DOTT.SSA PRANTEDA GIULIA

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DOTT.SSA PRANTEDA GIULIA

DEFINIZIONE MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA DELL UNITA FOLLICOL0-SEBACEA, PIU DIFFUSA NELL ADOLESCENZA E NEL SESSO FEMMINILE, CARATTERIZZATA DA LESIONI NON INFIAMMATORIE(COMEDONI APERTI O PUNTI NERI E COMEDONI CHIUSI O PUNTI BIANCHI ) E LESIONI INFIAMMATORIE( PAPULE, PUSTOLE, NODULI),LOCALIZZATE A LIVELLO DEL VOLTO, DEL DORSO E DEL TORACE.

PATOGENESI MULTIFATTORIALE IPERSECREZIO NE SEBACEA Fattori ormonali Fattori genetici: aumentata sensibilità recettoriale agli androgeni IDROLISI TRIGLICERIDI IN ACIDI GRASSI LIBERI COLONIZZAZIONE BATTERICA P. ACNES S. EPIDERMIDIS MALASSEZIA FURFUR PITYROSPORUM ACNE DISBIOSI INTESTINALE E CUTANEA GUT-BRAIN-SKIN THEORY IPERCHERATINIZZAZIONE INFUNDIBOLO FOLLICOLARE STATI EMOZIONALI (STRESS, DEPRESSIONE)

PATOGENESI MULTIFATTORIALE: EVIDENZE SCIENTIFICHE OLTRE IL 50% DEI PAZIENTI ACNEICI MOSTRANO UNA ALTERAZIONE DEL MICROBIOTA INTESTINALE O DISBIOSI UNA DELLA CAUSE DI DISBIOSI INTESTINALE E RAPPRESENTATO DALL USO IMPROPRIO DELLE TERAPIE ANTIBIOTICHE VOLTE ALL ERADICAZIONE DEL Propionibacterium acnes, SEMPRE MENO EFFICACI A CAUSA DEL FENOMENO DELL ANTIBIOTICO-RESISTENZA I TRATTAMENTI PRO-BIOTICI SONO MOLTO PIU EFFICACI DEI QUELLI ANTI- BIOTICI MICROBIOTA CUTANEO: DISEQUILIBRIO TRA P. ACNES E ALTRI BATTERI STOKES E PILLSBURY(1930) «GUT-BRAIN-SKIN THEORY»: GLI STATI EMOZIONALI (ANSIA, DEPRESSIONE) POSSONO ALTERARE L EQUILIBRIO DELLA FLORA INTESTINALE(DISBIOSI)CAUSANDO INFIAMMAZIONE SISTEMICA E LOCALE (ACNE)

MICROBIOTA INTESTINALE INSIEME DEI BATTERI CHE COLONIZZANO L INTESTINO UMANO FUNZIONI: Attività metaboliche Difesa contro i patogeni Eliminazione/detossificazione di tossine dal lume intestinale Mantenimento integrità barriera intestinale Modulazione neuroendocrina

MICROBIOTA CUTANEO Ecosistema microbico unico e complesso, che include funghi, batteri, batteriofagi > Commensali o saprofiti Alta diversita e variabilita inter-individuale Composizione diversa nei pz con cute sana rispetto ai pz con cute malata(dermatite atopica e psoriasi) Alta variabilita topografica

MICROBIOTA CUTANEO TIPO DI CUTE CUTE SEBACEA MICROBIOTA NORMALE(GRUPPI BATTERICI PREVALENTI) Propionibacteria, Corynebcteria, Actinobacteriales, Staphylococci CUTE UMIDA Corynebacteria, Staphylococci, B- Proteobacteria,γ- Proteobacteria CUTE SECCA B-Proteobacteria, Corynebacteria, Flavobacteriales

MICROBIOTA CUTANEO Sistema dinamico Variabilità : Genotipo dell ospite Sesso, età Ambiente, clima, area geografica Stile di vita, lavoro, igiene personale Patologie concomitanti(diabete) Sistema immunitario, precedenti esposizioni, infiammazione

DISBIOSI CUTANEA Perdita di equilibrio tra le diverse specie microbiche Circolo vizioso in cui la funzione di barriera e la permeabilità di membrana vengono meno, causando la traslocazione di sostanze allergeniche e la successiva reazione immunologica Soggetti sani: >>cocchi gram-positivi (Staphylococco epidermidis, colonizzazione nel primo anno di vita, ruolo protettivo) che inibisce la crescita dello Staphylococco aureus

