DELIBERAZIONE N. 50/20 DEL 3.12.2013



Documenti analoghi
DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità

DELIBERAZIONE N. 52/28 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL

RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ

DELIBERAZIONE N. 13/21 DEL

REGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N DEL 11/12/2015

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

DELIBERAZIONE N. 36/6 DEL

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Grazie dell attenzione

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

DELIBERAZIONE N. 47/7 DEL

Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 45/ 14 DEL

Delibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

DELIBERAZIONE N. 2/7 DEL

Screening oncologici rivolti alla popolazione femminile Integrazione con i Medici di Medicina Generale Accordo

Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta. DELIBERAZIONE 15 novembre 2010, n. 962

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

Data inizio effetti va. criticità. Incremento della comunicazione: 2 campagne informative. Avvio procedur a di gara per seleziona re soggetto privato

PARTE III PROGRAMMA DI SPESA E.F RELATIVO A SPESE CONDOMINIALI, ONERI ACCESSORI, ONERI DI PARTECIPAZIONE A CONSORZI E COMUNIONI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

DELIBERAZIONE N. 53/60 DEL

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

Ministero della Salute

L Assessore, inoltre, fa presente che:

FORUM P.A. SANITA' 2001

Mammografia nella ASL 8 di Cagliari

CODIFICA ESENZIONI E BIFFATURA RICETTE PER DIAGNOSTICA (in sfondo giallo le esenzioni e codifiche di nuova introduzione)

Progetto della Regione Piemonte

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

R e g i o n e L a z i

I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive

L altra strategia è trovare la malattia il più precocemente possibile, prima che si manifesti con dei disturbi (prevenzione secondaria).

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

COMITATO DI COORDINAMENTO DEL DIPO

Per ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino.

DELIBERAZIONE N. 47/12. Avvio di una procedura sperimentale s

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

DELIBERAZIONE N. 3/12 DEL

DGR 399 DD LA GIUNTA REGIONALE

Prot. n. DIRS/DIR/401 Palermo, 28/02/2007

LA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E

L Assessore dell Igiene, Sanità e dell Assistenza Sociale

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva web: info@bdassociati.

Estensione e Miglioramento del Programma per lo Screening Oncologico del Cancro della Cervice Uterina.

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

PIANI ATTUATIVI AZIENDALI

Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353

E possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto?

che le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione;

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL

PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE

Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

[D ] % adesione corretta all'invito per screening cancro della cervice uterina (M+)*

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETA'

A cura di Giorgio Mezzasalma

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

RISULTATI DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE COLLETTIVA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Anno 2009

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005

Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile?

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

DELIBERAZIONE N. 49/21 DEL

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 749 del O G G E T T O

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008

Ministero della Salute

A relazione dell'assessore Monferino:

Screening oncologici

Transcript:

Oggetto: Piano regionale della Prevenzione 2010-2012. 2012. Stato di attuazione e ripartizione tra le Aziende Sanitarie della Sardegna delle somme disponibili nel Bilancio regionale 2013 (UPB S02.04.010 capitoli SC02.1147, SC02.1148, SC02.1151. SC02.1152, SC02.1153, SC02.1160, SC02.1161, SC02.1103, SC02.1102). UPB S05.01.001 capitolo SC05.0023. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale riferisce che con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/24 del 30.12.2010 è stata data attuazione all Intesa Stato-Regioni n. 63/CSR del 29 aprile 2010, concernente il Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2010-2012, parte integrante del Piano Sanitario Nazionale, attraverso l approvazione del Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012. L Assessore rammenta che con la successiva deliberazione della Giunta regionale n. 22/26 del 17.6.2013 si è provveduto a prorogare la vigenza del Piano Regionale della Prevenzione, in conformità all intesa Stato-Regioni n. 53/CSR del 7 febbraio 2013, fino al 31 dicembre 2013, nelle more dell adozione del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione, che si prevede sia di durata quinquennale, in corso di definizione e quindi allo stato attuale non ancora approvato. L Assessore riferisce che il Piano Regionale della Prevenzione vigente contiene linee di intervento volte alla promozione della salute e prevenzione delle malattie cronico degenerative concernenti i seguenti ambiti di attività: prevenzione oncologica, con l attivazione e/o la messa a regime dei programmi di screening organizzato dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto; prevenzione del diabete e delle sue complicanze; prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione; prevenzione delle malattie cardiovascolari; prevenzione degli eventi infortunistici stradali e domestici; 1/9

