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L APPARATO DIGERENTE ORIGINE EMBRIOLOGICA: L intestino si origina dall endoderma e a seconda delle specializzazioni saranno descritte le varie derivazioni embriologiche. Anfibi endoderma + interazioni con epiblasto a formare stomodeo e proctodeo Amnioti endoderma + splancnopleura a formare il sacco del tuorlo Vertebrati endoderma + epiblasto + ectoderma a formare le membrane (faringea e anale); lo stomaco si forma per torsione e l intestino per allungamento, all inizio è rettilineo e sospeso nella cavità celomatica dal mesentere dorsale. CARATTERISTICHE: L apparto digerente comprende il tubo digerente e le ghiandole annesse e le funzioni sono: - assunzione cibo - veicolarlo e immagazzinarlo - digerire e assorbire - espellere Da un punto di vista anatomico è diviso in 4 regioni: 1) intestino cefalico cavità orale e ghiandole annesse 2) intestino anteriore faringe, esofago, stomaco 3) intestino medio o tenue dal piloro alla valvola ileo coalica 4) intestino terminale dalla valvola ileo coalica all apertura anale Da un punto di vista istologico il tubo digerente è un epitelio mono o pluristratificato poggiante su uno strto di connettivo (tonaca propria) sotto la quale si trova la muscolaris mucosae. Mucosa e sottomucosa sono avvolte dalla tonaca muscolare (strato circolare e longitudinale); + esternamente vi è la tonaca sierosa (connettivo delimitato da epitelio celomatico). Solo l epitelio + interno è di origine endotermica, gli altri strati derivano dal mesenchima delle piastre laterali. L apertura anale e orale, che mettono in comunicazione l intestino endotermico con l esterno, sono di origine epiblastica. LABBRA: Pesci poco sviluppate; nei Dipnoi: solco senza denti separa le labbra dall arcata orale Anfibi e Rettili pieghe molli e scarsamente sviluppate Uccelli e Cheloni becchi cornei o ranfoteche Mammiferi labbra mobili e carnose Sono rivestite da un epitelio pavimentoso pluristratificato. GUANCE: Pareti laterali della cavità orale e presentano una mucosa riccamente vascolarizzata Anfibi letti capillari per respirazione Mammiferi in alcuni, tasche x immagazzinare cibo PALATO: Ittiopsidi pezzi scheletrici con mucosa Dipnoi 2 aperure: coane comunicare la cavità boccale con l esterno Rettili palato secondario Cheloni velo palatino

Mammiferi palato osseo + palato molle che permette all aria di sboccare nella faringe Teleostei davanti alla fila di denti faringei si trova l organo palatino La mucosa palatina presenta un epitelio pavimentoso stratificato ciliato, squamoso nei rettili. Tutta la volta palatina può portare denti o piastre trituratici. In rettili e mammiferi sono presenti bottoni gustativi. Nei misticeti le creste palatine danno origine ai fanoni. Sulla volta palatina si apre l organo di Jacobson presente in tutti i tetrapodi. PAVIMENTO e LINGUA: Struttura + o carnosa Petromizonti pezzo centrale cartilagineo che sostiene la muscolatura speciale x succhiare Pesci ispessimento del pavimento boccale; no muscolatura propria; epitelio pluristratificato Anfibi ben sviluppata; varie forme Rettili variabile Uccelli diversa in specie diverse Mammiferi risiede nel canale linguale; immobile nei Cetacei e mobile in mammiferi terrestri ed è costituita da una sublingua e una lingua propriamente detta. GHIANDOLE della BOCCA: Ghiandole unicellulari o pluricellulari,il cui secreto mucoso lubrifica il cibo nella bocca. Ciclostomi sostanza anticoagulante Rettili ghiandole velenifere; tubulo alveolari e caliciformi Anfibi ghiandole in prossimità delle coane che riversano il secreto in bocca Uccelli numerose ghiandole, tubulari a secreto mucoso Mammiferi fluidificare gli alimenti e funzione digestiva (enzimi); tubulo alveolari o acinose; gh. Parotidi; gh. Sottomascellari; gh. Sottolinguali tutte riccamente vascolarizzate e innervate DENTI: Si sviluppa da gemme epiteliali; accoglie una papilla di mesenchima; è composto da dentina e smalto. Gli odontoblasti hanno prolungamenti cellulari raccolti in un canalicolo e sono vivi; la dentina è acellulare e l organo dello smalto (adamantoblasti) è costituito da cellule a contatto con la papilla mesenchimatica. INTESTINO ANTERIORE FARINGE: Dalla bocca il cibo passa alla faringe. Nei Vertebrati Ittiopsidi a respirazione branchiale la faringe è estesa e svolge funzione respiratoria e digerente. Nei Vertebrati Tetrapodi a respirazione polmonare