Il Programma italiano Guadagnare salute : dalla Piattaforma all azione

Documenti analoghi
Guadagnare salute e Territorio. Daniela Galeone

IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI. Convegno: Web 2.0 per Guadagnare Salute

Daniela Galeone. Il sistema di sorveglianza Okkio alla Salute: risultati Roma, 20 febbraio 2013

L esperienza della Survey HBSC Italia 2014

Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio

Il ruolo del Veneto nella strategia del CCM per il controllo del tabacco

Piano Regionale della Prevenzione e promozione di uno stile di vita attivo Elena Coffano

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

LE ATTIVITÀ INTEGRATE PASSI -PASSI D ARGENTO

Guadagnare Salute Rendere facili le scelte salutari

«Tema ispiratore di questa terza edizione è la Costruzione sociale della Salute : la salute è un valore dal quale non si può prescindere, anche in

La sanità in Italia: aspetti evolutivi, demografici ed epidemiologici

Guadagnare salute in Toscana Rendere facili le scelte salutari LE AZIONI REGIONALI. Emanuela Balocchini

Allegato alla deliberazione giuntale n. 265 del 28/10/2010 PROGETTO MERENDA PER TUTTI PROTOCOLLO D INTESA TRA IL SINDACO DEL COMUNE DI CODROIPO

Presidente. Past President. Senato della Repubblica Commissione Igiene e Sanità

Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione : Vision e Principi

Salute ed invecchiamento attivo nel Lazio

GUADAGNARE SALUTE CON LA PROMOZIONE DELL ESERCIZIO FISICO

La Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale

Teresa Di Fiandra. Ministero della salute Direzione generale prevenzione sanitaria. Firenze, 2 Aprile 2014

La governance regionale, i dati e le evidenze sugli stili di vita. Il progetto.

Piani di Sorveglianza Nutrizionale: risultati e prospettive. I dati del sistema di sorveglianza Okkio e HBSC M. Fridel

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

DOTT.SSA DANIELA GALEONE. Dip. Prevenzione e Comunicazione, Ministero della Salute GUADAGNARE SALUTE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA

V CONFERENZA PROFEA PROGRAMMA DI FORMAZIONE IN EPIDEMIOLOGIA APPLICATA Orvieto 22 ottobre 2014

Piano nazionale della prevenzione Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche con il Pnp

L ambiente scolastico e sua influenza su alimentazione ed attività fisica

Menu: i nuovi standard regionali


Valutare la Prevenzione: Padova 4 novembre Prevenzione. Servizio Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica. Regione del Veneto

Ministero della Salute

Dai dati alle politiche. La promozione della sana alimentazione e dell'attività fisica nel Piano per la salute del Trentino

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

L attività di vigilanza, formazione e informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

La prescrizione dell attività fisica negoziata, partecipata e strutturata: il progetto Corriregione. E. Rossi Presidente AMD Campania

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte

La promozione di uno stile di vita attivo nel Lazio

Il PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: dalla Piattaforma su alimentazione, attività fisica e tabagismo al Progetto Mi Voglio Bene

Ministero della Salute

COMUNICARE IL RISCHIO DI LESIONI DA PRESSIONE

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Francesca Russo Bibione, 13 settembre 2013

Dottor Intaschi Guido Responsabile U.F. SERT ASL 12 di Viareggio Auditorium Ospedale Versilia 27 ottobre 2009

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore

1. Il Ministro delegato per le pari opportunità,. elabora, con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate

LA CARTA DI TORONTO COME STRUMENTO A SUPPORTO DELL ATTUAZIONE DEGLI IMPEGNI ISTITUZIONALI: NELLA DIMENSIONE NAZIONALE

PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

Promozione del benessere e dei corretti stili di vita a scuola

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti

Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino

WORKSHOP MOBILITA SOSTENIBILE E SICURA IN AMBITO URBANO

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali

Il programma guadagnare salute

A.L.I.Ce. Italia Onlus

Un sistema per guadagnare salute

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

Sane abitudini da bambini: un investimento per guadagnare salute da grandi

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA

Salute ed esposizione al radon

Progetto nazionale di promozione dell attività fisica e gruppi di cammino

Protocollo d Intesa. tra

PROGETTO PREVENZIONE VALLE BREMBANA

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive

Sviluppare e prioritizzare le opzioni d intervento

Stili di vita e salute

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi

PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA

Allattamento materno. I dati disponibili e e le azioni auspicabili. Silvano Piffer Laura Battisti. Osservatorio Epidemiologico-Apss-Trento

