CATALOGO 2014 FUOCO EDIZIONI E D I Z I O N F U O C O I R O



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CATALOGO 2014 FUOCO EDIZIONI F U O C O E D I Z I O N I R O M A

POLITICA INTERNAZIONALE STORIA NARRATIVA - AVVENTURA SOMMARIO

4 Alla conquista dell Antartide Dominio geostrategico e controllo delle risorse idriche ed energetiche del Polo Sud L autore ci introduce con competenza e con ricchezza di dati in un ambito di studi purtroppo ancora poco trattato in Italia. ANDREA PERRONE Prefazione: TIBERIO GRAZIANI n. 120 9-788890-465895 euro 13,00 La crescente domanda di idrocarburi per soddisfare il mondo industrializzato potrebbe aprire nei prossimi anni l Antartico alle multinazionali del petrolio e non solo. Complice il surriscaldamento globale e la riduzione lenta e inesorabile della banchisa. Il Polo Sud è ricco di minerali, materie prime e risorse ittiche insieme all 80% circa dell acqua di tutto il globo terrestre. A partire dal XIX secolo, da quando cioè ha avuto luogo la scoperta dell Antartico, è iniziata la contesa per il controllo di questo continente e delle isole limitrofe. Dal XX secolo si sono intensificate le spedizioni e le missioni scientifiche per costruire basi e ottenere il controllo geostrategico dell area. Negli anni Trenta in particolare e durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi hanno cercato di insediarsi nel Continente, tentando anche di espandersi alle isole adiacenti con l aiuto dell Argentina per ottenere petrolio e carbone utili a sostenere l immane sforzo bellico. Dal 1945, con l inizio della Guerra Fredda, anche gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare e hanno intrapreso spedizioni militari che vengono ancora oggi effettuate. Il Trattato Antartico, firmato nel 1959 da 47 Paesi, limita le esercitazioni militari al di sopra del 60 Parallelo, ma personale scientifico-militare è dislocato permanentemente in tutto l Antartide e nelle isole dell Oceano Atlantico meridionale. Oggi la necessità di reperire sempre nuove materie prime potrebbe spingere gli Stati a rivedere il Trattato del 1959 ed aprire il Polo Sud all ingordigia delle multinazionali. Andrea Perrone lavora dal 2006 presso la redazione del quotidiano Rinascita come giornalista professionista, occupandosi in particolare di politica estera focalizzando i suoi interessi sull Europa e la Federazione Russa.

Arktika - La sfida dell Artico Il Polo Nord tra geopolitica e risorse energetiche 5 L Artico diverrà una delle principali poste in gioco del prossimo ventennio. L Oceano Artico è sempre più conteso. Da alcuni anni assistiamo ad una progressiva militarizzazione della regione per il controllo delle immense risorse energetiche e minerali che si nascondono sotto i ghiacci. Ma non è tutto. Dal 1979 ad oggi, grazie ai satelliti, è stato rilevato il progressivo e inesorabile scioglimento dei ghiacci eterni, e la conseguente apertura di nuove rotte commerciali. Le ricchezze del sottosuolo e le nuove vie marittime hanno solleticato l appetito delle nazioni prospicienti che stanno aumentando le loro rivendicazioni territoriali sull Artico. Il 2 agosto 2007 una spedizione russa (Arktika), col placet del Cremlino, ha tentato di dimostrare che la Dorsale Lomonosov, che si immerge nell Artico, costituisce un prolungamento della piattaforma eurasiatica. Per questo Mosca ha presentato una formale richiesta alle Nazioni Unite in cui ha chiesto il riconoscimento di un area pari a 460.000 miglia marine. Però anche la Nato e i suoi Paesi membri si stanno muovendo. Canada e Danimarca stanno mettendo in atto una vera e propria militarizzazione della regione, con il benestare degli Stati Uniti e dell Alleanza Atlantica, per contenere e frenare l avanzata russa nel Polo Nord. ANDREA PERRONE Prefazione: TIBERIO GRAZIANI n. 96 9-788890-465819 euro 12,00 Andrea Perrone lavora dal 2006 presso la redazione del quotidiano Rinascita come giornalista professionista, occupandosi in particolare di politica estera focalizzando i suoi interessi sull Europa e la Federazione Russa.

