Rete per il Lavoro. Piano esecutivo. Modello Sperimentale di Collaborazione Pubblico-Privato per la Gestione delle Politiche del Lavoro



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Convenzione Italia Lavoro S.p.A. Agenzia per l Inclusione Sociale per la sperimentazione di modelli di collaborazione pubblico-privato nelle politiche attive del lavoro e la costituzione della Rete Locale per il Lavoro del territorio del Patto Nord Barese/Ofantino Rete per il Lavoro Modello Sperimentale di Collaborazione Pubblico-Privato per la Gestione delle Politiche del Lavoro Piano esecutivo

SOMMARIO 1. IL MERCATO DEL LAVORO 1.1. LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO 3 1.1.1 IL COLLOCAMENTO 1.1.2 POLITICHE ATTIVE PER I LAVORATORI SVANTAGGIATI 1.1.3 BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO 2. LA RETE 6 3. DESCRIZIONE OBIETTIVI, AZIONE ED ATTIVITA 7 4. I SOGGETTI DELLA RETE 11

1. IL MERCATO DEL LAVORO 1.1. La Riforma del Mercato del Lavoro Con l emanazione del n.276 del 10 settembre 2003 il Legislatore ha dato attuazione alla delega contenuta nella Legge n. 14 febbraio 2003, n.30 Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro. Il provvedimento rappresenta una tappa cruciale nel progetto di modernizzazione del diritto del lavoro italiano ispirato al Libro Bianco (ottobre 2001), frutto dell elaborazione progettuale del Prof. Marco Biagi, ed è il primo atto normativo mirato alla riforma del mercato del lavoro. IL 24 ottobre è quindi entrato in vigore il primo di questi decreti, il D.Lgs n.276/03, che affida al Ministero e alle parti sociali il compito di definire il regime e i tempi di transizione dal vecchio al nuovo diritto, attraverso il rinvio a numerosi decreti legislativi. Le novità più importanti introdotte dal Decreto Legislativo 276 del 2003 sono le seguenti: L introduzione di un sistema di collocamento pubblico e privato; lo sviluppo di forme di coordinamento e raccordo fra operatori pubblici e privati; l istituzione di strutture private polifunzionali deputate all offerta di servizi di mediazione e di somministrazione di manodopera; il rafforzamento della tutela della categoria dei lavoratori svantaggiati; l introduzione di nuove tipologie di contratti di lavoro, o snellimento delle rigidità delle forme contrattuali previgenti; 1.1.1 Il collocamento Il legislatore con lo scopo di modernizzare e razionalizzare il collocamento pubblico, ha decretato l abrogazione di tutte le norme precedenti incompatibili con la riforma e ha introdotto il regime di autorizzazione o accreditamento per gli operatori privati. Le Province continuano a svolgere le funzioni amministrative attribuite dal D.Lgs 469/97. Tuttavia esse devono riconsiderare il loro ruolo tenendo conto del fatto che le attività di mediazione, intermediazione, somministrazione di lavoro, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale potranno essere svolte dalle Agenzie per il lavoro. Queste ultime dovranno iscriversi ad un apposito albo, istituito presso il Ministero del Lavoro, che previo accertamento della presenza di determinati requisiti giuridici e finanziari, rilascia l autorizzazione a svolgere l attività prescelta. Sono autorizzati all esercizio dell attività di intermediazione gli Enti locali ( le Università pubbliche e private le fondazioni universitarie gli istituti di scuola secondaria di secondo grado (pubblici e privati)

