UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT
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- Susanna Cinzia Manca
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1 UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT CORSO DI FORMAZIONE Verso un percorso di continuità formativa, dall'alfabeto del movimento all'avviamento sportivo nella scuola che cambia Hotel Stella Maris Casamicciola Ischia 5 8 Ottobre 2016 P.Piredda; M.Simonetti 1
2 I GRANDI TEMI DELLE INDICAZIONI CULTURA SCUOLA PERSONA (4 8) FINALITA GENERALI (9 10) L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO (12 15) LA SCUOLA DELL INFANZIA (16 23) LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO (24 66) 2
3 CULTURA, SCUOLA, PERSONA La Scuola nel nuovo scenario Centralità della persona Per una nuova cittadinanza Per un nuovo umanesimo 3
4 La nuova Scuola deve dare un adeguata risposta alle istanze di una società in continua trasformazione, caratterizzata dalla complessità, dalla contradditorietà e dall evoluzione socioculturale della popolazione studentesca, che impongono alla scuola: a) una nuova organizzazione del sapere e dei saperi e quindi una trasformazione del sistema educativo di istruzione e formazione b) la formazione di intelligenze duttili che possano adeguarsi alla mutevolezza degli scenari sociali e professionali, d) il successo scolastico per ogni studente una (ri)definizione dell identità professionale dei docenti 4
5 LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO La nuova scuola deve prendere atto che non è l unica depositaria del sapere L apprendimento scolastico è, infatti, solo una delle tante esperienze formative dei bambini e degli adolescenti 5
6 LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO La scuola è investita da una domanda che non riguarda solo l apprendimento dei contenuti disciplinari invariati (il sapere e il saper fare), ma che comprende anche il saper stare al mondo (il saper essere), cioè, tutta la realtà esistenziale della persona intesa nella sua totalità * E una scuola che deve garantire il successo scolastico a tutti(didattica obliqua) 6
7 LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO LA CENTRALITA DELLA PERSONA 7
8 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA La scuola deve tener conto delle differenze di tutti e delle identità di ciascuno, prestando particolare attenzione alle varie forme di fragilità, disabilità, svantaggio, ma anche alla molteplicità delle culture, delle lingue e delle etnie diverse (riconoscimento delle diversità come valore) 8
9 LA NUOVA SCUOLA È UNA SCUOLA: che centra l azione educativa, NON SULLE DISCIPLINE, ma sulla SULLA PERSONA CHE APPRENDE (i vecchi programmi dettati dall alto non esistono più) 9
10 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA Ne consegue che la Nuova Scuola non essendo la scuola dei programmi, ma dei piani di studio, centrati sulla persona che apprende, non può basarsi sul semplice travaso e sulla trasmissione delle conoscenze e dei contenuti disciplinari standardizzati, ma deve curare e consolidare : le competenze per la vita (il sapere essere = il saper stare al mondo ) 10
11 LA NUOVA SCUOLA In tale scenario alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base, ma deve far sì che essi acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni, promuovere la loro capacità di elaborare metodi e categorie, che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali, favorire l autonomia di pensiero, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi 11
12 LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA Compito della scuola è quello di educare la persona nel suo processo di crescita, maturazione e sviluppo, tenendo conto della sua articolata identità, dei suoi punti di forza e di debolezza nella convinzione che è necessario formare : non tanto teste piene, quanto teste ben fatte (Edgard Morin) 12
13 UNITA ANTROPOLOGICA DELLA PERSONA Le strategie educative e didattiche devono essere rivolte all unità antropologica della persona, intesa nelle sue molteplici funzioni: Cognitiva Emotiva Socio affettiva Etico comportamentale Corporea Estetica Spirituale Religiosa 13
14 L APPRENDIMENTO: Le discipline, le singole tecniche, le competenze specifiche,con i loro contenuti culturali, sono uno strumento (e non un fine) costruito dagli uomini, che serve a capire, scoprire e conoscere questa realtà, ma anche a scoprire oltre che il proprio sé anche quello degli altri, esse sono la base dell istruzione, che forniscono le conoscenze (il sapere)e le abilità (il saper fare) 14
15 PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola, in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, promuovendo la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte attiva di una comunità vera e propria, che si apre ad una dimensione europea e mondiale. La scuola affianca al compito dell insegnare ad apprendere e a quello dell apprendere ad apprendere, quello dell insegnare a essere (competenze per la vita = life skills) 15
16 ARMONIA DEI SAPERI E necessario superare la frammentazione delle discipline e pervenire ad un integrazione/interazione dei linguaggi ad esse collegati. Per esempio: l espressività corporea si coniuga perfettamente con l asse del linguaggio verbale, con quello artistico, quello matematico e scientifico 16
