Mignolina Il testo narrativo CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento disciplinari Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Ascolto e parlato Ascolta o comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso e le informazioni principali. Ascoltare brevi e semplici testi narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Scrittura Scrive semplici testi legati all esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi completandoli, trasformandoli. Scrivere parole e brevi frasi sotto dettatura e auto dettatura, rispettando le principali e più basilari regole ortografiche. Produrre brevi e semplici testi narrativi legati a scopi concreti. Elementi di grammatica esplicativa e riflessione sull uso della lingua Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all organizzazione della frase semplice, alle principali parti del discorso e ai principali connettivi. Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complemento diretto). 1
Mignolina C era una volta una donna che desiderava molto avere un bambino. Chiese aiuto a una vecchia strega, che le diede un granello d orzo fatato, dicendole di piantarlo in un vaso e di lasciarlo germogliare. Subito dalla terra spuntò un fiore che, quando si aprì, aveva tra i petali una bimba piccolissima ma perfetta. Ti chiamerò Mignolina le disse la donna accarezzandola dolcemente. La sua culla fu un guscio di noce e per coperta ebbe un petalo di rosa. Ma una brutta notte, una rospa orribile la rapì, pensando che sarebbe stata la sposa adatta per il figlio. Quando Mignolina si svegliò, si guardò intorno e si spaventò: era sola, sopra una foglia di ninfea che galleggiava in uno stagno. Quando poi seppe le intenzioni della rospa, si disperò e pianse così tanto che i pesciolini dello stagno si commossero e decisero di liberarla: la corrente trasportò lontano la foglia su cui si trovava la piccola. Quando la foglia si incagliò sulla riva, Mignolina balzò giù dalla sua barchetta e si trovò in un grande prato. Era tutta sola, ma non si perse d animo. Per tutta la primavera e l estate si nutrì col nettare dei fiori e col miele che le regalavano le api. Quando arrivò l autunno, l erba ingiallì, gli alberi persero le foglie, i fiori appassirono. Mignolina aveva freddo e tanta fame. Per fortuna, trovò tra le stoppie la tana sotterranea di una topolina, che la invitò a trascorrere l inverno nella sua tana. Un giorno ricevettero la visita del vecchio talpone dalla folta pelliccia nera. Era venuto per fare una proposta di matrimonio a Mignolina: la voleva sposare e lei avrebbe cantato per lui. Le fece subito vedere la sua tana e lungo le gallerie videro una rondine: le ali strette al corpo e la testa reclinata. 2
Il talpone non ci fece nemmeno caso, ma Mignolina si sporse e dolcemente le diede un bacio. Amava gli uccelli che le avevano tenuto compagnia durante tutta l estate. Quella notte Mignolina non riuscì a dormire: non voleva sposare il talpone e poi continuava a pensare alla rondine. Prese una lanterna e della paglia e si diresse dove si trovava il corpo che pareva senza vita dell uccello. Accostandosi, sentì però un lieve respiro: la rondine non era morta, forse avrebbe ancora potuto salvarla! Ogni notte ritornò da lei con cibo e acqua e quando venne la primavera l uccello si era completamente ristabilito ed era pronto a riprendere il volo. Vieni con me, le disse la rondine ti porterò lontano da qui, all aria aperta, tra alberi e fiori. Mignolina salì in groppa alla rondine e poi, via, verso la libertà! Un giorno sorvolarono un prato di candidi fiori. Su uno di questi la fanciulla vide un giovane, piccolo come lei, che aveva in testa una coroncina d oro e sulle spalle due minuscole ali lucenti. Subito le sorrise, pensando che fosse la ragazza più bella che avesse mai visto. Io sono il principe dei fiori e tu sarai la mia regina disse il principe posandole sul capo la sua corona. Mignolina accettò con grande gioia e in quel momento da tutti i fiori uscirono minuscoli esseri che ballavano tra loro. La rondine alta nel cielo cantò per loro la sua canzone più bella. Hans Christian Andersen, Le grandi fiabe, Corriere della Sera 3
Gli animaletti di Mignolina con la pasta di sale Nel laboratorio di arte e immagine possiamo preparare gli animaletti della storia usando la pasta di sale. Prepariamo un pezzo di pasta di sale dello spessore di 1 cm. Consegniamo ai bambini le sagome disegnate contenute nella pagina precedente e facciamole utilizzare come impronte appoggiandole sulla pasta distesa. Facciamo quindi ritagliare i pesciolini, le api, la topolina, la rondine. È importante ricordarsi di fare un piccolo foro accanto al bordo superiore dell oggetto creato quando la pasta è ancora fresca e inserire uno stuzzicadenti oppure una pallina di carta di alluminio, così rimarrà il buco per poterli appendere. Infatti, una volta pronti, potranno essere appesi ai vetri o in un angolo dell aula e diventare l angolo degli amici di Mignolina. In alternativa si possono utilizzare come fermacarte. 4