le associazioni dei datori di lavoro le associazioni sindacali le associazioni nazionali di tutela e assistenza delle attività imprenditoriali e del lavoro gli Enti bilaterali l Ordine nazionale dei consulenti del lavoro per il tramite di apposita fondazione o altro soggetto dotato di personalità giuridica. Alle Regioni invece, è demandato il compito di istituire appositi elenchi per l accreditamento degli operatori pubblici e privati, idonei ad erogare i servizi al lavoro nell ambito Regionale, secondo quanto previsto dal D.Lgs 297/02. 1.1.2 Politiche attive per i lavoratori svantaggiati La riforma al fine di garantire l inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori svantaggiati (definiti dall art. 2 lett. f del Reg. Ce 2204/2002 e dall art. 4 della legge 381/91 quali persone appartenenti ad una categoria che abbia difficoltà ad entrare, senza assistenza, nel mercato del lavoro), ha previsto la sperimentazione di misure di incentivazione del raccordo pubblico/privato, prevedendo la possibilità, per le agenzie che svolgono attività di somministrazione, di usufruire di forme di incentivazione economico/normativo, in caso di presa in carico dei lavoratori svantaggiati. Tuttavia, fino a quando le Regioni non disciplineranno la materia, tali agenzie potranno usufruire degli incentivi di cui sopra, solo con la sottoscrizione di una convenzione con i Comuni, le Province o le Regioni e in ogni caso con l assistenza tecnica delle Agenzie tecniche-strumentali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Inoltre, per quanto riguarda l inserimento dei lavoratori disabili, viene definito uno strumento sperimentale attraverso il quale viene potenziato il ruolo delle cooperative sociali, che potranno usufruire di particolari agevolazioni sempre nel rispetto dei dettati normativi. 1.1.3 Borsa Continua Nazionale del Lavoro Un ulteriore novità introdotta dalla Riforma Biagi è la borsa continua del lavoro. Essa si configura come un sistema aperto di incontro di domanda e offerta di lavoro, all interno del quale cittadini, lavoratori, disoccupati, persone in cerca di un lavoro da un lato e soggetti autorizzati o accrediti e datori di lavoro dall altro possono incontrarsi e scegliere liberamente i servizi. In sostanza la borsa del lavoro ha una duplice finalità: da un alto mira a facilitare l incontro tra la domanda e offerta di lavoro, a livello nazionale e locale, dall altro è fondamentale per l azione di monitoraggio sulle politiche attive per l occupazione attuate a livello nazionale e regionale. Gli operatori pubblici e privati, autorizzati o accreditati sono tenuti alla connessione alla Borsa Continua del lavoro; tale connessione costituisce un requisito necessario per l iscrizione all albo delle agenzie del lavoro. Da questa premessa è di facile intuizione il ruolo fondamentale della borsa lavoro, quale strumento di raccordo pubblico/privato e di raccolta e scambio delle informazioni.

2. LA RETE Obiettivo principale della recente riforma introdotta nel mercato del lavoro, con la semplificazione delle procedure di collocamento e l apertura del mercato del lavoro ai privati, è la creazione di un mercato del lavoro aperto, trasparente, concorrenziale ed efficiente. Affinché ciò possa accadere è necessario che tutti gli operatori di settore, pubblici e privati, autorizzati e accreditati (agenzie, associazioni, centri per l impiego, università, scuole), imprese e lavoratori, facciano sistema attraverso l individuazione di elementi di specificità e di interesse comune per un miglior funzionamento dei servizi per l occupazione. Nell area dei Comuni del Patto Nord Barese Ofantino dal recente monitoraggio svolto da Italia Lavoro sullo stato di avanzamento dei Servizi per l Impiego emerge un quadro che mostra i servizi per l impiego, tranne alcuni casi, isolati dal contesto socio-economico locale dove i legami tra i diversi attori del mercato del lavoro sono caratterizzate da episodicità ed assenza di relazioni stabili ed integrate. Costruire una Rete Locale per il Lavoro supportata da azioni tecniche di monitoraggio mirate alla conoscenza concreta del territorio (analisi dell economia e del mercato del lavoro) rappresenta il quadro di riferimento per l attuazione di iniziative finalizzate alla soluzione di molteplici problemi organizzativi scaturiti dal processo di riforma del mercato del lavoro, dal decentramento amministrativo e dall innovazione dei servizi per l impiego. Il passaggio dalle politiche passive (sistema fondato su tutta una serie di adempimenti meramente burocratici) alle politiche attive del lavoro può concretizzarsi solo attuando forme di cooperazione e di integrazione tra i soggetti che intervengono a livello locale nel mercato del lavoro, che mirino a favorire l incrocio domanda offerta di lavoro. Un sistema aperto al contributo di tutti i soggetti, dove chiunque può intervenire se interessato ad attuare iniziative locali di sviluppo e di occupazione. Così le Istituzioni locali, il sistema istruzione-formazione, il mondo dell associazionismo e quello delle imprese costituiscono i principali nodi della Rete locale per il Lavoro, che nell ottica del processo di riforma e di ammodernamento delle politiche del lavoro rappresentano gli attori principali del cambiamento.

3. DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA 3.1 OBIETTIVI GENERALI 1. Redigere il rapporto congiunturale sull economia e sul mercato del lavoro nel territorio del Patto Nord Barese/Ofantino. Punto di partenza nella costruzione di una rete è l analisi del territorio. Necessario sarà capire il contesto socio-economico ed i bisogni che ne derivano, in particolare, analizzare: le dinamiche demografiche, il fenomeno migratorio, la struttura e le dinamiche del mercato del lavoro, l'analisi del Valore Aggiunto, della produttività del lavoro, dei divari territoriali, dei divari nei tassi di sviluppo del reddito, dei divari nelle condizioni di sviluppo dei comuni, le specializzazioni locali. AZIONI: ANALISI CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA E DEL MERCATO DEL LAVORO ATTIVITA PREVISTE Redazione del rapporto congiunturale sull economia e sul mercato del lavoro nel territorio del Patto Nord Barese/Ofantino; Presentazione del rapporto.

2. Creare Rete tra Attori che a vario titolo si occupano di lavoro, formazione, istruzione, orientamento e sviluppo locale 3.2 OBIETTIVI GENERALI In coerenza con gli obiettivi di riforma del mercato del lavoro il progetto intende coinvolgere tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di istruzione, formazione, orientamento, lavoro e sviluppo locale: Enti Istituzionali e Territoriali (CCIAA, INPS, INAIL, ASL, Comunità Montane, Comuni), Associazioni di Imprese, Enti Bilaterali per la Formazione, Sindacati, Università, Centro Servizi Amministrativi, Istituti Scolastici di Istruzione Superiore ed Enti di Formazione Professionale, Agenzie di Lavoro Interinale, Ordini Professionali ed Associazioni di Cittadini (Immigrati, Pari Opportunità, Disabili, Pastorali per il Lavoro), in modo da avviare un azione interconnessa tra tali attori, coordinata e indirizzata dall Agenzia per l Inclusione Sociale, basata sulla ricerca di sinergie, standard di servizio e di punti di reciproco vantaggio. OBIETTIVI SPECIFICI attivare sinergie fra tutti gli attori pubblici e privati che a vario titolo si occupano di formazione, istruzione, lavoro, orientamento e sviluppo locale, in linea con la recente normativa (Legge Biagi); migliorare i servizi per l impiego a beneficio degli utenti, giovani in cerca di lavoro ed imprese, con particolare riferimento alle categorie svantaggiate; utilizzare un modello unico di servizio e di strumenti finalizzati a favorire l incrocio domanda/offerta di lavoro; favorire la creazione di una comunità professionale. AZIONI: ASSISTENZA TECNICA PER LA CREAZIONE DELLA RETE LOCALE PER IL LAVORO ATTIVITA PREVISTE 1. Assistenza tecnica per l organizzazione della struttura interna all Agenzia per l Inclusione Sociale; 2. Individuazione dei soggetti che a livello locale si occupano a vario titolo di istruzione, formazione, lavoro e sviluppo locale, autorizzati e/o accreditati ad intervenire nel mercato del lavoro secondo quanto previsto dalla recente riforma in tema di occupazione; 3. Network Analysis: realizzazione di una ricerca finalizzata ad analizzare il sistema di relazioni attualmente esistente tra gli attori del mercato del lavoro del territorio pel Patto Nord Barese Ofantino. I risultati di questo lavoro, che sarà svolto attraverso la Network Analysis, saranno utilizzati per individuare i punti deboli e i punti di forza di questo sistema relazionale, per ipotizzare e condividere interventi utili alla creazione della rete locale per il lavoro; 4. Organizzazione di Forum tra tutti i soggetti sopra individuati per illustrare le opportunità ed i vantaggi della partecipazione alla Rete per il Lavoro;

5. Predisposizione degli strumenti (Protocollo d Intesa, Documenti esplicativi dell attività dell Agenzia per l Inclusione Sociale, della Borsa Continua Nazionale del Lavoro e della Rete per il Lavoro) necessari per la creazione ed il funzionamento della Rete; 6. Sottoscrizione dei protocolli d intesa con gli attori della Rete;

