Modalità di azione di ATS Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg



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1/2009 Modalità di azione di ATS Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg ATS è l acronimo per tiosolfato di ammonio, con formula chimica (NH 4 ) 2 S 2 O 3. La molecola è stata registrata come concime fogliare azotato (inibitore della nitrificazione), che mostra anche un attività diradante sui fiori. I prodotti a base di ATS non possono essere distribuiti su vegetazione bagnata. Efficacia diradante ATS è una molecola con elevate proprietà igroscopiche, grazie alle quali assorbe acqua dall ambiente circostante. Gli organi fiorali pistillo e polline si asciugano e di conseguenza l ovulo non può essere fecondato. Viene inibito anche l accrescimento del budello pollinico. L attività diradante di ATS si esplica non solo sui fiori, bensì anche attraverso le foglie. Dopo la sua distribuzione si assiste ad una breve interruzione dello sviluppo fogliare e della fotosintesi e ad una riduzione del trasporto di fitormoni (auxine) dai frutti verso le foglie e ciò provoca una consistente produzione di etilene. Quest ultimo ormone stimola l invecchiamento degli ovuli e causa la caduta dei fiori non fecondati o che hanno subìto una fecondazione anomala. La riduzione del numero di semi nei frutti e l inibizione del flusso ormonale dai frutti favoriscono l attività del diradante distribuito, stimolata anche dall induzione allo sviluppo vegetativo da parte del concime fogliare azotato. Se l ATS viene applicato su foglie bagnate è possibile che insorgano gravi danni fogliari. Una marcata necrosi delle foglie può causare un diradamento eccessivo. Su Red Delicious i petali assumono una colorazione marrone ed i fiori perdono la loro attrattiva per gli insetti pronubi. Diverse sono le opinioni, in letteratura, relativamente alle differenze di entità del grado di azione che si ottiene direttamente attraverso il fiore o attraverso le foglie. Senza Leggere ustioni sui petali del fiore centrale (Fuji). dubbio le condizioni meteorologiche durante e dopo il trattamento rappresentano un fattore fondamentale per la sua determinazione. Dosaggio Il dosaggio dev essere adattato alla formulazione del concime fogliare. L ATS in forma cristallina contiene il 98% di tiosolfato di ammonio ed in fase di preparazione della miscela fitosanitaria viene pesato. Si consiglia di impiegarne 1-1,2 kg/hl, che corrisponde a 5-6 kg/ha/m di altezza delle piante. In caso di trattamenti ripetuti, il dosaggio può essere ridotto. I preparati liquidi presentano percentuali diverse di sostanza attiva, comprese generalmente tra il 50 ed il 60%. Poiché la densità di queste formulazioni è superiore ad 1 kg/l e per la preparazione della miscela si procede alla pesatura, è necessario effettuare un calcolo. Ad esempio: Azos 300 (50% ATS) contiene in 1 litro 0,66 kg di ATS, Ger-ATS (60%) 0,80 kg di ATS. Dal punto di vista pratico, 1 kg di ATS in forma cristallina corrisponde ad 1,4 l di Azos 300 e a 1,2 l di Ger-ATS. Le ditte produttrici di formulazioni liquide ritengono però che i loro prodotti mostrino un efficacia maggiore. Sulla varietà Braeburn e nei giovani impian- 13

ti è necessario distribuire il dosaggio inferiore a motivo della loro maggiore sensibilità nei confronti di ATS. La soluzione di nitrato di ammonio-urea contenuta in questi prodotti potrebbe anche causare la comparsa di una leggera rugginosità. La forma cristallina di ATS si comporta in modo neutro relativamente alla rugginosità. Per evitare il manifestarsi di danni fogliari è opportuno non aggiungere alcun bagnante all ATS. La forma cristallina dev essere conservata in luogo asciutto. In caso di conservazione in presenza di umidità si formano dei grumi che pur sciogliendosi facilmente possono ostacolare la pesata. Il volume d acqua dovrebbe essere compreso tra 300 e 500 l/ha, al fine di minimizzare il rischio di infezioni fiorali da colpo di fuoco. Momenti di intervento Il primo intervento dev essere praticato quando un numero sufficiente di fiori è stato fecondato. Di seguito circolano diverse proposte: Attendere l apertura di un numero sufficiente di fiori, poi calcolare, sulla base di una tabella stilata in proprio, il grado di germinazione del budello pollinico (in funzione della temperatura) e una volta raggiunto il 100% trattare entro le seguenti 12 ore. Attendere l apertura dei fiori centrali e trattare dopo 48 ore (favorevoli condizioni meteorologiche) o 72 ore (sfavorevoli condizioni). In piena fioritura sul legno pluriennale la