17 Nelle Indicazioni Nazionali che si armonizzano con le Raccomandazioni del Consiglio della Comunità Europea (da quelli di Lisbona del 2000 a quelle più recenti) Sono presenti : * LE CONOSCENZE, * LE ABILITÀ, * LE COMPETENZE 17
18 LE COMPETENZE * Indicano l utilizzazione delle Conoscenze e delle Abilità in un determinato contesto o in contesti diversificati. Possono essere definite come Ciò che in un determinato contesto o in contesti diversificati l alunno deve saper fare (abilità) sulla base di un sapere acquisito (conoscenze) * Sono unitarie ed integrate tra loro e con le capacità dell alunno (non si può dimostrare di possedere una competenza di analisi critica se non si possiedono competenze di ordine estetico, sociale, manuale, ecc.) 18
19 Competenza com pe tèn za/ sostantivo femminile Piena capacità di orientarsi in un determinato campo. 02/15/15
20 IL PROFILO DELLO STUDENTE Rappresenta il Profilo finale d uscita alla fine di un ciclo di istruzione,vale a dire ciò che un alunno dovrebbe sapere e fare per essere l uomo e il cittadino che la comunità si attende da lui, al termine di un unitario percorso di studi. E uno strumento per promuovere l integrità della persona e prepararla ad affrontare la vita nella sua interezza (saper agire) 20
21 CONCLUSIONE La Metafora del bosco di Umberto Eco In ogni itinerario di apprendimento si dovrebbe applicare la metafora di Umberto Eco, quando parla di percorso Ci sono due modi per passeggiare nel bosco: nel primo modo ci si muove per tentare una o più strade per uscire al più presto, o per raggiungere la casa della nonna. Nel secondo modo ci si muove per capire come sia fatto il bosco e perché certi sentieri sono accessibili e altri no 21
22 LA METAFORA DEL BOSCO DI UMBERTO ECO Nel primo caso si impara a compiere quel percorso nel bosco (quel che conta è il risultato) Nel secondo caso si impara ad orientarsi nel bosco e si acquisiscono competenze professionali utili per orientarsi in altri boschi (quel che conta è il processo e le modalità attraverso cui si costruisce) 22
23 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL INSEGNANTE Sulla base delle nuove istanze, delle innovazioni educative e dei Progetti di Riforma, che hanno interessato la Scuola nell ultimo decennio, si è venuto delineando un nuovo profilo professionale del docente, più complesso e potenziato, che sia: in grado di fronteggiare non solo le tematiche specifiche della sua disciplina, ma anche le problematiche di tipo esistenziale dei suoi alunni 23
24 IL PROFILO PROFESSIONALE DELL INSEGNANTE Il Profilo professionale dell insegnante è costituito da competenze: * disciplinari, * psicopedagogiche, * metodologico didattiche, * progettuali organizzative, * relazionali, * di ricerca, * documentazione * valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell esperienza didattica, l attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica 24
25 CARATTERISTICHE PERSONALI DELLA NUOVA PROFESSIONALITA DELL INSEGNANTE 1) Modificare la convinzione che la principale guida e fonte di apprendimento per gli alunni sia l insegnante stesso (ci sono agenzie e reti informative più potenti della scuola) 2) Essere autocritico, riflessivo, possedere una buona autostima, sapere autoregolarsi, ottimizzare e monitorare il proprio tempo 25
26 CARATTERISTICHE PERSONALI DELLA NUOVA PROFESSIONALITA DELL INSEGNANTE 3) Mettersi in gioco per primo e fungere da modello positivo ed esperto 4) Essere democratico, entusiasta, positivo, motivato 5)Credere nel lavoro di squadra sia degli alunni, sia degli insegnanti 26
27 CARATTERISTICHE PERSONALI DELLA NUOVA PROFESSIONALITA DELL INSEGNANTE 6) Favorire la comunicazione interattiva tra i ragazzi 7) Stimolare lo sviluppo delle varie capacità metacognitive 8) Monitorare insieme agli alunni i prodotti formativi e i processi cognitivi dei singoli e del gruppo 9) Favorire l appartenenza alla classe, l identità, il lavoro di gruppo e l interdipendenza positiva 10) Instaurare un rapporto costruttivo con le famiglie e con il territorio 27
28 CARATTERISTICHE PERSONALI DELLA NUOVA PROFESSIONALITA DELL INSEGNANTE La valorizzazione di ciascun ragazzo 11) Conoscere e favorire modi diversi di apprendere e di fare esperienza 12) Valorizzare i punti di forza dei ragazzi e migliorare la propria autostima 13) Valorizzare la partecipazione 14) Ascoltare attivamente, ricercare soluzioni mediate e condivise, stimolare i ragazzi ad intervenire indicando quali abilità trasversali ci si aspetta vengano apprese 15) Delegare parte della propria autorità, favorendo la responsabilità individuale e di gruppo 28
29 CARATTERISTICHE PERSONALI DELLA PROFESSIONALITA DELL INSEGNANTE La gestione delle dinamiche di classe 16) Concordare le regole della classe e le relative sanzioni riparatorie 17) Progettare la propria lezione (o Unità di Apprendimento) in modo flessibile, prevedend momenti di contrattazione dove gli studenti possano scegliere più alternative 18) Condividere con i ragazzi le scelte educative, le metodologie e i criteri di valutazione degli apprendimenti (contratti formativi) 19) Agire in modo coerente 20) Insegnare le abilità sociali anche attraverso l interdipendenza positiva dei ruoli 29
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