Fatturazione: dal 01.01.2013 cambiano le regole



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COMITATO REGIONALE TOSCANO GEOMETRI Via Volturno 10/12/C - 50019 Osmannoro Sesto Fiorentino - FIRENZE Tel. 055/5002380 - Fax 055/5522399 Cod. Fiscale 80011550482 E-mail - comtoscanogeometri@libero.it Informativa Fiscale del Comitato Regionale Toscano Geometri a cura di Maurizio Consonni Fatturazione: dal 01.01.2013 cambiano le regole Premessa Con la Legge di Stabilità 20123 il legislatore ha recepito la Direttiva n. 2010/45/UE in materia di fatturazione, che prevede con decorrenza dall 1.1.2013, le seguenti nuove disposizioni: viene previsto un nuovo contenuto della fattura. In particolare, deve essere indicato tra gli elementi obbligatori il numero di partita IVA dell acquirente / committente, il numero di identificazione IVA del cliente UE ovvero il codice fiscale del cliente soggetto privato; la fattura va emessa anche nel caso in cui l operazione sia carente del requisito della territorialità; viene modificata la definizione di fattura elettronica, ora deve essere intesa per tale la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico; la fattura relativa ai servizi generici ex art. 7-ter, D.P.R. n. 633/72 va emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell operazione; viene introdotto, inoltre, il nuovo art. 21-bis che prevede l emissione della fattura semplificata, limitata alle operazioni di importo complessivo non superiore a 100 e alle note di variazione. Con la presente trattazione analizziamo nel dettaglio le nuove disposizioni in materia di fatturazione valide a partire dallo scorso 01.01.2013. 1

Contenuto della fattura Secondo quanto stabilito dalla Legge 228/2012, in fattura devono essere indicati i seguenti elementi: FATTURA CONTENUTO Elementi Data di emissione. da inserire Numero progressivo che la identifichi in modo univoco. in fattura Ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti. Numero di partita IVA del soggetto cedente o prestatore. Ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti. Numero di partita IVA del soggetto cessionario o committente ovvero, in caso di soggetto passivo UE, numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato di stabilimento; nel caso in cui il cessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell esercizio d impresa, arte o professione, codice fiscale. Natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell operazione. Corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono ex art. 15, comma 1, n. 2). Corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono. Aliquota, ammontare dell imposta e dell imponibile con arrotondamento al centesimo di euro. Data della prima immatricolazione o iscrizione in Pubblici registri e numero dei km percorsi, delle ore navigate o delle ore volate, se trattasi di cessione UE di mezzi di trasporto nuovi di cui all art. 38, comma 4, D.L. n. 331/93. Annotazione che la stessa è emessa, per conto del cedente o prestatore, dal cessionario o committente ovvero da un terzo. Dal confronto fra il contenuto della fattura previsto dal previgente articolo 21 del D.P.R. 633/72 emergono due novità: 2

la prima concerne il fatto che, dal 1 gennaio 2013, la fattura deve presentare un "numero progressivo che la identifichi in modo univoco" e non più un numero progressivo per anno solare; la seconda modifica riguarda l'obbligo di indicare il numero di partita IVA del cessionario o committente ovvero il codice fiscale nei casi in cui il cessionario o committente non agisca nell'esercizio d'impresa, arte o professione. Numerazione della fattura In riferimento alla numerazione della fattura evidenziamo che il recepimento della direttiva ha comportato una notevole modifica delle modalità di numerazione della fatturazione. Infatti: fino al 31.12.2012 le fatture dovevano essere numerate in ordine progressivo per ogni anno solare; dal 01.01.2013 le nuove disposizioni prevedono l attribuzione di una numerazione che ne garantisca l univoca individuazione. Dalla normativa non si evince se la numerazione univoca progressiva abolisca la gestione dei sezionali. Non vi sono neanche chiarimenti in merito alla gestione della numerazione in riferimento alle note di credito e di addebbito. In attesa di chiarimenti da parte dell'agenzia DELLE ENTRATE illustriamo di seguito alcune possibili interpretazioni. SOLUZIONI Le possibili soluzioni Soluzione 1 - Proseguire nel 2013 con la numerazione del 2012. Così, se l ultima fattura emessa nel 2012 è la n. 458 la prima del 2013 sarà la n. 459, la seconda la n. 460 e così via. Ciò consentirebbe di poter contare da subito sulla univocità del documento. Soluzione 2 - Iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva partendo da 1 Senza alcun ulteriore elemento distintivo, si prosegue con la numerazione anche negli anni successivi. Ciò non appare conforme alle nuove regole in quanto il n. 1 è già stato attribuito ad una fattura anche prima del 2013. 3

