Bilancio delle Società Sportive



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Bilancio delle Società Sportive Lo sport è divenuto uno dei fenomeni economici, culturali e sociali più importanti della nostra epoca. Da mero passatempo, loisir direbbero i francesi, ha assunto le vesti di: primaria fonte di intrattenimento; lente di analisi sociologica; importante settore "industriale". Questa accresciuta importanza del fenomeno sportivo ha fatto sì che per gli attori principali, i club professionistici, si sia profilato (e sia ormai compiuto) il passaggio da associazioni a società. L'associazione, struttura "debole" e democratica, adatta al momento di aggregazione dilettantesco, ha lasciato, e sempre più lascerà, il posto alla società, struttura più forte e dalla natura autoritaria. Come tutte le società, anche quelle Sportive devono redigere un bilancio che rappresenti in maniera veritiera e corretta (traduzione dall'originale inglese "true and fair view") la propria situazione aziendale. I fatti aziendali possono essere descritti, analizzati e valutati secondo una triplice ottica: patrimoniale; economica; finanziaria. Tali termini, nel linguaggio comune spesso utilizzati come sinonimi, hanno invece specifiche peculiarità. Parliamo di aspetti patrimoniali quando valutiamo l'ammontare dei diritti (di proprietà e di credito) di cui la società è titolare e li contrapponiamo alle obbligazioni passive che incombono sul medesimo soggetto. In sintesi contrapponiamo Attività e Passività, onde individuare (per differenza) il così detto Patrimonio Netto, ovvero il valore contabile della società stessa. Con riguardo agli aspetti economici, contrapponiamo i risultati della cessione dei beni o dei servizi tipici di una determinata attività (definiti Ricavi; tipici delle società sportive la vendita dei biglietti, i contributi federali, le sponsorizzazioni, i diritti televisivi, la vendita di oggetti e gadget) con i consumi di risorse necessari per produrli (definiti Costi e rappresentati nelle società sportive, tipicamente, dai compensi ai giocatori, dal costo della struttura organizzativa, dall'affitto degli impianti o, se di proprietà, dall'ammortamento dei medesimi). La differenza fra ricavi e costi rappresenta, se positiva, un utile, e, se negativa, una perdita. Per aspetti finanziari si intende il riferimento diretto, e molto concreto, alla contrapposizione fra entrate ed uscite, fra incassi e pagamenti, fra moneta che, materialmente, entra ed esce. Secondo consolidate definizioni della dottrina contabile, il bilancio d esercizio è il documento contabile che rappresenta in modo chiaro veritiero e corretto, la situazione patrimoniale della società al termine di ciascun esercizio, nonché il risultato economico dello stesso. Con il decreto n.127 del 9 aprile 1991 sono cambiate le regole per la redazione del bilancio d esercizio poiché sono state recepite in Italia le Direttive comunitarie n.78/660 e 83/349 relative ai conti annuali e consolidati. Il rendiconto delle società sportive, come quello di ogni altra società di capitali, è composto (1) dallo Stato Patrimoniale, (2) dal Conto Economico, (3) dalla Nota Integrativa

e deve essere necessariamente accompagnato (4) dalla Relazione sulla Gestione redatta dagli amministratori. Le novità introdotte dal citato decreto non sono state poche, anche si oramai completamente assimilate. Il legislatore, infatti ha previsto: l imposizione di schemi strutturati e vincolanti per lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico; l introduzione della Nota Integrativa, complemento agli altri due documenti e determinante per la qualità dell informativa di bilancio l ampliamento del contenuto della Relazione sulla Gestione in materia di rapporti di partecipazione e della prevedibile evoluzione della società. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e, come detto, deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società, nonché il risultato economico d esercizio. Il concetto di chiarezza trova la sua concreta applicazione nella rigidità analitica degli schemi obbligatori previsti dal decreto, oltre che nel dettagliato contenuto della Nota Integrativa e della Relazione sulla Gestione. La rappresentazione veritiera e corretta deriva dal trasferimento nel nostro ordinamento del concetto di "quadro fedele" (principio d ispirazione anglosassone) introdotto per la prima volta in Italia con l art.9 della Legge n 72 del 19 marzo 1983. I redattori sono tenuti ad applicare i criteri stabiliti dalla legge e ad esporre in bilancio i risultati ottenuti senza manipolazioni. Per assicurare tutto ciò è previsto anche l obbligo di fornire informazioni complementari ogni volta che le disposizioni di legge non siano sufficienti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta. Altra novità rilevante è l esplicita indicazione dei principi contabili che devono guidare i redattori del bilancio. Proprio l esigenza di fornire un quadro fedele della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell impresa costituisce lo scopo primario della redazione del bilancio, ma evidentemente il solo richiamo a questo principio non è sufficiente per raggiungere l obiettivo stesso. Non a caso l art.2423 bis del Codice Civile racchiude due concetti fondamentali quali quelli della prudenza e della continuità dell attività d impresa. Si assiste, in tal modo, ad un cambiamento significativo nella redazione del bilancio grazie alla cresciuta rigidità dello stesso ed alla minore discrezionalità degli amministratori nel porlo in essere. Nel consultare i bilanci non si può, comunque, prescindere dal considerare il settore nel quale la società oggetto dell analisi opera. E chiaro che un settore come quello delle società sportive ha delle peculiarità che non possono assolutamente essere messe in secondo piano; un esempio può essere la mancata possibilità di distribuire ai soci eventuali utili prima dell entrata in vigore della Legge n.586 del 1996. Purtroppo però, indipendentemente dall imposizione del piano e l entrata in vigore del D.L. 127 del 1991, la chiarezza e trasparenza dei bilanci delle società sportive non sempre è ai livelli richiesti dal legislatore. In molte occasioni, i bilanci risultano eccessivamente sintetici con non poche lacune informative, per non parlare delle compensazioni e delle aggregazioni che eliminano voci che per la loro tipicità necessiterebbero di un analisi ben più profonda.

Composizione del Bilancio Il bilancio, come detto, si compone di due prospetti a contenuto numerico, quantitativo: lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico, e di uno a contenuto discorsivo, esplicativo: la Nota Integrativa. Come appare intuitivo, lo Stato Patrimoniale offre le informazioni di natura patrimoniale sulla società, mentre il Conto Economico evidenzi quelle di natura economica; allo stato attuale della normativa per le società non esiste obbligo di fornire informazioni di natura finanziaria (peraltro in parte desumibili da quelle patrimoniali, cui sono direttamente collegate), vale a dire non esiste obbligo di redazione di un prospetto specificamente preposto a fornire questo tipo di informazioni. Per ovviare a questa carenza la prassi ritiene sufficiente procedere alla redazione del Rendiconto Finanziario, prospetto capace di fornire le principali informazioni sullo stato di salute, finanziario appunto, delle società. Riteniamo importante approfondire gli aspetti finanziari (sia di forma - redazione del Rendiconto Finanziario - sia di contenuto - corretta gestione finanziaria d'azienda) in un successivo intervento, e concentrarci ora sugli aspetti patrimoniali ed economici (in particolare su quelli tipici delle società sportive). Lo Stato Patrimoniale Nello Stato Patrimoniale sono esposti l aspetto quantitativo e qualitativo degli investimenti esistenti in un determinato periodo di tempo e le correlate fonti di finanziamento, ricavando così informazioni sulla struttura tecnica e finanziaria dell impresa. A titolo esemplificativo proponiamo lo schema di Stato Patrimoniale predisposto dalla FIGC. Il grado di analiticità risulta indubbiamente elevato; vengono messi in evidenza i valori del totale Attività, del totale Passività e del Patrimonio Netto, si individuano più chiaramente gli aggregati delle Immobilizzazioni e dell Attivo Circolante (per attivo circolante si intendono le attività che rappresentano liquidità o che sono idonee a trasformarsi in liquidità in un periodo inferiore ai dodici mesi; tutto il resto rientra fra le immobilizzazioni) La suddivisione delle classi è ispirata al doppio criterio della destinazione dell investimento e del grado di liquidità, cosicché il lettore, pur trovandosi di fronte aggregati di non immediata interpretazione può, tuttavia, ottenere informazioni difficili da ricavare in passato. Per quanto concerne il passivo viene abbandonato il doppio principio ispiratore. Questo comporta l impossibilità di ottenere