fase corrisponde alla caduta petali dei fiori centrali. In sfavorevoli condizioni di impollinazione dei fiori centrali, 48 ore dopo la piena fioritura. Di particolare importanza sono i trattamenti ripetuti di ATS che dovrebbero essere effettuati a distanza di due o tre giorni, a seconda delle condizioni meteorologiche. È fondamentale rispettare soprattutto il momento in cui si assiste all apertura dei fiori delle gemme secondarie, dai quali si sviluppano per lo più frutti con calibro ridotto. Prove di diradamento con ATS Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg Accanto alla funzione di concime azotato a lento rilascio (per l inibizione della nitrificazione) sviluppa anche un azione diradante sui fiori. Prove del Centro di Sperimentazione di Laimburg Già tra il 1997 ed il 1999 sono state condotte alcune prove di diradamento con ATS presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg. Il gruppo di lavoro internazionale Diradamento dei frutti, sottogruppo di EUFRIN (European Fruit Research Institut Network), nel cui ambito tali prove sono state effettuate, dopo questi tre anni di sperimentazione ha deliberato di non eseguire ulteriori trattamenti con ATS nelle annate successive. Tale scelta è stata motivata dall insufficiente grado di efficacia mostrato dal prodotto e dall elevata presenza di metalli pesanti nel formulato commerciale, che risultano pericolosi per l operatore e per l ambiente. Grafico: grado di efficacia di ATS prima e dopo la cascola dei frutticini (giugno 2007) su diverse varietà. % efficacia 60 50 40 30 20 10 0 Le formulazioni proposte nel 2007 e nel 2008 sono state sottoposte a test, presso il Laboratorio di Chimica Agraria, per la ricerca di metalli pesanti. La quantità di questi ultimi rilevata in tutti i prodotti testati è risultata decisamente irrisoria. Nelle prove sperimentali condotte nel 2007 sulle varietà Fuji (anno d impianto 2003), Golden Delicious (anno d impianto 1997), Topred (Red Delicious standard, anno d impianto 1995) e Kanzi (anno d impianto 2005) con i due trattamenti a base di ATS sono stati raggiunti gradi d azione molto elevati, rilevati prima della cascola di giugno (grafico, colonne rosse). L andamento meteorologico di quell anno, con temperature elevate, e la breve durata del periodo di fioritura, hanno rappresentato condizioni ATS prima del 2 diradamento ATS, benziladenina dopo la cascola di giugno Fuji Golden Delicious Topred Kanzi 14

1/2009 Tabella 1: prova di diradamento su Fuji 2007, Laimburg, campo 45. L andamento meteorologico piovoso verificatosi durante la fase di fioritura nel 2008 è risultato decisasostanza attiva formulato ml o g/hl efficacia BBCH cascola di giugno: Ø mm fr. gr. pre post kg/ pianta peso frutto % 1ª passata % % fiorit. colore 2008 testimone (130) (86) 28,3 173 70 51 b 13 etefon Ethrel 20 61** etefon Ethrel 20 61* benziladenina Brancher D. 100 12 etefon Ethrel 40 20 etefon Ethrel 20 61** ATS (9.800 g/hl) ATS-cristall. 1.000 65** etefon Ethrel 20 61* ATS (9.800 g/hl) ATS-cristall. 1.000 65* benziladenina Brancher D. 100 12 ATS (9.800 g/hl) ATS-cristall. 1.000 65** ATS (9.800 g/hl) ATS-cristall. 1.000 65* benziladenina Brancher D. 100 12 etefon Ethrel 40 20 27 14 20,1 198 86 55 38 59 30 17,2 226 90 65 71 47 20 18,2 205 88 62 65 BBCH61 = 10% fiori aperti/bbch65 = piena fioritura, * = legno di un anno, ** = legno di due anni, abbreviazione: Ø mm fr. gr. = Ø mm frutti più grossi Tabella 2: prova di diradamento su Golden Delicious 2007, Laimburg, campo 45. efficacia raccolta fioritura BBCH sostanza formulato ml o pre casc. giu. post casc. giu. 2008 g/hl kg/ g/ % rugginosità % attiva Ø mm fr. gr. fr./100 fr./100 % % pianta frutto mazz. fr. mazz. fr. testimone 216 128 30,2 183 30,9 63 etefon Ethrel 20 61** etefon Ethrel 20 61* benziladenina Brancher Dirado 100 15 ATS ATS-cristallino 1.000 65** ATS ATS-cristallino 1.000 65* benziladenina Brancher Dirado 100 15 181 16 112 12 26,0 210 37,7 84 100 54 94 27 18,6 238 29,6 89 BBCH61 = 10% fiori aperti/bbch65 = piena fioritura, * = legno di un anno, ** = legno di due anni, abbreviazione: Ø mm fr. gr. = Ø mm frutti più grossi ottimali per l impiego di ATS. Durante il primo intervento su Fuji e Golden Delicious la temperatura era di 21 C ed ha raggiunto i 26 C per qualche ora. Due giorni più tardi, nel corso della ripetizione del trattamento i valori termici sono passati dagli iniziali 22 C ai 27 C. Dopo il diradamento con benziladenina non è più stato possibile verificare il grado di azione di ATS (grafico, colonne verdi). La consistente caduta di fiori ha naturalmente