Italia Spagna Costa del Sol Portogallo Turchia Francia Marocco. Superficie Km2 24'100 Km2 7'276 Km 4'988 Km2 20'723 Km2 31'838 Km2 2'527 Km2



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20.05.2016 Golfista, il miglior Turista (Riflessioni sull arretratezza della Sardegna in tema di turismo del golf) a cura di Sebastiano Floris 1 per la Società Svizzera Sardegna Scopo della presente riflessione è quello di servire come spunto per esaminare nelle opportune sedi, attraverso un analisi appropriata, la convenienza o meno di avviare in Sardegna un programma di investimenti volti alla realizzazione di circuiti golfistici che possano attrarre quel flusso nord europeo del turismo del golf (5 milioni di golfisti), che da una quarantina di anni incide in modo positivo sul bilancio del turismo delle altre Regioni mediterranee limitrofe. Da decenni, infatti, i maggiori Paesi del bacino mediterraneo, Spagna, Francia, Portogallo, Marocco e Turchia, hanno investito massicciamente nel turismo del golf, ben sapendo che il Golfista è il miglior Turista. Il turista golfista non solo spende il doppio e dedica solo il 10% della spesa totale al golf lasciando il restante 90% ai servizi del territorio, ma è presente tutto l anno, trattenendosi più a lungo della media nella località di villeggiatura (7 giorni contro i 4) e consentendo agli alberghi delle località turistiche di restare aperti 12 mesi su 12, anziché 4 su 12 come accade purtroppo in gran parte delle località balneari italiane ma soprattutto in Sardegna. Sconforta il fatto che in un isola dalla natura e clima splendidi come la Sardegna si debba chiudere per otto mesi l intero parco alberghiero e strutture ricettive complementari delle località turistiche. Ne consegue anche la chiusura di tutti i servizi e attività collaterali che blocca l intera economia dei luoghi di villeggiatura, che si trasformano in luoghi fantasma. Dal momento che le località turistiche delle succitate regioni limitrofe restano animate e produttive anche fuori dalla stagione balneare, sorprende la cecità e arretratezza della classe politica dirigente sarda nel continuare a ignorare il turismo golfistico che aumenta di anno in anno e che conta attualmente 5 milioni di golfisti nel solo nord Europa e 70 milioni nel mondo. Per di più, quest anno il golf debutterà come sport olimpico alle Olimpiadi in Brasile, circostanza che favorirà l avvicinamento di molti neofiti. I dati seguenti riferiti al 2014 sul confronto degli arrivi e pernottamenti dei turisti in Sardegna rispetto a quelli delle regioni mediterranee che hanno investito nel turismo del golf parlano da soli: Italia Spagna Costa del Sol Portogallo Turchia Francia Marocco Sardegna Marbella + Malaga Algarve Antalia (Belek) Costa Azzurra Marrakech + Agadir Superficie Km2 24'100 Km2 7'276 Km 4'988 Km2 20'723 Km2 31'838 Km2 2'527 Km2 Campi da golf 7 40 40 22 60 19 arrivi turisti 2'300'000 10'194'000 3'150'000 11'800'000 11'000'000 2'704'271 pernottamenti 10'800'000 23'526'494 15'500'000 59'000'000 70'000'000 10'557'460 1 Fondatore studio professionale FLD ; amministratore SardiniaRE Sàrl ; fondatore Società Svizzera Sardegna

