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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI DIPARTIMENTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIPARTIMENTO DI FISICA VICENZA 10/08/2015 DOCENTI <CAVEGGION SILVANO> <PICHEO FRANCESCO> <PIROCCA GIUSEPPE> <SCARMATO FORTUNATO> < > < > FIRMA FISICA CLASSI PRIME E SECONDE PROGETTO DIDATTICO DELLA DISCIPLINA In relazione a quanto richiesto dal Piano dell Offerta Formativa Il docente di Scienze integrate (Fisica) concorre a far conseguire allo studente risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi. Il docente, nella prospettiva dell integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto dell attività laboratoriale per sviluppare l acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico. Pag. 1 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

Il docente valorizza l apporto di tutte le discipline relative all asse scientifico-tecnologico, al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti (come il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale). Per il biennio si definiscono i seguenti obiettivi minimi in termini di: COMPETENZE osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate ABILITÀ Effettuare misure e calcolarne gli errori. Operare con grandezze fisiche vettoriali. Analizzare situazioni di equilibrio statico, individuando le forze e i momenti applicati. Applicare la grandezza fisica pressione a esempi riguardanti solidi, liquidi e gas. Distinguere tra massa inerziale e massa gravitazionale. Descrivere situazioni di moti in sistemi inerziali. Descrivere situazioni in cui l energia meccanica si presenta come cinetica e come potenziale e diversi modi di trasferire, trasformare e immagazzinare energia. Confrontare le caratteristiche dei campi gravitazionale, elettrico e magnetico, individuando analogie e differenze. Analizzare semplici circuiti elettrici in corrente continua, con collegamenti in serie e in parallelo. CONOSCENZE Grandezze fisiche e loro dimensioni; unità di misura del sistema internazionale; notazione scientifica e cifre significative. Equilibrio in meccanica; forza; momento; pressione. Campo gravitazionale; accelerazione di gravità; forza peso. Moti del punto materiale; leggi della dinamica; Energia, lavoro, potenza; attrito. Conservazione dell energia meccanica in un sistema isolato. Temperatura; calore; calore specifico e calore latente. Carica elettrica; campo elettrico; fenomeni elettrostatici. Corrente elettrica; leggi di Ohm; effetto Joule. Campo magnetico; interazioni magnetiche. Pag. 2 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

1. CONTENUTI DISCIPLINARI MINIMI ESPOSTI PER MODULI - UNITÀ DIDATTICHE PERIODI DI ATTUAZIONE DURATA CLASSI PRIME Modulo SICUREZZA IN LABORATORIO TITOLO: FORMAZIONE STUDENTI EQUIPARATI A LAVORATORI In ottemperanza all accordo Stato-Regioni, per il quale gli studenti sono equiparati a lavoratori durante le attività didattiche di laboratorio(art2 Decreto Legislativo 81/08), si svolgeranno 2 ore di formazione specifica minima. minimi della formazione da svolgere nel biennio sono: - Illustrazione del regolamento di laboratorio, - Procedure esercitazioni - Rischio termico - Rischio elettrico Settembre- Ottobre (2 ore) Modulo 1 - TITOLO: GLI STRUMENTI DELLA FISICA Svolgere operazioni fra quantità algebriche. Sostituire valori numerici ai simboli di una espressione algebrica e semplificarla. Posizionare un punto nel piano cartesiano note le sue coordinate. Rette orizzontali, verticali, perpendicolari. Teorema di Pitagora. Il metodo sperimentale e la legge fisica. Sistema internazionale di misura. Misure dirette e indirette. Gli strumenti di misura e loro principali caratteristiche: portata e sensibilità. La notazione scientifica. Le misure e gli errori: valore medio, errore assoluto, relativo, percentuale. Laboratorio di Fisica. Norme di sicurezza in laboratorio, Gli strumenti di misura e le loro principali caratteristiche: portata e sensibilità. Misura di grandezze fisiche con relativi errori. Le rappresentazioni di un fenomeno fisico. Realizzazione e interpretazione di grafici cartesiani. Relazioni tra grandezze fisiche: proporzionalità diretta, inversa, lineare e quadratica. Laboratorio di Fisica. proporzionalità diretta: legge di Hooke. Grandezze scalari e vettoriali. Somma di vettori: la regola del parallelogramma e del poligono. Cenni di trigonometria: le funzioni seno e coseno di un angolo. Scomposizione di un vettore secondo due direzioni. Laboratorio di Fisica: Regola del parallelogramma.. Settembre Ottobre Novembre (18 ore) Modulo 2 TITOLO: LE FORZE E L EQUILIBRIO DI UN PUNTO MATERIALE Modulo 1 La forza di gravità e la forza peso. La forza d attrito radente. La forza elastica. Condizione di equilibrio del punto materiale ΣF=0. Vincoli e reazioni vincolari. Il caso del piano inclinato. Laboratorio di Fisica: Attrito radente. Piano inclinato. Dicembre Gennaio (14 ore) Pag. 3 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