ridotto l entità della cascola di giugno. L insoddisfacente attività diradante riscontrata per l ATS nelle prove effettuate tra il 1997 ed il 1999 potrebbe essere spiegata dal fatto che il rilievo è stato eseguito solo dopo la cascola. L efficacia relativamente contenuta registrata su Kanzi è da ascrivere al ritardo degli interventi, praticati solo a caduta petali. L influenza sul calibro dei frutticini, sulla loro colorazione e sull induzione a fiore delle gemme è, per contro, risultata nettamente maggiore rispetto al testimone (tabella 1: prova 2007 su Fuji e tabella 2: prova su Golden Delicious). La notevole differenza osservata tra ATS ed etefon riguardo all induzione a fiore delle gemme (Fuji 2007) è senza dubbio da ricondurre all esito molto maggiore del diradamento sui fiori effettuato con tiosolfato di ammonio. Nel 2008 è stata eseguita una prova di diradamento con diverse formulazioni di ATS sulla varietà Fuji (anno d impianto 1997) (tesi di laurea di Christian Andergassen). La tabella 3 Trattamenti su Fuji 2008 riporta le date dei trattamenti con ATS. Di seguito si propone la descrizione dei fattori che hanno influenzato la loro efficacia e dei dati rilevanti riscontrati: 15

ATS è reperibile sotto forma di sale in soluzione o in forma cristallina. Tabella 3: trattamenti su Fuji 2008, Laimburg, campo 65. sostanza attiva formulato ml o BBCH data di g/hl Ø mm fr. gr. intervento testimone ATS polvere 1.000 65-69 16, 20 + 23/04 ATS polvere 1.000 65-69 16, 20 + 23/04 BA Brancher D. 100 12 10/05 etefon Ethrel 40 24 24/05 ATS Ger-TS 1.000 65-69 16, 20 + 23/04 BA Brancher D. 100 12 10/05 etefon Ethrel 40 24 24/05 ATS Azos 300 1.300 65-69 16, 20 + 23/04 BA Brancher D. 100 12 10/05 ATS polvere 1.000 65-69 16, 20 + 23/04 BA Brancher D. 100 12 10/05 etefon Ethrel 40 24 24/05 ATS soluzione 1.000 65-69 16, 20 + 23/04 BA Brancher D. 100 12 10/05 etefon Ethrel 40 24 24/05 come tratt. 3 però concentrato 5x 5.000 65-69 16, 20 + 23/04 BA Brancher D. 100 12 10/05 etefon Ethrel 40 24 24/05 BBCH61 = 10% fiori aperti/bbch65 = piena fioritura, abbrev.: Ø mm fr. gr. = Ø mm frutti più grossi mente sfavorevole per l applicazione del tiosolfato di ammonio. Nel periodo consigliato per la sua distribuzione si è registrato un prolungato periodo caratterizzato da continue precipitazioni. I valori termici registrati nelle giornate durante le quali il trattamento è risultato possibile erano decisamente troppo bassi (1 trattamento: 14 C durante l intervento e 16 C temperatura massima giornaliera, 2 trattamento: 16 C e 22 C e 3 trattamento: 17 C e 22 C). Nel 2008 è stata osservata, in giugno, una consistente cascola, soprattutto dalla parte inferiore della vetta delle piante. Durante il rilievo che ha preceduto tale cascola sono stati conteggiati 197 frutti/100 mazzetti, divenuti 89 dopo la cascola (valore normale >120). Un altra caratteristica che ha contrad- distinto il 2008 è stato il fatto che il fiore centrale ha originato il frutto centrale solo in rari casi. L efficacia rilevata nella tesi con ATS è risultata dunque ridotta (17-29%), tanto prima della cascola quanto dopo essa. Le differenze relative ai frutti/100 mazzetti, per tutti i trattamenti con ATS, risultano statisticamente significative rispetto al testimone, ma non lo sono tra loro. La scarsa efficacia mostrata dal tiosolfato di ammonio è certamente da addebitare all andamento meteorologico sfavorevole dell anno di prova. I risultati ottenuti non sono certamente definitivi né determinanti per la valutazione dei diversi preparati a base di ATS che devono essere nuovamente testati. Nelle prove condotte presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg non si è registrata la comparsa né di necrosi fogliari né di un eccessivo diradamento. Conclusioni L annata 2007 è risultata senz altro favorevole per il diradamento con ATS, mentre le condizioni meteorologiche del 2008 non ne hanno certamente facilitato l attività. È certamente necessario provvedere a ripetere le prove in presenza di differenti condizioni meteorologiche. Poiché il rischio di provocare danni con i trattamenti a base di ATS è decisamente basso, mentre i vantaggi che ne derivano per le varietà alternanti e con frutti di ridotte dimensioni sono notevoli, gli interventi sui fiori con tiosolfato di ammonio possono sostituire quelli con etefon. L ATS non mostra, come etefon, un azione più marcata sulle piante con scarsa fioritura, se l intervento viene eseguito in piena fioritura. Per questo non è necessario intervenire con la lancia a mano. In caso l ATS sostituisca etefon per il diradamento dei fiori, quest ultimo potrebbe essere impiegato per il diradamento dei frutti in sostituzione di carbaryl. La distribuzione ripetuta di un regolatore di crescita è e rimane a mio parere un grosso rischio. 16