6 Bandits La lotta alla pirateria somala del XXI secolo La pirateria lungo le coste della Somalia appare oggi come uno dei fenomeni più rilevanti a livello internazionale. In questo libro vi è un analisi su questi nuovi bucanieri condotta con passione e dovizia di particolari da veri esperti del settore. Autori: MASSIMO A. ALBERIZZI CARLO Prefazione: BIFFANI GUIDO OLIMPIO Prefazione: MARIO ARPINO n. 100 9-788890-465802 euro 12,00 Dal 2005 ad oggi sono più di duecento i bastimenti assaltati dai nuovi bucanieri del XXI secolo. I villaggi costieri del Puntland, dal 1998 autoproclamatosi indipendente dalla Somalia, sono divenuti ormai la Tortuga del Corno d Africa, dove centinaia di ex pescatori si sono convertiti al business del banditismo di mare assaltando, con sempre più frequenza ed audacia, le navi che percorrono rotte marittime fondamentali per l economia non solo dell Occidente, considerando che su queste autostrade del mare passa più del 20% del traffico commerciale mondiale. Ed è proprio la lotta alla pirateria lungo le coste della Somalia, che viene analizzata nel saggio dei giornalisti del Corriere della Sera, Massimo Alberizzi e Guido Olimpio, con l apporto di Carlo Biffani, il maggior esperto di security in Italia. I tre autori affrontano con l autorevolezza di chi del problema si è occupato in prima persona, sia le vere soluzioni al fenomeno, che spesso, però a livello politico si fa fatica a recepire, sia le sue radici più profonde, le cui origini non sono solo da ricercare nel vuoto istituzionale ed economico post Siad Barre del Paese africano, ma anche negli appoggi e connivenze delle gangs di pirati presso le leaderships politiche perfino di Paesi vicini, oltre che nelle preoccupanti simpatie di organizzazioni criminali internazionali attratte sempre più dai riscatti milionari che armatori e governi sono costretti a pagare per il rilascio di uomini e mezzi. Massimo A. Alberizzi è corrispondete dall Africa del Corriere della Sera. Si occupa anche di problemi dell informazione ed è Consigliere Andrea Perrone Nazionale lavora della dal 2006 Federazione Nazionale della Stampa. Carlo Biffani ufficiale in congedo della Brigata Paracadutisti Folgore, è attualmente Dir. Gen. di Security Consulting Group Srl. Guido Olimpio è inviato negli Stati Uniti per il Corriere della Sera. Segue i temi legati al terrorismo, l intelligence e la sicurezza.

Cina, la grande seduttrice Saggio sulla strategia cinese di conquista del Mondo 7 Il saggio di Barthélémy Courmont sul soft power cinese contribuisce alla comprensione di uno degli interrogativi più importanti a cui va data risposta nell elaborazione di qualsiasi scenario di futuro ordine mondiale La Cina sarà presto la prima potenza economica mondiale e le conseguenze della crisi finanziaria internazionale potrebbero addirittura accellerare questa tendenza. L Impero di Mezzo non si accontenta oggi, però, di puntare soltanto sul proprio sistema produttivo: Pechino guarda, infatti, più lontano e si è lanciata in una massiccia operazione di seduzione planetaria. Con la promozione di una cultura plurimillenaria, la mobilitazione della propria diaspora migratoria, la diffusione della lingua, l utilizzo del suo patrimonio artistico-archeologico, l aiuto allo sviluppo e la strategia del guadagno-guadagno, la Cina è passata all offensiva. Essa può vantarsi già d importanti successi in questo senso, in particolare, nei Paesi del Secondo e Terzo Mondo dell Africa, America Latina e Medio Oriente. Ma il Gigante asiatico affascina anche i Paesi occidentali, i quali non possono che soccombere alla strategia del soft power cinese. Quali saranno gli effetti a lungo termine di questa politica? Ma non solo. Poichè l operato di Pechino pone anche interrogativi sulla mancanza di democrazia nella Repubblica Popolare Cinese, come anche sulla violazione dei diritti umani, sulla sua crescita militare ed anche sulle sue ambizioni territoriali. La natura del regime cinese, a prima vista, in totale contraddizione con i principi del soft power, limita il successo di questi o al contrario ne facilita la diffusione? L autore si spinge al cuore delle ambizioni cinesi, decrittandone la politica d influenza, di lobbying e di comunicazione, inducendoci ad una riflessione tanto appassionante, quanto inquietante. BARTHÉLÉMY COURMONT Prefazione: CARLO JEAN n. 9-788897-363002 euro 17,00 Barthélémy Courmont è dottore in scienze politiche e ricercatore a Parigi all Institut de Relations Internationales et Stratégiques (IRIS) ed al Centre Français sur les Etats-Unis (CET) attivo presso l Institut Français des Relations Internationales (IFRI). Inoltre, è professore associato presso l Université du Québec a Montreal. È redattore capo della rivista trimestrale Monde chinois ed autore di una ventina di opere di carattere internazionale e strategico.

