Progetto Affido Familiare 2005
Le Leggi 184/83-149/01 Quando una famiglia vive una situazione di difficoltà che non le consente di avere adeguatamente cura dei propri figli, l affido familiare garantisce il diritto dei bambini a crescere in famiglia, fino al momento in cui i problemi della propria non siano risolti.
L AFFIDO FAMILIARE A GENOVA gli attori Oltre 250 minori in affido familiare Operatori dei Distretti Il volontariato: associazioni e gruppi realtà del privato sociale il Progetto Affido Le famiglie dei minori Gli affidatari: famiglie, coppie, singoli, che accolgono e si prendono cura di un minore le proposte Affido residenziale, diurno e d appoggio, anche con particolare riguardo all adolescenza ed in collaborazione con Associazioni e realtà del privato sociale cittadino Specifici interventi Affido Near, per minori fra 0 e i 2 anni, nel tempo necessario alla valutazione diagnostica e prognostica La casa di Pollicino e Dalla famiglia alla famiglia, innovative modalità di sostegno dell affido e del rientro in famiglia
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Le Commissioni Affido di Zona Promozione territoriale (diffusione cultura sull affido e reperimento di famiglie affidatarie), incontri informativi, selezione famiglie affidatarie, gestione dei gruppi di sostegno alle stesse, valutazione e accoglimento dei progetti di affido e abbinamenti minorifamiglie, raccolta dei dati, del raccordo con le realtà e le strutture del territorio che attivano iniziative ed interventi rivolti ai minori. Il Gruppo Centrale Unità di gestione del Progetto Affido attraverso supporto tecnico, funzionale, operativo, definizione linee progettuali e tecnico-metodologiche, coordinamento con le Commissioni Affido di zona. Momento di comunicazione e cogestione e punto di sintesi fra bisogno ed offerta, luogo di raccolta delle esigenze formative e di predisposizione di specifici e congruenti eventi di formazione. Il Responsabile Unità del Progetto, input e orientamento, linee progettuali e tecnicometodologiche, responsabile raggiungimento degli obiettivi, attivazione e gestione dei rapporti di collaborazione e di coordinamento con altre Istituzioni, Terzo Settore, Associazioni a livello locale, regionale, nazionale.
I PRINCIPALI PROCESSI IN ATTO L affidamento familiare è strumento privilegiato e imprescindibile d aiuto e tutela verso il minore e la sua famiglia. Richiede, quindi: Qualità dell intervento e riflessione professionale Progettazione e sperimentazione di nuovi interventi Stimolo e garanzia dei necessari collegamenti ed integrazioni fra Affido Familiare, sistema residenzialità e sistema diurno, anche attraverso progetti e percorsi formativi congiunti
LE INIZIATIVE Offrire alle famiglie affidatarie, nuove, già attive o che appoggino le strutture residenziali, percorsi formativi e di confronto Sperimentare forme diverse d affido e progetti ed interventi ad esso collegati (quali l affido d urgenza, diurno e d appoggio), anche con particolare riguardo all adolescenza e gli stranieri, sempre più in collaborazione con le Associazioni e le realtà del privato sociale cittadino Diffondere e sviluppare sensibilità ed interesse al tema dell affido familiare, fornendo corretta ed adeguata informazione Costituire, come servizio pubblico, punto di riferimento e di raccordo (anche attraverso momenti di formazione e confronto) per quei volontari, singoli o aggregati, che offrono supporto a strutture residenziali per minori