1/2009 Prove di diradamento con etefon Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg Di seguito si riassumono brevemente i più importanti risultati ottenuti dalle numerose prove di diradamento effettuate con etefon presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg. L efficacia come diradante in fioritura Nel grafico 1 è riportato il grado di efficacia diradante di etefon durante la fioritura, testata nel corso di numerose prove. L efficacia è stata rilevata contemporaneamente al conteggio del numero di frutti/mazzetto prima e dopo la cascola di giugno. I valori ottenuti mostrano chiaramente che l efficacia del diradamento sui fiori non può più essere provata una volta conclusa la cascola. Il diradamento pre-fiorale non viene completato dalle successive operazioni di diradamento, bensì viene equilibrato dalla riduzione della cascola. Nel 2001, il diradamento sui fiori di Fuji (grafico 1) con Ethrel, verificato prima dell intervento con carbaryl, ha raggiunto, ad esempio, il 29% (colonna rossa). Al confronto la strategia standard (due trattamenti con carbaryl) è risultata del 24% (colonna verde-chiara) e l esecuzione di un primo intervento con Ethrel e di un secondo con un prodotto standard, valutati entrambi dopo la cascola, solo il 25% (colonna verde-scura) e non la sommatoria di 29 + 24%. Per poter stimare il grado di azione delle operazioni di diradamento è fondamentale verificare l entità della carica produttiva prima della cascola di giugno. Nel caso in cui questo non venga effettuato è possibile giungere a conclusioni o ad interpretazioni errate, com è accaduto per le prove degli anni 70. Il diradamento effettuato sui fiori può contribuire, su varietà difficilmente diradabili, ad evitare il manifestarsi del fenomeno dell alternanza. Mediante questo precoce intervento, le piante vengono liberate dai fiori in eccesso, operazione che avviene, sul melo, da 4 ad 8 settimane prima dell aborto dei giovani frutticini durante la cascola Per gli impianti di Fuji a consistente fioritura, il diradamento con etefon è una necessità assoluta. 17

% efficacia 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 etefon etefon + e standard standard Fuji 1999 Fuji 2000 Fuji 2001 Red Chief 1999 Braeburn 2000 Pink Lady 2000 Golden D. 2004 Grafico 1: grado di efficacia di etefon su differenti varietà. degli inibitori dell accrescimento (tra i quali anche etefon) rallentano questo processo. Di conseguenza è presente un numero inferiore di frutti, di calibro non grande, il che si traduce in una riduzione della produzione. Per questo motivo, la fase di fine fioritura non si addice al trattamento con etefon, se non per la varietà Jonagold, dove il calibro dei frutti è spesso eccessivo. di giugno. Proprio durante il periodo critico della post-fioritura si manifesta la concorrenza di diversi processi fisiologici: lo sviluppo vegetativo dei getti, la formazione cellulare dei frutti e l induzione a fiore delle gemme. In questo intervallo di tempo, decisamente critico per la pianta, il melo diradato precocemente dispone di una maggior quantità di energia, da devolvere anche per l induzione a fiore. I frutticini che rimangono mostrano un miglior accrescimento e durante la cascola di giugno cadono in quantità minore. L efficacia del diradamento sui fiori può essere valutata, in parte, anche sulla base della riduzione del numero di frutti che cadono. Il diradamento sui fiori necessita poi di un secondo, decisivo, intervento. Negativo è il fatto che i frutti mummificati e rinsecchiti, che possono presentarsi numerosi dopo il diradamento dei fiori con etefon, possano sporcare le mele che si sono sviluppate. Ciò accade occasionalmente, quando le mummie rinsecchite e nere rimangono appoggiate ai frutti giunti a completo sviluppo. Diversi orari di intervento I risultati delle prove effettuate in diverse ore del giorno all inizio della fioritura evidenziano chiare differenze di efficacia. In entrambe le annate la maggior efficacia di etefon è stata registrata se distribuito con temperature superiori ai 12 C ed in presenza di un tasso di umidità dell aria oltre il 40%. Alle 7.00 del mattino (prova 2002) le temperature troppo basse non consentivano un corretto assorbimento di etefon, mentre alle 14.00 (in entrambe le annate) l aria era troppo secca. In presenza del 31 29% di umidità relativa, l