Titolo del progetto: Parliamo d'arte Nome della scuola ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CITTADELLA Scuola secondaria di primo grado L. Pierobon Indirizzo della scuola Viale dello sport 32 Cittadella (PD) Tel. 0495970442 Fax. 0499401818 Docente responsabile Cattani Giovanni, Arte e immagine cell. 3395380142 E-mail gvnncattani@gmail.com Altri docenti coinvolti Anna Moletta, Marina De Rossi, Claudia Bassani: Italiano Numero studenti coinvolti: 61, tre classi di terza secondaria di primo grado. Discipline coinvolte: Arte e immagine, Italiano Premessa: Il progetto ha avuto come obiettivo principale lo studio e la conoscenza di alcune opere d'arte scelte tra le più celebri nell'ambito della produzione artistica del primo Novecento conosciute direttamente durante la visita alla collezione Peggy Guggenheim. Il tema dell'anno Arte e letteratura è stato sviluppato secondo tre diverse direzioni. 1. A partire dal laboratorio svolto alla Guggenheim, sull'autoritratto informale, sono statirealizzati dei testi che avevano come contenuto la rappresentazione di se stessi sia da un punto di vista oggettivo che da un punto di vista più libero e soggettivo. 2. Sono stati realizzati dei testi scritti di descrizione o di commento all'opera. Il titolo infatti Parliamo d'arte voleva evidenziare questa idea di sviluppare la capacità dei ragazzi di descrivere a parole ciò che essi vedono nell'opera sia da un punto di vista oggettivo, artisti, movimenti e contesto storico-culturale, che da quello soggettivo, impressioni, emozioni ecc. 3. La terza soluzione ha preso spunto dalla partecipazione al concorso indetto dall'associazione PANATHLON INTERNATIONAL che prevedeva appunto la realizzazione di elaborati grafici e di testi scritti su un tema specifico, Il fair play nello sport e le Olimpiadi. Mi è sembrata una buona occasione per far realizzare degli elaborati sul tema dato che si ispirassero alle sperimentazioni e alle opere delle Collezione Guggenheim. Metodologie Durante la visita alla collezione i ragazzi hanno potuto partecipare ad un laboratorio gestito dal personale della collezione sul tema del ritratto non realistico ma ispirato alla tecnica dell'arte informale. L'opera che è stata loro illustrata prima del laboratorio è quella di Robert Motherwell, Personaggio (autoritratto).
Robert Motherwell, Personaggio (autoritratto) Il laboratorio consisteva nel realizzare sulla superficie di una lastra specchiante un proprio Autoritratto interiore liberando la propria fantasia e creatività e utilizzando, oltre ai colori, vari materiali ottenendo così, alla fine, un collage materico di stile informale. La visita vera e propria alla collezione è iniziata da una introduzione sulla figura di Peggy Guggenheim e poi ha seguito un percorso prestabilito attraverso alcune opere scelte tra le più rappresentative dell Avanguardie storiche del Novecento. In proposito è utile sottolineare che i miei alunni non avevano mai visto o studiato l'arte del Novecento. Come ogni anno, infatti, durante il Primo Quadrimestre approfondisco le tecniche delle rappresentazione relistica nella storia della pittura, chiaroscuro, luci e ombre, prospettiva, paesaggio ad acquerello, natura morta. Abbino l'utilizzo di queste tecniche e la realizzazione degli elaborati relistici allo studio dell'evoluzione, per sommi capi, della pittura dal Rinascimento alla Seconda metà dell'ottocento. Raggruppo l'evoluzione dell storia della pittura in questo modo, non facendo particolare distinzione tra Rinascimento, Barocco, Rococò, vedutismo, Neoclassicismo, Romanticismo, Impressionismo. Considero, quindi, l'evoluzione di questi diversi stili e periodi come un unico processo lineare legato alla rappresentazione realistica della realtà. Già all'inizio dell'anno scolastico sottolineo in modo particolare l'importanza di una scoperta tecnologia, la fotografia, che diventa, nel mio percorso, fondamnetale concausa del radicale mutamento che avviane nel mondo delle arti visiva nella Seconda metà dell'ottocento. L'Impressionismo diventa così l'ultimo movimento artistico che, cronologicamente, si dedica alla rappresentazione fedele della realtà naturale. Già gli artisti postimpressionisti iniziano, come veri e propri pionieri, a sperimentare tecniche e stili e visini della realtà molto personali a diversi tra loro. Van Gogh esplora il mondo delle pulsioni interiori aprendo, per cosi dire, la via all'espressionismo e al Surrealismo. Gauguin Scopre l'importanza ed il valore delle popolazioni non civilizzate e della simbologia primitiva. Cézanne scopre alcuni fondamentali processi della percezione visiva. Seurat infine anticipa tutta la tecnologia dell'elettronica, dei monitor digitali e delle tecniche di stampa. E' solo dopo aver conosciuto questa evoluzione e gli artisti Postimpressionisti che, secondo me, i ragazzi possono comprendere l'arte del Primo Novecento e, in generale tutta
