Le mutazioni di un Sempervivum arachnoideum della Valtellina.



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Transcript:

Le mutazioni di un Sempervivum arachnoideum della Valtellina. di Luigi Franco e Massimo Afferni. Franco L. e Afferni M. - Le mutazioni di un Sempervivum arachnoideum L. della Valtellina - Piante Grasse, 25 (4): 134-137, 2005. La maggior parte dei succulentofili conosce l'esistenza del Genere Sempervivum ma quasi niente delle sue caratteristiche tanto che sovente non è in grado di distinguere di esso una specie dall'altra, ed a ciò contribuisce sicuramente la circostanza che le sue entità si ibridano naturalmente con estrema facilità. Su i Sempervivum poco si è scritto, se si fa eccezione di alcuni vecchi testi ed articoli in riviste specializzate, pur essendo delle succulente che crescono spontaneamente con una distribuzione discretamente estesa quasi esclusivamente europea (1) compresa l'italia, ove alcune specie si possono trovare in tutto l'arco Alpino ed in alcuni tratti dell'appennino Ligure e Tosco-Emiliano, nonchè in quello centrale (in Abruzzo) (2). La rosetta fogliare, dalla quale nascono le infiorescenze riunite in pannocchie cimose, dopo aver prodotto fiori e frutti muore (è cioè monocarpica), mentre i fiori, come è noto, sono, con varia intensità, rossi ma a causa di una mutazione, anche se in casi estremamente rari, sono state trovate piante aventi forme a fiori bianchi. In bibliografia non si hanno indicazioni al riguardo se non in alcune segnalazioni di casi isolatissimi di ritrovamenti di Sempervivum arachnoideum, Sempervivum montanum e Sempervivum tectorum aventi con certezza fiori bianchi con però pochi approfondimenti al riguardo. Delle altre specie valide di Sempervivum invece non si conoscono, ad oggi, notizie su di una loro mutazione a fiori bianchi. L'osservazione di varie e singolari fasi di vita di un Sempervivum arachnoideum trovato da uno degli autori (Luigi Franco) in Valtellina, lungo la strada per Teglio, allarga ed approfondisce le conoscenze sulla mutazione che questa entità può raramente avere che non è la sola fioritura a fiore bianco ma anche alcuni suoi comportamenti di crescita e di sviluppo, precedenti e successivi ad essa, che si sono ripetuti più volte nel tempo, che verranno descritti accompagnati da immagini inerenti le varie fasi. Innanzi tutto la fioritura a fiore bianco di questo Sempervivum arachnoideum si manifesta con fiori i cui petali sono inequivocamente bianchi, ma più piccoli di quelli classici (a fiore rosa-rosso), nel senso che sono più corti anche se più larghi di essi, ed inoltre dette fioriture si presentano su di uno scapo molto corto quindi assai più breve di quello standard - vedasi foto (a01), (a02) e (a03) -.

a01 a02

a03 Già questa, che potremo considerare come una prima fase, dunque, presenta tre aspetti della mutazione del Sempervivum trovato in Valtellina, in quanto come visto ha: - fiore bianco; - fiore di forma e dimensioni ridotte, anche se di petalo più largo; - scapo fiorale inoquivocabilmente ridotto. A questo punto, dopo la fioritura, la rosetta secca - foto (a04) - ma non muore, e quindi la pianta non si comporta da monocarpica come avrebbe dovuto, ma non solo, infatti dall'apparato radicale rimasto in vita, dopo alcuni mesi, è rinata una rosetta - foto (a05) - a cui se ne è aggiunta una seconda - foto (a06) che però, quest'ultima, dopo alcune settimane è morta mentre la prima rosetta si è ben sviluppata - foto (a07) e (a08) -.

a04 a05

a06 a07

La seconda fase della mutazione dunque si prospetta con l'anomala permanenza in vita della pianta (apparato radicale) con la rosetta fiorale che si secca ma che si riforma sulla vecchia radice tra le foglie morte di quella che l'ha preceduta. Un altro aspetto singolare di questa mutazione si è manifestata il secondo anno di osservazione del fenomeno nel quale, oltre al ripetersi di quanto precedentemente indicato, si è verificato che dalla base dell'apparato radicale rimasto in vita, oltre a rinascere una nuova rosetta si è formato un penducolo alla sommità del quale ne è cresciuta una seconda che si è sviluppata regolarmente - foto (a09) e (a010) -.

a09

a10 Detta rosetta, ovvero la prima che è nata delle due, infine, dopo essere stata trapiantata, ha prodotto molti propaguli - foto (a011) -.

a11 Zonneveld (1988), infine, indica che Sempervivum arachnoideum (come Sempervivum montanum ) è diploide nelle comuni piante a fiore rosa-rosso mentre Sempervivum tectorum, pur essendo di solito tetraploide, nella sua rarissima forma a fiore bianco, molto probabilmente è diploide. Ciò porta a far pensare che Sempervivum arachnoideum, nella sua più che inusuale entità a fiore bianco, pur essendo diploide debba avere un numero cromosomico diverso da quello che ne caratterizza la comune forma a fiore rosa-rosso. (1) Vi sono poi alcune specie caucasiche (S. altum, S.borissovae, S. caucasicum, S. ingwersenii, S. ossetiense, S. pumilum, S. transcaucasicum, S.annae, S. domini, S. dzhavachischvillii e S. ermanicum) altre asiatiche che crescono in Turchia (S. armenum, S. davisii e S. minus) ed una in Iran (S. iranicum) e l'unica africana, in Marocco (S. atlanticum). (2) I Sempervivum che crescono spontaneamente in Italia sono: S.arachnoideum (var. bryoides), S.

dolomiticum, S. grandiflorum, S. italicum (secondo alcuni S. tectorum subs. italicum), S. montanum (var. burnatii), S. tectorum (var. clausianum, var. calcareum, var. glaucum) e S. wulfenii. Bibliografia > Costanzo Mariangela e Pierfranco (1987) - Sempervivum L. & Jovibarba Opiz - Piante Grasse, 7 (2): 33-49. > Zonneveld Ben J. M. (1988)- Relazione tra Sempervivum italicum e Sempervivum tectorum - Piante Grasse, 8 (2): 49-53. > Zonneveld Ben J. M. (1988) - Sempervivum tectorum cv bianco di Daniele - Piante Grasse,8 (4):148-150. > Zonneveld Ben J. M. (1994) - Le varietà di Sempervivum montanum - Piante Grasse, 14 (1): 5-10.