Modulo 3 TITOLO: LE FORZE E L EQUILIBRIO DI UN CORPO RIGIDO Moduli 1,2 Il momento di una forza e l equilibrio rispetto alla rotazione. Il baricentro di un corpo. Macchine semplici: leve e carrucole. Condizioni di equilibrio di un corpo rigido. Laboratorio di Fisica: Equilibrio di un asta rigida Febbraio Marzo (6 ore ) Modulo 4 TITOLO: IDROSTATICA Modulo 1,2,3 Concetto di pressione e relative unità di misura. La legge di Stevino e il principio di Pascal. La pressione atmosferica. Vasi comunicanti e torchio idraulico. Il principio di Archimede e il galleggiamento. Laboratorio di Fisica: Legge di Stevino. Aprile- Maggio (9 ore) Modulo 5 TITOLO: CORPI IN MOVIMENTO. LA CINEMATICA RETTILINEA. ( Questo modulo è intercambiabile con il modulo Termologia descritto nel secondo anno) modulo 1 Concetto di moto e grandezze caratteristiche. Traiettoria, sistemi di riferimento. L equazione oraria e il diagramma orario. Velocità media e istantanea. Moto rettilineo uniforme e moto uniformemente accelerato. Laboratorio di Fisica: Studio del moto rettilineo uniforme e del moto uniformemente accelerato. 2. METODOLOGIE Lezione frontale, lettura e comprensione del testo. Coinvolgimento degli alunni in esercitazioni guidate e di recupero. Correzione di esercizi proposti. Svolgimento in classe e a casa di esercizi graduati in difficoltà. Ausili multimediali. Attività di Laboratorio (esperienze di cattedra e individuali o di gruppo). 3. MATERIALI DIDATTICI Libro di testo. Consigliato Appunti dalle lezioni. Strumentazione di Laboratorio Sussidi audiovisivi Computer e LIM Maggio- Giugno (11 ore) 4. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA Interrogazioni orali. Minimo una al quadrimestre Verifiche sommative oralscritte al termine di un modulo o di una o più unità didattiche (minimo 2 nel primo quadrimestre e 2 nel secondo quadrimestre). Prove pratiche di laboratorio (minimo 1 nel primo quadrimestre e 1 nel secondo quadrimestre). Nota: Le valutazioni potranno essere di tipo oral-scritto, orali e pratiche di laboratorio. In tutti I casi si manterranno, nell individuazione del livello di apprendimento raggiunto, i criteri della GRIGLIA DI VALUTAZIONE sotto riportata. Pag. 4 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

Sono possibili anche altri tipi di verifiche come verifiche formative, questionari, test con domande a risposta multipla e-o aperta e qualsiasi altra verifica o prova che permetta una valutazione completa, adeguata e oggettiva del livello di apprendimento dello studente. TIPO DI VERIFICA PRIMO PERIODO numero minimo SECONDO PERIODO numero minimo Verifiche oral-scritte di 1 ora 2 2 Verifiche orali personali per ogni studente 1 1 Relazioni o verifiche di laboratorio 1 1 5. GRIGLIE e MODALITA DI VALUTAZIONE La griglia di valutazione adottata dal dipartimento è la griglia approvata dal Collegio dei Docenti in data 8 ottobre 2014. Tale griglia è applicata a tutte le tipologie di verifica previste. La valutazione del primo quadrimestre ha il valore di valutazione intermedia e non definitiva; l'alunno potrà essere valutato anche a fine anno sui contenuti del primo quadrimestre, qualora siano considerati prerequisiti fondamentali. La valutazioni all esame di recupero del debito sia del primo periodo che di fine anno, potrà essere effettuata sull intero programma svolto e non sui soli moduli insufficienti, in base a motivate decisioni dei singoli Docenti. La valutazione finale verrà effettuata tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per L'INTERO ANNO SCOLASTICO. Pag. 5 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

