Si riportano di seguito in forma grafica gli esiti della ricerca:



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Transcript:

UN PROGETTO DI RICERCA IN MATERIA DI TERAPIA E ATTIVITA ASSISTITA DAGLI ANIMALI NEL CENTRO SERVIZI ALZHEIMER DELLA VILLA GIOVANNI XXIII DI BITONTO IN COLLABOTRAZIONE CON L ASSOCIAZIONE WILLIE.IT * Nicola Castro La Onlus Villa Giovanni XXIII Casa e Centro Polivalente dell Anziano - ha da due anni avviato il Centro Servizi Alzheimer costituito da un Centro diurno integrato per il supporto cognitivo e comportamentale per le persone affette da demenza allo stadio iniziale con due posti letto per il sollievo; un nucleo residenziale di posti letto per accogliere persone affette da demenza allo stadio medio grave della malattia con gravi disturbi del comportamento e/o del ritmo sonno veglia; uno sportello locale sulle demenze alle quali le famiglie del territorio possono rivolgersi per richiedere informazioni sulle risorse della rete territoriale dei servizi; consulenze qualificate; visite domiciliari dello staff tecnico al fine di ottenere consulenza sulle variazioni dell ambiente domestico per renderlo il più possibile protesico e dunque favorevole al mantenimento del malato a domicilio. Con il Centro Servizi Alzheimer voluto dalla Villa Giovanni XXIII, dall ASL di Bari e dal Comune di Bitonto si intende realizzare un programma integrato di assistenza alla popolazione affetta da demenza che prevede anche la sperimentazione di trattamenti non farmacologici finalizzati a ridurre o contenere le disabilità derivanti dalla progressione della malattia e per permettere al malato di mantenere il più possibile un buon livello di autonomia. Nel Centro diurno integrato e nel Nucleo residenziale vengono svolte diverse attività riabilitative finalizzate a ridurre o contenere i deficit cognitivi e funzionali e i disturbi del comportamento, tenendo conto del grado di compromissione, delle abilità, della personalità e delle caratteristiche psicologiche ed affettive degli ospiti. Nel Centro Servizi Alzheimer, tra i diversi interventi riabilitativi, è stata sperimentata con successo, con il Progetto Lègami, la Terapia Assistita dagli Animali in collaborazione con l'associazione Willie.it. impegnata a promuovere, insieme all Università di Bari Facoltà di Medicina Veterinaria, la diffusione della Pet Therapy in tutti gli ambienti sociali nei quali sia necessario impostare metodologie riabilitative. Le Terapie Assistite dagli Animali (TAA), note con il termine Pet Therapy, sono una coterapia ormai riconosciuta come valida da una nutrita letteratura scientifica mondiale e, in Italia, come terapia ufficiale della medicina dal Decreto Sirchia del \\3. Anche la Regione Puglia ha legiferato in materia con la L.R. n. 11 del 1.5. per garantire elevati standard di qualità. Le TAA rappresentano un metodo terapeutico globale che attraverso attività ludico ricreative e la relazione guidata con gli animali, stimolano i livelli motori, psichici e relazionali della persona rendendola protagonista del proprio processo evolutivo e riabilitativo, offrendo l'opportunità di vivere esperienze emozionali positive e di condividerle. LA RICERCA Relativamente al Centro diurno integrato è stato sviluppano un progetto di ricerca con l'obiettivo di valutare l'efficacia degli interventi di Terapia Assistita dagli Animali con il paziente di Alzheimer e valutare gli esiti in funzione del diverso grado di compromissione neurologica dei pazienti.

In particolare gli obiettivi specifici della ricerca sono stati individuati nei seguenti: - migliorare i rapporti interpersonali; - migliorare le capacità verbali residue; - ridurre lo stato di agitazione favorendo l attenzione e la concentrazione; - ridurre i disturbi del comportamento. Materiali e metodi La ricerca ha coinvolto pazienti del Centro diurno integrato allo stadio lieve-moderato della patologia a cui sono stati somministrati i seguenti test: - AAT FLOW SHEET, Richeson 3 (la valutazione è avvenuta settimanalmente a conclusione di ciascuna seduta). Per l elaborazione dei dati sono stati attribuiti dei valori numerici, riportato in legenda. - Mini Mental State Examination (Folstein et al. 1975). Durata della sperimentazione: Gli incontri di Terapia Assistita dagli Animali hanno avuto cadenza settimanale della durata di 3 minuti ciascuno. Gli incontri sono stati condotti da un équipe di lavoro, costituita da un operatore relazionale di Terapia Assistita e una coppia operatore animale con certificazione Carta Modena ai sensi della vigente normativa regionale in materia. Nel progetto è stato coinvolto il cane Fiamma, un golden retriever di 3 anni. Il lavoro si è svolto all'interno della struttura con la super visione della psicologa dell Ente dott.sa Fallacara Antonia. Il lavoro sperimentale di ricerca è durato sei mesi, da novembre 9 ad aprile 1 per un totale di incontri a cadenza settimanale. In tutti i grafici di seguito riportati si nota un picco negativo delle valutazioni in corrispondenza dell ottavo incontro che coincide con la ripresa della terapia dopo una sospensione di due settimane (periodi di Natale). Si riportano di seguito in forma grafica gli esiti della ricerca:

