ACIDI E BASI DI LEWIS

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Transcript:

Acido: accettore di una coppia di elettroni ACIDI E BASI DI LEWIS Base: è una sostanza che agisce da donatore di una coppia di elettroni Questa definizione include la definizione di Brønsted-Lowry come un caso speciale dato che il protone può essere considerato un accettore di una coppia di elettroni e una base è un donatore di una coppia di elettroni: H + + :OH - H:OH Ogni acido di Brønsted, dato che fornisce protoni, è anche un acido di Lewis. La reazione fra un acido e una base genera un complesso: A + B A-B H-A (acido di Brønsted) è il complesso formato dall acido di Lewis H + con la base di Lewis A - Applicando la definizione di Lewis, tutti i leganti sono delle basi e tutti gli ioni metallici sono degli acidi. Il grado di affinità di uno ione metallico per un dato legante definisce la sua acidità di Lewis verso quel legante e la tendenza di un legante di legarsi ad uno ione metallico definisce la misura della sua basicità di Lewis. N.B.: Quando si parla di velocità di reazione un donatore di coppie di elettroni è un nucleofilo un accettore di una coppia di e è chiamato elettrofilo

Effetti elettronici e sterici nelle interazioni acido-base Per un dato atomo donatore o accettore, la basicità o acidità può essere influenzata grandemente dalla natura dei sostituenti: questa influenza può essere di origine elettronica o sterica Effetti elettronici: la elettronegatività dei sostituenti modifica la forza della base e quella dell acido in modo opposto. Forza della base: :N(CH 3 ) 3 > :NH 3 > :NF 3 Forza dell acido: B(CH 3 ) 3 < BH 3 < BF 3 Sostituenti più elettron-attrattori (elettronegativi) aumentano l acidità di Lewis e diminuiscono la basicità di Lewis Tuttavia, non sempre la elettronegatività dei sostituenti fornisce un criterio certo per stabilire la forza relativa degli acidi. Per es., per la reazione in fase gas: BX 3 + :N(CH 3 ) 3 X 3 B-N(CH 3 ) 3 L ordine osservato sperimentalmente di stabilità dei complessi fra BX 3 e N(CH 3 ) 3 è: BF 3 < BCl 3 < BBr 3 ovvero BBr 3 appare essere un acido più forte di BF 3.

Questa apparente anomalia può essere capita considerando le interazioni π esistenti nella molecola planare BX 3 e il fatto che quando tale molecola si lega alla base il gruppo BX 3 diventa piramidale e l atomo di B non interagisce più con gli elettroni π degli atomi X Semplici calcoli di energie di legame indicano che le interazioni π nei legami B-X diminuiscono nell ordine F>> Cl> Br. Perciò, BF 3 è un acido di Lewis più debole di BBr 3 perchè la molecola planare BF 3 è stabilizzata in misura maggiore rispetto a BBr 3 dal legame π esistente in B-X. Effetti sterici. Le tre basi: piridina, orto-metilpiridina e para-metilpiridina hanno sostanzialmente la stessa basicità nei confronti del protone (per la piridina: K b = 2,3x10-9 ) Tuttavia, nei confronti dell acido B(CH 3 ) 3 l ortometilpiridina è molto meno basica rispetto alle altre due basi. Ciò deriva dall ingombro sterico del metile in posizione orto che interagisce con i gruppi metilici legati al boro.

Esempi di acidi di Lewis 1) L atomo centrale di una molecola con un ottetto incompleto può completare il suo ottetto accettando una coppia di elettroni: BF 3 (acido di Lewis) + :NH 3 (base di Lewis) F 3 B:NH 3 (addotto) 2) Un atomo in una molecola o ione può espandere il suo ottetto ed accettare un altra (o più) coppia di e. Questo tipo di acidità di Lewis è comune per alogenuri degli elementi più pesanti del blocco p. Ad es. Si in SiF 4 può associare due ioni fluoruro: SiF 4 + 2 F - SiF 6 2- SO 3 + :O(CH 3 ) 2 O 3 S-O(CH 3 ) 2 3) Una molecola o ione con un ottetto completo può ridistribuire i suoi elettroni di valenza e accettare una addizionale coppia di e. Ad es., CO 2 è un acido di Lewis quando forma HCO 3 - accettando una coppia di e dall atomo di ossigeno di un anione idrossido: CO 2 + OH - HCO 3 -