e svolge un ruolo attivo nella deglutizione. I vari abbozzi delle tasche branchiali evolvono nei derivati faringei. La faringe diviene la sede degli sbocchi delle vie nasali, della comunicazione con la cavità dell orecchio medio, della comunicazione con la laringe tramite la glottide e nei mammiferi rinforzata da una epiglottide. Epitelio pavimentoso stratificato ciliato e nella tonaca propria si infiltrano elementi linfoidi formando nei mammiferi le tonsille. In alcuni mammiferi sulla volta del faringe si formano i diverticoli per la fonazione. ESOFAGO: Semplice tubo di raccordo tra faringe e stomaco, rivestito da un epitelio ricco di cellule mucose ciliate che favoriscono la lubrificazione e lo spostamento del cibo verso lo stomaco. È circondato da uno strato relativamente spesso di muscolatura sia liscia che striata. Ciclostomi pieghe longitudinali con cellule ciliate e cellule mucose; dall esofago si passa direttamente all intestino e il lume esofageo si restringe.

Pesci esofago: tubo largo e corto e può presentare papille o scaglie. Anfibi l esofago nel raccordo con lo stomaco presente fibre muscolari circolari per impedire il rigurgito; l epitelio presenta numerose cellule caliciformi secernenti muco; ghiandole esofagee Rettili non è molto sviluppato e le cellule caliciformi producono muco. Uccelli il cibo può percorrere l esofago in senso inverso; presenta un diverticolo specializzato per il magazzino di cibo o per il corteggiamento, chiamato gozzo o ingluvie. La mucosa ha un epitelio pavimentoso e talvolta cornificato. Mammiferi tubo a calibro uniforme che si slarga nello stomaco; ghiandole esofagee tubulari o tubulo alveolari in numero variabile. STOMACO: La sua funzione è quella di accumulo e presenta un ambiente fortemente acido per la morte delle prede e la decalcificazione del materiale scheletrico. È costituito da 4 regioni: 1) esofagea la mucosa è in continuità con quella dell esofago; epitelio cilindrico cone cellule mucipare 2) cardiale (epitelio come la zona del fondo) 3) del fondo ghiandole gastriche; nella mucosa sboccano ghiandole tubulari semplici 4) pilorica mette in comunicazione lo stomaco con l intestino; elementi secernenti muco A livello del collo ghiandolare viene secreto muco mentre nel tubulo vengono secreti enzimi digestivi (pepsina, rennina, lipasi gastrica, HCl). L azione corrosiva dell HCl è neutralizzata dall abbondante secrezione di muco della mucosa stessa. Nella regolazione della secrezione gastrica intervengono meccanismi sia nervosi (fibre efferenti del vago) che ormonali. Ciclostomi manca lo stomaco e l esofago giunge nell intestino Pesci rappresenta una sacca ed è + sviluppato nelle specie con apparato masticatore Anfibi stomaci di varia forma, è un tutt uno con l esofago Rettili regioni ben differenziate dello stomaco Uccelli stomaco anteriore ghiandolare o proventriglio e uno posteriore, muscolare o ventriglio. Mammiferi aspetto affusolato con una piccola curvatura a destra e una grande a sinistra. INTESTINO MEDIO: Parte + lunga dell apparato digerente ed è la sede dove si svolgono i principali processi chimici e dove avviene l assorbimento. Si estende dal piloro alla valvola ileocolica e può essere diviso in + regioni: 1) una porzione duodenale in tutti i Vertebrati caratterizzata dallo sbocco dei dotti pancreatico ed epatico 2) digiuno e ileo si aggiungono nei mammiferi I processi digestivi avvengono a spese degli enzimi secreti sia dalle ghiandole annesse all intestino (pancreas e fegato) che da quelle presenti nella mucosa. Epitelio cilindrico semplice ciliato. L epitelio poi si solleva in estroflessioni digitiformi, i villi tra i quali si individuano delle fossette o cripte. Al fondo di ciascun villo si trova un intreccio di vasi sanguigni e linfatici e questa rete raccoglie i materiali nutritizi. Al fondo delle cripte si aprono le ghiandole intestinale e nella mucosa vi sono le cellule caliciformi che secernono muco. Alcune delle cellule dell epitelio intestinale sono in grado di elaborare sostanze ormonali che stimolano: - l attività della parete gastrica gastrina - la secrezione del succo pancreatico secretina - la produzione di > quantità di succhi pancreatici e biliari pancreozima e colecistochina Il secreto delle varie ghiandole intestinali forma il succo enterico. Il succo intestinale assicura un continuo rifornimento di acqua all intestino facilitando la digestione.

