Approfondimenti per una più efficace regolamentazione dei trasporti lagunari di merci pericolose, generi alimentari refrigerati e sui mezzi meccanici



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Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare

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Approfondimenti per una più efficace regolamentazione dei trasporti lagunari di merci pericolose, generi alimentari refrigerati e sui mezzi meccanici di sollevamento

INDICE INTRODUZIONE & SINTESI DELLE CONCLUSIONI 6 I TRASPORTI ACQUEI DI MERCI PERICOLOSE CON IMBARCAZIONI LAGUNARI 11 LE MERCI PERICOLOSE 12 CLASSIFICAZIONE DELLE MERCI PERICOLOSE 13 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ESISTENTE IN CAMPO STRADALE E MARITTIMO 15 Le norme internazionali...15 IL TRASPORTO LAGUNARE 16 Merci sfuse e merci in colli...16 I vettori impiegati...17 Gradualità applicativa e priorità in una proposta di regolamentazione 17 Il problema del potenziale inquinamento...19 Esempi di prodotti pericolosi trasportati in laguna...20 Dimensioni medie dei colli trasportati...21 Proposta per la franchigia nella quantità trasportata...22 PROPOSTA DI NORMATIVA PER IL TRASPORTO MERCI PERICOLOSE IN LAGUNA 25 CONCLUSIONI 27 I MEZZI DI TRASPORTO PER MERCI REFRIGERATE 28 2

IN AMBITO LAGUNAREIL TRAFFICO DI MERCI REFRIGERATE IN LAGUNA 28 IL TRAFFICO DI MERCI REFRIGERATE IN LAGUNA 29 Natura del traffico refrigerato...30 Il principale problema del trasporto refrigerato lagunare...35 I MEZZI DI TRASPORTO REFRIGERATO D ALIMENTARI. ATTUALE REGIME NORMATIVO IN LAGUNA. 38 Possibili interventi migliorativi....39 Il caso del pesce...40 CONCLUSIONI...51 PROPOSTA DI LINEE GUIDA E PROCEDURE PER IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE IN COLLI NELL AMBITO LAGUNARE. 52 Ambito d applicazione delle norme...52 Definizione...52 Classificazione delle merci pericolose...52 Responsabile delle operazioni relative a merci pericolose...53 Conduttore del trasporto in ambito lagunare...54 Ad ogni operazione di trasporto e movimentazione di merci pericolose deve essere costantemente presente almeno una persona munita di specifica istruzione, addestrata ad affrontare le evenienze del trasporto ed a sorvegliare l applicazione delle prescrizioni operative e di sicurezza. Il conduttore risponde al responsabile del trasporto. Se l intestatario della licenza di trasporto è il conduttore stesso, deve essere qualificato come responsabile del trasporto....54 Etichette e contrassegni...54 Dotazioni di sicurezza...54 3

Comunicazioni con responsabile del trasporto e con incaricati del soccorso...54 Procedure di pronto intervento...55 Corsi di informazione per conduttori e responsabili del trasporto...55 I MEZZI DI SOLLEVAMENTO E DA LAVORO 59 MONTATI SU IMBARCAZIONI LAGUNARIL IMPIEGO DEI MACCHINARI DI SOLLEVAMENTO E LAVORO 59 L IMPIEGO DEI MACCHINARI DI SOLLEVAMENTO E LAVORO 60 INQUADRAMENTO NORMATIVO DEI MACCHINARI MONTATI A BORDO DI UNITÀ LAGUNARI 62 Quanti sono i mezzi di questo genere?...64 ATTUALE REGIME DI CONTROLLO DELLE INSTALLAZIONI ED USO DEI MACCHINARI DA LAVORO A BORDO DELLE IMBARCAZIONI LAGUNARI 66 Necessità dei controlli...66 MODALITÀ DI CONTROLLO 67 NORMATIVA SPECIFICA PER I MACCHINARI DI SOLLEVAMENTO MONTATI A BORDO. 70 Un tentativo di chiarimento della situazione attuale: il Registro di Classifica e la certificazione di classe dell unità...70 Imbarcazioni da lavoro iscritte in Capitaneria di Porto (Registro della navi maggiori e minori non limitate alla laguna veneta), munite di certificato di classe. Regime attuale di sorveglianza degli apparati di sollevamento....74 4