DISBIOSI CUTANEA La crescita prevalente di un batterio rispetto ad un altro (es. P. acnes nell acne, Malassezia nella dermatite seborroica, Demodex follicolorum nella rosacea), non dipende dalla virulenza del singolo, ma da un disequilibrio tra le varie specie a causa di una inibizione reciproca dovuta a: Competizione per un particolare nutriente Produzione di batteriocine

ACNE E MICROBIOTA CUTANEO Il P. acnes gioca un ruolo chiave nel mantenimento dell omeostsi del microbiota cutaneo, interagendo con altri microrganismi come Staphylococcus epidermidis, Streptococcus pyogenes e lo Pseudomonas. Nel microbiota della cute normale, S. epidermidis limita la colonizzazione attraverso la ridotta produzione di IL-6 and TNF-α da parte dei cheratinociti. D altra parte, il P. acnes limita la proliferazione dello S. aureus e dello S. pyogenes promuovendo l idrolisi dei trigliceridi e la secrezione di acido propionico. In questo modo, nel follicolo pilosebaceo viene mantenuto un ph acido. Una variazione nella composizione del microbiota cutaneo, può portare ad una disfunzione della barriera cutanea ed a infiammazione locale. Nei pazienti acneici è stato osservato: UN PROFILO MODIFICATO DEL P. ACNES; FILOTIPI DIFFERENTI RISPETTO AI CONTROLLI SANI; LA PRESENZA MUTUAMENTE ESCLUSIVA DEL P. ACNES RISPETTO ALLE SPECIE PSEUDOMONAS E VICEVERSA. Interessante osservare come i trattamenti antibiotici per l acne che riducono la colonizzazione del P. acnes possono causare una follicolite da Pseudomonas

RUOLO DEL P. ACNES NELL ACNE P. acnes è un batterio Gram-positivo, asporigeno, anaerobio, che vive come saprofita sulla cute umana. Da un punto di vista tassonomico, il P. acne è stato classificato in tre filotipi (I, II,III) sulla base delle sequenze genomiche e delle caratteristiche biologiche(attività lipasica). Questi tre filogruppi sono stati a loro volta suddivisi in 3 diverse sottospecie (P. acnes subsp. acnes, P. acnes subsp. defendens, and P. acnes subsp. Elongatum) ciascuna delle quali associata a diverse patolgie cutanee, quali appunto l acne (P. acnes subsp. Acnes). Recent advances in understanding Propionibacterium acnes ( Cutibacterium acnes) in acne. Platsidaki E, Dessinioti C. F1000Res. 2018 Dec 19;7. pii: F1000 Faculty Rev-1953

P. ACNES NELL ACNE: RUOLO DEI DIVERSI FILOTIPI La colonizzazione cutanea del P. acnes è un elemento necessario ma non sufficiente per il determinismo della patologia acneica. Infatti il P. acnes domina il microbiota delle unità pilosebacee e ne rappresenta l 87% sia nei pazienti acneici che negli individui non acneici. Pertanto, sebbene non vi siano differenze quantitative del P. acnes nei due gruppi, ciò che differisce è l aspetto qualitativo; nei pazienti acneici il P. acnes mostra caratteristiche genetiche e fenotipiche peculiari in grado di indurre risposte immunologiche specifiche. Recent advances in understanding Propionibacterium acnes ( Cutibacterium acnes) in acne. Platsidaki E, Dessinioti C. F1000Res. 2018 Dec 19;7. pii: F1000 Faculty Rev-1953

RUOLO PATOGENETICO DEL P. acnes Modula la differenziazione dei cheratinociti e aumenta l infiammazione locale, causando così sia la formazione del microcomedone nelle fasi iniziali dell acne, sia la formazione delle lesioni infiammatorie più tardive Interagisce con l immunità innata (Toll-like receptors (TLRs), antimicrobial peptides (AMPs), protease-activated receptors (PARs), and matrix metalloproteinase (MMP)) e up-regola la secrezione di citochine pro-infiammatorie ((IL-1a), IL-1β, IL-6, IL-8, IL-12, tumor necrosis factor-alpha (TNF-α), and granulocyte-macrophage colony-stimulating factor (GM-CSF))da parte dei cheratinociti, sebociti e macrofagi Induce la lipogenesi e la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee attraverso la via corticotropinreleasing hormone (CRH)/CRH receptor pathway