La tabella di cui sopra mette in evidenza come Regioni con superficie sino a cinque volte più piccola della Sardegna (Algarve) annoverano 40 campi da golf (contro gli attuali 7 della Sardegna), con arrivi e pernottamenti di turisti di gran lunga superiori a quelli della Sardegna. Nelle sole città di Marrakech e Agadir in Marocco, la cui superficie complessiva è addirittura pari a soltanto un decimo di quella della Sardegna, ci sono 19 campi da golf con un numero di arrivi e di pernottamenti di turisti uguali a quelli dell INTERA Regione sarda. La Sardegna con i suoi 7 campi da golf (di cui solo 4 da 18 buche validi) non potrà mai competere con le altre Regioni del mediterraneo, non solo per lo scarsissimo numero di campi, ma perché gli stessi si trovano a una distanza tale da non consentire a un tour operator del golf di proporre un solo circuito golfistico. Un tale circuito è composto da 4-5 campi da 18 buche distanti al massimo mezzora dall albergo in cui alloggia il turista golfista. Il profilo di quest ultimo, su cui deve puntare la Sardegna, è di anni 37, residente al nord delle alpi con reddito medio di Euro 92'000, abituato a trascorrere almeno una settimane all anno in località che offrono validi circuiti. Gli attuali 4 campi da 18 buche degni di far parte di un circuito (Is Molas, Pevero, Is Arenas e Villasimius) distano da due a tre ore l uno dall altro, azzerando, come detto, la possibilità che un tour operator li possa offrire al mercato nord europeo. In assenza di circuiti golfistici, gli attuali 7 campi sardi non possono che far fronte a serie difficoltà economiche, come sta accadendo per il campo di Is Arenas e Villasimius che rischiano di chiudere. Se la mecca del golf europeo è Marbella (26 campi a distanza massima di mezzora dal centro città), insieme all Algarve e a Belek (Turchia), ciò è dovuto proprio all altissima concentrazione di validi circuiti golfistici. L alto numero di green fee venduti in uno solo dei suddetti campi non ha ovviamente paragoni con quelli venduti nei campi in Sardegna. L impatto economico del turismo golfistico Dalla tabella seguente si evince che un circuito di 5 campi da golf da 18 buche, con una media giornaliera prudente di 54 turisti golfisti per campo (la media in Spagna nel 2011 era di 89 giocatori), può generare una vendita media giornaliera di 270 green fees, vale a dire 90 720 green fees all anno. L impatto economico medio nel territorio è di Euro 36,3 milioni, tenendo conto che la spese media giornaliera di un turista high-profile come il golfista si aggira intorno a Euro 400. Tee time ogni 10' dalle 8.00 alle 14.00 Nr campi media giocatori 1,5 giocatori giocatori giocatori spesa media spesa media 18 buche media nr giocatori giorno settimana mese anno giorno golfista anno golfista 1 54 378 1'512 18'144 400.00 7'257'600.00 5 270 1890 7'560 90'720 400.00 36'288'000.00 10 540 3780 15'120 181'440 400.00 72'576'000.00 Se la Sardegna avesse seguito sin dagli anni 60 la politica degli investimenti adottata in tema di turismo golfistico dall Algarve o dalla Costa del Sol, e avesse dunque realizzato negli ultimi 56 anni 50 campi da golf (che in rapporto alla superficie dell isola equivarrebbero a soli 8 campi dei 40 esistenti in Algarve), questi genererebbero oggi un fatturato di poco meno di 400 milioni/annui, vale a dire il 20% dell attuale quota PIL turismo. 2

Ma non è troppo tardi e la Sardegna potrebbe ispirarsi all esperienza ed insegnamento delle altre Regioni del mediterraneo, soprattutto a quella turca di Antalia (Belek) che, da zero campi, ne ha realizzato 22 (in un area di soli 36 Km2) negli ultimi 10 anni, tutti di grande prestigio e qualità. Intorno ai 22 campi sono sorti numerosi alberghi di lusso per ospitare i golfisti 12 mesi all anno. In Sardegna non vi è bisogno alcuno di realizzare ulteriori alberghi per legare l investimento dei campi da golf alla cubatura alberghiera/residenziale. La Sardegna già dispone di un parco alberghiero di 5 e 4 stelle che purtroppo resta chiuso proprio nel periodo ricercato dai golfisti del nord Europa: quello più lungo dell anno. Gli addetti ai lavori sanno bene che, nei Paesi considerati come la Mecca del golf, un circuito golfistico composto da 5 campi di