Tecnologie per una mobilità più sostenibile, sicura e consapevole A cura del Centro Studi Socio-Economici (CSE)



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Transcript:

Tecnologie per una mobilità più sostenibile, sicura e consapevole A cura del Centro Studi Socio-Economici (CSE) INTRODUZIONE In concomitanza con l avvio dei lavori del 17esimo Forum Internazionale sull innovazione tecnologica per lo sviluppo della mobilità e del trasporto pubblico (MobilityTech), il Centro Studi Socio-Economici della Pragma ha realizzato un indagine sul ruolo strategico che le attività di ricerca e sviluppo assolvono in funzione della piena affermazione di una mobilità sempre più sostenibile, sicura e consapevole. In quest ottica, l analisi delle esternalità negative derivanti dal trasporto di merci e persone, costituisce un valido punto di partenza della ricerca, in quanto palese manifestazione di quelle problematiche che proprio l innovazione tecnologica, pariteticamente ad altri strumenti (educazione, prevenzione etc) contribuisce ad affrontare. Il riferimento è, anzitutto, all annosa questione della sicurezza dei trasporti e agli ingenti costi sociali ed economici dell incidentalità stradale. Basti ricordare che: In base ai dati dell Oms, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra gli under-30 nel Mondo e provocano ogni anno 1,3 milioni di morti e tra 20 e 50 milioni di feriti; Nell ultimo decennio in Italia si sono verificati 2,3 milioni di incidenti stradali con lesioni a persone, con 53mila morti e 3,2 milioni di feriti, mentre il costo economico è stimato in 30 miliardi di euro l anno (graf.1). Esternalità negative sono, altresì, tutte quelle problematiche legate all inquinamento generato dal trasporto terrestre, marittimo e aereo di merci e persone e alle conseguenze prodotte dalle stesse sull ecosistema: I trasporti sono responsabili del 20% del totale delle emissioni di gas serra nell UE27 (931 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 nel 2010) e del 24% del totale delle emissioni in Italia (119 milioni di tonnellate) (graf.2); Nello stesso anno, il trasporto ha contribuito in misura altrettanto significativa alle emissioni da PM10 (377 milioni di tonnellate nell UE27 e 46 milioni di tonnellate in Italia, di cui oltre il 70% riconducibile al trasporto su strada) e di Monossido di azoto (48% del totale delle emissioni nell UE27, 62% del totale delle emissioni in Italia) (graf.2).

