IV Congresso di Psicologia e Scuola: A scuola ho un bambino che Firenze 6-7 febbraio 2015 Comunità di ricerca a scuola e tecnologie digitali Stefano Cacciamani Università della Valle d Aosta
Il piano del discorso Obiettivo: analizzare un modello di Comunità di ricerca implementabile nel contesto scolastico Questioni affrontate: - 1. Quale modello di comunità di ricerca? - 2. Implemetazione di una comunità di ricerca in una rete di classi - 3. Prospettive di sviluppo
1.Tecnologie digitali e apprendimento: verso una scuola come comunità di ricerca Società della Conoscenza: innovazione tecnologica continua globalizzazione degli scambi confronto con grandi quantità di informazioni distribuite in diverse fonti Ma quali cambiamenti comporta/consente l utilizzo di tali tecnologie a scuola? Collaborare Il contesto socio-culturale Tre competenze chiave Lavorare creativamente con la conoscenza Utilizzare la tecnologia Evoluzione tecnologica (Riva,2008): Media testuali (1971): nasce la posta elettronica Web 1.0 (1989): nasce il www Web 2.0 (2000): Forum. Wiki, Blog, Social Network: un ampia gamma di strumenti con uno spiccato livello di interazione tra utenti e che si fondano sulla dimensione comunitaria.
L idea di comunità Knowledge Building Community (Scardamalia e Bereiter 1999; 2006): modello di Comunità che si propone di: - sviluppare la capacità di lavorare creativamente con la conoscenza, -collaborando -con il supporto de la tecnologia Idea di fondo: occorre che la scuola assuma come finalità il promuovere non solo la capacità di apprendere (Mondo 2), ma anche di costruire nuova conoscenza (Mondo 3) (Bereiter, 2002)
La KBC in azione Metodo Un diverso modo di trattare il curricolo (Scardamalia, 2002): -spostare il focus dalle attività da svolgere alle idee da elaborare -spostare la responsabilità cognitiva dalla dimensione individuale alla dimensione collettiva (docenti e studenti) -combinare design mode (modalità orientata a migliorare le idee ) e belief mode (modalità orientata a verificare la correttezza delle idee )
La KBC in azione Strumenti : (Scardamalia, 2002) Knowledge Forum (KF) è un ambiente on line sviluppato secondo i principi della KBC Contenitore della conoscenza comune elaborata dalla comunità (Mondo 3) mediante note scritte dagli studenti in un data base comune : - Il problema di indagine e le articolazioni problematiche più specifiche - le prime ipotesi - le nuove informazioni trovate o dati raccolti dagli esperimenti, - le obiezioni effettuate sulle note, - la revisione e raffinamento delle ipotesi di partenza.
2. Implementazione di una comunità di ricerca (KBC) in una rete di classi Il progetto SeT - CROSS Comunità di ricerca on line per lo studio scientifico Obiettivo del progetto SeT CROSS Comunità di ricerca on line per lo studio scientifico è stato la messa a punto di una comunità fondata su tre elementi: un area tematica comune per analizzare un problema reale: 1 ciclo: l emergenza acqua (2003-2004) 2 ciclo: l inquinamento ambientale (2004-2006) 3 ciclo: l alimentazione (2006-2007) 4 ciclo: l energia (2007-2008) 5 ciclo: i rifiuti (2008-2009) attività di ricerca: formulazione di ipotesi sulle cause e sulle soluzioni del problema posto e loro messa alla prova collaborazione on line tra studenti di classi di scuole di ordine diverso http://www.educross.it
Approccio Design Based Research metodologia sistematica e flessibile orientata a migliorare le pratiche educative attraverso: 1) cicli successivi di introduzione di una innovazione che prevedono: -progettazione, - implementazione, -analisi dei risultati - ri-progettazione di innovazioni in contesti reali; 2) collaborazione tra ricercatori e professionisti e orientata alla definizione di principi e teorie sensibili al contesto in cui tali innovazioni vengono realizzate (Wang e Hannafin, 2005).