8 Gli Italiani nella Guerra di Corea La storia sconosciuta della partecipazione dell Italia alla guerra coreana del 1951-54 Autori: MATTEO CANNONERO MAURO PIANESE Prefazione: FRANCESCO ROCCA Commissario Straordinario della C.R.I. n. 140 9-788897-363330 euro 15,00 A 60 anni dall inizio della guerra di Corea, con questa ricerca si approfondiscono le vicende che hanno determinato l Italia ad intervenire direttamente nel conflitto. A differenza di altri Paesi, il nostro Paese non inviò truppe a combattere, sia perché non era ancora uno Stato membro dell ONU, sia perché un intervento armato fuori dai confini nazionali sembrava contrastare con il dettato della Costituzione repubblicana, senza considerare che la popolazione italiana, ancora scossa dalle vicende della Seconda Guerra Mondiale, difficilmente avrebbe avallato la partecipazione ad una nuova guerra. Da ciò deriva la scelta del Governo italiano di inviare in Corea un Ospedale gestito dalla Croce Rossa, sostenendo, così, le ragioni dell ONU con un impegno diretto, ma senza un coinvolgimento bellico. La Croce Rossa Italiana, mobilitata per questa missione, decise di inviare l Ospedale da Guerra n. 68 composto, oltre che da personale richiamato del Corpo Militare, da un nucleo di infermiere volontarie: le cosidette crocerossine. La presenza italiana in Corea durò 5 anni, dal 1951 al 1955, e, quasi come conseguenza, quasi come conseguenza, il 14/12/1955 venne finalmente accettata l istanza italiana di far parte del consesso delle Nazioni Unite. Matteo Cannonero è laureato in Scienza dell Amministrazione ed è anche Dottore Magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche, insegna Storia della Croce Rossa e Diritto Internazionale Umanitario. Mauro Pianese è laureato in Giurisprudenza all Università di Pavia. Nel mondo della Croce Rossa dal 1970, da oltre 25 anni ricerca e raccoglie documentazione sulla storia dell Associazione.

Iran: la Prossima guerra? Dopo Afghanistan, Iraq e Libia per l Occidente potrebbe presto aprirsi un nuovo fronte, ma con delle incognite molto maggiori. L Iran rappresenta ancora oggi una minaccia di primo ordine. I suoi dirigenti hanno deciso di dotarsi di unarsenale nucleare con l obbiettivo di mantenere al potere il regime dei mullah. Il pretesto di voler sviluppareun industria nucleare civile per rifornirsi di energia costituisce una scusa grossolana. Se è vero che glieuropei hanno proposto di aiutare Teheran a costruire centrali nucleari, è anche vero che il Paese non correalcun rischio di penuria energetica, visto che possiede 11,4% delle riserve mondiali di petrolio e il 14,8%di quelle di gas. Per questa ragione gli americani e gli israeliani hanno preso in considerazione l opzionedi un intervento militare, prima che il programma atomico iraniano venga concretamente realizzato, conl obiettivo di abbattere quella che considerano come una dittatura religiosa espansionista. Ma il piano èlontano dall essere facilmente compiuto, considerando anche che le esperienze irachena ed afghana nonrappresentano un precedente particolarmente felice. Inoltre, l Iran non è l Iraq. Forte di una popolazionedi 69 milioni di abitanti, esso è dotato di forze armate potenti, benchè buona parte dei loro armamentisiano obsoleti. Sopratutto poi la leadership iraniana ha tratto frutto dalle lezioni poste dagli ultimi conflittied ha messo a punto una strategia difensiva asimmetrica al fine di dissuadere un potenziale aggressore. A differenza dell Iraq un eventuale conflitto non si svolgerebbe soltanto sul territorio iraniano, ma in tuttoil Medio-Oriente. Teheran tenterebbe anche di bloccare la navigazione nel Golfo Persico, e danneggerebbe le installazioni di estrazione, compromettendo il flusso di petrolio, con lo scopo di compromettere al massimo l economia mondiale. Attentati terroristici avrebbero sicuramente luogo in diversi Paesi. Infine, la guerra scoppiata tra Hezbollah ed Israele, nell estate del 2006, da un esempio di quello che altri movimenti armati, sostenuti da Teheran - come Hamas - potrebbero realizzare in caso di apertura delle ostilità. ALAIN RODIER n. 196 9-78889736319-4 euro 17,00 9 Alain Rodier ex ufficiale dei servizi segreti francesi, è ora direttore di ricerca presso il Centro Francese per la Ricerca sull Intelligence (CF2R), specializzato sul terrorismo di origine islamica e sulla criminalità organizzata transnazionale.

