEMMAZIONE INTERNA quando la produzione ed erogazione di beni e servizi in logica sussidiaria avviene tramite una catena di connessioni fra A e B per il tramite di B1,B2 Bn che sono delle aree funzionali interne a B(azienda sussidiata). Università L. Bocconi 9 FILIERA A GEMMAZIONE ESTERNA/SPIN OFF -FILIERA A GEMMAZIONE ESTERNA/SPIN-OFF quando la produzione ed erogazione di beni e servizi in logica sussidiaria si traduce nella creazione di altre aziende (spin- off)che non solo forniscono beni e servizi al sussidiao B ma si immettono sul mercato ed erogano o vendono le loro attività/prodotti ad altri cittadini/soggetti Università L. Bocconi 10

FILIERA SUSSIDIARIA DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Accordo interistituzionale,non necessariamente assetti istituzionali omogenei SVILUPPO DEL TERRITORIO: INVEST IN BRITAIN BUREAU:spa con imprese per attrazione investimenti SOPRIP di Parma:innovazione,parco tecnologico Accordi di cooperazione decentrata Patti territoriali Università L. Bocconi 11 TIPI DI FILIERA SUSSIDIARIA OUTSOURCING ED ESTERNALIZAZIONE:CONVENZIONI Leadership di costo price-competition competition PER PROGETTI:CONVENZIONI + GARA (SERVIZI SCOLASTICI,SCUOLABUS,REFEZIONE E CATHERING) Lettura rappresentativa dei bisogni Allocazione discrezionale delle risorse Trasparenza di selezione e valutazione Monitorare e stimolare la capacità di risposta Gestione diretta residuale di servizi VALORIZZAZIONE DEL PRIVATO ECCELLENTE Accompagnamento per eccellenza Autonomia del sussidiato INTERNAL MARKET Buono voucher Università L. Bocconi 12

segue Contemperare le differenti classi di interessi;modelli di governance Elevato numero di soggetti, portatori di interessi non definiti,non non chiarezza dei livelli programmatori diversi. Livelli di autonomia finanziaria locale,succedersi di cicli c politici,tempi e ritmi di gestione aministrativa,asimmetria fra gestione dell incertezza di contesto,quadro normativo contraddittorio Sviluppo di competenze professionali adeguate Modelli organizzativi e meccanismi di coordinamento efficaci Superamento delle distanze culturali Università L. Bocconi 13 Misurazione dei risultati raggiunti ATTESE DI RICOMPENSE DEL PUBBLICO E DEL PRIVATO DIVERSE FRA LORO Di natura economica.capital gains,vantaggi patrimoniali.. Di natura NON economica quali partecipazione al governo aziendale Privilegio di interessi particolari rispetto a quello comune Partecipazione formale e e non attiva al processo di governo Università L. Bocconi 14

CULTURE DIVERSE Il privato può sviluppare una funzione sociale trovare consenso di contesto Responsabilità sociale CSR: Mkt in re Mktg Opportunità di sistema(megamktg) Università L. Bocconi 15 INDIPENDENZA DECISIONALE Influenza negativa dell iter amministrativo e autoritativo del pubblico vs. privato Autonomia del consorzio della società.rispetto alla contrattualità pubblica Costi di mediazione,di allungamento dei processi decisionali,di controllo reciproco(sanzioni,patti parasociali,clausole) Università L. Bocconi 16

CARENZA DI COMPETENZE PROFESSIONALI ADEGUATE Sequenza compiti-processi-risultati Processi organizzativi interni;privato dominante e pubblico di servizio Relazioni interistituzionali per lo sviluppo del territorio.quale pregresso culturale???? COMPETENZE DISTINTIVE:creatività e progettazione strategica,capacità di gestione di progetti(project mngnt,valutazione dei risultati) Università L. Bocconi 17 MODELLI ORGANIZZATIVI E STRUMENTI DI COORDINAMENTO Società miste,continuità di servizio,orientamento all utente/cliente. delega di potere decisionale,attribuzione di autonomia,meccanismi per l accumulo di K/H Forme finalizzate allo sviluppo economico:strutture adhocratice e poco formalizzate Integrazione fra struttura permanente e struttura di progetto Meccanismi di coordinamemento e networking Università L. Bocconi 18

Sistema di misurazione dei risultati N di posti di lavoro creati N di nuove imprese create Durata media della vita delle nuove imprese N di imprese importate % aumento del fatturato delle imprese associate nel parco scientifico. Problemi:quale il rapporto fra impatto sociale ed economico??quali le possibilità di bench mark?? Monitoraggio della forma collaborativa:riunioni e partecipazione,situazioni conflittuali ecc Università L. Bocconi 19 LE SIMMETRIE ISTITUZIONALI DI SOGGETTI GIURIDICI DIVERSI ISTITUZIONALI DI SOGGETTI ECONOMICI DIVERSI GESTIONALI DI FUNZIONI GESTIONALI DI METODI DI RILEVAZIONE DELL EFFICIENZA,DELL EFFICIENZA,DELL EFFICACIA,DELL ECONOMICITA GESTIONALI INERENTI IL FINANZIAMENTO:DAL PUBBLICO DIRETTAMENTE/INDIRETTAMENTE,MISTO PUBBLICO/PRIVATO MKT,SOLO PRIVATO MKT/FUND RAISING INTEGRATIVO Università L. Bocconi 20

Tipi di filiera sussidiaria e rapporto pubblico/privato OUTSOURCING ED ESTERNALIZAZIONE:CONVENZIONI Leadership di costo price-competition competition PER PROGETTI:CONVENZIONI + GARA (SERVIZI SCOLASTICI,SCUOLABUS,REFEZIONE E CATHERING) Lettura rappresentativa dei bisogni Allocazione discrezionale delle risorse Trasparenza di selezione e valutazione Monitorare e stimolare la capacità di risposta Gestione diretta residuale di servizi VALORIZZAZIONE DEL PRIVATO ECCELLENTE Accompagnamento per eccellenza Autonomia del sussidiato INTERNAL MARKET Buono voucher Università L. Bocconi 21