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

A.L.I.Ce Italia Onlus

Sicurezza alimentare: quali strategie, quali obiettivi, quali risultati

R e g i o n e L a z i

03/11/2015. Lo stato dell'arte del programma di farmacovigilanza in Italia. Ugo Moretti

Le azioni centrali per il il superamento delle diseguaglianze nel campo della prevenzione

Marisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia

Strategia di formazione nell ambito dei Regolamenti REACH e CLP Luigia Scimonelli ISS-Ministero della salute. Scuola. Introduzione

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali

ALTERENERGY PROGETTO STRATEGICO «per una comunità adriatica delle energie rinnovabili»

Il ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del paziente diabetico. Gaetano Piccinocchi Società Italiana di Medicina Generale Napoli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

infosalute Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Solidarietà sociale 2015/2018 Piano provinciale della prevenzione Sintesi

Promuovere il movimento per guadagnare salute. Daniela Galeone. Programma Ministero In Forma. 8 Aprile 2015 Auditorium del Ministero della Salute

Scuole per la promozione della salute: le reti regionali italiane di School for Health in Europe (SHE)

IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

CORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA

Guadagnare salute. Il Programma. Fausta Ortu medico SISP. Dipartimento di Prevenzione. Azienda Ulss 15. Dipartimento di Prevenzione

LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO

VALORE INDICATORE A INIZIO PROGETTO (GENNAIO 2011) Valore di base prima dell inizio del progetto. Almeno 12 gruppi. Almeno il 60% dei gruppi attivati

Dai progetti alla programmazione partecipata: l esperienza della Regione Emilia-Romagna

L articolazione nella pianificazione del piano di prevenzione

Transcript:

Il Programma italiano Guadagnare salute : dalla Piattaforma all azione Daniela Galeone VI Conferenza annuale Actionsantè 2014 Berna, 11 novembre 2014

Le Malattie Croniche: un allarme mondiale 57 milioni di decessi nel 2008 Il 63% (36 milioni) dovuto a malattie croniche non trasmissibili Il 25% circa premature (sotto 60 anni) malattie cardiovascolari (48%) tumori (21%) malattie respiratorie croniche (12%) diabete (3,5%) Alto tasso di mortalità prematura Frequenza in aumento con l allungamento della vita Altamente invalidanti (effetti negativi sulla qualità della vita) Richiedono un assistenza a lungo termine Gravi e sottovalutati effetti economici negativi Coinvolgono le classi economicamente e socialmente svantaggiate

Le Malattie Croniche In Europa In Italia Malattie cardiocircolatorie 38% dei decessi Regione Europea OMS 86% dei decessi 77 % degli anni di vita in salute persi 75% dei costi sanitari Tumori: seconda causa di morte (30% dei decessi); incidenza in aumento (circa 250.000 nuovi casi ogni anno) Malattie respiratorie croniche: terza causa di morte prevalenza destinata ad aumentare (invecchiamento) Diabete: 3.000.000 di malati (5% della popolazione) + circa un milione di persone, non consapevoli

Le cause Interazione tra i «determinanti» che influenzano lo stato di salute e ne causano le differenze (o disuguaglianze) I fattori di rischio modificabili sono: pochi comuni alle diverse patologie Fonte: WHO global Report.