prevenzione delle patologie tiroidee; prevenzione delle patologie determinate da stili di vita non salutari attraverso la promozione dell attività fisica (Movimento è vita). L Assessore informa che le linee di intervento correlate ai predetti ambiti di attività hanno trovato differenti livelli di attuazione nelle Aziende sanitarie della Regione e quindi un differente grado di realizzazione territoriale. Allo stato le ASL hanno certificato le attività svolte fino al 31 dicembre 2012 e, per le attività di screening oncologico, hanno attestato mediante le survey dell Osservatorio Nazionale (ONS) l operatività del 2012. Si ritiene che una valutazione compiuta delle attività realizzate e dei risultati raggiunti sia possibile solo al termine dell anno 2013, quando saranno certificati i dati di attività del 2013 e saranno disponibili le elaborazioni dell Osservatorio Nazionale (ONS) sull attività svolta nel 2012. Considerati i dati parziali allo stato disponibili, l Assessore ritiene necessario fornire linee di indirizzo per il completamento delle azioni incluse nel Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012, in particolar modo per alcune macroaree di attività ritenute strategiche e di seguito specificate: 1) prevenzione oncologica; 2) prevenzione del diabete e delle sue complicanze; 3) prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione. 1) Prevenzione oncologica. L Assessore riferisce che i programmi di screening attivo per la diagnosi precoce dei tumori, di documentata efficacia, rientrano tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui al D.P.C.M. 29.11.2001 e, pertanto, devono essere garantiti, in condizioni di uniformità su tutto il territorio nazionale, senza oneri a carico dell assistito. I programmi di screening oncologico di documentata efficacia (evidence based) attualmente inclusi nella Pianificazione sanitaria nazionale e regionale sono tre: lo screening del tumore della mammella, attraverso la mammografia come test di primo livello, da proporre, in modo attivo, alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni (test da effettuare ogni 2 anni); lo screning del cervico carcinoma uterino, attraverso il pap test (esame citologico) quale esame di primo livello da proporre, in modo attivo, alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni (test da effettuare ogni 3 anni); 2/9

lo screening del carcinoma colorettale, attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci, quale test di primo livello, da proporre in modo attivo alla popolazione maschile e femminile di età compresa tra i 50 e i 69 anni (test da effettuare ogni 2 anni). L Assessore informa che la Regione Sardegna ha previsto nella propria pianificazione sanitaria i programmi organizzati di screenig oncologico, con i seguenti atti formali: il Piano Regionale della Prevenzione 2005-2007 (Delib.G.R. n. 29/2 del 5 luglio 2005), vigente, in proroga, anche per gli anni 2008 e 2009, adottato in attuazione dell Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, con il quale sono stati approvati i progetti attuativi dei programmi regionali di screening attivo dei tumori della mammella, cervice uterina e colon retto, individuando specifiche risorse per l attuazione degli stessi, destinate in particolare, al potenziamento delle dotazioni infrastrutturali, ai sistemi informativi di supporto e agli interventi di formazione; il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008 che ha previsto, quale azione di prevenzione per contrastare efficacemente la patologia neoplastica, l organizzazione e il finanziamento di programmi di screening attivo dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, rivolti alla popolazione a maggiore rischio (popolazione bersaglio), richiedendo agli stessi le seguenti caratteristiche: 1) capacità di raggiungere la maggior parte della popolazione bersaglio (indice di copertura); 2) controllo di qualità del test in tutte le sue fasi; 3) controllo della qualità degli approfondimenti diagnostici, terapeutici e di follow-up dei casi positivi; il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012, tutt oggi vigente in regime di proroga, che ha dato continuità ai progetti del Piano Regionale della Prevenzione 2005-2007, in termini di completamento degli obiettivi non ancora raggiunti e di consolidamento ed estensione di quelli raggiunti, garantendo, tra l altro, la continuità dei finanziamenti aggiuntivi. L Assessore informa che i tre programmi di screening oncologico organizzato ricompresi nella programmazione regionale presentano un livello di attivazione territoriale, al 31 dicembe 2012, risultante dalla tabella seguente: ASL mammella cervice uterina colon retto Asl 1 Sassari attivo Non attivo Non attivo ASL 2 Olbia Non attivo attivo Non attivo ASL 3 Nuoro attivo attivo attivo 3/9