L ANTIBIOTICO-RESISTENZA Il largo impiego di antibiotici per la cura dell acne, può causare lo sviluppo di ceppi di P. acnes cross-resistenti con possibili implicazioni nel trattamento della patologia. Per limitare tale fenomeno, come regola generale, le raccomandazioni sono quelle di evitare l utilizzo a lungo termine di antibiotici topici in monoterapia, poichè possono aumentare l antibiotico-resistenza del P. acne. Gli antibiotici non sono indicati per le forme di acne comedonica, mentre, in forma topica, possono essere associati al benzoilperossido (BPO) o ai retinoidi nelle forme di acne infiammatoria papulopustolosa. Quando l uso di antibiotici è indicato,il BPO o i retinoidi topici dovrebbero essere aggiunti con lo scopo di ridurre il rischio di antibiotico-resistenza. Gli antibiotici topici non sono indicati come terapia di mantenimento dell acne; sono invece preferiti i retinoidi topici e il BPO viene aggiunto quando c è anche necessità di un effetto antimicrobico. Il BPO mostra, d altro canto, una attività antimicrobica contro il P. acnes. L acido azelaico inibisce la sintesi di proteine nei microrganismi aerobi e anaerobi, come il P. acnes, senza indurre resistenza.

L ANTIBIOTICO-RESISTENZA Gli antibiotici sistemici, in combinazione con altri agenti topici (BPO, retinoidi, o acido azelaico),sono indicate per le forme da moderate a severe di acne papulopustolosa del volto o per l acne del tronco. La durata della terapia antibiotica orale non dovrebbe superare i 3 mesi. Le tatracicline orali (doxiciclina o limeciclina) sono gli antibiotici di prima scelta. Il trattamento con macrolidi orali dovrebbe essere evitato a causa dell alto tasso di resistenza del P. acnes riportato in tutto il mondo.

MICROBIOTA INTESTINALE, SISTEMA NERVOSO E CUTE: L ASSE CERVELLO-INTESTINO-CUTE E da tempo noto che le patologie croniche della cute e i disordini mentali sono spesso associati e, non a caso, negli ultimi anni, stanno emergendo gruppi di neurodermatologi e psicodermatologi. L acne è una patologia spesso associata a depressione, ansia e altri disturbi psicologici, molto più di altre condizioni morbose quali diabete o epilessia. Non solo: esistono studi che dimostrano che i pazienti acneici soffrono spesso di disturbi gastrointestinali, quali costipazione e reflusso gastro-esofageo.

MICROBIOTA INTESTINALE, SISTEMA NERVOSO E CUTE: L ASSE CERVELLO-INTESTINO-CUTE Il link tra dermatologia e salute mentale emerge dalle recenti evidenze che dimostrano che l integrità funzionale dell intestino e del suo microbiota possono giocare un ruolo nel mediare sia l infiammazione cutanea sia la sfera emozionale/comportamentale. In particolare, il link unificante tra microbiota intestinale, sintomi psicologici e patologie infiammatorie cutanee, come l acne, è stato postulato in primis nel 1930 dai dermatologi John H. Stokes and Donald M. Pillsbury (Stokes and Pillsbury, 1930) in quella che viene definita la gut-brain-skin theory.

MICROBIOTA INTESTINALE, SISTEMA NERVOSO E CUTE: L ASSE CERVELLO-INTESTINO-CUTE Stokes and Pillsbury (1930) hanno di fatto fornito delle prove per spiegare come, attraverso un meccansimo che passa per l intestino, la pelle è influenzata dagli stati nervosi e ed emozionali. Gli autori, in particolare, attribuiscono agli stati d animo, come stress, ansia e depressione, la capacità di alterare la funzionalità del tratto gastro-intestinale e del suo microbiota, cosa che che, a sua volta, promuove l infiammazione sistemica e locale. Citando una ricerca che mostra che il 40% dei pazienti acneici soffre di ipocloridria, gli autori ipotizzano che la carenza di acido nello stomaco favorisca la migrazione di batteri dal colon verso le porzioni più distali dell intestine tenue, alterando così la flora batterica intestinale. Non solo: gli autori suggeriscono che anche lo stress alteri la flora intestinale e aumenti la permeabilità intestinale, favorendo così l infiammazione locale e sistemica. Stokes and Pillsbury raccomandano l introduzione diretta di organismi acidofili in colture come quelle di Lactobacillus acidophilus con lo scopo di interrompere questo ciclo indotto dallo stress. Essi inoltre auspicano il consumo di una preparazione di un latte di L. acidophilus e olio di fegato di merluzzo, molto tempo prima che tali alimenti venissero riconosciuti rispettivamente come probiotici e come fonte di acidi grassi insaturi ω-3.