Obiettivi strategici Promuovere stili di vita salutari nella popolazione Modificare l ambiente di vita e lavoro Facilitare comportamenti e scelte salutari

La strategia italiana approccio innovativo alla salute, non più responsabilità solo del sistema sanitario, ma obiettivo prioritario per tutti i settori del Paese approccio multistakeholder con coinvolgimento di altri soggetti istituzionali e della società civile per facilitare scelte e comportamenti adeguati attraverso: interventi normativi e/o regolatori modifiche ambientali l'educazione, l'informazione, la comunicazione quali strumenti di empowerment

La strategia italiana Piano Sanitario Nazionale Piano Nazionale della Prevenzione Programma Alimentazione Attività fisica Alcol Fumo

Forte accelerazione della strategia italiana con il Programma Una strategia per promuovere la salute come bene collettivo con integrazione tra le azioni che competono alla collettività e quelle che sono responsabilità dei singoli Un programma d azione condiviso e coordinato per contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche in Italia (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta) Politiche intersettoriali che coinvolgano tutte le Istituzioni e i diversi settori della società (Health in All Policies) Interventi lungo tutto il corso dell esistenza (Life-course approach)

Si sviluppa attraverso alleanze, intese, accordi, progettualità integrate per favorire un doppio effetto Empowerment del cittadino per favorire responsabilità e consapevolezza Responsabilità degli stakeholder e delle istituzioni per favorire e sostenere l adozione di comportamenti corretti CREARE CONSAPEVOLEZZA Ridurre le disuguaglianze 04/06/10 CREARE CONTESTI

STRUMENTI La «Piattaforma nazionale sull alimentazione, l'attività fisica e il tabagismo» I Protocolli d'intesa I sistemi di sorveglianza Il Centro per il Controllo delle Malattie (CCM): organismo di coordinamento tra il Ministero della Salute e Regioni Composta da rappresentanti di diverse istituzioni con il coinvolgendo anche di altri attori della società civile Strumenti per lo sviluppo di strategie intersettoriali attraverso la condivisione degli obiettivi specifici tra il Ministero della Salute ei suoi partner Forniscono informazioni utili sull andamento dei fattori comportamentali di rischio e sono strumenti per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione delle azioni (Advocacy ed Empowement) Sostegno a progetti che i metodi sperimentali di intervento per agevolare la transizione dal "progetto" al "processo"

La Piattaforma Nazionale E istituita presso il Ministero della salute quale sede d incontro tra i diversi attori - istituzionali e non per: sviluppare sinergie per i cittadini e negoziare finalità e obiettivi, secondo un approccio cooperativo e orientato all'azione favorire un approccio trasversale ai fattori di rischio definire strategie intersettoriali e coordinate per la realizzazione di percorsi integrati di prevenzione e promozione della salute Composta da rappresentanti di: Amministrazioni centrali Regioni Enti Locali Istituti ed Enti di ricerca Associazioni del mondo della produzione Federazioni e Società dei MMG e dei Pediatri Enti di promozione sportiva Associazioni dei Consumatori Sindacati Altri partner monitorare e valutare le azioni intraprese e i risultati conseguiti Mantenere la salute tra le priorità del Paese secondo il principio della Salute in tutte le politiche

I Protocolli d Intesa Atti istituzionali di condivisione di obiettivi tra Ministero e i suoi partner Strumenti per lo sviluppo di strategie intersettoriali Definiscono azioni prioritarie da attuare nei vari settori

I Protocolli d Intesa 2007-2014 Ministero dell Istruzione Ministero Politiche Agricole Legacooperative (distribuzione) Federalimentare Associazioni Panificatori artigianali Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (AIIPA) Associazioni produttori pasta fresca (APPF) OBIETTIVI Alleanza con la «Scuola» Promozione dieta mediterranea e del consumo frutta e verdura fresca Campagne Informative, etichettatura, riformulazione prodotti, regolamentazione marketing Riduzione del sale nel pane artigianale ed industriale, pasta fresca, alimenti surgelati Dipartimento della Gioventù Dipartimento dello Sport Unione Italiana Sport per Tutti CONI Pediatri Medici di Medicina Generale Promozione di uno stile di vita attivo e dello sport Promozione sani stili di vita in tutte le età della vita con particolare attenzione alle famiglie