l'arte contemporanea. L'artista non è più vincolato alla rappresentazione di ciò che si vede ma può esprime ciò che non ha forma, che si percepisce in modalità diverse da quelle legate agli organi sensoriali solitamente utilizzati per conoscere la realtà che ci circonda. E' solo durante la visita alla collezione che i miei alunni conoscono effettivamente le opere del Novecento anche se sono stati prepari precedentemente alla loro scoperta. Il percorso alla Guggenheim, dopo il laboratorio e l'opera di Motherwell già citata, si è snodato attraverso le seguenti opere: Futurismo Giacomo Balla Mercurio transita davanti al sole Umberto Boccioni Forme uniche nella continuità dello spazio Gino Severini Mare=ballerina Umberto Boccioni Materia Carlo Carrà Manifestazione interventista
Cubismo Pablo Picasso Il poeta George Braque Il clarinetto Surrealismo Max Ernst Coppia zoomorfa Max Ernst Il bacio René Magritte L'impero della luce Juan Mirò Interno olandese Astrattismo Vassily Kandynsky Paesaggio con macchie rosse Vassily Kandynsky Croce bianca
Vassily Kandynsky Vrso l'alto Paul Klee Giardino magico Piet Mondrian Composizione n 1 Piet Mondrian Oceano Action Painting Jackson Pollok Alchimia Simbolismo Mark Chagall La pioggia
Metafisica e altro Giorgio de Chirico Torre rossa Man Ray Silouette La parte specifica, per quanto concerne la letteratura, riguardava la descrizione ed il commento verbale dell'opera d'arte. Questa attività, svolta in collaborazione con l'insegnante di italiano, è consistita nello studio di tutti i movimenti e gli artisti inclusi nel percorso e nell'approfondimento particolare di una sola opera. Sono stati realizzati, all'interno delle varie classi che hanno partecipato al progetto e con combinazioni diverse, quindi alcuni testi scritti dei quali riporto di seguito alcuni esempi: 1. Una descrizione oggettiva e una soggettiva di se stessi o di un compagno o di una compagna per riprendere l'attività di laboratorio ispirata al tema dell'autoritratto 2. Una descrizione dell'opera scelta per l'approfondimento divisa in una parte oggettiva, che riguarda l'artista, il movimento e le caratteristiche principali, e una soggettiva. 3. Realizzazione dei testi e degli elaborati grafico-pittotici per il concorso dell'associazione PANATHLON INTERNATIONAL. Nelle pagine seguenti sono riportati alcuni esempi che illustrano i prodotti dei vari laboratori.
-1Laboratorio presso la Collezione Guggenheim Due esempi di Autoritratto creativo realizzato su una lastra specchiante durante il laboratorio alla collezione Guggenheim, da due diversi alunni.
Breve testo esemplificativo di una descrizione oggettiva Breve testo esemplificativo di una descrizione soggettiva Sara, classe 3a LFB
-2Descrizione dell'opera Testo descrittivo di un'opera scelta L'IMPERO DELLA LUCE L'impero della luce, in lingua originale L'Empire des Lumières è un'opera di René Magritte realizzata con colori ad olio, dal 1953 al 1954, con una grandezza di 195,4 x 131,2 cm ed è conservata nella Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Nello sfondo campeggia un cielo azzurro cosparso di nuvole bianche, invece in primo piano è stata rappresentata una strada buia con un lampione che rischiara un'abitazione immersa in un paesaggio cupo e puramente notturno. Le forme sono tridimensionali, ma la particolarità del dipinto sta nella realtà che vi è rappresentata. L'opera accosta due momenti diversi, opposti tra loro: la metà superiore è vista in pieno giorno, quella inferiore di notte. Esistono numerose versioni dell Impero della luce nel Museum of Modern Art a New York; nel Musées des Beaux-Arts de Belgique a Bruxelles, dove è rappresentata una strada buia, di notte, sullo sfondo di un cielo blu, ricco di luce, cosparso di nubi. Senza altri elementi fantastici se non la combinazione paradossale del giorno e della notte, René Magritte viola una regola fondamentale della realtà. La luce del sole genera il turbamento e il disagio tradizionalmente associati all oscurità. La luminosità del cielo diventa sconvolgente e rende la vuota oscurità sottostante ancora più impenetrabile. Questo soggetto bizzarro è trattato in uno stile preciso, tipico della pittura surrealista veristica, preferito da Magritte a partire dalla metà anni 20.