Un terzo elemento di criticità è rappresentato dall acutizzarsi di fenomeni di congestione del traffico, riconducibili all effetto combinato tra: L aumento esponenziale del parco circolante. Oltre 1 miliardo di veicoli in circolazione nel Mondo (erano 400milioni nel 1980), con previsioni di crescita a 2,5 miliardi entro il 2050. Situazione analoga in Italia (49,2 milioni di veicoli circolanti nel 2011, +80% rispetto al 1985); Il primato assoluto del trasporto su strada, che in Italia assorbe il 92% del traffico passeggeri e il 59% del traffico merci. (graf.3). GLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO L innovazione tecnologica ha rappresentato e rappresenta una delle colonne portanti della strategia globale tesa a ridurre le esternalità negative dei trasporti di merci e persone, contribuendo in misura significativa al raggiungimento di obiettivi di prioritaria importanza (fra tutti la riduzione del numero di incidenti, morti e feriti sulle strade, il miglioramento degli standard di efficienza energetica e ambientale dei mezzi pubblici e privati). I progressi tecnologici conseguiti negli ultimi anni nell ambito della sicurezza stradale, della sostenibilità ambientale dei trasporti e dell infomobilità, non sarebbero stati possibili senza il sostegno congiunto pubblico/privato ad attività di progettazione, realizzazione e diffusione su vasta scala di prodotti innovativi. In base alle ultime stime (graf.4) 1 : gli investimenti in ricerca e sviluppo delle principali imprese attive nei settori trasporto-correlati ammontano ad oltre 84 miliardi di euro a livello mondiale nel solo 2009, assorbendo un quarto del monte-investimenti complessivo delle industrie; in Europa e negli Stati Uniti si concentrano, rispettivamente, il 45% e il 28% degli investimenti, contro il 22% degli investimenti in Giappone e il 5% nel resto del Mondo; il settore delle autoveicoli assorbe il 74% degli investimenti in ricerca e sviluppo, mentre il residuo 25,7% è destinato ad attività di ricerca e sviluppo per veicoli commerciali/autocarri e per i settori aerospaziale e difesa; l intensità di ricerca e sviluppo (rapporto tra valore degli investimenti in ricerca e sviluppo e valore delle vendite nette) è pari al 4,1% nei settori trasporto-correlati. Un valore superiore a quello riscontrato con riferimento all universo delle principali industrie mondiali (3,3%), che denota una maggiore propensione all investimento ed una maggiore attenzione all innovazione. UN PERCORSO ANCORA LUNGO I tre filoni di ricerca verso cui sono prioritariamente indirizzati gli investimenti pubblici e privati nel settore dei trasporti, riguardano la capacità di introdurre innovazioni tecnologiche che siano in grado di assicurare una maggiore sicurezza stradale per merci e passeggeri, una mobilità eco-compatibile, a ridotto impatto ambientale e in grado di sfruttare al meglio i servizi integrati di informazione e telecomunicazione. 1 EU Industrial R&D Investment Scoreboard (JRC-DG RTD, 2009, 2010) 1

Per quanto innegabili siano stati i progressi ottenuti negli ultimi anni, il percorso per raggiungere l obiettivo di una mobilità che possa compiutamente definirsi sostenibile, sicura e consapevole è ancora lungo e le potenzialità di sviluppo delle tecnologie al servizio del suddetto obiettivo ancora elevate. Relativamente alla mobilità sostenibile: le iniziative di car sharing risultano ancora poco diffuse (in Italia il servizio è attivo in 12 comuni, con un parco auto di 618 vetture, poco meno di 19mila card attive e 422 parcheggi), così come le iniziative di bike sharing (in Italia il servizio è disponibile in circa 160 comuni); i veicoli altamente inquinanti e inefficienti sul piano dei consumi energetici costituiscono ancora una componente rilevate del parco circolante (in Italia i il 36% dei veicoli è EURO 0, EURO 1 ed EURO 2, graf.5); auto elettriche e ibride costituiscono una minima parte delle immatricolazioni (lo 0,3% in Italia nel 2011, contro il 55,4% dei veicoli diesel, il 38,9% a benzina, il 5,4% a gpl e metano) (graf.6). Relativamente alla sicurezza stradale: i sistemi di controllo della velocità sono sempre più diffusi e tecnologicamente avanzati, ma con margini di miglioramento sul piano della copertura territoriale (sulla rete autostradale italiana sono installati circa 100 autovelox fissi e il sistema Tutor, attivo su una cinquantina di tratte autostradali, copre il 40% della rete 2 ); Airbag e Abs sono obbligatori per le autovetture immatricolate a partire dal luglio 2002, ma oltre 18 milioni di veicoli attualmente circolanti sono stati immatricolati prima di tale data. Relativamente alla mobilità consapevole: Il mercato europeo dei sistemi ITS (Intelligent Transport System), basati sullo sviluppo integrato delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni al servizio dei sistemi di trasporto, genera un fatturato annuo di 650 milioni di euro per le sole applicazioni destinate al servizio pubblico e le esperienze fin qui maturate a livello europeo hanno dimostrato i notevoli benefici in termini di risparmio di tempo (durata degli spostamenti -20%), efficienza del servizio (capacità della rete +5/10%) e sicurezza; tuttavia, le potenzialità di sviluppo dell intero comparto dell infomobilità per il trasporto pubblico sono ancora notevoli, sia in ambito europeo (nel 2015 il fatturato dovrebbe raggiungere quota 1,3 miliardi di euro), sia in Italia. In questo senso, il Forum Internazionale MobilityTech rappresenta un importante momento di dibattito e confronto sul tema della tecnologia al servizio delle mobilità, in tutte le sue diverse declinazioni, nonché un luogo privilegiato di condivisione di esperienze passate, presenti e future. IL PUNTO DI VISTA DI ALESSANDO PEREGO, Professore Straordinario presso il Politecnico di Milano Condivido appieno il fatto che l innovazione tecnologica sia centrale nella riduzione delle esternalità negative dei trasporti di merci e persone. Pur tuttavia anche sulla base dei dati riportati nella ricerca trovo che vi sia una eccessiva sproporzione tra investimenti in R&S relativi ai veicoli e la quota relativa invece all uso intelligente del sistema dei trasporti. Le tecnologie che vanno sotto il nome ampio di Internet of Things - e che proprio nel mondo dei trasporti stanno già trovando notevoli esempi di applicazione - potrebbero costituire una base infrastrutturale importante per applicare modelli di Intelligent Transportation System. 2 Nelle tratte autostradali in cui il servizio è stato attivato si è registrato un calo significativo della velocità media (-15% su base annua), della velocità di picco (-25%), dei tassi di incidentalità e mortalità (rispettivamente -19% e -51%). 2