prestigio può generare, negli hotel 4 e 5 stelle, sino a 750 posti letto (150 posti per campo da 18 buche). Se la Sardegna avesse seguito anche l esempio di Belek e avesse realizzato negli ultimi 10 anni 22 campi, il numero di camere occupate corrisponderebbe ora a 3'300, ovvero alla totalità della camere degli attuali 25 Alberghi 5 stelle (2'471), oltre a 829 camere degli alberghi 4 stelle. In una tale ottica, l investimento per la realizzazione di circuiti golfistici troverebbe una sua giustificazione anche qualora il singolo campo da golf chiudesse il bilancio in parità, senza generare utili, poiché resterebbe al servizio delle strutture ricettive e delle connesse attività commerciali, contribuendo a generare maggiori utili per queste ultime. La prima delle categorie ad avere un diretto beneficio dal flusso turistico del golf sarebbe quella degli albergatori, tanto che è lecito chiedersi come mai non si sia ancora attivata, attraverso la propria lobby, per la realizzazione di circuiti golfistici in Sardegna. Da un punto di vista imprenditoriale il loro beneficio dovrebbe essere così alto da indurli a cercare loro stessi soluzioni che possano rimediare al tempo perso, per esempio contribuendo al finanziamento dei circuiti golfistici con una sorta di autotassazione. Costo costruzione e redditività di un campo da golf da 18 buche da destinarsi al turismo golfistico Merita innanzi tutto osservare come i turisti appassionati del green prediligano i campi più belli e curati inseriti in circuiti, con servizi impeccabili. Il flusso più grande dei turisti golfisti va infatti verso i migliori campi, rendendoli competitivi e redditizi con la vendita del più alto numero di green fees e dei servizi legati al golf. Oggigiorno vanno anche rispettati una serie di impegni concreti per la realizzazione di campi eco-compatibili : dalla salvaguardia dell assetto idrogeologico del territorio a quella degli aspetti paesaggistici, dalla riduzione al minimo nell uso dei fertilizzanti e dei fitofarmaci alla tutela della biodiversità, dal risparmio di acqua a quello energetico. Il costo di costruzione di un campo da golf dipende da diversi fattori locali dell'area interessata alla trasformazione del terreno (solitamente agricolo) a campo di tipo strutturato per essere adattato al gioco del golf. Un campo da golf, per essere ambito dai turisti golfisti del nord Europa, abituati ai più prestigiosi campi della mecca golfistica del mediterraneo, oltre ad essere all interno di un circuito di vari campi e presentarsi tecnicamente valido, deve avere dei fairway e green attraenti e dei servizi eccellenti (club house, ristorazione, pro shop, golf accademy). La progettazione di un campo da golf da destinarsi al turismo golfistico deve pertanto tenere conto delle più valide caratteristiche, dovendo attrarre, come detto, il maggior numero di turisti per essere competitivo e redditizio. 3

Nella tabella seguente si quantifica in via approssimativa l investimento complessivo per la costruzione di un campo da 18 buche, club house, acquisto dei relativi macchinari e del terreno. Il terreno può ovviamente anche essere affittato sia presso privati che presso il demanio, ma nella fattispecie viene preso in considerazione il diretto acquisto. Investimento medio realizzazione campo da Golf da 18 buche costo medio per buca 250'000.00 18 4'500'000.00 golf car 2 posti 5'000.00 72 360'000.00 macchinari trattamento green + farway 600'000.00 dispencer palline da golf + palline driving range 40'000.00 5'500'000.00 Club house 1000m2 2'000'000.00 70 ettari ettaro 10'000.00 700'000.00 totale investimento 8'200'000.00 Se il campo è inserito in un circuito di almeno altri quattro