immediate informazioni sull indebitamento. Schema di Stato Patrimoniale riclassificato. Depositi bancari e postali Altre disponibilità liquide Liquidità Immediate Crediti v/società calcistiche Crediti per pubblicità e concessioni Crediti verso Lega e Organi federali Crediti verso l Erario Altri crediti Crediti verso società del gruppo Crediti verso soci Ratei e risconti Compartecipazioni ex art.102 bis Noif Liquidità Differite ATTIVO A BREVE Diritti pluriennali prestazioni calciatori (Fondo ripartizione) Costi settore giovanile Costo Diritti Prestazioni Calciatori (Netto) Banche Debiti v/società calcistiche Debiti per compartec. ex art.102 bis Noif Debiti per sponsorizzazioni Dipendenti e tesserati Debiti tributari Debiti v/istituti prev. e sicurezza sociale Fornitori Acconti Altri debiti Debiti verso società del gruppo Altri debiti - settore specifico Ratei e risconti Fondi per rischi ed oneri PASSIVO A BREVE Fondo trattamento fine rapporto Debiti verso società del gruppo Depositi cauzionali Altri debiti

Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni Materiali Nette Costi pluriennali e altre immob. Immateriali Immobilizzazioni Immateriali e Costi Pluriennali Partecipazioni Compartecipazioni ex art.102 bis Noif Crediti società del gruppo Acconti su immobilizzazioni Altri crediti - Depositi cauzionali Immobilizzazioni Finanziarie ATTIVO FISSO NETTO CAPITALE INVESTITO Mutuo federale Fondi per rischi e oneri Debiti per compartec. Ex art.102 bis Noif PASSIVO A M/L TERMINE MEZZI DI TERZI Capitale sociale Soci c/futuro aumento di capitale sociale Soci c/fin. Postergati ed infruttiferi Prestito obbligazionario Riserve Perdita esercizi precedenti Perdita esercizio MEZZI PROPRI FONTI DI FINANZIAMENTO E necessario allora ricorrere ad una specifica rielaborazione dello Stato Patrimoniale al fine di ottenere una separata valutazione del passivo a breve da contrapporre all attivo circolante. Il Conto Economico Dalle quattro strutture di Conto Economico predisposte dalla direttiva comunitaria, il legislatore italiano ha optato per la forma espositiva scalare, in grado di evidenziare risultati parziali con alto potenziale informativo e di consentire collegamenti e correlazioni con le voci dello Stato Patrimoniale, adottando la classificazione delle poste secondo la loro natura, più idonea rispetto a quella per destinazione a recepire ulteriori suddivisioni di voci già presenti nella disciplina vigente. Il nuovo schema di Conto Economico si caratterizza per la presenza di risultati economici intermedi, di cui non è semplice determinare la significatività. Il modello viene predisposto per fornire un risultato di massima sintesi che, però, allo stesso tempo, tende a ridurre il grado di analiticità delle informazioni. Lo schema classico è il seguente: Ricavi Netti Costo del venduto Reddito operativo gestione caratteristica Proventi netti extra gestione caratteristica Reddito operativo Oneri finanziari Reddito lordo di competenza Sopravvenienze ed insussistenze attive e passive Reddito prima delle imposte Imposte Reddito Netto

Per poter soddisfare finalità specifiche è necessario ancora una volta trattare le voci con un opportuna riclassificazione al fine di disaggregare le classi di valori ottenendo, così, informazioni utili, in relazione alle particolari finalità perseguite dall analista. In questo modo si ricavano notizie non immediatamente disponibili in precedenza. A tal proposito già la riclassificazione proposta nel vecchio piano dei conti può essere considerata idonea allo scopo in quanto la suddivisione delle voci è stata fatta con riferimento alle caratteristiche dell attività aziendale. Si possono, comunque, introdurre degli adattamenti per incrementare il grado di analiticità. I conti che accolgono i componenti positivi e negativi di reddito sono stati codificati in modo da ottenere un conto economico contenente un il valore dei costi classificati per natura (ovvero per tipo di costo sostenuto) come richiesto dalla legge e, contemporaneamente, anche il valore dei costi classificati per destinazione (ovvero in base ai motivi per i quali i costi sono sostenuti), considerato l interesse di tale informazione ai fini societari. Non si deve mai dimenticare che l analista esterno fa innanzi tutto riferimento al bilancio destinato a pubblicazione. Lo schema proposto dal piano dei conti può, così, successivamente essere utile al fine di interpretare più a fondo alcune poste di bilancio; sorgono in