Graf.1 Esternalità negative dei trasporti: incidenti stradali, morti e feriti in Italia (valori assoluti) 2001/2011 2001/2011 2001/2011 Incidenti Morti Feriti 53.135 2.320.941 3.284.547 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 Fonte: Elaborazioni su dati Aci-Istat Graf.2 Esternalità negative dei trasporti: emissioni PM10, Gas Serra, Monossido di Azoto (valori assoluti, anno 2010) Gas Serra - Milioni di Tonnellate equivalenti di CO2 Italia 119 UE27 931 0 200 400 600 800 1.000 Monossido di azoto - Tonnellate Italia 596.032 UE27 4.423.362 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 PM10 - Tonnellate Italia 46.070 UE27 377.599 0 100.000 200.000 300.000 400.000 Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat 3

Graf.3 Esternalità negative dei trasporti: congestione del traffico in Italia (valori assoluti e percentuali) Autoveicolicircolanti - Milioni di unità 1985 27,3 2000 40,7 +80% 2011 49,2 0 20 40 60 Composizione traffico interno passeggeri Composizione traffico traffico interno interno passeggeri merci 2% 6% 27% 1% 14% Impianti fissi Su strada Vie d acqua Navigazione aerea 92% 59% Fonte: Elaborazioni su dati Aci-Istat e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Graf.4 Investimenti in ricerca e sviluppo nei settori trasporto-correlati (valori assoluti e percentuali, anno 2009) Investimenti (miliardi di euro) Investimenti (%) Altri Paesi 4,0 22% 5% 45% Usa 19,1 Giappone 23,8 Europa 38,2 28% 0 10 20 30 40 50 Investimenti (miliardi di euro) Investimenti (%) Veicoli commerciali/autocarri 6,7 18% 8% Aerospaziale/difesa 15,0 Autoveicoli 62,8 74% 0 20 40 60 80 4

Fonte: Elaborazioni su dati EU Industrial R&D Investment Scoreboard Graf.5 Parco circolante autovetture in Italia per classe EURO (valori percentuali, anno 2011) 35% 8% 36% EURO 0-1-2 EURO 3 EURO 4 EURO 5-6 21% Fonte: Elaborazioni su dati Aci Graf.6 Immatricolazioni auto in Italia per tipo di alimentazione (valori percentuali, anno 2011) 38,9% 5,4% 0,3% Diesel Benzina Gpl / Metano Ibride / Elettriche 55,4% Fonte: Elaborazioni su dati Unrae 5