Le contrazioni della muscolatura liscia circolare peristalsi assicurano lo scorrere del cibo. Ciclostomi tubo dritto e poco differenziato, la plica spiralis o tiflosole è una piega longitudinale spiralizzata che svolge un ruolo emopoietico Pesci l intestino medio è variamente esteso generalmente rettilineo con poche spiralizzazioni; la funzione della valvola spirale è quella di rallentare il progredire del chimo favorendone la sua digestione e assorbimento Anfibi + lungo che nei pesci Rettili intestino medio di lunghezza variabile Uccelli molto lungo e convoluto Mammiferi lunghezza diversa a seconda della dieta INTESTINO POSTERIORE: Tratto terminale del tubo digerente nel quale può completarsi la digestione grazie agli enzimi del tenue, si ha il riassorbimento di acqua dalle feci e grazie alla flora batterica si ha l espulsione delle feci. Una valvola ileocolica segna il passaggio dall intestino tenue al terminale che può essere diviso in colon e retto. La mucosa è ad epitelio pluristratificato. Ciclostomi nel retto vi sono 2 tipi di cellule assorbenti: uno con microvilli e uno con fossette tipo endocitosi Pesci corto e poco differenziato; nel retto di alcuni pesci è presente una ghiandola digitiforme in posizione antero dorsale rivestita da epitelio semplice ricco di cellule mucose e serve per secernere muco, escrezione di cloruri quindi mantiene l equilibrio osmotico, ionico e salino dei Condroitti Anfibi grande aumento di diametro; le feci possono rimanere per parecchio tempo avvolte da membrana Rettili cieco intestinale che si apre nel colon; cellule assorbenti con orsetto estroflesso in microvilli, cellule caliciformi ed endocrine Uccelli lume + ampio del medio; 2 ciechi intestinali Mammiferi crasso (per il suo diametro); l intestino termina con un retto che sbocca con una apertura anale GHIANDOLE ANNESSE all APPARATO DIGERENTE: A livello dell intestino medio alcune ghiandole endotermiche assumono un grande sviluppo e non possono trovare posto nella mucosa ma ad essa rimangono collegate per mezzo del loro dotto escretore e il loro corpo si situa in cavità addominale: fegato e pancreas. Queste hanno la stessa origine embrionale: derivano da 4 abbozzi endotermici che formano l anello epato pancreatico situato nella regione che vede lo stomaco continuarsi col duodeno. FEGATO: L abbozzo si stacca dall intestino restandovi appeso da un pendutolo. La parte + cefalica diverrà il fegato vero e proprio, la + caudale darà origine alla cistifellea mentre i peduncolo diventerà un coledoco. Anfibi e Rettili fegato bilobato Uccelli e Mammiferi grande fegato bilobato con cistifellea posta tra i 2 lobi ricoperti da capsula connettivale. Dalle gemme epiteliali si sviluppa il tessuto epatico che assume una organizzazione tubulare nei Vertebrati inferiori e parenchimatosa nei Vertebrati superiori. Ciclostomi, Pesci e Anfibi tubuli epatici ramificati e tortuosi, tra tubuli vi è connettivo e numerosi vasi sanguigni detti sinusoidi bagnati dal sangue del sistema portale e lo riversano tramite dei vasi collettori in una vena epatica che sbocca nel sistema delle cardinali. La bile secreta dagli epatociti viene raccolti in piccoli dotti biliari che confluiscono nel dotto epatico.

