POESIA La poesia è costituita da versi, ossia una fila di parole che ad un tratto vengono interrotti e che vanno a capo prima della fine della riga. VERSO: dal latino versus, che significa volto all indietro PROSA: dal latino prorsus, che significa che procede in linea retta SIGNIFICANTE: insieme di suoni (fonemi) che compongono una parola (per la parola ALBERO, il significante è A-L-B-E-R-O, suoni che presi singolarmente non hanno significato) SIGNIFICATO: è il concetto, l idea cui, per convenzione, il significante rimanda: in italiano, il concetto di A-L-B-E-R-O è appunto la pianta dell albero) SEGNO: L unione degli elementi acustici (SIGNIFICANTE) con il concetto (SIGNIFICATO) dà luogo al SEGNO. Il SEGNO LINGUISTICO, è quindi un entità a due facce, l insieme dei suoni e delle immagini che questi suoni evocano. DENOTAZIONE: significato base, letterale di una parola. CONNOTAZIONE: (dal latino cum notare notare insieme), significato evocativo della parola. POLISEMIA: (più significati) densità e molteplicità di significati di una parola SIGNIFICATO LETTERALE: livello superficiale e denotativo del significato. SIGNIFICATO PROFONDO: significati evocati a livello connotativo, allusivo, della parola e della poesia. SELEZIONE: scelta delle parole giuste, sia in senso denotativo che connotativo. COMBINAZIONE: processo di raccordo delle parole selezionate. 1
LO SCARTO DELLA NORMA: trasgressione alle regole della selezione e della combinazione senza tuttavia intaccare il processo di comunicazione, ma anzi caricando di significato l infrazione stessa. SELEZIONE CREATIVA: selezione delle parole in modo libero e creativo, rifiutando la parola esatta, scegliendone una magari più vaga ma carica di maggiori sfumature di significato. COMBINAZIONE POETICA: collegamento in modo originale e creativo delle parole, in funzione delle sue esigenze espressive. LICENZA POETICA: utilizzo di parole in modo palesemente sbagliato, anteponendo le esigenze artistiche a quelle grammaticali. NEOLOGISMI: invenzione di parole nuove, per assecondare il bisogno di comunicazione e di espressione del poeta. REQUISITI ESCLUSIVI DELLA POESIA Il testo poetico si riconosce, si qualifica e si distingue rispetto ad altri tipi di testo attraverso caratteristiche che lo rendono esclusivo, unico e insostituibile, e che possono essere riassunte in alcuni concetti fondamentali: o La forma insostituibile o La lingua elaborata o L io lirico o Il valore universale del messaggio LA FORMA INSOSTITUIBILE: o La forma di una poesia ci appare immediatamente, anche come rappresentazione grafica, strana diversa, unica. Il modo in cui un determinato messaggio viene comunicato è forse più importante del messaggio stesso, poiché LO STILE CONCORRE A CREARE IL MESSAGGIO. 2
LINGUAGGIO ELABORATO: o Anche nelle liriche apparentemente più semplici, la ricerca del linguaggio è molto elaborato: la scelta delle parole estremamente accurata, la costruzione della frase si discosta da quella della lingua ordinaria, uso ripetuto e sapiente di figure retoriche disposizione delle parole accuratamente calcolata in modo da suggerire un andamento armonioso, musicale. L IO LIRICO: o In tutti i generi poetici (poema epico, ode civile, idillio, satira) l autore esprime in modo più o meno velato la sua visione della vita. Ma esiste un genere di poesia che è quasi esclusivamente improntato alla VITA INTERIORE DEL POETA: la POESIA LIRICA. o LIRICA: deriva dall abitudine dei poeti graci ad accompagnare le poesie con la musica, al suono della lira, strumento a corde. o Nella poesia lirica, il poeta esprime i suoi sentimenti, i suoi affetti, la sua visione delle cose, inquietudini, emozioni ecc. Per dare più forza a queste espressioni di sentimenti, per dar voce alla propria anima, il poeta si chiude in se stesso, e tende a isolarsi, a estraniarsi dalla realtà, esprimendosi nella poesia in PRIMA PERSONA. o Questo è l IO LIRICO, la voce che parla in queste composizioni. VALORE UNIVERSALE DEL MESSAGGIO: o Un testo poetico si fa amare, diviene in un certo senso parte di noi stessi, quando vi ritroviamo emozioni e idee che sentiamo nostre. 3
Quando avremmo voluto scrivere noi stessi, e proprio in quel particolare modo, quelle parole per descrivere ciò che proviamo. o La poesia acquista dunque un SIGNIFICATO PIU AMPIO, che porta ad avere quindi un VALORE UNIVERSALE. SEGRETI DEL TESTO POETICO Esistono nel testo poetico delle ricchezze nascoste, che non vengono colte subito dal lettore, ma che contribuiscono a rendere importante e prezioso il testo poetico stesso. Sono: LA FORZA ESPRESSIVA DELLE COMPONENTI IL RITORNO POETICO FORZA ESPRESSIVA DELLE COMPONENTI: o MUSICALITA : è prerogativa della musica l essere immediatamente comprensibile a livello irrazionale e accessibile più della parola. Anche in poesia, attraverso l uso delle diverse tonalità delle parole che si succedono nei versi, avviene la MUSICALITA, che rende immediatamente percepibile un emozione, una sensazione, un messaggio. Dalle diverse sonorità delle lettere si ottengono figure retoriche di suono, che permettono al poeta di ottenere effetti evocativi immediati. o COLLOCAZIONE DELLE PAROLE NEL VERSO: attraverso una precisa collocazione di determinate parole all interno di un verso, il poeta riesce a dare una determinata incisività al messaggio. o LA PUNTEGGIATURA: la punteggiatura contribuisce a dare densità di significati ai versi. I segni di interpunzione virgole, punti, lineette, puntini di sospensione staccano con forza le parole le une dalle altre, spezzano le frasi con intensità e 4