ASL 4 Lanusei attivo attivo attivo ASL 5 Oristano attivo attivo attivo ASL 6 Sanluri attivo attivo attivo ASL 7 Carbonia attivo attivo attivo ASL 8 Cagliari attivo attivo attivo Popolazione targhet a livello regionale 222.700 474.574 434.190 Estensione nominale a livello regionale (percentuale di popolazione target coperta dai programma di scrrening) 91,36% 80,10% 71,24% L Assessore riferisce che la ASL n. 1 di Sassari ha attivato nel corso del 2013 il programma di screening del cervico carcinoma uterino e che la ASL di Olbia ha attivato nel 2013 lo screening del colon retto e ha riattivato lo screening della mammella temporaneamente sospeso nel 2012. Alla luce del quadro di riferimento normativo più sopra richiamato e dello stato di attivazione più sopra descritto, l Assessore ritiene necessario che il Direttore generale della ASL n. 1 di Sassari adotti senza indugio tutte la azioni organizzative e finanziarie necessarie per attivare il programma di screening del tumore del colon retto non ancora garantito alla popolazione di riferimento e ne dia riscontro attraverso la presentazione di un Piano operativo alla Direzione generale della Sanità dell Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale entro un mese dall approvazione dellla presente deliberazione. L Assessore evidenzia che il livello di copertura effettiva, a dicembre 2012, della popolazione target annua (percentuale di popolazione target annua che riceve la lettera di invito) è eterogeneo nelle diverse realtà territoriali e risulta influenzato dalla data di attivazione del programma di screening: ASL mammella cervice uterina Asl 1 Sassari 16,89 % - - ASL 2 Olbia - 32,78% - colon retto ASL 3 Nuoro 83,11 % 55,94% 49,30 % ASL 4 Lanusei 63,05 % 3,78% 12,19 % ASL 5 Oristano 63,29 % 76,42% 3,74 % ASL 6 Sanluri 92,88% 89,00% 108,38 % ASL 7 Carbonia 111,74 % 78,56% 87,62 % ASL 8 Cagliari 52,35 % 80,74% 99,92 % In considerazione dei dati di copertura effettiva della popolazione target annua più sopra descritti, l Assessore ritiene prioritario incrementare la precentuale di copertura nelle Aziende dove questa risulta inferiore all obiettivo perfissato dalla programmazione regionale per i programmi di screening attivati: 4/9

52% per lo screning della mammella; 70% per lo screening della cervice uterina; 40% per lo screening del colon retto. 2) Prevenzione del diabete e delle sue complicanze. L Assessore rammenta che il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008, al fine di migliorare la qualità dell assistenza al paziente diabetico e quindi ridurre l impatto sul sistema sociale e sanitario della malattia diabetica, ha previsto, tra l altro, il potenziamento delle attività di prevenzione ed educazione sanitaria, la predisposizione e attuazione di programmi di screening diretti alla diagnosi precoce e l implementazione di una rete integrata di Servizi e operatori. Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012, in coerenza con il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008, ha focalizzato gli interventi su due principali direttrici: 1) Prevenzione del diabete di tipo 2 e delle complicanze cardiovascolari, mediante l identificazione precoce della popolazione a rischio e la correzione dei fattori di rischio, anche attraverso interventi educativi sugli stili di vita (alimentazione, attività fisica). L Assessore riferisce che è stato approntato un programma di screening rivolto alla popolazione di età superiore a 35 anni, realizzato attraverso la somministrazione del questionario di Toumiletho, con la collaborazione dei medici di medicina generale, delle farmacie territorali e delle strutture sanitarie aziendali. Lo screening ha raggiunto solo una parte limitata della popolazione target con i seguenti risultati complessivi a livello regionale: Numero di questionari distribuiti: 149.600; Numero di questionari raccolti (adesione): 30.269; Numero di soggetti a rischio individuati (score >7): 20.170. L Assessore riferisce che lo screening non ha raggiunto gli obiettivi programmati, ma ha comunque rilevato una percentuale di individui con score >7, e quindi a rischio medio-alto di sviluppare il diabete nei successivi 10 anni, notevolmente rilevante, pari al 67%. Alla luce delle informazioni e dei dati disponibili, l Assessore ritiene prioritario garantire: una maggiore copertura della popolazione target e una maggiore adesione alla rilevazione mediante il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale nella fase di somministrazione del questionario; 5/9