Tuttavia questa soluzione potrebbe essere accettata sulla base del fatto che le nuove regole, come sopra accennato, sono applicabili alle operazioni effettuate dall 1.1.2013. Soluzione 3 - Iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva nell ambito di ciascun anno Inserire nel numero della fattura l anno di emissione della stessa. Così, la prima fattura emessa avrà il n. 1/2013, la seconda il n. 2/2013, e così via. È possibile comunque invertire l anno con il numero e pertanto avere la fattura n. 2013/1, n. 2013/2, e così via. La scelta del sistema utilizzato per rispettare la numerazione univoca delle fatture si ripercuote sulla stampa dei registri IVA. Infatti, considerato che in base all art. 23, comma 2, D.P.R. n. 633/72 per ciascuna fattura deve essere riportato il numero progressivo, sul registro delle fatture emesse dovrà essere stampato quanto indicato sul documento. Analogamente, quanto sopra deve essere rispettato anche con riferimento alla stampa del registro IVA degli acquisti ex art. 25, D.P.R. n. 633/72 Fattura elettronica L art. 21 co. 1 del D.P.R. 633/72 definisce la fattura elettronica come la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico. Secondo quanto previsto dalla legge di stabilità il ricorso alla fattura elettronica è subordinato all accettazione da parte del destinatario. L art. 21 co. 3 del D.P.R. 633/72 prevede quale ulteriore presupposto per la fatturazione elettronica, che siano garantiti: l autenticità dell origine; l integrità del contenuto; la leggibilità della fattura. L origine e l integrità del documento elettronico devono essere garantiti dal soggetto emittente, il quale ha la possibilità di stabilire le relative modalità. OSSERVA Oltre all apposizione della firma elettronica qualificata o digitale dell emittente o mediante sistemi EDI l autenticità dell origine e l integrità del contenuto possono essere garantiti mediante sistemi di controllo di gestione. 4

Fermo restando il contenuto della fattura individuato dal nuovo secondo comma dell'articolo 6 del D.P.R. n. 633/1972, viene quindi semplificato l'utilizzo della fattura elettronica intendendo per tale: La fattura elettronica Una fattura emessa in qualunque formato elettronico. Una fattura elettronica (o cartacea), la cui emissione da parte del cliente o del terzo residente in un Paese con il quale non esiste alcuno strumento giuridico che disciplini la reciproca assistenza è consentita a condizione che ne sia data preventiva comunicazione all'agenzia delle entrate e purché il soggetto passivo nazionale abbia iniziato l'attività da- almeno cinque anni e nei suoi confronti non siano stati notificati, nei cinque anni precedenti, atti impositivi o di contestazione di violazioni sostanziali in materia di imposta sul valore aggiunto. Una fattura elettronica (o cartacea), che si da per emessa all'atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente. Termine di emissione della fattura per i servizi generici resi e ricevuti Secondo quanto stabilito dal nuovo art. 21 co. 4 lett. c) e d) del D.P.R. 633/72, la fattura deve essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell operazione per i servizi generici nelle seguenti ipotesi: SERVIZI GENERICI Operazioni per servizi generici con fatturazione entro il 15 del mese successivo Resi a soggetti passivi stabiliti in altro Paese UE. Resi a o ricevuti da soggetti passivi stabiliti fuori della UE. OSSERVA Come si vedrà meglio in seguito, evidenziamo che in base al nuovo art. 17 co. 2 del D.P.R.633/72, la procedura di integrazione e registrazione prevista, dagli artt. 46 e 47 del D.L. 331/93, per gli acquisti intracomunitari di beni e i servizi generici resi da prestatori stabiliti in altri Paesi UE, è stata estesa, più in generale, alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi, anche non generiche, effettuate da soggetti passivi stabiliti in altri Paesi UE. 5

Estensione dell obbligo di fatturazione alle operazioni extraterritoriali Il nuovo art. 21 co. 6-bis del D.P.R. 633/72 dispone che la fattura deve essere emessa anche per le operazioni extraterritoriali di cui agli artt. 7-ter ss. del D.P.R. 633/72, se effettuate da soggetti passivi italiani. L obbligo riguarda: le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, diverse da quelle esenti di cui all art. 10 co. 1 n. 1-4 e 9 del D.P.R. 633/72, effettuate nei confronti di un soggetto passivo debitore d imposta in altro Paese UE; in tal caso, la fattura deve riportare l annotazione inversione contabile ; le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate fuori del territorio della UE; in tal caso, la fattura deve riportare l annotazione operazione non soggetta. Momento di effettuazione delle operazioni e registrazione Le modifiche apportate al D.L. n. 331/93 riguardano il momento di effettuazione delle operazioni, nonché la relativa fatturazione e registrazione. EFFETTUAZIONE, FATTURAZIONE E REGISTRAZIONE Momento di Una cessione / acquisto intraue si considera effettuata all atto dell inizio effettuazione del trasporto / spedizione dei beni all acquirente o a terzi per suo conto, delle dall Italia o dallo Stato UE di provenienza. operazioni Non è stato modificato il momento di effettuazione in presenza di effetti traslativi / costitutivi successivi alla consegna nonché in caso di contratti estimatori. In merito alle ipotesi che anticipano il momento di effettuazione dell operazione rileva l emissione della fattura (in precedenza era previsto anche il pagamento di tutto o parte del corrispettivo). In tal caso l operazione si considera effettuata, limitatamente all importo fatturato, alla data della fattura. Per le cessioni / acquisti effettuati in modo continuato nell arco di un periodo superiore ad un mese, il momento di effettuazione è fissato al termine di ciascun mese. 6