Imbarcazioni da lavoro iscritte in Capitaneria di Porto (Registro della navi minori in navigazione marittima, limitata alla laguna veneta). Regime attuale di sorveglianza degli apparati di sollevamento...76 Controlli intrinseci e di piattaforma...77 Imbarcazioni da lavoro iscritte alla Motorizzazione Civile ed all Ispettorato di porto. Regime attuale di sorveglianza degli apparati di sollevamento...80 Collaudi delle macchine...81 Collaudi di piattaforma...82 Normativa e controlli in vigore sugli impianti di sollevamento terrestri...84 RISCHI SPECIFICI DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO MONTATI SU GALLEGGIANTI. PERCHE LE NORME DEVONO ESSERE DIVERSE? 87 Motivi delle differenze...88 Criterio RINA di dimensionamento strutturale...90 Aspetti meccanici...90 Stabilità statica e dinamica di una piattaforma galleggiante durante il sollevamento di un carico...91 Cenni sulla stabilità dei galleggianti...92 Fattori di stabilità...92 Carichi pendolari...92 Slittamento dei carichi liquidi...93 Riepilogo sulle condizioni di stabilità di piattaforma dei galleggianti...94 PROPOSTA DI REGOLAMENTAZIONE PER IL CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO ED OPERATRICI IN LAGUNA 96 Gradualità nell applicazione...97 Accettabilità delle caratteristiche nominali...98 Verifiche e collaudi in esercizio...99 5

Criteri di sufficiente stabilità di piattaforma... 102 APPENDICI Appendice A Contrassegni standardizzati per il trasporto di merci pericolose Appendice B Esempio di scheda prodotto per il trasporto Appendice C Normativa HACCP per merci alimentari refrigerate Appendice D Normativa sanitaria per trasporto di merci alimentari refrigerate Appendice E Direttiva 98/37/CE ( Direttiva macchine ) Appendice F Direttiva 95/16/CE ( Marchio CE ) Appendice G Circolare UE C271/E/509 ( Requisiti tecnici per mezzi di sollevamento ) Appendice H US Department of Labor 1926.550( Requisiti tecnici di collaudo e sorveglianza per mezzi di sollevamento ) INTRODUZIONE & SINTESI DELLE CONCLUSIONI Il quadro della normativa di trasporto acqueo in laguna è confuso e di competenze frammentate fra diversi Enti. L evoluzione tumultuosa del trasporto in laguna negli ultimi trenta quarant anni, in questa cornice di generale indeterminatezza ed assenza di controlli, ha originato soluzioni tecniche e modi d operazione orientati ad ottenere il massimo profitto con il minimo investi- 6

mento. La ricerca dei minimi costi ha sacrificato spesso la tutela antinfortunistica ed ambientale che nello stesso periodo le norme più recenti mettevano come finalità emergente nelle attività equivalenti in terraferma. Questa condizione di deregulation di fatto ha prodotto maggiori costi per la collettività, tanto meno condivisibili non solo per il divario che si è aperto fra la situazione normativa della terraferma e quella lagunare, quanto e soprattutto perché avvenuta in uno scenario socio economico relativamente opulento, in grado di sostenere autonomamente tali maggiori costi, e per di più in un contesto ambientale ed architettonico unico e delicato. Un intervento di riordino della normativa in termini più attuali e coerenti appare quindi indispensabile. Su richiesta della Provincia di Venezia, Settore Mobilità e Trasporti, si è quindi cercato di dare al legislatore un quadro informativo sufficientemente completo della situazione dei trasporti lagunari di merci pericolose, di generi alimentari refrigerati e sui mezzi di sollevamento e macchine operatrici montate a bordo, aggiornata a fine 2003. Sono emersi alcuni punti su cui è stato concentrato l interesse, e che dovrebbero essere oggetto di particolare valutazione: 7