Partecipanti 400 1 ciclo: 382 studenti -24 classi 11 scuole 38 insegnanti 2 ciclo: 624 studenti - 25 classi 13 scuole 32 insegnanti 3 ciclo: 526 studenti -25 classi 17 scuole 32 insegnanti 350 300 250 200 150 100 50 1 ciclo 2 ciclo 3 ciclo 4 ciclo 5 ciclo 4 ciclo: 316 studenti-20 classi 11 scuole 28 insegnanti 0 primaria secondaria 2 grado 5 ciclo: 300 studenti 17 classi 9 scuole 21 insegnanti
I partecipanti sono organizzati in: Partecipanti Gruppi virtuali: max 5 scuole con max 2 classi l una= max 10 classi per GV Per ogni classe max. 2 insegnanti in modo tale da costituire gruppi di max. 20 persone -con un tutor con funzione di facilitazione dell interazione mediata dalla tecnologia. -con una propria aula virtuale in un ambiente on line comune Criteri: -multidisciplinarietà -sostenibilità della partecipazione al percorso
Ambiente on line Ambiente on line: Dokeos realizzato dalla prof.ssa Letizia Catarini (ITC) -Avvisi: spazio per comunicazioni organizzative -Forum: spazio di discussione -Elaborati: condivisione di prodotti
Modalità organizzative Fasi di lavoro: costruire 2 comunità Prima parte: formazione e lavoro della comunità degli insegnanti in modalità blended (da novembre a maggio) Sei azioni principali a) Introduzione della tematica comune di ricerca b) Formazione all ambiente tecnologico c) Progettazione congiunta del percorso (blended) d) Monitoraggio dell attività con le classi e) Preparazione convegno poster e valutazione conclusiva
Modalità organizzative Seconda parte: attività blended con le classi (in genere da gennaio a maggio) Attività entro la classe Attività on line tra le classi 1. Introduzione della tematica di ricerca, individuazione problema specifico 2. Ipotesi sulle possibili cause e avvio indagine: raccolta dati per la messa alla prova delle ipotesi e revisione delle stesse 3. Autopresentazione on line degli studenti 4. Inserimento nel forum delle ipotesi e confronto on line 5. Formulazione di ipotesi su possibili strategie di intervento e loro implementazione 6. Pubblicazione nel forum di un report finale del lavoro (base per il poster) 7. Sistematizzazione delle conoscenze, verifiche finali, preparazione del poster per il convegno 8. Convegno poster finale tra tutte le classi al progetto CROSS-SeT
Elementi di riflessione questione 1: come favorire la ricerca in ambito scientifico? Osservare un fenomeno e definire il problema Definisce la conoscenza che sarà costruita (artefatto concettuale) : conoscenze su cause e soluzioni di un problema Le implementazioni hanno consentito di mettere a punto uno schema epistemologico implicito nelle prime e via via esplicitato nelle successive edizioni che: Formulare ipotesi sulle cause e raccogliere dati per la messa alla prova Formulare ipotesi su possibili soluzioni e implementazione operazionalizza l attività di costruzione di nuova conoscenza in ambito scientifico la competenza di ricerca che si svilupperà: il metodo di indagine: problemaipotesi messa alla prova Diffondere i risultati della ricerca
Elementi di riflessione - questione 2: come si inserisce la tecnologia nelle attività dello schema epistemologico 1. Costruire e rappresentare le proprie ipotesi circa le possibili cause del problema 3.Scambiare ed elaborare conoscenza tra le classi 2.Costruire la Comunità tra le classi 4. Costruire e rappresentare le Ipotesi di soluzione del problema 5. Presentare in un contesto pubblico reale i risultati
Elemento di riflessione 3. Accettazione del modello da parte degli attori: docenti e studenti Questionario insegnanti: percezione di sviluppo di competenze nell implementazione di una comunità di ricerca Questionario studenti (solo secondaria di primo e secondo grado): percezione di utilità delle strategie proposte ne modello Comunità di ricerca Percezione di semplicità di uso Modello TAM (Technology Acceptance Model) (Davis, 1989) Percezione di utilità
Elemento di riflessione 3. Accettazione del modello da parte attori: quale percezione da parte dei docenti? Questionario insegnanti 14 items Scala 1 (per niente d accordo) - 5 (completamente d accordo) 1 ciclo Emergenza acqua Media (Dev standard) N=31 2 ciclo Inquinamento Media (Dev standard) N=25 3 ciclo Risorse alimentari Media (Dev. standard) N=25 4 ciclo Energia Media (Dev stand.) N=19 5 ciclo Rifiuti Media (Dev Standrad) N=15 A 1: Efficacia del percorso formativo (D1-D8) Alpha =.77 3,7 (0,3) 3,7 (0,5) 4,1 (0,5) 4,0 (0,5) 3,7 (0,6) A 2: Sviluppo di competenze d uso di un ambiente on line (D9-D11) Alpha=.86 3,5 (0,4) 3,8 (0,7) 4,2 (0,7) 4,0 (0,6) 3,9 (0,8) A3: Sviluppo di competenze didattiche per progetti che utilizzano un ambiente on line (D12-D14) Alpha=.83 3,0 (0,5) 3,1 (0,8) 3,7 (0,6) 3,5 (0,5) 3,2 (1) Percezione positive da un ciclo all altro >3 su scala di 1 a 5