intervallo per l asciugatura della miscela distribuita era eccessivamente breve e non consentiva l assorbimento di una quantità sufficiente di sostanza attiva. Il trattamento eseguito alle 22.00 (prova 2001, non ripetuta) non ha offerto risultati migliori, dal momento che nelle nostre condizioni raramente in serata non soffia il vento. In presenza di temperature superiori ai 25 C e di elevata umidità dell aria l efficacia di etefon può risultare eccessiva. Diversi momenti di applicazione in fioritura Il grafico 2 riporta gli interventi effettuati in diversi momenti (prova 2001 e 2002 su Fuji). In entrambe le occasioni i trattamenti eseguiti ad inizio fioritura hanno fornito i migliori risultati. La tesi mazzetti differenziati si è dimostrata eccessivamente precoce e a partire dalla fase di piena fioritura l efficacia diradante di etefon diminuisce molto marcatamente. Distribuzione a fine fioritura Etefon veniva e viene ancora distribuito in miscela con NAD (Amid Thin W) o da solo nella fase di fine fioritura. Le prove degli anni 1975, 1976 e 1977 mostravano risultati incerti con negativi effetti secondari, quali forte rugginosità (+16%) e riduzione del calibro dei frutti. Nell intensa fase di divisione cellulare, la maggior parte Impiego con calibro dei frutticini di 15-20 mm In questo periodo gli effetti secondari negativi ricordati in precedenza si manifestano con entità molto contenuta. Solo nelle annate tra il 1974 ed il 1978 etefon è stato testato come unico diradante distribuito in tale fase. La sua efficacia è simile a quella di carbaryl. Nel corso delle prove del 2007, etefon è stato inserito in un solo programma di diradamento. È dunque difficile dare un giudizio preciso sull efficacia diradante di etefon. L unica indicazione certa al proposito consiste nell osservazione che in nessuna prova condotta presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg la sostanza attiva ha causato un diradamento eccessivo. La miscela etefon + benziladenina fornisce esiti contrastanti, in letteratura. Nel corso di una prova su Gala (2003) il grado di azione di questa miscela è risultato ampiamente insufficiente (11%). Etefon in post-raccolta I trattamenti con etefon eseguiti in tale periodo hanno l obiettivo di rinvigorire le gemme a fiore, inibire lo sviluppo vegetativo e stimolare la filloptosi. Nelle prove condotte su Fuji e Gala non è stato osservato alcuno stimolo al ritorno a fiore nel corso dell annata successiva, ma un diradamento dei fiori presenti. Tale effetto è di difficile interpretazione, poiché dipende dalla quantità di etefon immagazzinata nel legno e nelle gemme e messa a disposizione in fioritura. Di conseguenza l impiego di etefon in post-raccolta non è consigliabile. 18

1/2009 Grafico 2: momenti di intervento in funzione degli stadi vegetativi (scala BBCH = sistema decimale per la descrizione e la codifica degli stadi fenologici). % efficacia Effetti sulla qualità dei frutti Al controllo, il peso medio dei frutti non ha mostrato significative differenze tra le diverse tesi con etefon. I trattamenti con questa sostanza attiva hanno però confermato un notevole incremento del peso dei frutti rispetto a quello del testimone, con differenze statisticamente significative. I frutti delle varietà a colorazione rossa sono stati raccolti in 3 passate. Questo procedimento ha equilibrato la media pesata della percentuale di colorazione rossa di copertura tra i trattamenti. In fase di valutazione della rugginosità, nella prova su Golden Delicious, il trattamento eseguito con etefon ad inizio fioritura si è rivelato leggermente stimolante della rugginosità. Questa caratteristica aumenta poi fino a fine fioritura e decresce nuovamente con lo sviluppo dei frutticini. Si richiama ora, a mo di esempio, la prova su Golden Delicious del 1974: con calibro pari a 6 mm (frutti più grossi) = 26% di rugginosità sulla superficie; il parametro scende al 22% con calibro di 12 mm e a 16% con calibro di 19 mm (testimone 11% e carbaryl a 200 g/hl 23% di rugginosità). Evitare l alternanza Il ritorno a fiore nell anno successivo è stato positivamente influenzato dal diradamento sui fiori con etefon. Su varietà alternanti questo intervento, seguito da una valida operazione di cura post-diradante, ha portato una produzione soddisfacente nel corso dell anno seguente. Immagazzinamento di etefon nella pianta I risultati delle analisi mostrano che solo in caso di trattamenti in post-raccolta è stata rilevata la presenza, durante la fioritura dell annata seguente, di etefon sia nelle prove su Gala del 1999 e del 