E di fondamentale importanza raggiungere la conoscenza anagrafica delle imbarcazioni tramite un unico archivio di immatricolazione aggiornato, premessa essenziale per l efficacia di ogni controllo e valutazione d intervento. Riguardo le merci pericolose, per le quali manca ogni regola di trasporto sia per le merci alla rinfusa che in colli, è opportuno affrontare gradualmente il problema, nel caso delle merci in colli. Per le merci alla rinfusa è consigliabile ipotizzare, in tempi brevi, un intervento normativo che deve essere ben tecnicamente mirato, ma ancora più indispensabile che nel caso del trasporto minuto, a causa del pericolo potenziale anche in termini di immagine per la città. Un efficace controllo delle attività di trasporto cittadino di merci pericolose ed inquinanti non può prescindere, a maggior ragione, dalla rigorosa applicazione anche al trasporto in conto proprio. Va ovviato alla mancanza di un organizzazione anche embrionale di pronto intervento ambientale, attrezzata per interventi in ambito cittadino in caso di incidenti. Nel trasporto di generi alimentari refrigerati, le maggiori carenze si riscontrano nelle carenze igieniche delle strutture di interscambio a terra, mentre il segmento acqueo non presenta differenze normative ed applicative rispetto a quanto abituale in terraferma. I mezzi di sollevamento ed le macchine operatrici devono essere controllate in modo più efficace e sistematico, anche ricorrendo a controlli in delega da parte di officine autorizzate. E auspicabile che vengano introdotti collaudi pratici tanto del macchinario che della stabilità della piattaforma, ora assenti. 8

Introdurre un nuovo criterio di accettazione delle macchine operatrici a bordo, basato su prove pratiche e responsabilizzazione del fabbricante è un modo più efficace di controllare la varietà delle installazioni esistenti. 9

I TRASPORTI ACQUEI DI MERCI PERICOLOSE CON IMBARCAZIONI LAGUNARI 11

LE MERCI PERICOLOSE Le merci pericolose sono prodotti che per loro natura o composizione per il modo del loro trasporto per incompatibilità con altri prodotti eventualmente trasportati possono creare problemi di pericolo o in ogni modo di sicurezza per l ambiente, per il personale che transita vicino, li maneggia e li trasporta. Il trasporto, lo stoccaggio ed il maneggio di merci pericolose è oggetto d attenzione e di normativa internazionale particolare 1 sia nel trasporto in terraferma che marittimo ed aereo, e di norme nazionali o regionali per il deposito e lo stoccaggio, dati gli ovvi aspetti di salute ed incolumità pubblica. I trasporti marittimi di merci pericolose aggiungono l elemento negativo dell eventuale impatto ambientale e della prevenzione dell inquinamento a quelli della sicurezza in senso stretto: essi sono vincolati rigidamente a leggi soprannazionali, emanate dalle Nazioni Unite tramite agenzie intergovernative, e ratificate sostanzialmente da tutte le nazioni mondiali. 2 In laguna, i trasporti acquei di merci pericolose non sono al momento regolamentati sistematicamente. Sono parzialmente regolamentati i trasporti di rifiuti tossici o pericolosi, alcuni trasporti d idrocarburi alla rinfusa (in analogia con i trasporti marittimi) e le modo di stoccaggio se eseguite a terra in ambito portuale. 1 A.D.R, Autotransports dangereux routiers. Londra. 2 I.M.O. International Maritime Organisation, agenzia delle NAzioni Unite con sede a 12

CLASSIFICAZIONE DELLE MERCI PERICOLOSE In sede internazionale, la classificazione delle merci pericolose è stata stabilita in nove classi, alcune delle quali ulteriormente suddivise in sottoclassi. Questa classificazione, di tipo numerico e contraddistinta da simboli e colori univoci, è comune ai trasporti stradali, marittimi ed aerei. Le classi delle merci pericolose sono CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 Esplosivi Gas compressi, liquefatti, liquefatti refrigerati Liquidi infiammabili CLASSE 4.1 CLASSE 4.2 CLASSE 4.3 CLASSE 5.1 CLASSE 5.2 CLASSE 6.1 CLASSE 6.2 Solidi infiammabili Materie soggette ad accensione spontanea Materie che originano gas infiammabili a contatto con l acqua Materie comburenti Perossidi organici Materie tossiche Materie infettanti CLASSE 7 CLASSE 8 CLASSE 9 Materie radioattive Materie corrosive Materie pericolose diverse Non tutte le merci sono pericolose in ugual misura: il grado di pericolosità è stabilito sulla base delle caratteristiche di 13