Classificazione degli acidi e basi secondo Pearson Il concetto di hard e soft introdotto da Pearson (J. Chem. Ed. 1968, 45, 581-587) permette di classificare gli acidi (in questo contesto ioni metallici) e le basi secondo le caratteristiche elettroniche degli atomi donatori e accettori. Sono identificati empiricamente dall ordine opposto della forza del legame di formazione di complessi con le basi alogenuro (come misura della costante di formazione K f del complesso acido-base). Classe a: I - < Br - < Cl - < F - (hard) Classe b: F - < Cl - < Br - < I - (soft) Ioni metallici di tipo a (acidi) sono piccoli, non sono facilmente polarizzabili ed essi preferiscono leganti (basi) che sono piccoli e poco polarizzabili. Sono stati chiamati acidi e basi hard (duro) Ioni metallici di tipo b (acidi) sono grandi, facilmente polarizzabili ed essi preferiscono leganti (basi) che sono grandi e facilmente polarizzabili. Sono stati chiamati acidi e basi soft (molle)

Cationi hard formano complessi in cui le interazioni coulombiane sono dominanti Cationi soft formano complessi in cui è dominante il legame covalente. Ioni metallici di tipo a sono principalmente: - ioni dei metalli alcalini e alcalino-terrosi - ioni metallici leggeri e con elevata carica: Ti 4+, Fe 3+, Co 3+, Al 3+ Ioni metallici di tipo b sono principalmente: - ioni pesanti di metalli di transizione: Hg 2+ 2, Hg 2+, Pt 2+, Pt 4+, Ag +, Cu + - ioni di metalli in bassi stati di ossidazione, ad es. nei metallo carbonili Alcuni ioni (Fe 2+ ; Co 2+ ; Ni 2+ ; Cu 2+ ; Zn 2+ ; Pb 2+ ) formano complessi le cui stabilità non possono essere pronosticate sulla base della classificazione hard/soft: essi formano la classe border-line La costante di stabilità dei complessi di questi ioni con un dato legante segue l ordine, noto come serie di Irving-Williams: Ca 2+ < Mg 2+ < Mn 2+ < Fe 2+ <Co 2+ < Ni 2+ < Cu 2+ > Zn 2+ > Pb 2+

Hard-Soft Acid-Base Theory Ioni metallici hard (piccolo raggio ionico o carica elevata) hanno poca densità elettronica da condividere con un legante; leganti hard non cedono facilmente la loro densità elettronica. La combinazione dei due genera un complesso che è stabilizzato elettrostaticamente (es. Mg 2+ e PO 4 3- ; Na + e CH 3 CO 2 - ) Ioni metallici e leganti soft (che possiedono nuvole elettroniche facilmente polarizzabili) formano più facilmente legami covalenti (condivisione di elettroni) generando complessi stabili (es. Cu + e I -, Hg 2+ e CH 3 S - ) Combinando un metallo hard con un legante soft, il metallo non accetta facilmente la densità elettronica offerta dal legante perciò il complesso risultante è meno stabile (i partners sono incompatibili) Regola generale: l affinità di un atomo donatore in un legante per uno ione metallico hard è: F > O > N > Cl > Br > I > C, S

Classificazione hard-soft di ioni metallici e leganti importanti in chimica bioinorganica

Cambiamenti del potenziale redox di una coppia in presenza di leganti La coordinazione modifica le proprietà redox degli ioni metallici, rendendoli più o meno ossidanti/riducenti rispetto a quanto osservato in H 2 O pura (condizioni standard) Ad es. per la coppia Fe(III)/Fe(II) il valore del potenziale E = + 0.77 V si riferisce alla riduzione, in condizioni standard: [Fe(H 2 O) 6 ] 3+ + e [Fe(H 2 O) 6 ] 2+ Lo stesso potenziale, misurato in presenza di fenantrolina (phen) assume il valore di +1.14 V perché si riferisce all equilibrio: [Fe(phen) 3 ] 3+ + e [Fe(phen) 3 ] 2+