questa maniera delle differenze anche sostanziali tra le strutture. La scelta dello schema di riclassificazione si basa su: tipologia dell attività svolta obiettivi dell analista tipologia dell analista quantità e qualità delle informazioni Per quanto concerne il caso delle società di calcio è evidente che la presenza dello schema previsto dal piano dei conti, limita la scelta dell analista sul tipo di riclassificazione cui ricorrere; considerando le quattro linee guida di cui sopra non si può che optare per la struttura di Conto Economico ai Ricavi e costo del venduto. Conto Economico riclassificato per le società calcistiche. Ricavi da gare (Oneri su incassi) (Imposte e tasse) (Percentuale squadre ospiti) Ricavi Netti da Gare Ricavi cessione temporanea giocatori Proventi pubblicitari Concessioni/Diritti radio-televisivi Sponsorizzazioni Diritti sfruttamento immagine Ricavi Gestione Sportiva Costo giocatori e tecnici Quota ripartizione diritto prestazioni giocatori Acquisti vari Costi per servizi gestione sportiva Costi per godimento beni di terzi Costo acquisizione temporanea giocatori Svalutazione crediti Altri costi gestione sportiva Ammortamenti Ammortamenti costi settore giovanile (Capitalizzazione costi settore giovanile-vivaio) Costi Gestione Sportiva REDDITO OPERATIVO GESTIONE SPORTIVA Contributi in c/esercizio Proventi diversi (Spese generali di amministrazione) (Spese di pubblicità) (Costo del personale non sportivo)

(Ammortamenti oneri pluriennali) (Altri ammortamenti) REDDITO OPERATIVO GESTIONE CARATTERISTICA Proventi da partecipazioni Proventi compartecipazioni (ex art.102 bis Noif) Oneri compartecipazioni (ex art.102 bis Noif) Altri proventi finanziari Altri proventi società del gruppo Rettifiche di valore Risultato Gestioni Accessorie REDDITO OPERATIVO AZIENDALE Plusvalenze cessioni diritti prestazioni calciatori Indennità di preparazione e promozione (Minusvalenze cessioni diritti prestazioni calciatori) REDDITO OPERATIVO AZIENDALE DI 2 LIVELLO Oneri finanziari Oneri finanziari società del gruppo REDDITO ANTE COMPONENTI STRAORDINARI E IMPOSTE (GEST. ORD.) Plusvalenze su alienazione cespiti (Minusvalenze su alienazione cespiti) Altri componenti positivi straordinari (Altri componenti negativi straordinari) REDDITO ANTE IMPOSTE Imposte REDDITO NETTO La Nota Integrativa Il documento rappresenta un altra delle novità introdotte dalla Direttiva Comunitaria, fa parte integrante del bilancio e contiene informazioni supplementari che hanno lo scopo di chiarire al meglio i valori iscritti nelle varie voci del bilancio. Non è necessario in questa sede analizzare tutte le sezioni previste dall art.2427 del codice civile, è preferibile fare riferimento esclusivamente a quelle che più da vicino interessano le società di calcio. In particolare, rilevante è l'attenzione dedicata ai Criteri di valutazione. In quest ultima vanno, infatti, indicati, tra gli altri, i principi seguiti nel trattamento della voce più tipica dello Stato Patrimoniale di un club: i "Diritti pluriennali prestazioni calciatori". In un successivo intervento saranno indicati i problemi che da sempre investono quella che è la principale voce di costo di una società di calcio e si comprenderà, così, più a fondo la rilevanza di quanto contenuto nella Nota Integrativa. Attraverso il documento l analista è, pertanto, in grado di valutare se gli amministratori seguono, o meno, le indicazioni fornite dalla Federazione per il trattamento contabile della voce in parola nonché di analizzare l ammortamento effettuato della voce relativa ai costi del vivaio valutando così eventuali contrasti con quanto consigliato in proposito dagli organi federali. La Nota Integrativa è rilevante anche in relazione alle notizie fornite a proposito delle immobilizzazioni ed al loro trattamento contabile con riferimento alla tendenza, ormai diffusa tra i club, di dotarsi di impianti e centri sportivi sempre più grandi. Si possono poi ricavare notizie relative ai risconti passivi ottenendo in tal modo un quadro più chiaro della contabilizzazione di un altro evento caratteristico della gestione di una società sportiva: la campagna abbonamenti. Nella sezione della Nota Integrativa dedicata ai conti d ordine, infine, si raccolgono informazioni riguardanti sia eventuali garanzie concesse a titolo di fideiussioni o prestate a terzi, sia opzioni concesse o acquistate in relazione ad operazioni di trasferimento temporaneo dei diritti alle prestazioni dei calciatori.