infiammabilità tossicità instabilità corrosività ed in ultimo, ma solo nel trasporto marittimo, anche del potenziale inquinante Ogni specifico prodotto classificato come pericoloso è stato etichettato in sede UN con un numero (UN Number) che ne distingue la natura, nonostante le differenti denominazioni possibile nelle svariate lingue, le composizioni alternative, le denominazioni commerciali etc. Ad esempio, il polish per metalli ha UN 1142, classe 3.3 liquido infiammabile con punto d accensione superiore a 23 C. Il numero UN identifica quindi in modo univoco la natura delle materie attive trasportate. Il numero di Kemmler identifica invece il grado di pericolosità dello specifico prodotto, associando un punteggio a ciascun tipo di merce. In questo modo il polish per metalli deve avere un Kemmler diverso da un composto arsenicato concentrato, in quando meno pericoloso. La normativa ed i regolamenti internazionali sono sempre redatti sulla base dei tre parametri precedenti - classe, UN number e Kemmler ed in particolare dalla terna di numeri dipendono Le quantità ammesse, il tipo d imballo, il tipo di vettore utilizzabile Gli impianti di bordo, dotazioni, procedure normali e d emergenza, abilitazioni al maneggio, allo stoccaggio, al trasporto. Le compatibilità e segregazioni fra diversi prodotti Le tipologie e norma d intervento in caso d incidente 14

NORMATIVA DI RIFERIMENTO ESISTENTE IN CAMPO STRADALE E MA- RITTIMO Le norme internazionali Poiché non esiste una normativa esaustiva e sistematica per i trasporti di merci pericolose su acque lagunari, è necessario riferirsi a quanto è prassi consolidata in campo terrestre ed in campo marittimo. Sulla base dei principi generali enunciati in questi due settori, con gli opportuni adeguamenti, sarà possibile tracciare un possibile percorso normativo che in ogni caso, in queste pagine, è solamente accennato data la complessità della materia e dei possibilisviluppi applicativi. Tutte le norme ed i regolamenti esistenti in terra, in mare ed in aria, con differenti priorità, gradi di severità e di dettaglio, stabiliscono in che modo conservare, maneggiare, e trasportare le merci pericolose. Il riferimento è sempre la terna classe, UN number e Kemmler. Quello che cambia di caso d ambiente in ambiente è la severità d applicazione, massima nei trasporti aerei, più ridotta ma elevata nei trasporti marittimi, anche a causa delle quantità coinvolte, meno ancora nei trasporti stradali e ferroviari. L ADR è il regolamento internazionale di riferimento per i trasporti stradali di merci pericolose. L ADN è il regolamento di riferimento per i trasporti fluviali di merci pericolose. L IMDG Code è la norma di riferimento per i trasporti marittimi. Esiste una forma di riconoscimento mutuo delle modo di trasporto ammesse, ad es. un veicolo in norma secondo ADR è ammesso al trasporto ferroviario su vagone, od al trasporto marittimo in nave, il maggior e- ventuale onere d impianto essendo a carico del vettore. 15

IL TRASPORTO LAGUNARE Merci sfuse e merci in colli Il materiale pericoloso in laguna, escludendo i rifiuti, è sempre originato dalla terraferma, cioè proviene sistematicamente da Vettori stradali o ferroviari, soggetti quindi per loro conto a normativa specifica Depositi costieri od accessibili per via d acqua posti in terraferma Non essendo presenti industrie primarie o di trasformazione di materie prime nel comprensorio insulare, il trasporto di materiale pericoloso alla rinfusa è esclusivamente limitato ai combustibili liquidi petroliferi; una quota rilevante di esso è destinato al rifornimento delle navi in porto, in misura minore al rifornimento dei punti di vendita dei carburanti in ambito locale, dei serbatoi privati d alcune imprese e grandi utenti (ad es. al punto di rifornimento POL della Marina Militare, all analogo punto della stazione navale della Guardia di Finanza etc). I trasporti di massa avvengono con imbarcazioni dedicate (cisternette, chiatte etc). La modalità di trasporto più comune per le merci pericolose è invece l imballaggio in colli, fusti o simili contenitori, caricati a mano o con gru su imbarcazioni ordinarie. Ci limiteremo per queste ragioni ad esaminare quest ultimo aspetto, rimandando nel caso ad altra sede i problemi normativi che pongono i trasporti alla rinfusa, e che pure dovrebbero essere affrontati in modo sistematico. 3 3 Anche per i trasporti alla rinfusa mancano indicazioni tecniche ed operative di riferimento, percorsi ed orari preferenziali, requisiti minimi dei battelli etc, fatto questo di rilevante gravità a causa del grande potenziale di danno che può generarsi in caso di un singolo incidente. 16

