Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 IN VIAGGIO VERSO L AUTONOMIA un modello di intervento Evoluzione di un progetto di VITA INDIPENDENTE attraverso l evoluzione e la crescita dei giovani, delle loro famiglie e.degli operatori in un sistema di rete
ITACA Costantino Kavafis Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca raggiungerla sia il pensiero costante...
CI PREPARIAMO PER IL VIAGGIO VERSO LA CASA Incontri con i genitori Progettare una esperienza che favorisca una separazione graduale e serena implementando lo sviluppo del sé e delle autonomie dei figli Incontri con i giovani Rispondere alle richieste di avere spazi propri, proprie amicizie ed affetti, liberi di programmare il proprio tempo. Essere autorizzati a pensare e a pensarsi in una dimensione adulta.
I VIAGGIATORI I giovani Le famiglie Gli educatori Gli psicologi La supervisione La struttura nel suo insieme
I GIOVANI Il progetto riguarda ragazzi, adolescenti-giovani adulti, seguiti dal Servizio inserimento lavorativo (SIL), inseriti in contesti lavorativi quali le mense scolastiche, le scuole, gli uffici, i supermercati ecc, situazioni che, avendo favorito l assunzione del ruolo lavorativo, hanno anche favorito maggiori competenze di autonomia operativa e relazionale ed anche giovani in attesa di tale inserimento.
LE FAMIGLIE Il ruolo della famiglia è fondamentale (sia per la riuscita che per il fallimento) del nostro Viaggio verso LA CASA la condizione della persona con disabilità intellettiva di eterno bambino risulta tranquillizzante per molti genitori; sono troppi, infatti gli interrogativi connessi con la condizione adulta; Spesso è difficile pensare alla persona con disabilità intellettiva che cresce e diventa adulta; mentre un adolescente, più o meno normo-dotato, si ribella al tentativo dei genitori di bloccare la spinta all autonomia, il giovane disabile, nei suoi tentativi di crescita, viene continuamente rimandato alla posizione infantile più protettiva
GLI EDUCATORI Affiancano i giovani nello sviluppo del comportamento adattivo. Accompagnano il ragazzo nel percorso di crescita personale mediando all interno dei processi e delle dinamiche che si creano con i pari e all interno del gruppo. Garantiscono un contenitore indispensabile al mantenimento della continuità psichica. ( Marchi Maura, Martini Alessia, Vrenna Patrizia)
GLI PSICOLOGI Uno psicologo conduce un gruppo esperienziale con i ragazzi a cadenza settimanale.( Dott. Messina) Uno psicologo incontra il gruppo genitori a cadenza mensile. Siniscalco) (Dott.ssa Uno psicologo incontra i genitori in coppia ogni 3 mesi o a richiesta per situazioni emergenti. (Dott.ssa Marchini)
LA SUPERVISIONE Fin dall inizio si è strutturato un gruppo di lavoro stabile con tutte le figure che avrebbero ruotato attorno al progetto. Il gruppo è supportato dalla Supervisione mensile con un esperto esterno ( Dott.ssa Greco).
LA STRUTTURA E stato messo a disposizione un appartamento Si è pensato di iniziare con una casa in cui abitare a periodi, senza sbocchi abitativi stabili. I giovani avrebbero frequentato la CASA per tre pomeriggi-sere la settimana
UN VIAGGIO CONDIVISO 1 Il giovane e gli operatori durante il viaggio condividono gradualmente: L esplorazione di alcune zone del mondo interno del giovane e dei riflessi che lo stesso ha nel mondo interno degli adulti che lo accompagnano. La comprensione degli aspetti del sé, delle relazioni che intercorrono tra essi e la loro relativa influenza sul funzionamento mentale. Durante il Viaggio la cultura, l affettività, la storia, il senso di appartenenza degli operatori alla propria istituzione si incontrano tra loro, con quella dei giovani e delle loro famiglie.
IL VIAGGIO CONDIVISO 2 Può accadere che il viaggio li porti in luoghi diversi, che avvertano momenti di «.. vuoto, di cesura, ma anche di respirazione, di benefica perdita di sé. E nello smarrimento che si può avere la possibilità di ricontattare tutti i mille noi stessi che avrebbero potuto esistere ma che non hanno preso forma» (Jean-Bertrand Pontalis).
MAURA e MICHELE Testimonianza operatore e autorappresentante
INTERVENTO PSICOEDUCATIVO Si svolge all interno di un gruppo di coetanei Ha come obiettivo l acquisizione di un buon livello di autonomia, di competenze sul quotidiano Supporta la crescita e lo sviluppo degli aspetti affettivo-relazionali Si colloca all interno di modelli teorici di riferimento di tipo psicodinamico sia individuale che gruppale. ( Winnicott, Klein, Bion) Tutto questo all interno dell ottica di QUALITA DI VITA
A CHE PUNTO SIAMO 1 Il nostro viaggio attualmente è giunto a due porti intermedi (due Case). La prima Casa rappresenta il primo step in cui si lavora principalmente su tre domini: benessere emozionale sviluppo personale relazioni interpersonali. Questo primo passaggio intermedio è fondamentale e propedeutico per il passaggio al secondo step.
A CHE PUNTO SIAMO 2 Nella seconda Casa ( il nostro secondo porto intermedio) si lavora principalmente sulla stimolazione della capacità di scelta, aumentano le relazioni all esterno e vengono introdotte le «notti», aumentano le ore di presenza nell appartamento dei giovani, e di conseguenza diminuisce la presenza dell operatore. Gli obiettivi di questo secondo step sono principalmente legati ai domini : autodeterminazione e inclusione sociale.
A CHE PUNTO SIAMO 3 A breve quattro giovani attraccheranno al porto d arrivo passando dalla dimensione abilitativa alla vita quotidiana in dimensione adulta.
Grazie