Indicazioni Nazionali per il Curricolo

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Indicazioni Nazionali per il Curricolo Scuola dell infanzia e primo ciclo di istruzione Conferenza Stampa Mercoledì 6 Marzo 2013 MIUR- Sala della Comunicazione Ore 14.30-16:30

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Il documento Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo sono un testo di riferimento unico per tutte le scuole autonome che sostituisce quelli che, un tempo, si chiamavano programmi ministeriali. Il testo entra in vigore con il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013) e sostituisce sia le Indicazioni nazionali del 2004 che le Indicazioni per il curricolo del 2007.

Gli obiettivi Le Indicazioni Nazionali, come previsto con l autonomia scolastica, forniscono alle scuole obiettivi di apprendimento e competenze che ogni studente deve acquisire. Confermano la validità dell impianto educativo della nostra scuola di base, ma indicano alcune necessità in un contesto demografico e culturale profondamente mutato per garantire a tutti i ragazzi delle solide conoscenze e competenze iniziali.

I contenuti chiave Dialogo tra discipline: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in prospettiva complessa; Essenzialità: ricerca dei nuclei fondamentali delle discipline; Priorità: maggiore attenzione per una solida acquisizione delle conoscenze e competenze di base, fondamentali per lo sviluppo successivo del sapere e per l esercizio della cittadinanza; Traguardi: sistema di verifiche periodiche e sistematiche degli apprendimenti. Attenzione per le diversità individuali e valorizzazione dei momenti di passaggio.

Un metodo partecipato: il valore aggiunto Un nucleo redazionale di esperti ha lavorato alla revisione delle Indicazioni, basandosi sul testo del 2007. Il testo così predisposto è stato sottoposto a una consultazione nazionale e ad un confronto con le scuole attraverso vari seminari dedicati. Un Comitato Scientifico avrà il compito di indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e ricerca per aumentare l efficacia dell insegnamento.

Un metodo partecipato: le tappe del confronto Si è chiusa il 7 Luglio 2012 la Consultazione delle scuole sulla bozza delle Indicazioni predisposta dal gruppo redazionale. Nonostante si sia svolta alla fine dell anno scolastico, hanno partecipato circa 10.000 scuole distribuite su tutte le province. Ha risposto al questionario nella metà dei casi il dirigente scolastico o il suo staff, in un altra metà dei casi gruppi di docenti della scuola, sia informali, sia delegati dal collegio dei docenti. I pareri espressi nei questionari sono stati raccolti e utilizzati per la revisione finale del testo delle Indicazioni. A partire da Settembre 2012 sono stati realizzati diversi seminari territoriali in cui si è potuto approfondire il confronto con dirigenti scolastici e docenti.

La visione Il contesto è il mondo che cambia Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso: - Apprendimento scolastico è ormai solo una delle tante esperienze formative; - Attenuazione delle capacità adulte di presidio del limite e delle regole; - Mutate le forme di socialità spontanea; - L orizzonte territoriale della scuola si allarga (legami con il mondo); - Vecchie e nuove forme di emarginazione culturale e analfabetismo; - Diffusione tecnologie di informazione e comunicazione (ICT).

La visione La centralità della persona Lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. Formazione della classe come gruppo: gestione dei conflitti e scuola come luogo accogliente. Formulare proposte in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri di bambini e adolescenti. Valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio della crescita e dell apprendimento.

Come le Indicazioni trasformano la scuola - La scuola progetta il proprio curricolo sulla base delle Indicazioni: - La scuola deve mettere in relazione la complessità dei nuovi modi di apprendere con un opera di guida attenta al metodo; - La scuola deve curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili; - La scuola deve formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale per affrontare incertezza scenari presenti e futuri; - La scuola deve riconoscere e valorizzare le diverse situazioni individuali presenti nella classe e saper accettare la sfida che la diversità pone.