2000 che in quelle su Fuji del 1999. Per quanto riguarda la prova su Elstar (1996), le seguenti quantità di etefon sono state riscontrate, a seguito di due trattamenti in post-raccolta (30/10 e 4/11/1996): il 9/01/1997 = 0,768 ppm nelle gemme a fiore e nel legno di un anno; il 14/03/1997 = 0,734 ppm nelle gemme in ripresa vegetativa ed il 4/04/1997 = 1,555 ppm nei fiori. Efficacia diradante per l annata successiva L efficacia diradante dei trattamenti effettuati in giugno ed in post-raccolta per l anno seguente è stata verificata con le prove su Gala e Fuji. Medesimo riscontro è stato ottenuto dalla prova su Fuji del 1996: con intensità di fioritura simile, nel corso dell anno successivo sono stati conteggiati il 15-24% di frutti in meno/100 mazzetti. Morfologia della gemma a fiore I mazzetti rimasti dopo i trattamenti eseguiti in giugno ed in post-raccolta mostrano una notevole riduzione di fiori, oltre che della superficie fogliare. Conclusioni Per le varietà Red Delicious spur e standard, per Fuji e per altre varietà alternanti, l impiego di etefon rappresenta il necessario completamento per altri prodotti diradanti. La sua distribuzione, a mio parere, deve essere effettuata, al più tardi, con frutticini con calibro compreso tra 16 e 20 mm (frutti più grandi del mazzetto). 19

Prove di diradamento con 6-benziladenina Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg Sin dal 1993 vengono condotte prove per valutare l efficacia diradante della benziladenina su differenti varietà di melo. I risultati vengono brevemente descritti di seguito. Numerose prove In tabella 1 sono riportati i risultati delle numerose prove condotte, nel cor- so delle quali le piante sono state diradate con la sola sostanza attiva benziladenina. Tenendo conto del grado di azione del prodotto, per quasi tutte le prove l esito è compreso in un range soddisfacente su tutte le varietà. I valori più contenuti registrati nelle singole prove sono da addebitare più alle avverse condizioni meteorologiche che alle reazioni varietali. Ulteriori dati valutativi sono forniti, al confronto con il testimone, con il segno ±. Il peso medio dei frutti (colonna: g/fr) è Tabella 1: diradamento con sola benziladenina. varietà anno formulato dose % efficacia ± al testimone g/fr. colore % fioritura Gala 2005 Brancher 100 13-2 +20 2004 Exilis 500 2 +26 +8 Brancher 100 29 +31 +1 2003 Brancher 100 12 +13 +1 +30 Exilis 500 7 +12 +1 +26 2002 Exilis 500 13-2 -1 +4 2001 Expander 100* 21 +18 +2 0 Exilis 500 11 +9-1 0 2000 Expander 100* 27 +19 +3 +15 1998 Expander 100* 16 +6-6 -3 1998 BA 2% 500 28 +11 +10 +9 Paturyl 100* 20 +9 +1 +11 BA 4% 250 16 +8-1 0 1995 BA 10% 100* 10-3 +1 0 1993 BA 1,8% 400 21 +10-5 +7 dato medio 16 +11 2 8 Golden Delicious 2001 Expander 100* 29 +18 0 neutro alla 1993 BA 1,8% 400 28 +28 +24 rugginosità BA 4% 200 19 +24 +25 dato medio 25 +23 +16 Braeburn 2000 Expander 100* 19 +21-4 +23 BA 10% 100* 21 +26 +1 +30 dato medio 20 +24-2 +27 Jonagold 1995 BA 1,8% 400 2 +12 +3 1994 BA 1,8% 400 17 +7-7 dato medio 9 +10-4 Pink Lady 2001 Expander 100* 7 +3-1 testimone 2002 Expander 100* 14 +2 0 piena dato medio 11 +3-1 fioritura Pinova 2004 Brancher 100 27 +13-6 2001 Expander 100* 38 +19-2 2000 Expander 100* -5-8 +1 1999 Expander 100* 24 +33 +2 dato medio 19 15-5 Abbreviazioni: g/fr. = peso medio frutti in g, colore = % copertura rossa, % fioritura = % ritorno a fiore; * = con aggiunta di bagnante testimone piena fioritura 20

1/2009 La miscela BA + NAA conduce su alcune varietà alla formazione di frutti pigmei. risultato migliorato nel corso di tutte le prove, diversamente da quanto avvenuto per la percentuale di colorazione rossa di copertura. L effetto negativo di benziladenina sulla formazione della colorazione rossa di copertura è generalmente noto, sebbene solo saltuariamente venga richiamato all attenzione. L influenza della sostanza attiva sul ritorno a fiore dell anno successivo può essere valutata, in generale, come positiva. In presenza di una sufficiente fioritura delle piante testimone, l induzione a fiore è risultata contenuta, mentre su varietà alternanti l effetto diradante della sola benziladenina è troppo limitato per stimolare il ritorno a fiore. 