Da badante ad assistente familiare



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Transcript:

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO SOCIALE EUROPEO - OBIETTIVO 3 2000-2006 MISURA E1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro LINEA DI INTERVENTO 3 AZIONE 4 BANDO 2005 Sperimentazione di servizi integrati per il rafforzamento delle competenze nell area dell assistenza familiare PROGETTO Da badante ad assistente familiare

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DESTINATARI DEL PROGETTO: 20 persone di cui 18 donne OBIETTIVO DEL PROGETTO: Definizione e sperimentazione di percorsi integrati di sostegno all assistenza familiare

CONTESTO IN CUI NASCE IL PROGETTO: Provincia di Biella: forte incidenza di persone anziane e particolare sviluppo dell assistenza familiare svolta da badanti straniere Individuazione dei servizi di garanzia come aspetto-chiave da potenziare da parte degli Enti locali (sperimentazione degli assegni di cura) Attività dell Albo degli assistenti familiari Differenti realtà del volontariato operanti nel settore Esigenza di coordinare più efficacemente i diversi soggetti operanti nel campo Offerta sul territorio di assistenza familiare da parte di una pluralità di cooperative ed agenzie. Un parte ha sottoscritto un codice di autoregolamentazione.

Esigenza di collegamento tra queste realtà e gli Enti Locali, in un ottica di governo delle risorse (prospettiva della creazione di un Albo delle organizzazioni ). Spesso il personale delle organizzazioni non vi collabora in maniera esclusiva ma è lo stesso che si offre alle famiglie anche in forma privata. Inadeguatezza dell attuale offerta formativa nei confronti della fascia più debole delle assistenti familiari (persone straniere conviventi con l utente) che spesso si occupa degli utenti più compromessi Emerge da più osservatori l esigenza di un percorso integrato di rafforzamento delle competenze, con un evidente ricaduta anche sulla qualità dell assistenza rivolta fornita oltre che sulla qualità di vita degli assistenti familiari stessi

INDIVIDUAZIONE DEI DESTINATARI: Persone impiegate presso famiglie della provincia di Biella come assistenti familiari Tra i 35 ed i 50 anni di età 2 Criteri di precedenza Persone che operano in regime di convivenza Persone assunte grazie all erogazione di assegni di cura = soprattutto donne straniere = tipologia di operatori più richiesta dalle famiglie e più in difficoltà a frequentare corsi di formazione tradizionali

Individuazione dei potenziali destinatari nella fase 1 del progetto, in collaborazione tra Enti Locali, patronato ACLI con il sostegno di una Associazione di volontariato (si stimano circa 150 potenziali destinatari) Redazione e spedizione congiunta di materiale informativo Contatti telefonici, colloqui, eventuali visite domiciliari Selezione anche in base a: distribuzione sul territorio (8 Cissabo, 12 IRIS di cui 5 operanti a Biella) 6 su 20 collaboratori delle cooperative sociali partecipanti in prima battuta ci si rivolge alle persone occupate e solo secondariamente alle disoccupate da meno di 6 mesi le difficoltà nella lingua italiana non costituiscono motivo di esclusione

FASI DEL PROGETTO: FASE 1 COMUNICAZIONE- SENSIBILIZZAZIONE 1) Individuazione dei potenziali destinatari all'interno delle banche dati degli Enti Locali e del patronato ACLI, 2) Redazione e spedizione congiunta di materiale informativo, che proponga la partecipazione al percorso 3) Contatti telefonici e colloqui da parte degli operatori degli Enti Locali (personale di cui sopra + mediatore culturale) e delle ACLI con i potenziali destinatari e con le famiglie presso cui operano, con modalità molto flessibili concordate caso per caso 4) Incontri di sensibilizzazione sul territorio rivolti agli assistenti familiari ed alle famiglie sul tema: "aspetti normativi, relazionali e culturali della convivenza tra l'anziano e l'assistente familiare straniero".

FASE 2 PERCORSI DI RINFORZO DELLE COMPETENZE O- ORIENTAMENTO E BILANCIO DELLE COMPETENZE Percorso strutturato ma realizzato con modalità compatibili con le caratteristiche e le esigenze dei lavoratori e delle famiglie Azione di sostegno attivo al mantenimento e al reinserimento di persone che rischiano di rientrare nelle fasce occupazionali più deboli Si parte dalla corretta analisi dei bisogni e dall'individuazione delle caratteristiche peculiari di ogni partecipante E previsto il rientro per la il completamento di tale percorso dopo lo svolgimento dello stage a domicilio (stesura CV, verifica)

Finalità: recuperare e valorizzare il patrimonio di conoscenze e competenze di ciascuno favorire l inserimento o la stabilizzazione dell'attività professionale attraverso rimotivazione, orientamento e counselling individuali e di gruppo e sviluppo di un percorso/progetto formativo e lavorativo fornire un rinforzo delle competenze nell area tematica del lavoro di cura; fornire strumenti culturali ed operativi finalizzati sia alla continuità del lavoro sia all'offerta alle famiglie di un servizio di qualità Compresenza presso il/i gruppo/i di destinatari di personale specifico (orientatori) e personale adest/o.s.s. che permetta il collegamento costante all'esperienza lavorativa dei partecipanti. Attività di gruppo alternate ad attività individuali.