IL RITMO 5 contribuiscono a sottolineare le sensazioni di isolamento, solitudine, inquietudine. o I VERSI DISEGNATI: può il poeta a volte eludere la tradizionale successione lineare delle parole e spargerle sulla pagina in modo creativo e graficamente diverso. Questi segni tipografici sono chiamati CALLIGRAMMI termine che significa bella immagine. Il più famoso calligramma è nella poesia Piove di Guillaume Apollinaire. IL RITORNO POETICO: o Ritorno poetico significa la ripresa, all interno del testo, in maniera più o meno insistente di motivi stilistici o tematici. o Significa inoltre simmetria, ridondanza, richiami e ripetizioni esplicite o velate. o Gli elementi ripetuti (o iterativi) servono a insistere su un concetto, un messaggio, un emozione, e permettono di cogliere il significato più profondo del componimento. o LA PERFETTA UGUAGLIANZA E QUELLA IMPERFETTA: per ritorno poetico, si intendono soprattutto quegli elementi formalmente uguali che si ripetono una o più volte nello stesso testo. Ma sebbene uguali, e perfettamente identici, nel contesto stesso la stessa parola può mutare la sua fisionomia espressiva. o Esistono infatti anche delle equivalenze imperfette, vale a dire termini che hanno una similarità di fondo nel significato (sinonimi) ma che presentano una specifica differenza che li distingue. Per Ritmo si intende la ripetizione ad intervalli, di suoni e pause (es.: il battito del cuore, il ticchettio dell orologio). Ogni sillaba ha una durata di tempo. Ci sono sillabe dalla pronuncia rapida, altre dall articolazione più prolungata.
Quando la durata della parola viene misurata, ordinata, costretta a rispettare una periodicità all interno di una frase, abbiamo il RITMO. Il ritmo viene dettato dalla successione di PAUSE. o PAUSA Elemento importante per creare un particolare ritmo, alternarsi delle pause, vale a dire quegli attimi di silenzio tra suoni delle parole che rallentano il fluire del discorso poetico. PAUSA FORTE (o PRIMARIA): è la pausa più incisiva quella che viene a crearsi con la fine del verso; CESURA (o PAUSA SECONDARIA): è quella pausa che si forma quando il verso viene diviso in due parti. Provoca la frattura interna che dà lentezza al ritmo del verso; ENJAMBEMENT: interruzione della simmetria tra sintassi e verso. Si cancella così la pausa forte e si dilata il verso, lo si prolunga al di là dell A CAPO. LA MISURA DEL VERSO, LA METRICA: La disciplina che permette la composizione di una poesia secondo il computo (il conteggio) delle sillabe e il ripetersi degli accenti. SINALEFE: FIGURA METRICA. Quando le vocali si trovano l una 6 alla fine di una parola e l altra all inizio della parola successiva, a volte si fondono in una sola sillaba metrica: Dol/ce e/ chia/ra è/la/not/te e/sen/za/ven/to DIALEFE: figura metrica nella quale invece due vocali, quella finale e quella iniziale costituiscono una sillaba metrica a se stante. Si verifica solitamente quando sulla vocale finale cade l accento tonico. (Vi era, parlò a lungo, sta attento) E/ tu/ che/ sé/ co/stì, /a/ni/ma/ vi/va SINERESI: figura metrica dove due vocali che si trovano all interno di una parola e che formerebbero uno IATO (Iato: due
vocali vicine che si pronunciano separatamente e formano due sillabe distinte. Es: a/e/re/o), in poesia vengono unite in una sola sillaba metrica. DIERESI: figura metrica dove due vocali che all interno di una parola al di fuori del verso, formerebbero una sola sillaba (dittongo) in poesia vengono separate e formano due sillabe metriche. ACCENTO TONICO E la tonalità più marcata che rende più accentuata e intensa la parola. Le parole italiane sono formate da: o PAROLE PIANE: accento tonico sulla penultima sillaba (sospìra, vivàce) o PAROLE TRONCHE: accento tonico sull ultima sillaba (cominciò, bontà, giovedì) o PAROLE SDRUCCIOLE: accento tonico sulla terz ultima (immèmore, incontestàbile) o quart ultima sillaba (rècitano, scìvolano) I VERSI: In poesia è molto importante contare le sillabe. o VERSI PIANI: In un componimento si deve prendere come punto di riferimento il verso terminante con una parola piana, perché è l unico che ha l esatto numero corrispondente al suo nome: 7 SETTENARIO: sette sillabe; OTTONARIO: otto sillabe; NOVENARIO: nove sillabe; DECASILLABO: dieci sillabe; ENDECASILLABO: undici sillabe; DODECASILLABO: dodici sillabe.