La Federazione, dal canto, suo prevede con il nuovo piano dei conti una serie di allegati al fine di integrare il contenuto del documento, previsto dall art.2427 del codice civile, anche se non tutti gli addetti ai lavori considerano positivamente queste integrazioni poiché si ritiene che, in non pochi casi, rappresentino un inutile duplicazione di quanto già contenuto dalla Nota Integrativa. E, però, indubbio che attraverso questi prospetti, la rappresentazione della realtà economica risulta più completa e consente alla Federazione di assicurare, più facilmente, il rispetto del parametro relativo al rapporto Ricavi/Indebitamento. Un aspetto di notevole interesse, legato in maniera indissolubile alle tematiche di bilancio, è l analisi del bilancio delle società. Teoricamente l analisi di bilancio di divide in analisi per flussi ed analisi per indici ed offre indicazioni sullo "stato di salute" della società in ottica comparata, sia nel tempo (la stessa società analizzata per più anni) sia nello spazio (la società comparata con altre del medesimo settore). Anche questo tema formerà oggetto di un successivo intervento. 1) Va a proposito ricordato che i margini di autonomia delle società di calcio, relativamente alla rappresentazione delle singole voci di bilancio, sono praticamente assenti, proprio perché i redattori sono tenuti a seguire anche le indicazioni del Piano dei conti voluto dalla Federcalcio. 2) In occasione dell entrata in vigore del decreto n.127 del 1991 la FIGC sostituisce il vecchio piano dei conti al fine di incrementare la trasparenza delle gestioni. Le novità più interessanti riguardano: la possibilità di leggere in bilancio il costo dei singoli contratti stipulati con i calciatori italiani e stranieri attraverso la suddivisione del conto "Diritti Pluriennali Prestazioni Calciatori" in quattro sottoconti (giocatori italiani, stranieri, settore giovanile e altre condizioni), il calcolo delle quote d ammortamento dei Diritti Pluriennali sull effettiva durata del contratto, l inserimento di voci più dettagliate per i crediti ed i debiti. Le società sono, inoltre, tenute ad accendere ulteriori sottoconti distinti per calciatore in modo tale da favorire il compito di controllo della FIGC la quale può così esercitare controlli incrociati tra i bilanci delle società per verificare la contabilizzazione dei singoli trasferimenti di calciatori. La Federcalcio, infatti, ritiene non sufficiente l adeguamento alle novità normative del codice civile (Direttiva Comunitaria), e preferisce imporre alle società l adozione di un bilancio tipo. Questo va quindi ad appesantire la sovrapposizione di funzioni legislativo-regolamentari e funzioni di controllo della stessa Federazione. 3) Un esempio può essere rappresentato dall attivo circolante che non è inteso ne come circolante in senso stretto (operativo), ne in senso lato (finanziario). La presenza di crediti a breve nelle immobilizzazioni elimina l ultima interpretazione, mentre quella di voci derivanti dalla gestione non caratteristica allontana dal concetto operativo. 4) Non a caso, infatti, tra le raccomandazioni che accompagnano il nuovo piano dei conti delle società di calcio, la più articolata è proprio quella relativa ai debiti, da sempre nota dolente dei bilanci societari del mondo del calcio. 5) La scelta viene fatta per facilitare il compito di controllo dell organo federale individuando la gestione tipica e non al fine di incrementare la confrontabilità dei documenti contabili delle società. 6) Gli allegati sono: prospetto delle immob. Materiali e dei relativi ammortamenti cumulati; prospetto rivalutazione beni materiali; prospetto delle immob. Immateriali e dei relativi ammortamenti cumulati; prospetto delle variazioni dei conti di patrimonio netto; prospetto variazione esercizio dei debiti; prospetto dell indebitamento verso banche ed altri enti finanziatori; prospetto dei debiti verso banche a breve termine;

prospetto dei debiti a medio e lungo termine v/banche ed altri finanziari suddivisi per tipo di garanzia concessa; prospetto dei rimborsi per debiti con garanzie reali; prospetto dei debiti verso fornitori e altri; prospetto dei debiti per valuta; prospetto delle variazioni intervenute nelle immobilizzazioni materiali; prospetto delle partecipazioni in imprese controllate e collegate possedute; Paolo Paoli