R - RINFORZO DELLE COMPETENZE circa 130 ore Per il presente intervento è stato individuato il profilo standard di riferimento dell'assistente ai servizi familiari. Tale impostazione è già punto di riferimento per le azioni orientative finalizzate a determinare le competenze già acquisite Il rinforzo è strutturato in Unità inerenti le aree individuate: socio culturale istituzionale e legislativa psicologico sociale igienico sanitaria tecnico operativa rielaborazione e sintesi. Progettazione di dettaglio in itinere per finalizzare le azioni di rinforzo ai risultati dei bilanci individuali delle competenze.

Gli argomenti ed i saperi di ogni area verranno affrontati con modalità diverse da individuare in itinere: incontri di introduzione e presentazione di argomenti di interesse comune attività di approfondimento di argomenti specifici attività di osservazione e applicazione di tecniche operative visite presso presidi socio assistenziali e strutture Compresenza presso il/i gruppo/i di destinatari di personale specifico (docenti) e personale adest/o.s.s. che permetta il collegamento costante all'esperienza lavorativa dei destinatari. Sarà possibile prevedere un breve modulo complementare di rinforzo delle competenze linguistiche

T - TUTORING A DOMICILIO - 40 ore di tutoring domiciliare Tirocinio svolto con la modalità dell affiancamento in situazione operativa presso il domicilio di lavoro di ogni partecipante in cui interviene un tutor dedicato. Integrazione e continuità tra le fasi del progetto con il coinvolgimento dei tutor nella condivisione degli obiettivi e delle modalità adottate. Il tutoring a domicilio si alterna a momenti di rientro presso la sede orientativa

N.B.: Costante presenza del mediatore culturale e anche con la possibilità di contatti individuali in itinere. Creazione di un gruppo di lavoro per la fase 2 coinvolgente tutti i soggetti compresi gli oss affiancatori La certificazione delle competenze acquisite è da considerare con modalità analoghe al percorso standard regionale di riferimento "Elementi di assistenza familiare". La frequenza a tale corso può essere propedeutica al completamento di un percorso modulare finalizzato all'acquisizione della qualifica di Operatore Socio Sanitario. L attività di tutoraggio sarà svolta dal personale oss delle cooperative sociali aderenti al progetto

ATTIVAZIONE DI SERVIZI DI SOSTITUZIONE Consente agli assistenti familiari di fruire dei servizi della fase 2, assentandosi dal luogo di lavoro per complessive 145 ore garantendo nel contempo un'adeguata assistenza alle famiglie. Per questa fase sono state previste un numero complessivo di ore di sostituzione superiore alle 145 per partecipante perché, in considerazione delle caratteristiche del territorio, sarà necessario considerare i tempi di percorrenza Si prevede inoltre 1 ora di compresenza del destinatario della fase 2 e del sostituto, presso la famiglia, per il passaggio di consegne. L'attività di sostituzione sarà svolta dal personale delle cooperative sociali aderenti al progetto.

ELEMENTI INNOVATI E PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO: Interazione di soggetti coinvolti, con differenti competenze, nel campo dell'assistenza familiare, in particolare: Coinvolgimento del patronato ACLI Coinvolgimento degli assistenti familiari che operano presso le cooperative sociali Collaborazione con le realtà del volontariato

Impiego delle risorse umane: Attività di tutoring svolta da parte di personale o.s.s. operante sul territorio Sperimentazione (per 3 destinatari) dell'impiego dello stesso operatore o.s.s., come tutor e come sostituto Per gli Enti gestori dei servizi sociali, creazione di un servizio/intervento con le seguenti caratteristiche: gestibile e fruibile offre opportunità di assistenza familiare ad anziani e di lavoro ai destinatari (prevalentemente donne). favorisce un sistema di lavoro regolare, correlato con un azione strategica per la stabilità e la durata economicamente conveniente per le finanze pubbliche

RISULTATI ATTESI: Risultati quantitativi: 20 assistenti familiari coinvolte nel percorso di orientamento e rinforzo delle competenze 20 anziani/famiglie coinvolte 20 Adest/OSS coinvolti ed impiegati nel servizio di affiancamento presso gli anziani/famiglie, di cui 3 impiegati anche nel servizio di sostituzione 17 assistenti familiari coinvolti ed impiegati nel servizio di sostituzione

Risultati qualitativi: Sperimentazione di un modello organizzativo che integri le azioni formative del territorio (servizi di sostituzione). Sperimentazione di un modello organizzativo integrato tra i soggetti che operano in provincia di Biella nel campo Sperimentazione dei servizi di sostituzione anche in quanto servizi di "garanzia" per le famiglie Rilevazione dell'efficacia e dell'efficienza sperimentato dal punto di vista: dei destinatari delle famiglie dei tutor - o.s.s. delle organizzazioni coinvolte del sistema