I vettori impiegati Per il trasporto alla rinfusa, sono utilizzate bettoline autopropulse, di dimensioni comprese fra 15 metri di lunghezza e 35 metri, portate fra 5 e 800 t. La maggior parte dei trasporti è di prodotti petroliferi leggeri e pesanti (gasolio, kerosene, olio lubrificante, nafta media e pesante). Le imbarcazioni sono in genere molto vecchie (età media superiore a 30 anni) e di manutenzione opinabile. Sono poi in servizio quattro bettoline benziniere, da 15 30 tonnellate di portata, una delle quali di recente costruzione. Trasporti alla rinfusa occasionali sono anche realizzati con pontoni a traino od a spinta, caricati con autocarri. Questo avviene particolarmente con carico di materiale edile potenzialmente inquinante, come le malte di rivestimento. Il rifornimento di alcuni punti di vendita di carburanti al Lido, Malamocco e Pellestrina avviene poi con autocisterne caricate sui traghetti ACTV, in corse speciali prive di passeggeri. La prassi non è regolarissima sotto il profilo normativo, ma ammessa e tecnicamente sicura: potrebbero sorgere problemi (per es. di tipo assicurativo), anzi, se in futuro un concessionario differente dovesse occuparsi di questo servizio pubblico secondario ma essenziale. Le merci in colli sono caricate senza nessuna differenza dalle merci non pericolose, a bordo di normali topi da trasporto, ma anche topette, patanelle, barchini e pontoncini. Il rischio maggiore appare essere quindi, più che l incendio o l esplosione, la possibilità di spandimento o caduta in acqua in caso di collisione, specialmente su imbarcazioni piccole e poco stabili. I rifiuti normali e speciali sono trasportati con barche dedicate, che meriterrebbero maggiore attenzione normativa. Gradualità applicativa e priorità in una proposta di regolamentazione Non è auspicabile che siano elaborati ed applicati in laguna criteri troppo restrittivi ed immediati per i trasporti pericolosi, senza considerare che 17

I trasporti di merci pericolose esistono, ma sono una frazione non prevalente rispetto a tutti gli altri trasporti in laguna; Il tasso di incidentalità è basso rispetto ad altri aspetti del trasporto (ad es. antinfortunistici) che richiedono più immediata attenzione; Il livello d attenzione necessario ad un corretto trasporto di merci pericolose, legittimo ed auspicabile, è fuori della preparazione professionale e dalla logica operativa attuale di molti operatori minori, anche se è invece già presente presso i più qualificati. Occorre valutare le priorità effettive nella tutela pubblica che si cerca di ottenere. Un ulteriore problema di carattere normativo e fiscale viene dalla presenza di una quota rilevante di trasporti in conto proprio oppure eseguita in nero ; non essendo alcuna forma di pubblicità né voluta né cercata dagli operatori, per forza di cosa, ben difficilmente si può cercare di pretendere l applicazione di norme vincolanti che evidenziano la natura del trasporto. E il caso d alcune piccole imprese artigiane (tipografie, ad es., ma anche vetrerie, imprese edili, decoratori, alberghi etc) che si approvvigionano in terraferma al dettaglio di materie pericolose in libera vendita, come bombole di propano, fusti di solventi, inchiostri, latte di pittura alla nitrocellulosa, tinture, pigmenti, resine, detersivi, insetticidi e disinfettanti etc. Questo perché limitate quantità non permettono il trasporto economico a cura del fornitore fino a destino, oppure allo scopo di evitare evidenze fiscali dei lavori eseguiti, ed ancora per l assenza d adeguati spazi d immagazzinamento, oppure per evitare la pubblica evidenza d immagazzinamenti proibiti in centro storico, questa merce viaggia anonimamente e con grande difficoltà si può pensare di intercettarla senza una ben di- 18