Un esempio: il Protocollo d Intesa tra «Scuola» e «Salute» Perché? Scuola e famiglia sono i luoghi dove tutti gli individui, fin dai primi anni di vita, ricevono aiuto e guida per lo sviluppo dei loro comportamenti A scuola i bambini ricevono non solo contenuti didattici ma sono anche formati come persone e cittadini Una collaborazione costruttiva tra Sanità e Istruzione, aumenta la consapevolezza dell'importanza della salute da parte di tutta la comunità scolastica (bambini, famiglie, insegnanti, etc.) La cooperazione intersettoriale permette una migliore pianificazione e un miglior monitoraggio degli interventi e delle attività di promozione della salute

Un esempio: il Protocollo d Intesa tra «Scuola» e «Salute» Obiettivo Configurare la promozione della salute come proposta pedagogica stabile per i bambini e gli adolescenti per favorire l acquisizione e la messa in pratica di competenze e conoscenze funzionali a stili di vita più sani Risultati Confronto intersistemico tra i referenti della Scuola e della Salute (Progetto interministeriale «Scuola e Salute») Protocolli d Intesa tra Uffici Scolastici Regionali e Regioni per lo sviluppo di una programmazione intersettoriale partecipata Attivazione di un modello di "Rete delle Scuole che promuovono salute» in alcune Regioni (Lombardia Piemonte - Marche)

Un esempio: strategia per la riduzione del sale Luglio 2009: Accordi volontari con le principali Associazioni nazionali di Panificatori artigianali ed industriali Riduzione dal 5 al 15% in quattro anni

Un esempio: strategia per la riduzione del sale Collaborazione con ISS - Università di Napoli e Campobasso - ex INRAN per il monitoraggio del consumo di sale nella popolazione (escrezione di sodio/potassio nelle urine/24h in adulti e bambini - progetto MINISAL- GIRCSI) "Logo" di "Guadagnare salute" sulle confezioni dei prodotti con meno sale Cooperazione delle Associazioni dei panificatori artigianali con le Regioni italiane e i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali per promuovere l adesione dei fornai e informare i cittadini Collaborazione con Società scientifiche (SINU) per la riduzione del sale nelle mense aziendali (Sodexo) Altri accordi volontari per ridurre il sale del 10% in altri prodotti: "Pasta fresca" (2010) Primi piatti pronti surgelati (2012) Minestre di verdura e zuppe surgelate (2014)

e Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) Documento programmatico, condiviso tra Stato e Regioni, che coinvolge tutte le Regioni italiane ad attuare programmi di prevenzione rivolto alla popolazione, sulla base di: priorità (sorveglianza epidemiologica) evidenze di efficacia attenzione al cittadino (sano o malato) Pianificazione regionale Obiettivi nazionali Condivisione di principi, obiettivi e strumenti Azioni coordinate a differenti livelli Azioni centrali di supporto Supporto tecnicoscientifico e metodologico Stewardship a livello centrale Plans 2007-2009; 2010-2013; new 2014-2018 Interventi

Il PNP 2010-2013 e la programmazione delle Regioni Tutte le Regioni hanno inserito «Guadagnare Salute» nei propri Piani regionali Attuazione di programmi e progetti con approccio trasversale ai quattro fattori di rischio e multistakeholder