3. Concorrere all alimentazione della Borsa Continua Nazionale del Lavoro con particolare riferimento all Incontro D/O di lavoro 3.3 OBIETTIVO GENERALE Obiettivo strategico del Progetto Rete per il Lavoro è, inoltre, quello di consentire ai soggetti della rete per il lavoro di concorrere all alimentazione della costituenda Borsa Continua Nazionale del Lavoro (ex art. 15 D. Lgs. 276/2003). OBIETTIVI SPECIFICO facilitare l accesso e la circolazione delle informazioni tra cittadini, imprese e intermediari; sperimentazione di un modello di collaborazione pubblico-privato; sostenere politiche attive di intervento di tutti gli attori che operano nel mercato del lavoro;. Promuovere l utilizzo e la diffusione della Borsa Continua Nazionale del Lavoro attraverso l avvio di punti borsa. AZIONI: FORMAZIONE E AFFIANCAMENTO PER L AVVIO DEI PUNTI BORSA. ATTIVITA PREVISTE 1. Assistenza tecnica agli Operatori dell Agenzia per l avvio dei Punti Borsa ; 2. Individuazione soggetti della rete per l attivazione dei Punti Borsa 3. Primo corso di formazione per gli operatori della rete per l avvio dei servizi del Punto Borsa ; 4. Secondo corso di formazione per gli operatori della rete per l avvio dei servizi del Punto Borsa ; 5. Organizzazione, all interno dei Comuni del Patto e presso gli altri operatori della rete, dei Punti Borsa per l utilizzo del Nodo Regionale della Borsa Continua Nazionale del Lavoro ; 6. Avvio dei Punti Borsa ; 7. Monitoraggio attività

4. I SOGGETTI DELLA RETE La Rete viene definita come un insieme di attori, o nodi, dotati di un relativo grado di autonomia che possono essere individui, organizzazioni o parti di esse, dotati di un grado di autonomia contrattuale ed operativa che consenta loro sia di cooperare con altri soggetti e sia di agire in modo autonomo. Diventa nodo chi tra i Soggetti individuati condivide gli obiettivi della Rete mettendo in comune le risorse secondo i modi concordati. Le Istituzioni locali, il sistema istruzione-formazione, il mondo dell associazionismo e quello delle imprese insieme ai CpI possono costituire i principali nodi della Rete locale per il Lavoro del territorio del Patto Nord Barese Ofantino. Come già detto la recente normativa autorizza e/o accredita a svolgere funzioni e servizi per il lavoro sia a Soggetti Pubblici che Privati. Inoltre nella costruzione della Comunità Professionale occorrerà coinvolgere anche chi, operando nel contesto socio-economico, può contribuire al raggiungimento del miglioramento dei servizi per l impiego del territorio quali ad es. le associazioni di cittadini (disabili, immigrati, pari opportunità), istituti come l ASL, INPS ed INAIL ed istituzioni territoriali come la Prefettura. Tra i Soggetti Pubblici, i primi autorizzati ope legis oltre ai CpI e gli altri soggetti a regimi agevolati di autorizzazioni, troviamo le: Università Pubbliche e Private e Fondazioni Universitarie in attività di orientamento al lavoro e di preparazione alla scelta professionale, promozione e gestione tirocini, di processi di alfabetizzazione e di inserimento socio-culturale, di raccordo con il sistema delle imprese anche per il collocamento; Istituti di Scuola Media Secondaria di secondo grado, Pubblici e Paritari in attività identiche a quelle di sopra insieme alla gestione dell alternanza scuola-lavoro come modalità strutturale di apprendimento e per il collocamento lavorativo; CCIAA per il ruolo di Banca Dati Aziende (Anagrafica Aziende) e di promozione dello sviluppo locale;

Comuni per la gestione del mercato del lavoro (vedi LSU), erogazione di servizi quali Informagiovani, azioni ed interventi di politica attiva, ecc. Tra i Soggetti Privati, anch essi beneficiari di regimi agevolati di autorizzazione, troviamo: Agenzie di Lavoro Interinale; Agenzie di Intermediazione; Associazioni di Categorie; Organizzazioni Sindacali; Enti Bilaterali per la Formazione; Consulenti del Lavoro. La loro caratteristica è che all interno della Rete saranno al tempo stesso destinatari ed erogatori di servizi. Tra le funzioni quelle di interagire con i CpI per migliorare il servizio all utenza migliorando così l efficacia del sistema locale a tutto vantaggio delle imprese e dei lavoratori. La loro funzionalità dipenderà esclusivamente dal grado di integrazione con il sistema pubblico. Anch essi soggetti della rete e soprattutto destinatari principali dei servizi per l impiego sono: Cittadini che devono poter accedere direttamente al sistema informativo e disporre di strumenti di informazione e comunicazione per la conoscenza delle opportunità di lavoro, formative e per ottenere consulenze. A loro la Rete SPI deve offrire un accesso diretto ai servizi, favorirne un atteggiamento attivo, affiliarli al sistema dei servizi, garantirgli un sistema trasparente ed in grado di migliorarlo personalmente. Imprese che all interno della rete beneficiano di misure ed interventi di politica del lavoro ed industriale. A loro la Rete deve facilitare la risposta alla ricerca ed alla formazione dei fabbisogni professionali, facilitarne la conoscenza delle opportunità e sostenerne il ruolo etico.