Acne e probiotici Dopo Stokes and Pillsbury, altri medici che scrivevano negli ani 30 fanno riferimento alla popolarità delle colture di L. acidophilus come mezzo per curare l acne. Tuttavia, nonostante l apparente successo di quelli che successivamente sarebbero stati descritti come probiotici, non ci fu molta ricerca volta a determinarne l efficacia. La prima serie di casi clinici sul potenziale effetto dei probiotici Lactobacillus è stata pubblicata nel 1961 a Baltimora, da Robert Siver, che ha utilizzato su 300 pazienti acneici un probiotico formato da una miscela di L. acidophilus e L. bulgaricus, con buoni risultati clinici nell 80% dei casi. Da questo momento in poi molti altri studi sull utilizzo di probiotici si sono susseguiti e tutti hanno dimostrato dei vantaggi terapeutici.

ACNE E PROBIOTICI In particolare, i probiotici: Limitano lo stress ossidativo (perossidazione lipidica nell acne) Regolano il rilascio di citochine pro-infiammatorie cutanee nella cute acneica, come IL-1-α Inibiscono la crescita del P.acnes Migliorano la tolleranza e la compliance agli antibiotici orali Maggiore riduzione delle lesioni infiammatorie rispetto al gruppo placebo Favoriscono il mantenimento della barriera intestinale, migliorando i sintomi gastrointestinali

ACNE E DIETA Prove epidemiologiche suggeriscono che i tassi di incidenza dell acne siano notevolmente inferiori nelle società nonoccidentali (Paraguay e Nuova Guinea), dove la popolazione si ciba prevalentemente di tuberi, frutta, pesce e carne di cacciagione. Una volta «occidentalizzati», queste popolazioni presentano acne con la stessa frequenza degli occidentali. I fattori dietetici responsabili dell acne sono: Eccesso di carboidrati e cibi ad alto indice glicemico Resistenza insulinica Eccesso di latte e latticini Grassi saturi Sbilanciamento ω6/ω3 iperandrogenismo

ACNE E DIETA Stretta relazione tra acne e insulino-resistenza: Sindrome dell Ovaio Policistico (PCOS) associato ad acne nel 70% dei casi I carboidrati e i prodotti lattiero-caseari promuovono il segnale insulina-igf1 e sono legati all insorgenza del diabete, dell acne e all aumento dell indice di Massa Corporea(BMI). I pazienti acneici mostrano spesso elevati livelli di glucosio ematico e insulino-resistenza.

ACNE E DIETA Carboidrati ad alto indice glicemico Proteine del latte Attivano il segnale mtorc Potenziano il segnale insulina/igf1 INSULINO-RESISTENZA ACNE

ACNE E ACIDI GRASSI Una dieta carente in ω3 è stata più volte collegata ad un aumentato rischio di sintomi depressivi Una piccola serie di case report correla il valore degli acidi grassi ω3 sia al grado clinico dell acne che ad aspetti globali del benessere L acido palmitico (acido grasso saturo) attiva mtorc, mentre l acido ω3 eicosapentaenoico (acido grasso insaturo) inibisce mtorc. È ipotizzabile che il palmitato libero di origine sebacea attivi la proliferazione cellulare dei cheratinociti infundibolari mediante il segnale mtorc, promuovendo la comedogenesi. Il palmitato costituisce inoltre il 32% dei trigliceridi del latte. Altri studi hanno osservato un peggioramento dell acne con maggiore assunzione di grassi saturi, mentre un maggiore apporto di pesce, fonte di ω3, ha mostrato un effetto anti-acne.

CONCLUSIONI ALLA LUCE DEGLI ASPETTI PATOGENETICI DI NATURA: DISBIOTICA (INTESTINALE E CUTANEA) PSICOLOGICA METABOLICA DIETETICA L ACNE NON PUO ESSERE CONSIDERATO UN SEMPLICE DISTURBO AUTO-LIMITANTE DELL ADOLESCENZA!!!!!