Alcool, disagio psichico e terza età.



Documenti analoghi
ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

I servizi sociali per gli anziani nella Regione Lazio

Il Comune per le demenze: che cosa fa

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

Le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Deliberazione legislativa n. 87/ Art. 1 Finalità

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

Sportello informativo - Distretto di Ostiglia cead.distretto.ostiglia@aslmn.it

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL REGIONE TRENTO (Prov.)

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO. Provincia di Reggio Emilia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DIURNO

Tab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo


CARTA DI QUALITA DEI SERVIZI ALLOGGI CON SERVIZI DI NOCETO

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale. Docente: Paolo Barelli

ASSISTENZA DOMICILIARE PER PERSONE AFFETTE DA PATOLOGIE ONCOLOGICHE E

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

I Servizi per Anziani di ASP Città di Bologna

Comune di Trieste. Montebello

PROGETTO SORVEGLIANZA ATTIVA ALLA PERSONA ANZIANA FRAGILE PER L ANNO 2009

Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA

L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI

Sala Operativa Sociale

Dott.ssa Angela Di Prinzio

Empowerment e comunità ciclo di incontri seminariali

COMMUNITY CARE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA. Prof. Guido Giarelli Dipartimento di Scienze della Salute Università Magna Græcia - CZ

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi

Le competenze del medico di medicina generale. Perché il medico di famiglia può essere una risorsa nelle cure a casa?

Premessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

COMUNE DI SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER ANZIANI

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

Progetto Badabene e innovazioni del sistema di assistenza domiciliare

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL REGIONE MARCHE

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO

Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.

COMUNICARE IL RISCHIO DI LESIONI DA PRESSIONE

1. PROGRAMMA INVECCHIAMENTO ATTIVO

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

HOME-CARE PER LA DEMENZA di COMETA 99. Paolo Giuseppe dr. d Angelo

PRESENTAZIONE PROGETTO

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

L amministratore di sostegno e il Servizio sociale dei Comuni

SOSTEGNO ALL ABITARE PER PERSONE CON DISAGIO PSICHICO

Un sogno assistenziale trasformato in realtà.

REGOLAMENTO SULL ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Art. 1 Principi generali

Workshop: Telemedicina e Sanità elettronica: facciamo il punto! La rete e-care a supporto del paziente fragile

COOP. SOC. A.S.A.R. carta dei servizi

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

CARTA DI QUALITA DEI SERVIZI

\\srvo2\servizisociali\marzanati\regolamento per le prestazioni,doc

IL DISTRETTO SOCIALE DI BOLZANO. 2 settembre 2015

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

Gli interventi delle professioni sanitarie

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

Tabella 1: dettaglio costi assicurazioni

IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA

Assessore alle politiche per il il Benessere dei Cittadini. Simona Benedetti

Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza. L esperienza del Gruppo di Auto Mutuo Aiuto "Le Nostre Storie" di Fidenza

IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO

DEMENZA DI ALZHEIMER : dalle cure all assistenza

COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

I servizi per anziani non autosufficienti

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

A.s.A. Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

Conferenza Stampa. Cure intermedie: attivi 6 posti. all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno

Aspetti innovativi e caratteristiche sperimentali del progetto :

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia. A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013

REGOLAMENTO SERVIZIO EDUCATIVA TERRITORIALE

REGOLAMENTO DI GESTIONE DEL CENTRO DIURNO ASSISTENZIALE NATURA E GESTIONE DEL SERVIZIO ART. 1

/12/2008. Identificativo Atto n DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

PROGETTO PERSONA. BANCO POPOLARE Funzione Welfare Ufficio Assistenza. CENTRO POLIFUNZIONALE DON CALABRIA Verona. in collaborazione con.

Codice Etico e di Condotta ai sensi del D. Lgs. 231/2001. San Francesco srl Via Don Rovelli Pinarolo PO (PV)

Il ruolo di e-care. 8 Maggio 2013 Caterina Lena

ADI (Assistenza Domiciliare Integrata)

AREA AUTISMO Carta dei servizi

CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE UNIONE DEI COMUNI DELL ALTO APPENNINO REGGIANO

Ciao, avevo bisogno di una mano per stare bene

Progetto Comes, sostegno all handicap

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel"

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

SERVIZIO DI ASSISTENZA IGIENICO PERSONALE E ASSISTENZA PER L AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE DEGLI ALUNNI PP.HH

D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art.