Programmi/ Progetti PRP 2010-2013 (un terzo dell area della Prevenzione universale e un quinto del totale) Macroarea Linea di intervento generale abruzzo basilicata calabria campania EMR FVG lazio liguria lombardia marche molise piemonte puglia sardegna sicilia toscana trento umbria veneto TOTALE 1 1.1 rischio individuale 1 2 2 1 2 2 2 2 1 2 3 2 2 2 1 1 1 1 2 32 2 2.1 incidenti stradali 1 1 3 1 1 2 2 2 1 1 1 2 1 1 1 2 2 1 2 28 2.2 infortuni sul lavoro 2 2 4 2 6 3 2 5 2 2 2 3 5 2 4 5 1 3 12 67 2.3 incidenti domestici 1 1 4 3 1 2 1 1 1 1 1 4 1 1 2 1 1 1 4 32 2.4 malattie infett. prev.con vacc. 1 3 4 1 3 1 2 3 1 1 4 3 1 3 2 1 3 2 4 43 2.5 infezioni correlate all'assistenza 0 0 1 1 1 0 0 2 1 1 1 3 1 0 0 0 1 1 0 14 2.6 malattie infett. non prevenbili 1 2 4 4 3 2 1 4 1 2 2 4 2 0 2 1 1 2 8 46 2.7 agenti chimici, fisici, biologici 1 0 4 2 11 1 0 2 2 2 0 2 3 0 1 5 1 1 11 49 2.8 malattie da alimenti e acqua 2 1 5 1 3 1 0 1 2 1 1 6 1 0 2 3 0 1 6 37 2.9 fattori di rischio comportamentali 3 5 15 12 10 1 5 13 1 8 2 20 9 1 10 10 9 6 14 154 3 3.1 tumori e screening 3 0 5 4 3 1 2 6 1 3 3 3 3 3 1 10 2 3 7 63 3.2 malattie cardiovascolari 1 0 3 1 3 1 1 0 1 0 1 0 1 1 2 1 2 1 6 26 3.3 diabete 1 1 3 2 3 1 1 1 0 3 3 1 3 1 1 1 1 1 28 3.4 malattie respiratorie croniche 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 1 1 1 0 0 6 3.5 malattie osteoarticolari 0 0 2 0 1 1 1 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 3 11 3.6 patologie orali 1 0 1 3 0 0 1 0 1 0 2 1 0 1 1 0 0 0 12 3.7 disturbi psichiatrici 0 2 2 2 5 1 2 0 0 1 3 4 0 1 2 2 1 2 30 3.8 malattie neurologiche 0 2 1 0 2 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 7 3.9 cecità e ipovisione 0 0 3 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 1 0 0 1 0 8 3.10 ipoacusia e sordità 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 1 1 0 1 0 9 4 4.1 medicina della complessità 0 1 0 0 0 1 0 1 0 3 0 2 0 1 0 0 1 10 4.2 disabilità e non autosufficienza 2 1 2 1 3 1 1 2 1 2 2 2 1 0 1 2 2 1 1 28 TOTALE 21 24 70 42 62 18 22 50 18 30 31 66 39 19 35 49 32 28 84 740 154 progetti secondo l approccio di Guadagnare Salute

Vision, Principi e Priorità Il nuovo PNP 2014-2020 Afferma il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società Recepisce gli obiettivi sottoscritti a livello internazionale Mira a ridurre il carico di malattia, garantire equità e contrasto alle diseguaglianze e rafforzare l attenzione ai gruppi fragili Definisce un numero limitato di (macro) obiettivi comuni prioritari misurabili e i relativi indicatori Promuove una sistematica attenzione alla intersettorialità e alla trasversalità degli interventi Investe sul benessere dei giovani in un approccio dal forte contenuto formativo e di empowerment Considerare l individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente

PNP MO 1. Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili Fattori di rischio /determinanti Fattori di rischio modificabili (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione non corretta) Fattori di rischio intermedi (sovrappeso/obesità, ipertensione, dislipidemie, iperglicemia, lesioni precancerose e cancerose iniziali); Rischio eredo-familiare per tumore S O R V E G L I A N Z E Strategie Strategie di popolazione per facilitarepromuovere la scelta di stili di vita salutari Approccio: intersettoriale multi componente per ciclo di vita Per setting (scuola, ambienti di lavoro, comunità locali, servizi sanitari) Strategie di popolazione Strategie basate sull individuo Identificazione precoce e valutazione integrata per una presa in carico sistemica Consiglio breve nei contesti opportunistici Programmi organizzati di screening oncologico Percorsi organizzati di screening per pazienti ad alto rischio di sviluppo di cancro (rischio eredo-familiare)

un percorso condiviso con l OMS WHO Global Action plan for the prevention and control of NCDs 2013 2020

GRAZIE! d.galeone@sanita.it