Accettazione del modello da parte degli attori: quale percezione da parte degli studenti? Questionario studenti Percezione dell utilità delle strategie: 15 items Quanto possono essere utili secondo te queste strategie in un progetto come questo? Scala 1 = Per niente -4= molto 1 ciclo Media (Dev stand) N= 242 2 ciclo Media (Dev stand) N= 380 3 ciclo Media (Dev stand) N=195 4 ciclo Media (Dev stand) N=192 5 ciclo Media (Dev. Stand) N=221 Area 1: strategie di indagine Ad es: fare un esperimento (d1, d10, d11, d13,d15) Alpha di Cronbach= 0.59; 0.71; 0.69 ; 0.59, 0.64 3,17 (0,54) 3,25 (0,54) 3,16 (0,51) 3,2 (0,45) 3,2 (0,5) Area 2: strategie di collaborazione Ad es:discutere le proprie idee in gruppo (d2, d3, d4, d7,d8) Alpha di Cronbach= 0.61; 0.61; 0.68; 0.69,0.71 3,10 (0,51) 3,14 (0,46) 3,15 (0,50) 3,1 (0.48) 3,1 (0,5) Area 3: strategie di uso delle nuove tecnologie Ad es: Scambiare idee nel webforum con compagni di altre scuole (d5, d6, d9, d12, d14) Alpha di Cronbach=0.69; 0.73; 0.79 ; 0.78,0.81 3,12 (0,59) 3,03 (0,57) 3,03 (0,60) 2,8 (0,57) 2,9 (0,6) Percezioni positive da un ciclo all altro >2,5 su una scala da 1 a 4
Correlazioni tra le percezioni di utilità delle strategie 1 ciclo N= 242 2 ciclo N= 380 indagine collaborazione uso tecnologie indagine p<.01** p<.05* collaborazione uso tecnologie indagine 1 collaborazione.61** 1 uso tecnologie.47**.51** 1 1.57** 1.63**.50** 1
Correlazioni tra le percezioni di utilità delle strategie 3 ciclo N= 195 4 ciclo N= 192 indagine collaborazione uso tecnologie indagine p<.01** p<.05* collaborazione uso tecnologie indagine 1 collaborazione.58** 1 uso tecnologie.53**.53** 1 1.59** 1.33**.35** 1
Correlazioni tra le percezioni di utilità delle strategie 5 ciclo N= 221 indagine p<.01** p<.05* collaborazione uso tecnologie indagine 1 collaborazione.63** 1 uso tecnologie.56**.53** 1
Assunzione delle strategie come parti di un unico modello di lavoro comunità di ricerca Percezione di utilità delle strategie di collaborazione Percezione di utilità delle strategie di indagine Percezione di utilità delle strategie di utilizzo delle nuove tecnologie
Conclusioni: un bilancio Dal bilancio effettuato in questi anni i fattori di successo del progetto che delinenao gli elementi del modello organizzativo risultano identificati in: a) un gruppo di coordinamento della rete: per dare avvio ad ogni nuova implementazione del progetto, curare la struttura organizzativa, predisporre la diffusione dei risultati b) la comunità di insegnanti che insieme progetta, monitora e valuta lo sviluppo del percorso delle classi. c) la comunità di classi supportata nella ricerca dalle tecnologie digitali che favorisce la collaborazione e la continuità verticale ; c) l'azione dei tutor per il funzionamento dei gruppi virtuali a livello di formazione tecnologica, progettazione del percorso e di facilitazione nell interazione in presenza ed on line nella dimensione di gruppo; d) il riferimento ad uno schema epistemologico comune che guida l'attività di indagine collaborativa della comunità.
3. Prospettive di sviluppo Le nuove prospettive di sviluppo delle comunità di apprendimento: 1. l introduzione dell idea di una comunità che crea conoscenza nella formazione dei futuri insegnanti; 2.- la diffusione di esperienze di comunità tra gli insegnanti in servizio usando la tecnologia web 2.0 sia per: a)-la costruzione di percorsi di indagine collaborativa entro e tra classi alternando modalità sincrone e asincrone b)-la riflessione sulle pratiche (Wenger, 1998) scolastiche come opportunità di sviluppo delle pratiche stesse
Per approfondire Bereiter, C. (2002). Education and Mind in the Knowledge Age. Mahwah. NJ: LEA Bielaczyc, K. & Collins, A. (2006). Knowledge Creating Communities. In O Donnell A. M.. Hmelo Silver C.E. & Erkens, G. (Eds.). Collaborative Learning. Reasoning and Technology (pp.37-60). Mahwah,NJ: LEA Cacciamani, S. (2008). Imparare Cooperando. Dal Cooperative Learning alle Comunità di ricerca. Roma: Carocci Cacciamani, S. (2009). Ipotizzare. Trento: Erickson Cacciamani, S e Ligorio, M. (2010). Modelli di comunità scolastiche. In Ligorio, M. e Pontecorvo, C. ( a cura di). La scuola come contesto. Roma: Carocci Wang, F., & Hannafin, M. J. (2005). Design-based research and technology-enhanced learning environments. Educational Technology Research and Development, 53(4), 5-23.