SETTENARIO PIANO: è un verso costituito da 7 sillabe e che termina con una parola piana (ottonario otto sillabe ecc...) o VERSI TRONCHI: sono i versi terminanti con una parola tronca, diventano invece una sillaba in meno di quella definita dal nome: settenario tronco: sei sillabe; ottonario tronco: sette sillabe ecc.) o VERSI SDRUCCIOLI: i versi terminanti con una parola sdrucciola hanno una sillaba in più di quella definita dal loro nome (settenario sdrucciolo: otto sillabe) o ACCENTO RITMICO o ICTUS: in un verso è quella sillaba su cui la nostra voce è indotta a cadere in modo più marcato, a sostarvi più a lungo e a darvi più energia. o VERSI PARISILLABI: versi composti da un numero pari di sillabe. Gli accenti ritmici hanno posizione fissa. o VERSI IMPARISILLABI: versi composti da un numero dispari di sillabe. Gli accenti ritmici sono in posizione variabile. LA RIMA E l elemento sonoro più caratteristico della poesia. Svolge funzioni importanti all interno della poesia: Segnala la fine del verso; Segnala il succedersi delle strofe; Aiuta a caratterizzare il ritmo e la musicalità della poesia; Mette in relazione parole di significato uguale o opposto. TIPOLOGIA DI RIMA: BACIATA: il verso rima con il verso successivo (AABB) ALTERNATA: il 1 verso rima col 3, il 2 col 4 (ABAB) INCROCIATA: il 1 verso rima col 4, il 2 col 3 (ABBA) 8
INCATENATA: composizione nelle terzine: 1 verso col 3 (ABA BCB CDC) RIPETUTA: quando le rime 1, 2, 3 sono ripetute (ABC ABC) INVERTITA: l ordine delle rime è capovolto (ABC CBA) INTERNA: quando la rima è all interno del verso RIMALMEZZO: la rima cade a metà del verso prima della cesura IPERMETRA: quando una parola piana (con l accento sulla penultima sillaba) rima con una parola sdrucciola (con l accento sulla terz ultima sillaba) VERSI SCIOLTI: Si hanno i versi sciolti quando i versi non sono legati alle rime, ma seguono comunque gli schemi preordinati del metro, vale a dire sono comunque vincolati al numero delle sillabe e al ricorrere degli accenti. VERSI LIBERI: Si hanno i versi liberi quando i versi non sono legati alle rime, non seguono i piani preordinati del metro o di strofa. LA STROFA: In poesia i versi vengono solitamente riuniti in gruppi che prendono il nome di STROFE. La strofa esprime un concetto compiuto, ed è caratterizzata da una struttura ritmica particolare che termina con una pausa. Tra una strofa e l altra vi è uno stacco, segnalato da una riga bianca. Le strofe sono anch esse regolamentate dal metro. Il numero dei versi dà il nome alle strofe: o DISTICO: due versi uguali con rima baciata (AA BB CC) o TERZINA: tre versi legati da una rima incatenata (ABA BCB CDC) o QUARTINA: quattro versi legati da una rima alternata (ABAB) o incrociata (ABBA) o SESTINA: insieme di sei versi composti da 4 versi alternati e due baciati 9
o OTTAVA: otto versi di cui i primi sei alternati e ultimi due baciati. 10