Fatturazione e registrazione In relazione agli acquisti intraue è confermata la consueta modalità di integrazione della fattura emessa dal fornitore UE. Relativamente alle prestazioni di servizi effettuate da soggetti UE, l integrazione della fattura estera non è più limitata ai servizi generici ex art. 7-ter, D.P.R. n. 633/72. Le fatture così integrate vanno annotate: nel registro delle fatture emesse / corrispettivi entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricezione, e con riferimento al mese precedente, con l indicazione del corrispettivo espresso in valuta estera; nel registro degli acquisti, ai fini della detrazione dell IVA a credito. In caso di mancato ricevimento della fattura estera entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione, l acquirente è tenuto ad emettere entro il giorno 15 del terzo mese successivo a quello di effettuazione un apposita autofattura. L annotazione nel registro delle fatture emesse va effettuata entro il termine di emissione e con riferimento al mese precedente. La fattura relativa ad una cessione intraue va emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione e va annotata nel registro delle fatture emesse entro il termine di emissione, con riferimento al mese di effettuazione. Fattura semplificata Il nuovo art. 21-bis del D.P.R. 633/72 stabilisce che la fattura di ammontare complessivo non superiore a 100,00 euro, nonché la fattura rettificativa di cui all art. 26 del D.P.R. 633/72, può essere emessa in modalità semplificata. OSSERVA il Ministro dell Economia e delle Finanze può innalzare fino a 400,00 euro il limite in esame, ovvero consentire l emissione di fatture semplificate anche senza limiti di importo per le operazioni effettuate nell ambito di specifici settori di attività o da specifiche tipologie di soggetti. 7

Le indicazioni minime che devono essere riportate sono: data di emissione; numero progressivo che la identifichi in modo univoco; ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del cedente/prestatore, del rappresentante fiscale, nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; numero di partita IVA del cedente/prestatore; ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del cessionario/committente, del rappresentante fiscale, nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; in alternativa, in caso di soggetto stabilito nel territorio dello Stato, può essere indicato il solo codice fiscale o il numero di partita IVA, ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in altro Paese UE, il solo numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento; descrizione dei beni ceduti e dei servizi resi; ammontare del corrispettivo complessivo e dell imposta incorporata, ovvero dei dati che permettono di calcolarla; per le fatture emesse ai sensi dell art. 2 del D.P.R. 633/72, il riferimento alla fattura rettificata e le indicazioni specifiche che vengono modificate. Dal dettato normativo si evince che le semplificazioni più rilevanti introdotte con la fattura semplificata consistono nella possibilità: 1. di non indicare la base imponibile Iva ma esclusivamente il corrispettivo complessivo che ingloba l'imposta (ovvero dei dati che permettono di calcolarla); 2. di indicare in fattura esclusivamente in luogo dei dati identificativi del cessionario o committente stabilito in Italia, unicamente il codice fiscale o il numero di partita Iva dello stesso; 3. di indicare il numero di identificazione Iva attribuito dal Paese estero nel caso in cui il predetto cessionario o committente sia stabilito in un altro Stato membro della Comunità economica europea. OSSERVA La fattura semplificata non può essere emessa per: le cessioni intracomunitarie di beni; le operazioni di cui all art. 21 co. 6-bis lett. a) del D.P.R. 633/72, ossia le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, diverse da quelli di cui all art. 10 co. 1 n. 1-4 e 9 del D.P.R. 633/72, effettuate nei confronti di soggetti passivi debitori d imposta in altri Paesi UE. 8

La fattura semplificata, come pure quella ordinaria, può essere emessa anche mediante apparecchi misuratori fiscali. In tal caso, con D.M. saranno individuati gli elementi da indicare in luogo dei dati identificati del soggetto che emette il documento. Cordiali Saluti Il presente documento informativo deve essere considerato esclusivamente quale guida generale agli argomenti trattati. Le indicazioni in esso contenute sono state inserite sulla base delle informazioni disponibili al momento della sua elaborazione e potrebbero essere soggette a variazioni. Nessuna responsabilità potrà essere attribuita in merito alle azioni e ai comportamenti eventualmente intrapresi sulla base delle informazioni contenute nel presente documento. Elaborazione terminata il 05.02.2013 9