In quest'opera Magritte usa il metodo dell'ossimoro, ovvero una figura retorica che consiste nell'accostare parole che esprimono concetti opposti; in questo caso l'immagine del giorno e della notte. L'artista ricostruisce una procedura tipica dei sogni, è nota infatti l'influenza delle teorie di Freud sugli artisti surrealisti come Magritte; il sogno è visto come l'essenza dell'uomo e per questo la sua rappresentazione diventa fondamentale. È proprio la diversità di luci che, passando a un primo sguardo inosservata, riesce a creare un'atmosfera affascinante. La luminosità del sole è contrapposta alla sensazione di turbamento e "malessere" tradizionalmente collegato all'oscurità; l'obiettivo dell'artista è stato quello di creare un effetto di shock, di spaesamento nei confronti dello spettatore. Guardando quest'opera, ho la sensazione di sognare, ho la sensazione di stare in un mondo fantastico abitato da folletti.. Questo quadro mi fa sentire nel mondo dei cartoni animati dove tutto è possibile... oggi ti ammali e domani stai bene, gli animali ti parlano, non stai mai in un castigo vero ma è tutto per gioco, dove le malattie non esistono, dove le amicizie durano per sempre, dove non esiste la morte, dove se piove i bambini trovano qualcosa da fare, dove i cattivi hanno sempre la peggio.. insomma sembra il mondo dei bambini dove l'immaginazione regna sulle loro menti; i bambini che vogliono diventare grandi, sognano a che lavoro faranno da grandi, giocano inventando sempre storie nuove, se litigano fanno pace immediatamente e tra loro non esiste la cattiveria. Queste sensazioni mi suscitano il quadro L'impero della luce, innocenza, purità, immaginazione e felicità; ma allo stesso modo mi esprime paura ma anche voglia di scoprire il mondo fantastico rappresentato in quel paesaggio racchiuso tra 195,4 e 131,2 cm. La paura per non scoprire qualcosa di brutto ma anche voglia di vedere, per aver qualcosa da raccontare o semplicemente per avere la soddisfazione di incontrare qualcosa, uscendo dalla vita quotidiana. Anamaria, classe 3a SSA
Testo descrittivo oggettivo e soggettivo di un'opera
Giulio, classe 3a LFB
-3Concorso Panathlon international Allegra, classe 3a SSA L' elaborato è chiaramente ispirato all'opera di Man Ray della Collezione Guggenheim intitolata Silouette. L'immagine è stata rielaborata ed adattata ai contenuti del Concorso: Fair play e Olimpiadi. Man Ray, Silouette, 1916
Sara, classe 3a LFB L'elaborato è chiaramente ispirato alle opere di Piet Mondrian. Anche in questo caso l'immagine è stata rielaborata ed adattata ai contenuti del Concorso: Fair play e Olimpiadi. Piet Momdrian. Composizione n 1, 1938-39
Di seguito riporto il testo originale prodotto dalla medesima alunna.
Sara, classe 3a LFB
Nodi Tematici: La ricerca di tecniche di rappresentazione sempre più realistiche: dalla prospettiva alle riprese in 3D. La deformazione espressiva della realtà, le immagini interiori e quelle simboliche. Le ricerche delle avanguardie storiche del Novecento. La descrizione verbale di un'immagine o di un'opera d'arte descrizione oggettiva e descrizione soggettiva di se stessi o di un' altra persona. descrizione oggettiva e descrizione soggettiva di un'opera d'arte e di se stessi. Riflessione e elaborazioni di immagini e testi sui valori dello sport. Cittadella 15.06.2013 prof. Giovanni Cattani