la tempestiva organizzazione del percorso di approfondimento diagnostico dei soggetti individuati a rischio con la collaborazione attiva del medico di medicina generale; l attivazione, laddove opportuno, dei percorsi di educazione terapeutica strutturata per la prevenzione del diabete; 2) Prevenzione delle complicanze del diabete attraverso la gestione integrata del diabete di tipo 2 e attivazione del sistema informativo quale strumento di condivisione delle informazioni cliniche rilevanti tra gli attori coinvolti e di valutazione dei programmi. L Assessore rappresenta che la gestione integrata della malattia diabetica di tipo 2 è il modello organizzativo che consente, mediante la condivisione di un protocollo diagnostico terapeutico tra gli specialisti di settore e I medici di medicina generale, il miglioramento della qualità dell assistenza al paziente diabetico con bassa intensità di cura, la prevenzione delle complicanze della malattia e un uso migliore delle risorse specialistiche. L Assessore riferisce che le azioni intraprese hanno creato parte dei presupposti necessari per la realizzazione compiuta della gestione integrata, in particolare è stata realizzata la formazione degli operatori, è stato adottato formalmente il protocollo diagnostico terapeutico ed è stata avviata la creazione del sistema informativo idoneo alla condivisione delle informazioni cliniche e alle conseguenti valutazioni di processo e di esito del programma. L Assessore quindi ritiene prioritario, in quanto presupposto necessario per lo sviluppo effettivo di tale modello assistenziale in ambito regionale, pervenire al completamento del sistema informativo di gestione integrata già avviato. 3) Prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione. L Assessore informa che il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 ha previsto, per quanto concerne le malattie suscettibili di vaccinazione, sia obiettivi di salute, sia obiettivi di miglioramento della qualità dell offerta e dei servizi vaccinali. In particolare l Assessore riferisce che il progetto mirato a rendere efficaci le coperture vaccinali per pneumococco, con vaccino coniugato 13 valente, nelle coorti di nascita 2006-2012 ha avuto un buon esito, con percentuali di copertura, che a decorrere dai nati nel 2011 superano gli obiettivi programmati (90%). Per quanto attiene agli interventi mirati al miglioramento della qualità dei servizi e dell erogazione delle prestazioni (razionalizzazione della della rete dei centri vaccinali e informatizzazione dell anagrafe vaccinale), gli obiettivi definiti non sono stati pienamente raggiunti: 6/9