versa e ben più efficace regolamentazione del trasporto in conto proprio. 4 Si consideri che adesso non è neppure obbligatorio avere un estintore in barca. Il problema del potenziale inquinamento Un aspetto tipico del trasporto lagunare è la congestione degli spazi, e la grande vulnerabilità dell ambiente all inquinamento in caso d incidente, non solo per la contaminazione dell acqua, quanto piuttosto per l aggressione chimico fisica,e quindi ai danni, che molti prodotti possono generare sui materiali lapidei. Si pensi ad estese macchie di pittura od inchiostro su muri e rive, corrosioni delle malte, ma anche agli effetti di spandimento d oli minerali, agli effetti d esplosioni ed incendi a bordo in rii ristretti e così via. L inquinamento o meglio la contaminazione ambientale non è un problema sentito in modo particolare su strada, per via delle quantità relativamente limitate trasportate, ma anche per via degli spazi aperti. Non per nulla anche su strada l inquinamento può diventare un problema in caso d incidente in spazi limitati (centri urbani, gallerie, vicinanza di scoli o falde etc), però non è oggetto di particolare attenzione al di fuori di questi casi. In campo marittimo, dove il problema è ben presente, il materiale inquinante è contrassegnato con un simbolo (pesce nero in campo bianco, con croce nera sovrapposta), e valgono alcune norme aggiuntive. In laguna fuori città, i trasporti pericolosi potrebbero generare seri danni per l ecosistema solo nel caso di merci alla rinfusa : in caso contrario, ed anche nel caso più pericoloso (d incidente durante il trasporto di composti velenosi alle vetrerie), le quantità sono comunque limitate, e gli effetti scarsi. Il problema 4 E una situazione equivalente al sistematico trasporto su strada con la propria autovettura, ad esempio di fustini di benzina, di bombole di gas liquido etc. Non a caso sono trasporti vietati. La differenza sta nella quantità, che su un auto sono limitate a 20-50 kg, su una barca possono essere alcune tonnellate. 19

vero del potenziale inquinamento appare invece in città, nel caso d incidenti che coinvolgano merci in colli contaminanti: lo spandimento di pitture (anche ad acqua), d inchiostri, di detersivi, di veleni o d aggressivi e corrosivi. E opportuno che queste merci siano opportunamente segnalate, anche se questo non avviene nel trasporto stradale. Esempi di prodotti pericolosi trasportati in laguna L elenco che segue non ha pretese di completezza, ma semplicemente di dare l idea della varietà di materiale che è classificato come pericoloso, e che è di comune trasporto in laguna. CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 Esplosivi Gas compressi, liquefatti, liquefatti refrigerati Liquidi infiammabili Non circolano se non in rare occasioni con speciali precauzioni Anidride carbonica, azoto, propano, ammoniaca, bromuro di metile, freon Acetone, solventi, vernici, inchiostri, profumi, benzine, alcoli, toluene CLASSE 4.1 Solidi infiammabili Cotone, fibre vegetali, zolfo, fosforo CLASSE 4.2 CLASSE 4.3 CLASSE 5.1 Materie soggette ad accensione spontanea Materie che originano gas infiammabili a contatto con l acqua Materie comburenti Carbone, farine di pesce, celluloide Carburi, alluminio in polvere, sodio e potassio metallici Acqua ossigenata, detersivi, nitrati, permanganati CLASSE 5.2 Perossidi organici Alcuni farmaceutici, tintorie CLASSE 6.1 CLASSE 6.2 Materie tossiche Materie infettanti Cianuri, arsenicati, topicidi, disinfestanti, insetticidi, mercurio Residui di lavorazione di carni, pesce, pelli ed ossa, rifiuti ospedalieri e laboratori d analisi CLASSE 7 Materie radioattive Impiantistica antincendio, strumentazione ospedaliera. Dovrebbe già essere movimentata con apposito permesso. 20