In presenza dell anione EDTA 4- (legante potenzialmente esadentato) lo stesso potenziale assume il valore 0.12 V. In questo caso la coppia redox diventa: [Fe(EDTA)] - + e [Fe(EDTA)] 2- La coordinazione della fenantrolina rende Fe 3+ uno ione più ossidante; la coordinazione dell EDTA rende Fe 3+ uno ione meno ossidante. Nel primo caso la coordinazione stabilizza maggiormente il Fe(II), mentre avviene il contrario quando è l EDTA a coordinarsi al centro metallico. Analogamente, [Fe (CN) 6 ] 3- + e [Fe (CN) 6 ] 4- E = + 0.36 V Potenziali positivi indicano che l equilibrio descritto dall equazione redox è spostato a destra Potenziali positivi più elevati correlano con un complesso più stabile nella forma ridotta

Cambiamento dei valori di pk a dei leganti coordinati La coordinazione modifica le proprietà acido-base dei leganti: la carica positiva degli ioni metallici stabilizza la base coniugata di acidi protici attraverso la coordinazione al centro metallico. Questo effetto è del tutto generale e, oltre all acqua quale legante, vale per molti altri leganti biologici (tioli, imidazolo, fenoli, alcoli, acido fosforico e acidi carbossilici). Ad es. l acido acetico (HAc) in acqua ha pk a = 4.7. In presenza dello ione Ni 2+ (0.1 M) il pk a diventa 4.0; se lo ione è Cu 2+, pk a diventa 3.0. HAc + H 2 O H 3 O + + Ac - K a = 10-4.7 La coordinazione dello ione acetato al centro metallico sposta l equilibrio a destra (HAc diventa un acido più forte) Il legante H 2 O (pka = 14.O) coordinato agli ioni Ca 2+ o Zn 2+ modifica il suo valore di pk a a 13.4 e 10.0, rispettivamente: [Zn(H 2 O) 6 ] 2+ + H 2 O H 3 O + + [Zn(H 2 O) 5 (OH)] + K a = 10-10

Cationi in soluzione acquosa come acidi di Brønsted Quando l H 2 O si coordina al centro metallico M n+ viene ceduta densità elettronica da parte dell ossigeno, lasciando gli atomi di H con una parziale carica positiva, maggiore di quella presente nelle molecole non interessate alla coordinazione. Questa polarizzazione dei legami O-H dipende dalla densità di carica del catione, definita come rapporto fra la carica dello ione e la sua area superficiale (4πr 2 ) [Al(H 2 O) 6 ] 3+ (aq) + H 2 O (l) H 3 O + (aq) + [Al(H 2 O) 5 (OH)] 2+ (aq) pk a = 5.0 [Ti(H 2 O)6] 3+ (aq) + H 2 O (l) H 3 O+ (aq) + [Ti(H 2 O) 5 (OH)] 2+ (aq) pk a = 3.9 La forza di questi due aquaioni è simile a quella dell acido acetico (pk a = 4,75) e dell acido HNO 2 (pka = 3,37) Lo ione [Fe(H 2 O) 6 ] 3+ ha un caratteristico colore porpora ma le soluzioni acquose appaiono gialle per la formazione delle specie idrossido: [Fe(H 2 O) 6 ] 3+ (aq) + H 2 O (l) H 3 O + (aq) + [Fe(H 2 O) 5 (OH)] 2+ (aq) pk a = 2.0 [Fe(OH)(H 2 O) 5 ] 2+ (aq) + H 2 O (l) H 3 O + (aq) + [Fe(OH) 2 (H 2 O) 4 ] + (aq) pk a = 3.3

Valori di pk a di alcuni leganti in assenza e in presenza di ioni metallici