1. CONTENUTI DISCIPLINARI MINIMI ESPOSTI PER MODULI - UNITÀ DIDATTICHE PERIODI DI ATTUAZIONE - DURATA CLASSI SECONDE Modulo 0 RIPASSO O COMPLETAMENTO CINEMATICA Moto parabolico e moto circolare Settembre (5 ore) Modulo 1 TITOLO : DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE Modelli matematici. Algebra vettoriale. Equazioni algebriche. Cinematica. Le forze Il primo ed il secondo principio della dinamica. Applicazioni a casi semplici: il piano inclinato, il moto circolare uniforme. Il terzo principio della dinamica. Laboratorio di Fisica: Esperienze con la rotaia a cuscino d aria: primo e secondo principio della dinamica. Ottobre Novembre (10 ore) Modulo 2 TITOLO: IL LAVORO E L ENERGIA MECCANICA Algebra vettoriale. Equazioni algebriche. Cinematica e Dinamica. Le forze Definizione di lavoro, potenza e rendimento. Il lavoro come misura della variazione di energia. Energia cinetica, energia potenziale gravitazionale, energia potenziale elastica. Il teorema dell energia cinetica. L energia meccanica e la sua conservazione. Bilanci energetici anche in presenza di forze non conservative. Laboratorio di Fisica: Conservazione energia meccanica con rotaia. Dicembre Gennaio (12 ore) Modulo 3 TITOLO: TERMOLOGIA E TERMODINAMICA Moduli 2 Scale termometriche e termometri. La dilatazione termica. Legge fondamentale della termologia ed equilibrio termicolaboratorio di Fisica: calore specifico mediante calorimetro delle mescolanze; dilatazione termica Gennaio- Febbraio (13 ore) Modulo 4 TITOLO: L ENERGIA ELETTRICA E IL SUO IMPIEGO Modulo 1, Modulo 2 e Modulo4 Cenni di elettrostatica. Legge di Coulomb e definizione di campo elettrico. Definizione di differenza di potenziale e di intensità di corrente. Voltmetri ed amperometri. Le leggi di Ohm. Collegamento di resistenze in serie e parallelo. Risoluzione di semplici circuiti elettrici. Effetto termico della corrente Laboratorio di Fisica: Superfici equipotenziali.. Prima e seconda legge di Ohm. Marzo- Aprile (12 ore) Pag. 6 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

Modulo 5 TITOLO: IL MAGNETISMO Algebra vettoriale. Equazioni algebriche. Cinematica. Le forze Modulo 2 Il campo magnetico ed il vettore induzione magnetica. Effetto magnetico della corrente. Forza di Lorentz. Azioni tra fili rettilinei paralleli. Definizione di Ampere. Campi prodotti da: filo rettilineo, spira circolare, solenoide. Laboratorio di Fisica: bussola delle tangenti. Forza elettromagnetica (nei limiti del tempo a disposizione). 2. METODOLOGIE Lezione frontale, lettura e comprensione del testo. Coinvolgimento degli alunni in esercitazioni guidate e di recupero. Correzione di esercizi proposti. Svolgimento in classe e a casa di esercizi graduati in difficoltà. Ausili multimediali. Attività di Laboratorio (esperienze di cattedra e individuali o di gruppo). 3. MATERIALI DIDATTICI Libro di testo. Consigliato Appunti dalle lezioni. Strumentazione di Laboratorio Sussidi audiovisivi Computer e LIM Maggio- Giugno (8 ore) 4. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA Interrogazioni orali. Minimo una al quadrimestre Verifiche sommative oralscritte al termine di un modulo o di una o più unità didattiche (minimo 2 nel primo quadrimestre e 2 nel secondo quadrimestre). Prove pratiche di laboratorio (minimo 1 nel primo quadrimestre e 1 nel secondo quadrimestre). Nota: Le valutazioni potranno essere di tipo oral-scritto, orali e pratiche di laboratorio. In tutti I casi si manterranno, nell individuazione del livello di apprendimento raggiunto, i criteri della GRIGLIA DI VALUTAZIONE sotto riportata. Sono possibili anche altri tipi di verifiche come verifiche formative, questionari, test con domande a risposta multipla e-o aperta e qualsiasi altra verifica o prova che permetta una valutazione completa, adeguata e oggettiva del livello di apprendimento dello studente. TIPO DI VERIFICA PRIMO PERIODO numero minimo SECONDO PERIODO numero minimo Verifiche oral-scritte di 1 ora 2 2 Verifiche orali personali per ogni studente 1 1 Relazioni o verifiche di laboratorio 1 1 5. GRIGLIE e MODALITA DI VALUTAZIONE La griglia di valutazione adottata dal dipartimento è la griglia approvata dal Collegio dei Docenti in data 8 ottobre 2014. Tale griglia è applicata a tutte le tipologie di verifica previste. La valutazione del primo quadrimestre ha il valore di valutazione intermedia e non definitiva; l'alunno potrà essere valutato anche a fine anno sui contenuti del primo quadrimestre, qualora siano considerati prerequisiti fondamentali. Pag. 7 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00

La valutazioni all esame di recupero del debito sia del primo periodo che di fine anno, potrà essere effettuata sull intero programma svolto e non sui soli moduli insufficienti, in base a motivate decisioni dei singoli Docenti. La valutazione finale verrà effettuata tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per L'INTERO ANNO SCOLASTICO. Pag. 8 di 8 - SISTEMA QUALITA - P09-06-PRG-01.00