Colora, ritaglia e incolla gli animaletti. 5
Spunti per l impiego all interno di un percorso didattico Data la complessità dell attività proposta si ritiene più opportuno proporla nel terzoquarto bimestre. Raccontami una storia. Va allestito l ambiente in modo accurato (meglio se si può utilizzare il laboratorio di lettura, un angolo del giardino ecc.): si dispongono un tappeto a terra, alcuni cuscini, le sedie in cerchio magari, con una musica di sottofondo. Consigliamo di cercare una versione della storia stampata su un libro di favole, meglio se grande, scenografica e con belle immagini. Si preparano i disegni in anticipo, sia in una versione ingrandita, uno per cartello, sia piccola, in modo da poter essere utilizzati sul quaderno. Ogni disegno corrisponde ai momenti costitutivi della sequenza narrativa: 1. Nascita di Mignolina. 2. Rapimento. 3. Fuga dalla stagno e vita nel prato. 4. Autunno e vita con la topolina. 5. Visita alla casa del talpone e incontro con la rondine ferita. 6. Cure alla rondine malata. 7. Libertà e incontro con il principe. L insegnante legge la storia. Si fa una breve ricognizione su quanto i bambini hanno capito, facendo emergere la traccia fondamentale della storia, i personaggi e la protagonista. Usando i cartelli, proponendoli non in ordine narrativo, si ripercorrono le fasi della vicenda. Si affida poi un cartello a un bambino e si allineano i sette cartelli nell ordine casuale in cui sono stati visti precedentemente. Mettiamo in ordine la storia? I bambini spostano i compagni, in modo da ricostruire la corretta sequenza dei fatti. A turno, con modalità diverse, si racconta oralmente l intera storia e i cartelloni vengono appesi in classe, in ordine. In un secondo momento, magari in un altra giornata, si consegnano ai bambini i cartellini della storia e si invita a riordinarli, permettendo a chi è in difficoltà di controllare il lavoro con la sequenza appesa al muro. Si incollano in verticale, uno sotto l altro nel quaderno. Come potremmo raccontare la storia solo con le parole? Si formulano insieme semplici didascalie, si scrivono su alcune striscioline di carta e si incollano in ordine: le frasi devono essere molto semplici. 1. Mignolina nasce nel fiore. 2. La rospa rapisce Mignolina. 3. Mignolina scappa nel prato. 6
4. Fa freddo: la topina ospita Mignolina. 5. Il talpone vuole sposare Mignolina. 6. Mignolina cura la rondine malata. 7. Mignolina incontra il principe. Ognuno legge la storia. Si completa l attività con la costruzione dei personaggi, come suggerito nella scheda. Si possono usare, completandoli con i personaggi mancanti, le marionette; si consiglia di far drammatizzare la storia ai bambini. Spunti per attività di recupero/rinforzo/consolidamento Ma come finisce? Si racconta la storia, senza leggere il finale (si arriva fino al punto 5). Si consegnano i cartellini e si fa il lavoro di ordinamento delle sequenze, si associano alle frasi, ma si invitano i bambini a disegnare come finirà la vicenda. Ognuno racconta ai compagni la propria soluzione. Chi è in grado di farlo in autonomia, scrive una didascalia alla propria sequenza finale, chi è in difficoltà viene aiutato. L insegnante completa il racconto, consegna le sequenze mancanti e vengono scritte le didascalie (sotto dettatura, in autodettatura, copiando ) Una storia con i buchi! Dopo aver letto e ricostruito oralmente il racconto, in modo che i bambini abbiano ben chiara la sequenza dei fatti, ci si divide in piccoli gruppi. Ogni gruppo ha la sequenza delle immagini, ma ne è stata sottratta una (non togliere né la prima né l ultima; a ciascun gruppo deve mancare un pezzo diverso). La consegna è ricostruire la storia, ma manca un pezzo! Si consegnano le didascalie: devono individuare il cartellino corrispondente al pezzo mancante e inserirlo, rappresentandolo poi con un disegno personale. I cartellini con le didascalie possono essere usati per un iniziale lavoro sulla struttura della frase. Si scrivono su strisce abbastanza grandi attaccate alla lavagna e tagliate in tre pezzi (soggetto-predicato-complemento). Giocando a comporre, spostare e ricomporre i pezzi si fa notare ai bambini che: o alcuni pezzi non possono essere eliminati (l azione); o un pezzo mi dice chi compie l azione; o scambiando soggetto e oggetto si creano a volte frasi sensate, altre volte buffe o assurde. Spunti per l impiego valutativo La storia permette la verifica della comprensione della lettura, sia in situazione di ascolto sia di lettura autonoma: si consegnano i disegni delle sequenze e ciascuno deve riordinarle in autonomia; si consegnano le didascalie e i disegni ordinati e i bambini devono collocarli in maniera coerente; si consegnano due didascalie, il bambino le legge e le rappresenta con un disegno personale. 7