si è pervenuti attraverso un processo di razionalizzazione della rete ad una revisione numerica delle sedi in linea con l obiettivo prefissato, anche se occorre completare il processo di miglioramento strutturale e organizzativo dei centri in coerenza con il processo di accreditamento istituzionale; è stato avviato il processo per l acquisizione del software di gestione dell anagrafe vaccinale, in modalità riuso, attraverso la valutazione comparativa di più soluzioni. L Assessore sottolinea che l informatizzazione dell anagrafe vaccinale è lo strumento che consente la programmazione e il controllo delle attività e il miglioramento complessivo dell offerta, permettendo un continuo monitoraggio delle coperture vaccinali. Pertanto l Assessore ritiene prioritario definire l acquisizione del software di informatizzazione dell anagrafe vaccinale e completare il percorso di miglioramento dei centri vaccinali in funzione dell accreditamento istituzionale. L Assessore, tenuto conto delle priorità più sopra rappresentate e al fine di garantire la prosecuzione delle attività previste per tutte le aree di intervento incluse nel Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012, propone di ripartire le risorse disponibili nel Bilancio regionale 2013 (UPB S02.04.010 capitoli SC02.1147 SC02.1148 SC02.1151 SC02.1152 SC02.1153 SC02.1160 SC02.1161 SC02.1103 SC02.1102 - UPB S05.01.001 capitolo SC05.0023), tra le Aziende sanitarie della Sardegna, secondo i criteri e nella misura definita nelle tabelle allegate, distinte per macroaree di intervento. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, constatato che il Direttore generale della Sanità ha espresso parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame DELIBERA di ripartire le risorse disponibili nel Bilancio regionale 2013 tra le Aziende sanitarie della Sardegna, secondo i criteri e nella misura definita nelle tabelle allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante, ai fini della prosecuzione degli interventi inclusi nel Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012, relativamente alle seguenti macroaree di attività: 1) prevenzione oncologica: programmi di screening organizzato dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto (UPB S02.04.010 - cap. SC02.1147, 1.000.000; cap. SC02.1148, 1.000.000; cap. SC02.1152, 1.000.000); 2) prevenzione del diabete e delle sue complicanze (UPB S02.04.010 - cap. SC02.1153, 900.000); 3) prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione (UPB S05.01.001 - cap. SC05.0023, 800.000); 7/9

4) prevenzione delle malattie cardiovascolari (UPB S02.04.010 - cap. SC02.1151, 293.000); 5) prevenzione degli eventi infortunistici stradali e domestici (UPB S02.04.010 - cap. SC02.1160, 150.000; cap. SC02.1161, 150.000); 6) prevenzione delle patologie tiroidee (UPB S02.04.010 - cap. SC02.1102, 150.000); 7) prevenzione delle patologie determinate da stili di vita non salutari attraverso la promozione dell attività fisica (UPB S02.04.010 - cap. SC02.1103, 130.000). di definire le seguenti priorità operative per alcune delle suddette macroaree di attività, in particolare: 1) Prevenzione oncologica: attivazione del programma di screening del colon retto non ancora garantito alla popolazione di riferimento della ASL n. 1 di Sassari, e la messa a regime degli screening attivati nel 2013 nelle AA.SS.LL n. 1 di Sassari e n. 2 di Olbia. Il Direttore generale della ASL n. 1 di Sassari dovrà presentare un Piano operativo per l attivazione del di screening del colon retto alla Direzione generale della Sanità dell Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, entro un mese dall approvazione dellla presente deliberazione; incremento delle percentuali di copertura effettiva della popolazione target, specialmente laddove queste risultino inferiori all obiettivo prefissato dalla programmazione regionale; 2) Prevenzione del diabete e delle sue complicanze: potenziare le attività di screening mediante: a) una maggiore copertura della popolazione target e una maggiore adesione alla rilevazione mediante il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale nella fase di somministrazione del questionario; b) la tempestiva organizzazione del percorso di approfondimento diagnostico dei soggetti individuati a rischio con la collaborazione attiva del medico di medicina generale; c) l attivazione, laddove opportuno, dei percorsi di educazione terapeutica strutturata per la prevenzione del diabete; pervenire al completamento del sistema informativo per la gestione integrata, atto a garantire la condivisione, tra gli operatori sanitari coinvolti nel processo assistenziale, delle informazioni cliniche rilevanti e quale strumento di gestione e valutazione dei programmi; 3) Prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione: 8/9

pervenire al completamento del sistema di informatizzazione dell anagrafe vaccinale quale strumento per la programmazione e il controllo delle attività e per il miglioramento complessivo dell offerta vaccinale e completare il percorso di miglioramento dei centri vaccinali in funzione dell accreditamento istituzionale. Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 9/9