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Gli obiettivi del terzo modulo possono essere così riassunti: Illustrare i segni associati alla rinite acuta, differenziandone le principali forme cliniche Descrivere le possibili complicanze che possono subentrare dopo una rinite acuta 2
La congestione nasale è un disturbo frequente, sia nella popolazione pediatrica sia in quella adulta, ed è caratterizzata dalla presenza di una mucosa edematosa, a cui conseguono un difficoltoso drenaggio mucoso da un lato e un ostruzione respiratoria che può compromettere la qualità del sonno. L impatto complessivo dell ostruzione nasale è subordinato a differenti fattori, a partire dall età, dalla fisiopatogenesi e dal decorso, ma talvolta, soprattutto nei bambini, rischia di essere sottovalutato, per esempio per le sue ripercussioni negative sull apprendimento, per la frequente associazione a sensazione di stanchezza o affaticabilità e per le eventuali implicazioni sistemiche nel caso di inadeguatezza o perfino mancanza di un trattamento ad hoc. 3
Le cause di rinite acuta sono quanto mai numerose e variegate. Si possono quindi differenziare le cause più comuni, che comprendono la rinite allergica, le infezioni in particolare virali e la sinusite, da quelle meno diffuse ma non per questo di secondaria importanza, tra le quali rientrano l abuso di cocaina, l atresia delle coane, la fibrosi cistica e la sindrome non allergica con eosinofilia, solo per citare qualche esempio. 4
L approccio clinico è fondamentale: già l anamnesi può offrire un valido orientamento, quando addirittura non la diagnosi, e in ogni caso consente di raccogliere tutti gli elementi utili alla successiva eventuale prescrizione di indagini e trattamenti mirati, che possono essere sia farmacologici sia chirurgici. Il primo segno d infezione è un senso d irritazione e prurito al naso e alla gola. Entro poche ore iniziano secrezione nasale abbondante e starnuti. Una rinorrea acquosa può essere preceduta da una congestione nasale moderata. Il bambino può anche avere febbre, malessere generale, congiuntivite, mal di testa e mialgie. 5
Episodi ripetuti di rinite acuta possono portare a rinite cronica, oppure la patologia può esordire come tale in presenza di fattori predisponenti, come la presenza di vegetazioni adenoidee, malformazioni nasali, inalazione abituale di fumi, polveri o sostanze irritanti. Dal punto di vista anatomo-patologico si possono osservare perdita delle ciglia vibratili, alterazioni atrofiche, edema infiammatorio e ipertrofia delle strutture ghiandolari. 6
È opportuno distinguere il raffreddore dalle altre patologie delle prime vie aeree (per esempio faringite, sinusite, patologia ostruttiva delle vie aeree) e dall influenza. Una sintomatologia analoga a un raffreddore può essere prodromica ad altre malattie, quali il morbillo o la pertosse. Anche le infezioni da streptococco possono essere clinicamente indistinguibili dal raffreddore nell infanzia. 7
Specie all inizio è molto difficile distinguere un raffreddore comune da una rinite allergica. Le allergie vanno sospettate in presenza di storia familiare positiva per atopia, e quando hanno una certa stagionalità. Deve essere sospettata un eziologia allergica in presenza di mucosa nasale violacea ed edematosa, prurito agli occhi o facies allergica (cioè naso gonfio, strie allergiche, saluto allergico). Bisogna anche tenere presente una possibile rinite vasomotoria, peraltro più comune in età adulta. Una secrezione nasale più densa (cioè purulenta), è spesso il segnale della risoluzione del raffreddore, ma può essere dovuta a un infezione batterica primaria o a una sovrainfezione batterica. 8
La definizione clinica è quella di infiammazione dei seni paranasali. Eppure, soprattutto in età pediatrica, la sinusite (rinosinusite se, come nella maggior parte dei casi, ha inizio da un processo localizzato nel naso) non sempre viene riconosciuta in maniera tempestiva, forse perché il più delle volte non ci sono manifestazioni inequivocabili e il sospetto emerge principalmente dalla storia recente del singolo individuo. 9