Nei Vertebrati superiori il fegato è costituito da lobuli epatici ed ogni lobulo è formato da cordoni cellulari che si irradiano da una vena centrolobulare; tra i cordoni epatici si svolge una rete di capillari, i sinusoidi, cui arriva il sangue tramite arborizzazioni della vena porta e dell arteria epatica. Gli epatociti presentano mitocondri, REL e RER, Golgi ben sviluppati, nuclei e a volte sono binucleati. I sinusoidi sono delimitati da cellule endoteliali e macrofagi (cellule di Kupffer). I canalicoli biliari sono delimitati da epatociti adiacenti e da qui la bile escreta viene portata verso la periferia del lobulo epatico fino a confluire nei dotti epatici destro e sinistro che formano poi il dotto epatico comune che confluisce con il dotto cistico e poi il coledoco si riversa nel duodeno. La cistifellea è un organo piriforme con epitelio prismatico monostratificato rivestito da lamina propria di connettivo lasso, da una tonaca muscolare ed esternamente da uno strato di connettivo. La sua funzione è quella di concentrare la bile attraverso n processo di assorbimento osmotico dell acqua a seguito del trasporto attivo del Na. La bile viene immessa nel dotto cistico per mezzo della contrazione data dall ormone colecistochina. Il fegato svolge varie funzioni fondamentali: - funzione metabolica mantiene costante il livello del glucosio nel sangue tramite processi di glicogenolisi; provvede alla sintesi di proteine plasmatiche (albumine e globuline) e dei fattori della coagulazione (fibrinogeno e protrombina); sintetizza molecole lipidiche a partire da carboidrati e proteine o di formare colesterolo e trigliceridi; interviene nella formazione dei precursori del tuorlo inviati poi all ovario; demolisce gli aa, li deamina formando acido urico o ammoniaca o urea eliminati x via renale. - funzione di deposito gli epatociti immagazzinano sostanze come glicogeno, grassi e vitamine; nei pesci il grasso immagazzinato serve per il galleggiamento; grandi quantità di ferro - produzione della bile contiene colesterolo, lecitina, sali inorganici, sali biliari, pigmenti biliari in una soluzione acquosa debolmente basica; questi sali biliari emulsionano i grassi rendendoli + digeribili; l alcalinità della bile neutralizza in parte l acidità del succo gastrico. - Funzione di detossificazione e endogene PANCREAS: E una ghiandola tubulo alveolare con adenomeri a forma di acino con cellule secerneti e le isole di Langerhans a significato endocrino. La componente esocrina secerne enzimi (proteasi, lipasi pancreatiche, amilasi) essenziali x la digestione. Gli isolotti pancreatici sono incapsulati da tessuto connettivo frammisti agli acini esocrini e sono costituiti da cellule alfa (alla periferia dell isolotto, granuli elettrondensi senza alone chiaro), cellule beta (al centro, granuli elettrondensi avvolti da fascia chiara), cellule delta (producono somatostatina), cellule PP o F (polipeptide pancreatico). Gli ormoni prodotti sono il glucagone e insulina che controllano il tasso di glucosio ematico. La sua attività di secrezione è regolata da ormoni quali la colecistochina e secretina. Ciclostomi non è una ghiandola compatta ma è fatto da lobi sulla parete intestinale o lungo il mesentere Amnioti ghiandola voluminosa con le porzioni endocrina ed esocrina frammiste Uccelli 3 lobi pancreatici con 3 dotti Mammiferi il pancreas scarica attraverso il dotto ventrale perché viene perduto quello di Santorini.