campi di prestigio dovrebbe consentire, per la dinamica del flusso golfistico anzi descritto, la vendita giornaliera di un numero minimo di 54 green fee turistici che, sommati alla commercializzazione degli altri servizi collaterali, potrà dar luogo al seguente fatturato: Commercializzazioni green fee «turistici» e servizi complementari Tot. green fee golf cart 2 pax/giorno mese green fee mesi green fee giorno costo green fee giorno 40.00 & golf cart 12 54 90.00 4'860.00 1'080.00 178'200.00 2'138'400.00 affitto ristorante 10'000.00 120'000.00 affitto bar 5'000.00 60'000.00 ricavi pro shop 10'000.00 120'000.00 ora media ore giorno ricavi lezioni pro 60 3 5'400.00 64'800.00 364'800.00 mese anno Fatturato 2'503'200.00 I costi più importanti saranno quelli per la manutenzione del verde, seguiti da quelli del personale, ammortamenti e spese generali: ricavi 2'503'200.00 COSTI costo medio manutenzione verde 610'000.00 costo medio personale di staff 500'000.00 ammortamenti 300'000.00 spese generali 400'000.00 1'810'000.00 693'200.00 8.45% Ires 27.5% 190'630.00 Irap 3.9% 27'034.80 217'664.80 475'535.20 5.80% L utile prima delle imposte di Euro 693'200 (pari a 8.45% dell investimento) è legato per l 85% ai ricavi da green fee turistici per una media di soli 1,5 giocatori per tee time. Per i campi da golf più competitivi la media potrà essere raddoppiata (3 giocatori per tee time) con conseguente raddoppio degli utili. 4

Ipotesi di progetto mirante a lanciare il turismo del Golf in Sardegna L ipotesi più immediata per la realizzazione di un primo circuito di 5 campi che possa consentire a un tour operator leader di promuovere in tempi rapidi il golf in Sardegna (sempre che la politica riesca ad allentare l assurdo peso burocratico delle pratiche), potrebbe essere quella di realizzare altri due campi da 18 buche e un campo da 9 buche nell area di Pula, dove già esiste, presso il Golf Club Is Molas, un campo da 18 e uno da 9 buche, mentre è stato autorizzato un altro campo di 18 buche, la cui costruzione inizierà a breve. La presenza di un circuito di 5 campi da 18 buche nell area circostante a quella di Is Molas, permetterebbe l apertura annuale degli attuali alberghi 5 stelle e di qualche 4 stelle nell area di Pula, con l occupazione tra 400 e 750 posti letto e un impatto economico tra Euro 40 milioni e Euro 80 milioni. Ulteriori tre circuiti potrebbero essere realizzati e collegati agli altri campi già esistenti: - nel nord est al campo del Pevero di 18 buche e a quello suggestivo di 9 buche di Puntaldia; - nell oristanese a quello di Is Arenas - nel sud est a quello di Villasimius Un quinto circuito meriterebbe essere realizzato a servizio degli alberghi di Cagliari (per esempio nella zona di Macchiareddu). Cinque circuiti da 5 campi cadauno (25 campi in totale) richiedono un investimento intorno a Euro 200 milioni, importo poco significante rispetto all impatto economico sul territorio, 200 400 milioni/annui. Ulteriori circuiti possono ovviamente essere realizzati a beneficio delle altre località di villeggiatura in Sardegna. ----------------------- Alla luce delle riflessioni di cui sopra, sorprende come la classe politica sarda dirigente continui a chiudere gli occhi di fronte all importante flusso del turismo del golf che seguita a premiare le regioni mediterranee limitrofe che hanno investito e che continuano a investire nel golf. Come detto, ci si auspica che queste riflessioni possano servire come spunto per una disamina attenta da parte della regione sarda volta a ricercare soluzioni che consentano anche alla Sardegna di avvalersi di circuiti golfistici per attrarre una parte degli attuali 70 milioni di golfisti nel mondo. 5