La rinosinusite viene classificata in rapporto al numero di giorni con presenza di sintomi. Le infezioni virali, primo tra tutte il classico raffreddore, sono la causa più frequente, seguite dalla rinite allergica, che spesso dà luogo a una forma cronica e tende nel tempo ad associarsi ad asma, da anomalie come la deviazione del setto nasale e dall introduzione di corpi estranei. 10
Il polipo nasale è un estroflessione a sacco, a contenuto edematoso, della mucosa nasale. I polipi si presentano come sacculi attaccati per un peduncolo ai turbinati, per lo più al meato medio. Il loro numero e la loro grossezza determinano il grado di ostruzione della fossa nasale corrispondente, e dunque la gravità della malattia poliposa e di buona parte delle manifestazioni cliniche. 11
Forse l elemento clinico che deve far sospettare la poliposi è un alterazione protratta dell olfatto e del gusto. Nella pratica la poliposi nasale può essere definita come una forma particolare di sinusite caratterizzata dalla formazione bilaterale e multifocale di polipi. Si tratta di una patologia infiammatoria cronica della mucosa nasale appannaggio dell individuo adulto, nel quale è il più delle volte isolata (poliposi primitiva) e in una minoranza di casi correlata a una patologia sistemica, tra cui fibrosi cistica, discinesia ciliare e sindrome di Churg e Strauss (poliposi secondaria). Malgrado numerosi studi, la fisiopatologia della poliposi nasali resta tuttora scarsamente conosciuta. L esame istologico dei polipi evidenzia segni patognomonici di infiammazione cronica, quali edema, infiltrato infiammatorio con predominanza di polimorfonucleati eosinofili nella poliposi nasale primitiva, rimodellamento epiteliale e vascolare. 12
Nell approccio al paziente è fondamentale ricercare eventuali patologie associate, siano esse otorinolaringoiatriche (otite catarrale), bronchiali (asma, iperreattività bronchiale) o sistemiche (allergie, intolleranze a farmaci e alimenti). L anamnesi deve raccogliere informazioni su abitudine al fumo, esposizione professionale a sostanze tossiche o inquinanti e sull impatto della poliposi sulla qualità di vita del paziente. La monolateralità di un polipo impone di rimettere in discussione la diagnosi e di procedere con indagini più approfondite. 13
La rinite allergica si manifesta con disturbi a carico del naso, tra cui secrezione acquosa, ostruzione, responsabile di difficoltà per la respirazione, starnuti frequenti e prurito. In alcuni casi può interessare anche il distretto oculare, dando luogo ad arrossamento delle congiuntive, aumento della lacrimazione, sensazione di corpo estraneo e fastidio alla luce. Si tratta di una malattia sottostimata, per quanto diffusa, il cui punto di partenza è un processo infiammatorio che colpisce la mucosa nasale ma, a differenza del comune raffreddore, esso è più intenso e prolungato e soprattutto è scatenato dal contatto con particolari sostanze (allergeni) a cui l individuo si è sensibilizzato. 14
Più in dettaglio, a integrazione di quanto illustrato sin qui, questa slide richiama le manifestazioni della rinite allergica in relazione alla loro frequenza solita di comparsa. È importante sottolineare come l interessamento congiuntivale possa integrare il quadro circoscritto al distretto nasale. 15
La rinite allergica stagionale (intermittente) è legata all esposizione a pollini nel periodo di fioritura di alcune specie di piante, quali per esempio graminacee, composite, Artemisia ambrosia e Parietaria. La rinite allergica perenne ha un decorso continuativo e tende a comparire in età più precoce (4-6 anni) essendo promossa da allergeni costantemente presenti nell ambiente, come gli acari della polvere. 16
Nel lungo termine la rinite allergica può inoltre dare luogo anche a complicanze quali sinusite, otite, infezioni ricorrenti delle vie aeree, formazione di polipi nella mucosa nasale, alterazioni della conformazione del palato nei bambini promosse dalla respirazione orale e disturbi del sonno (russamento, apnee notturne), che si ripercuotono negativamente sul comportamento e sul benessere generale. È frequente l associazione della rinite alla congiuntivite (rinocongiuntivite allergica) e, come già accennato, all asma, di cui essa condivide numerosi aspetti patogenetici. 17
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