MINI MENTAL PAZIENTI 35 3 5 START UP FINALE 15 1 5 REGISTRAZIONE DATI RICHIAMO DATI ORIENTAMENTO SP. TEMPO ATTENZIONE E CALCOLO LINGUAGGIO PRASSIA (i valori riportati rappresentano la media dei punteggi riscontrati per ciascuna funzione) Dal grafico si evince che nel periodo di osservazione con il progredire della patologia sono risultate ulteriormente compromesse le aree dell'orientamento spazio temporale; le capacità di calcolo e attenzione e l'area del linguaggio. GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Flow Sheet, Richeson, 3 Interagiscono con il cane RAPPORTI INTERPERSONALI Interagiscono con gli operatori Interagiscono tra di loro Sono indifferenti Si allontanano DISTURBI

Sono agitati DEL Mostrano segnali di rilassamento COMPORTAMENTO Sorridono brevemente Sorridono a lungo ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE Partecipano alle attività proposte Partecipano solo su richiesta Portano a termine le attività proposte Mantengono l attenzione per brevi momenti CAPACITA Ricordano il nome degli operatori VERBALI Ricordano il nome degli oggetti presentati RESIDUE Acquisiscono parole nuove

RAPPORTI INTERPERSONALI 1 1 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 1 3 Interagiscono con il cane Interagiscono con gli operatori Interagiscono tra di loro Legenda: Nessuno; Qualcuno; La maggior parte; Tutti. L interazione sociale, seppur incostante, coinvolge la maggior parte degli ospiti, migliora lo spirito di collaborazione. CAPACITA' VERBALI RESIDUE 1 1 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 1 3 Ricordano il nome del cane ricordano il nome degli operatori Ricordano il nome degli oggetti presentati Acquisiscono parole nuove Legenda : Nessuno; Qualcuno; La maggior parte; Tutti. La stimolazione mnesica e la rievocazione di ricordi ed esperienze favorisce la comunicazione e l esplicazione di frasi o parole appropriate al contesto, anche in soggetti gravemente compromessi. ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE 1 1 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 1 3 Partecipano alle attività proposte Partecipano solo su richiesta Portano a termine le attività proposte Mantengono l'attenzione per brevi momenti Legenda: Nessuno; Qualcuno; La maggior parte; Tutti.

La partecipazione è attiva, coinvolge la maggior parte o tutti gli ospiti coinvolti, distraendoli da pensieri autoreferenziali, migliorando la coordinazione visivo- spaziale, favorendo i tempi di attenzione sul qui ed ora e il recupero dell autostima. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 1 1 1 3 5 7 9 1 11 13 1 15 1 17 1 19 1 3 Sono indifferenti Si allontanano Sono agitati DISTURBI DEL COMPORTAMENTO 1 1 1 3 5 7 9 1 11 13 1 15 1 17 1 19 1 3 Mostrano segnali di rilassamento Sorridono a lungo Sorridono brevemente Legenda: Nessuno; Qualcuno; La maggior parte; Tutti. Lo stato di benessere generale appare stabile sulla quasi totalità degli ospiti. Si è riscontrato un effetto positivo sul tono dell umore e sullo stato di apatia. Non si sono notati disturbi comportamentali tipici, come ansia, agitazione e indifferenza. Risultati Nonostante le crescenti compromissioni delle capacità cognitive, dovute al normale decorso degenerativo della malattia, si è riscontrato, contestualmente al percorso terapeutico, un miglioramento sia delle capacità verbali, anche in soggetti afasici che dei rapporti interpersonali sia all interno del gruppo lavoro che con la stessa equipe. L interazione con i cani è stata positiva e di facile accettazione, intervenendo in modo significativo sullo stato di apatia e migliorando notevolmente il tono dell umore. * Direttore Onlus Villa Giovanni XXIII Bitonto (Ba)