CLASSE 8 Materie corrosive Acidi forti organici ed inorganici, batterie, acidi nitrico, solforico, cloridrico. CLASSE 9 Materie pericolose diverse Pile nuove ed esauste, detersivi E da notare che la struttura produttiva della città (piccoli operatori artigiani, piccoli negozi ed micro esercizi pubblici), se dal un lato richiedono una quantità complessivamente considerevole di materiali definibili pericolosi, in realtà hanno esigenze individuali piuttosto piccole. Questo fa sì che sia molto arduo il controllo sistematico di questi trasporti polverizzati, spesso in conto proprio, ma anche che i rischi connessi si siano rivelati storicamente limitati. Si consideri che per disposizione dei Vigili del Fuoco, non potrebbero essere immagazzinate nel centro storico 5 materie pericolose in quantità superiore ad un modesto quantitativo, ma che apparentemente non è così: sono frequenti piccoli (<500 kg) depositi illegali di pitture (marine ed edili), carburanti, lubrificanti, bombole di gas liquido, riforniti alla chetichella con piccole quantità. Dimensioni medie dei colli trasportati Su base soltanto qualitativa, si può ritenere che, usualmente, le merci pericolose siano trasportate in colli di dimensioni medie come segue CLASSE 1 Esplosivi Diversi CLASSE 2 Gas compressi, liquefatti, liquefatti refrigerati Bombole da 15 50 kg Gruppi di bombole da 150 200 kg 5 Che fra l altro è particolarmente vulnerabile agli incendi, costituito come è in gran parte da costruzioni parzialmente in legno stagionato. 21

CLASSE 3 Liquidi infiammabili Fustini da 10-25 kg Cartoni di confezioni singole da 5-10 kg CLASSE 4.1 CLASSE 4.2 CLASSE 4.3 Solidi infiammabili Materie soggette ad accensione spontanea Materie che originano gas infiammabili a contatto con l acqua Scatole e sacchi da 5-15 kg (abiti e biancheria) Cartoni di confezioni singole da 5-10 kg Sacchi da 20 kg (raramente) Vasche e confezioni ermetiche CLASSE 5.1 Materie comburenti Bottiglie e scatole da 1-5 kg CLASSE 5.2 CLASSE 6.1 Perossidi organici Materie tossiche Bottiglie e scatole da 1-5 kg Fustini da 20 kg Fustini da 10-25 kg Cartoni di confezioni singole da 5-10 kg CLASSE 6.2 Materie infettanti Sacchi e scatole CLASSE 7 Materie radioattive Scatole CLASSE 8 Materie corrosive Fustini da 5-25 kg CLASSE 9 Materie pericolose diverse Scatole da 10-20 kg Le dimensioni e soprattutto i pesi sono in genere tenuti entro i limiti di maneggiabilità a mano. Un caso a parte sono le confezioni dei supermercati, che sono spesso pallets da 200-500 kg ottenuti da svariate confezioni più piccole della stessa natura. Ad es. un pallet d insetticida, un pallet di vernici. In genere si tratta di merce non classificabile come pericolosa in base all ADR solo in quanto sottofranchigia. Potrebbe nascere il problema del potenziale inquinante. Proposta per la franchigia nella quantità trasportata Nell ADR e nell IMDG code sono previste franchigie sulla quantità minima trasportata, suddivise secondo la classe della merce: al di sotto di queste quantità la normativa non si applica (esenzione totale), o la si applica in modo 22