6-benziladenina è una sostanza neutra, relativamente alla rugginosità, se impiegata da sola. L aggiunta di un bagnante può però aumentare tale parametro. La formulazione di benziladenina è piuttosto difficoltosa e per questo motivo i preparati vengono aggiunti di un bagnante solo raramente. Inoltre i formulati commerciali sono molto costosi. Ed ecco la domanda cruciale: può l aggiunta di un bagnante contribuire a ridurre la quantità di prodotto da impiegare? Per trovare risposta al quesito, presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg, sono state condotte numerose prove con differenti aggiunte di bagnante. Dalle prove non si sono avute conferme di un miglioramento dell efficacia del formulato testato (Brancher Dirado), dovuto al bagnante aggiunto. Il grafico riporta il grado d azione ottenuto nel corso delle prove su Gala nel 2006. La benziladenina può causare una precoce ripresa vegetativa delle gemme laterali. 6-benziladenina e acido naftilacetico La tabella 2 mostra i dati ottenuti da benziladenina (BA) in miscela con acido naftilacetico (NAA). Il grado d azione di benziladenina, il peso medio dei frutti ed il ritorno a fiore vengono nettamente incrementati dall aggiunta di NAA. Per quanto riguarda la colorazione del frutto, invece, l attività stimolante dell acido naftilacetico è stata quasi Tabella 2: benziladenina in miscela con acido naftilacetico. varietà anno miscela dose momento d intervento % efficacia Gala 2005 Dirager+BA 4% 30+250 12 mm 28 +6 +15 ± al testimone g/fr. colore % fioritura 2002 Dirager+Exilis 30+500 12 mm 42 +16 +1 +42 2002 Dirager+Exilis 30+250 12 mm 40 +14 +5 +32 2001 Dirager+Expander 30+50 12 mm 37 +30 +11 2000 Dirager+Expander 33+50* 10 mm 34** +31 +12 +20 1998 Dirager+Expander 33+100* 12 mm 36 +16-4 -1 Golden 2005 Dirager+Brancher D. 30+100 12 mm 41** +16 2005 Dirager+Brancher D. 30+100 12 mm 45** +15 Abbreviazioni: g/fr. = peso medio frutti in g, colore = % copertura rossa, % fioritura = % ritorno a fiore; * = con aggiunta di bagnante, ** = pre-diradamento con etefon 21

% efficacia 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 nessun bagnante Tween 20 Break-Thru olio minerale completamente equilibrata da quella inibente di benziladenina. Numerose tesi prevedevano la distribuzione di benziladenina a seguito di interventi diradanti con etefon, ATS e amide. I risultati non segnalano significative differenze con altri prodotti im- Grafico: aggiunta di bagnante a benziladenina prova di diradamento 2006 su Gala. piegati nello stesso modo. Nel corso di nessuna prova effettuata presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg è stata riscontrata la comparsa di effetti fitotossici causati da benziladenina. Occasionalmente, in alcune aziende frutticole, si sono però avuti danni provocati da sovradosaggio o dopo trattamenti ripetuti a dose piena, soprattutto in miscela con NAA. Le fotografie mostrano i danni tipici, quali ripresa vegetativa anticipata delle gemme laterali sui getti, rugginosità dei frutti, calibro ridotto e superficie piatta dei frutti. Lo sviluppo di questi ultimi si è bloccato solo in estate. Tagliandoli, si osserva spesso il raggrinzimento dei carpelli del frutto. Conclusioni Benziladenina è un diradante prezioso. Se sovradosata può, come già altri fitormoni, provocare la comparsa di effetti indesiderati. Per questo, a mio parere, è opportuno utilizzare il prodotto una sola volta, a dosaggio normale. Prove di diradamento su Red Delicious Josef Vigl, Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg Finora il diradamento della varietà Red Delicious è stato praticato prevalentemente con carbaryl, sostanza attiva che dal 2009 non può più essere impiegata. Questa varietà reagisce con la produzione di frutti pigmei al trattamento con diradanti a base di auxine (amide e acido). A parere comune, inoltre, la sostanza attiva benziladenina non mostra efficacia diradante su Red Delicious (dati non ancora disponibili). L obiettivo posto, riguardo le possibili modalità di diradamento della varietà, è quindi già stato raggiunto. Con l eliminazione di carbaryl, il diradamento chimico dei fiori di Red Delicious si presenta molto più rischioso. 22

1/2009 Tabella 1: prova di diradamento 2007 su Red Delicious (clone Topred), Plaus. efficacia diradante raccolta 2007 2008 tesi sostanza attiva formulato ml o g/hl BBCH pre cascola giu. post cascola giu. Ø mm fr. gr. fr./100 mazz. fr. % fr./100 mazz. fio. % kg/pianta g/frutto % 2ª passata colore 2ª passata % fioritura 1 testimone 170 66 31,3 178 47 72 55 2 etefon Ethrel 40 61 99 42 BA Brancher D. 100 12 55 17 31,7 214 46 72 75 ATS Azos 300 1.000 65** 87 49 3 ATS Azos 300 1.000 65* 64 2 31,2 209 45 68 78 BA Brancher D. 100 12 4 BA Brancher D. + 150+ NAA Dirager 30 69 69-5 32,2 189 49 67 69 5 BA NAA Brancher D. + Dirager 150+ 30 12 70-6 28,5 188 46 69 78 I dati del rilievo colorimetrico si riferiscono solo alla seconda passata. BBCH61 = 10% fiori aperti/bbch65 = piena fioritura/bbch69 = caduta petali. * = legno di un anno, ** = legno di due anni, abbreviazione: Ø mm fr. gr. = Ø mm frutti più grossi Tabella 2: prova di diradamento 2008 su Red Delicious (clone Hapke), Fragsburg. tesi grado efficacia rilievo alla raccolta sostanza BBCH formulato ml o g/hl attiva Ø mm fr. gr. fr./100 % kg/pianta g/frutto mazz. a frutto 1 testimone 91 29,2 145 2 ATS Ger-ATS 1.000 65-69 etefon Brancher D. 40 15-20 mm 77 15 22,5 164 AF96+Lg71 54+17 8 3 ATS Ger-ATS 1.000 12 81 11 26,7 157 BA Brancher D. 100 16 4 BA Brancher D. 75 12 BA Brancher D. 75 16 88 4 28,2 154 BBCH65 = piena fioritura/bbch69 = caduta petali, abbreviazione: Ø mm fr. gr. = Ø mm frutti più grossi Tabella 3: prova di diradamento 2008 su Red Delicious spur (clone Red Chief ), Fragsburg. tesi sostanza attiva formulato ml o g/hl BBCH Ø mm fr. gr. grado efficacia fr./100 mazz. a fiore rilievo alla raccolta % kg/pianta g/frutto 1 testimone 110 12,1 164 2 3 4 ATS Ger-ATS 1.000 65-69 etefon Brancher D. 4 15-20 mm ATS Ger-ATS 1.000 65-69 NAA Dirager D. 20 5 NAA Dirager D. 20 8 etefon Ethrel 40 15-20 ATS Ger-ATS 1.000 65-69 BA Brancher D. 35 10 BA Brancher D. 35 14 BBCH65 = piena fioritura/bbch69 = caduta petali, abbreviazione: Ø mm fr. gr. = Ø mm frutti più grossi 92 16 11,0 185 108 1 11,4 188 110 0 11,6 193 23

Prove di diradamento 2007 Nel 2007 è stata condotta una prova di diradamento su Red Delicious (clone Topred) a Plaus, nel corso della quale si sono valutati i risultati dei trattamenti eseguiti con benziladenina + NAA. La tabella 1 ne riporta gli esiti. L efficacia diradante, valutata prima della cascola di giugno, è molto elevata sia per etefon che per ATS. Tale grado di azione è stato però ridotto sensibilmente dalla cascola medesima per etefon e addirittura annullato sulla prova con ATS. La miscela benziladenina + NAA non ha offerto risultati significativi, nemmeno a dosaggi elevati di entrambe le sostanze (grafico). Nelle tesi trattate con questa miscela si è osservata, in giugno, la formazione di frutti pigmei, soprattutto a fine fioritura, che comunque sono caduti prima della raccolta. Le differenze rilevate tra le miscele ed il testimone, relative al peso medio dei frutti, sono minime e statisticamente non significative. Nella ripetizione della prova (2008), effettuata a Fragsburg (clone Hapke Delicious tabella 2), l efficacia di due trattamenti con 75 g/hl di Brancher Dirado è risultata nulla. La tesi ATS (precoce) ed etefon (tardiva) ha avuto un esito soddisfacente, soprattutto perché l allegagione delle piante Grafico: prova di diradamento su Red Delicious clone Top red, 2007. % efficacia 20 15 10 5 0-5 -10 etefon, benziladenina testimone era ridotta. Anche il peso medio dei frutti è risultato, in queste parcelle, nettamente migliore di quello registrato per le tesi testimone. Red Delicious spur I risultati delle prove di diradamento su Red Delicious spur (clone Red Chief ) nel 2008 (tabella 3) riflettono quelli ottenuti con le due prove effettuate su Red Delicious standard: l efficacia della benziladenina è nulla. Per contro, si sono ottenuti risultati soddisfacenti con l impiego di tiosolfato di ammonio per il diradamento sui fiori e di etefon sui frutticini. Nel 2007, presso il Centro di Sperimentazione ATS, benziladenina benziladenina + NAA caduta petali Agraria di Laimburg sono stati eseguiti i medesimi trattamenti in entrambe le prove (su Red Chief e Red Delicious standard). Gli esiti non sono però, in questo caso, definitivi. L allegagione, a causa delle elevate temperature e della breve fase di fioritura, è risultata scarsa (60 frutti/100 mazzetti sulle piante testimone). L elevato grado di azione dei diradanti (sui fiori) ha ridotto ulteriormente la produzione, provocando ingenti perdite di raccolto. La miscela benziladenina + NAA ha mostrato scarsi risultati se applicata precocemente e risultati nulli se applicata tardivamente. Conclusioni benziladenina + NAA 12 mm Le prove di diradamento effettuate presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg mostrano chiaramente che la sostanza attiva benziladenina non ha efficacia diradante sulla varietà Red Delicious. Di conseguenza, a mio parere, si possono applicare solo tiosolfato di ammonio (diradamento sui fiori) ed etefon (diradamento sui frutticini). Colorazione marrone dei petali causata dall impiego di ATS. Ringraziamento A Klaus Elsler per aver messo a disposizione il frutteto e per l esecuzione dei trattamenti e alla VI.P per la collaborazione offerta nella programmazione e nella valutazione dei risultati ottenuti. 24