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA

SALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE

Sostegno e Accompagnamento Educativo

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

Transcript:

Alcool, disagio psichico e terza età. L ANZIANO PROBLEMATICO E L ACCOGLIENZA NEI SERVIZI 1 DOTT.SSA ANTONELLA SPADA COORDINATRICE DI STRUTTURA DELL ASP DISTRETTO DI FIDENZA

PUNTI AFFRONTATI: 1) PRESENTAZIONE ASP E SUOI SERVIZI 2) BREVE ANALISI CASISTICA DI ETILISMO NEI SERVIZI 3) PRINCIPALI PROBLEMATICHE ASSISTENZIALI 4) PRINCIPALI STRATEGIE DI FRONTEGGIAMENTO ADOTTATE NEI SERVIZI 5) CONCLUSIONI 2

L ASP DISTRETTO DI FIDENZA L Asp Distretto Fidenza è un ente gestore di servizi alle persone; è stata costituita il 1 luglio 2008 in seguito alla fusione e trasformazione di 7 ex IPAB ( L.328/2000 e L.R. 2/2003) del territorio distrettuale di Fidenza e, successivamente, alla sua gestione sono stati conferiti ulteriori servizi comunali del Distretto. I Comuni soci dell ASP sono 12. L ASP gestisce : n.9 Case Protette per un totale di 502 posti di cui 358 convenzionati/accreditati con AUSL; N.1 Casa di Riposo con 20 posti N.8 Alloggi con Servizi N.7 Centri Diurni per un totale di 105 posti Servizio assistenza domiciliare N.3 servizi di telesoccorso 3

Mission dell ASP 4 L organizzazione e l erogazione di servizi sociali, socio-assistenziali e socio-sanitari rivolti ad anziani, minori, adulti e disabili, nel rispetto dei principi indicati nella L.R. 2/2003 e, in particolare: 5) Rispetto della dignità della persona e garanzia di riservatezza 6)Adeguatezza, flessibilità, personalizzazione degli interventi. I servizi attualmente erogati dall ASP si rivolgono alla popolazione anziana prevalentemente non autosufficiente e ad adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche.

Analisi casistica 5 N contenuto di casi di etilismo conclamato (soprattutto in Casa di Riposo, alloggi con servizi): si tratta prevalentemente di persone entrate nelle strutture in condizioni di lieve non autosufficienza ma di forte disagio sociale e/o psichico. Diversi casi con storia pregressa di alcolismo e affetti da patologie e complicanze mediche conseguenti e collegate all eccessivo consumo di alcool in passato (disfunzioni epatiche, disturbi cardiovascolari, ipertensione, ictus, forme di deterioramento cognitivo ), patologie che determinano elevati livelli di non autosufficienza e dipendenza nelle ADL.

Problematiche correlate all etilismo Essere dipendenti dall alcol diminuisce la qualità della vita a ogni età, è correlato a problemi fisici,psichici,comportamentali,cognitivi e sociali. 6 Problemi fisici Problemi psichici e comportamentali Problemi cognitivi Problemi sociali Ipertensione, disfunzioni epatiche, disturbi gastrointestinali, disturbi cardiovascolari, ictus, instabilità della deambulazione con rischio cadute Depressione, labilità emotiva,stati di euforia, ansia, inquietudine, insonnia, agitazione, Aggressività, perdita di interessi, trascuratezza Perdita di memoria, disorientamen to, confusione, negazione del problema. Isolamento, sottovalutazione del problema per cui stare in compagnia diventa bere qualcosa assieme

Problematiche assistenziali Garantire incolumità della persona che presenta il problema e degli altri anziani in presenza di disturbi comportamentali caratterizzati da aggressività e irritabilità Far rispettare le regole proprie di una vita comunitaria all anziano che presenta il problema 7 Collaborare costruttivamente con la rete familiare e far rispettare regole e indicazioni a coloro che si relazionano con l anziano: scoglio culturale per cui l alcol non è vissuto come problema e bere non fa così male ( buon vino fa buon sangue, a chi non piace il vino, il Signore faccia mancare l acqua, il vino è la poppa dei vecchi, l acqua fa marcire i pali.).

Interventi e strategie 8 1) Lavoro in èquipe delle varie figure professionali operanti nella struttura per costruzione di PAI che preveda osservazione e monitoraggio costante dell anziano, il coinvolgimento dell animatore per terapia occupazionale (partendo da conoscenza interessi della persona quali per es.orto, pet therapy), sostegno, dialogo, accompagnamento uscite, creazione di diversivi e alternative al consumo di alcol. 2) Alleanza con la famiglia, se presente, con amici, volontari, conoscenti del paese che si rapportano con l anziano, sensibilizzazione al problema e alla necessità di collaborare. 3) Lavoro in èquipe allargata con i servizi territoriali ( servizi sociali, consulenze specialistiche, psichiatriche, SERT ) e con eventuali associazioni di mutuo auto aiuto.

4) Collaborazione costante con il medico curante, integrazione tra intervento assistenziale e sanitario. 5) Presenza, gestione e assunzione controllata di vino in struttura. 6) Attenzione a difficoltà /problemi che possono aver determinato o accentuato il ricorso al bere: solitudine, depressione, perdite/lutti. Importanza della storia personale. 7) Premiare i miglioramenti e progressi. 9

Conclusioni 10 Approcciarsi al problema consapevoli della sua gravità ma con sensibilità e attenzione a quel che c è dietro. Fornire ascolto attivo, comprensione, appoggio e modelli di comportamenti alternativi. Attenzione a segnali di problematiche di etilismo fra gli operatori: importanza della funzione di chi coordina le strutture per azioni di controllo e supervisione, caratterizzate da rigore dal punto di vista disciplinare coniugato a sensibilità nel cercare di comprendere le difficoltà e fornire utile indirizzo ai servizi competenti.