attenuato (esenzione parziale). Alcune classi ad alta pericolosità possono e devono non avere alcuna franchigia, ad es. esplosivi e radioattivi. Le franchigie in campo marittimo sono in genere troppo alte rispetto al trasporto medio lagunare secondo le classi si tratta di 500 o 1000 kg. Per l ADR, alcune franchigie ragionevoli in laguna non si applicano (ad es. per trasporto di bombole di gas compresso infiammabile a bordo di camion e furgoni è richiesta l idoneità del veicolo stradale senza franchigia, ma questo sarebbe vessatorio nel trasporto in conto proprio dell artigiano sul mototopo). Le franchigie lagunari potrebbero quindi essere riviste in modo più flessibile, con un eccezione generale: che valgano le franchigie stradali se il trasporto avviene all interno del veicolo stradale stesso trasferito su pontone (cioè per i rifornimenti dei supermercati),. Si può giustificare col fatto che un pontone grande abbastanza da trasportare un camion è anche sufficientemente sicuro verso le collisioni. L obiettivo è di trovare franchigie che non costringano alla scomposizione dei carichi stradali se non in casi d effettiva necessità (ad es. a non smontare un pallet di detersivi destinato al supermercato, ma a smontare un pallet di pitture inquinanti, o trasportarlo in modo regolamentato); che siano cautelative per la sicurezza e la compatibilità ambientale; che non introducano difficoltà inutili agli operatori; che siano facilmente valutabili per controllo (due bombole, tre fustini etc); Una possibile soluzione di compromesso è di applicare norme attenuate in taluni casi (ad es. imbarcazioni di dimensioni non inferiori a X m, franchigie superiori) Una proposta di franchigie peso / quantità, al di sotto della quale non si applicano norme particolari per il trasporto, e suddivisa per classe di prodotto, è riportata nella tabella che segue 23

CLASSE 1 Esplosivi Nessuna franchigia CLASSE 2 CLASSE 3 Gas compressi, liquefatti, liquefatti refrigerati Liquidi infiammabili Due bombole da 15 50 kg ciascuna senza altre merci pericolose a bordo Quattro fustini da 10-25 kg o cartoni di confezioni singole da 5-10 kg senza altre merci pericolose a bordo CLASSE 4.1 CLASSE 4.2 CLASSE 4.3 CLASSE 5.1 CLASSE 5.2 CLASSE 6.1 Solidi infiammabili Materie soggette ad accensione spontanea Materie che originano gas infiammabili a contatto con l acqua Materie comburenti Perossidi organici Materie tossiche Scatole e sacchi da 5-15 kg (abiti e biancheria) franchigia 2000 kg senza altre merci pericolose a bordo Un sacco o cartone da 20 kg senza altre merci pericolose a bordo Nessuna franchigia Quattro bottiglie e scatole da 1-5 kg senza altre merci pericolose a bordo Quattro bottiglie e scatole da 1-5 kg Due fustini da 20 kg Un fustino da 10-25 kg Due cartoni di confezioni singole da 5-10 kg CLASSE 6.2 Materie infettanti Nessuna franchigia CLASSE 7 Materie radioattive Nessuna franchigia CLASSE 8 Materie corrosive Quattro fustini da 5-25 kg totale 50-80 kg CLASSE 9 Materie pericolose diverse Quattro scatole da 10-20 kg totale 50-80 kg 24

PROPOSTA DI NORMATIVA PER IL TRASPORTO MERCI PERICOLOSE IN LAGUNA Alla luce di quanto detto in precedenza, i principi informatori di una normativa in materia di trasporto, per merci in colli, dovrebbero comprendere fra gli obiettivi PRIMA FASE Introduzione e sensibilizzazione degli operatori al problema tramite corsi d informazione e preparazione, di tipo semi.abilitante 6 ; Elaborazione di un regolamento di trasporto snello ed essenziale, che preveda però alcuni obblighi e controlli sufficientemente efficaci anche se inizalmente ridotti; Identificazione obbligatoria delle classi di merce trasportata oltre franchigia mediante segnaletica ADR IMO a bordo; Semplici procedure di pronto intervento in caso d incidente, tipo una lista di controllo e numeri di telefono per avvisare i soccorsi. SECONDA FASE Certificato d abilitazione professionale tipo ADR per condotta e maneggio, con corsi di maggior impegno ed esame ufficiale. Imbarcazioni con requisiti tecnici minimi adeguati (costruttivi, d impianto, di dotazioni) sulla base di direttive mirate (doppio scafo? Protezioni anticollisione? Sorveglianza GPS?) Normativa specifica per trasporti molto pericolosi (radioattivi, tossici, infettanti, gas e liquidi infiammabili in sufficiente quantità) 6 Che valga cioè come punteggio di credito per un abilitazione tipo ADR. 25