10 Khodahez Afghanistan A photographic history of the Afghan conflict Autori: ANTONELLA VICINI AMEDEO RICUCCI EPUB PDF n. 145 Foto: n. 68 euro 5,99 L Afghanistan non è solo donne col burqa; è anche donne col burqa. L Afghanistan non è solo guerra; è anche guerra. Khodafez Afghanistan è un ritratto dell Afghanistan oggi, tra l incognita terrorismo e le speranze per il futuro. Donne, uomini, bambini e soldati sono l immagine di un Paese che tenta di risorgere. Prefazione di Amedeo Ricucci (giornalista inviato Rai) e postfazione dell Ambasciatore afghano in Italia, M. Musa Maroofi. Con la speciale collaborazione di Enzo Signorelli (fotografo Getty Images). Indice: Prefazione, Introduzione, Capitolo primo Finchè avrò voce, Capitolo secondo Polvere, vento e sabbia, Capitolo terzo Militaria, Capitolo quarto Sopra l Afghanistan, Capitolo quinto Un biscotto per un sorriso, Capitolo sesto Ruhoane e i suoi fratelli, Postfazione. Antonella Vicini è giornalista professionista dal 2005. Laurea in Lettere nel 2000, ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del giornalismo dai tempi dell università. Dal 2002 si occupa di esteri, prima presso il desk di un quotidiano politico, poi come freelance. Scrive o ha scritto per varie testate nazionali e non: Il Tempo; Il Riformista; L eco di Bergamo; Il redattore sociale, Grazia, Peacereporter, Theorema. Iran, Libano, Israele e Territori Occupati, Afghanistan, Kosovo sono i teatri in cui si è trovata ad operare negli ultimi anni. La fotografia è una passione - necessaria - che l accompagna nei suoi viaggi. Amedeo Ricucci è giornalista professionista. Lavora in RAI dal 1993. È stato inviato speciale del TG1 e dei programmi televisivi: Professione Reporter, Mixer, e La Storia siamo noi, seguendo i più importanti conflitti degli ultimi vent anni: Algeria, Somalia, Bosnia, Ruanda, Liberia, Kosovo, Afghanistan, Libano, Iran, Iraq e Palestina. Tra gli altri riconoscimenti, nel 2001, ha vinto il Premio Ilaria Alpi.

La Guerra dell Acqua Come il bene primario per eccellenza sta modificando la geopolitica del Mondo 11 Inquinamento, conflitti per il controllo delle risorse idriche, idrodiplomazia e necessità di una gestione concertata... sono solo alcuni dei temi affrontati in questo notevole saggio in modo chiaro e semplice. Grazie a numerose illustrazioni e schemi, oltre che a diversi esempi estrapolati nei più diversi contesti mondiali, quest opera rappresenta senz altro uno strumento prezioso per capire le sfide ed i problemi legati alla necessità di disporre per l uomo di questa risorsa fondamentale per la vita, che pur essendo la più abbondante sul nostro Pianeta, è sempre più di difficile utilizzo. Circa un quarto della popolazione mondiale infatti non dispone di un accesso diretto a questo bene primario, mentre il controllo delle fonti e dei servizi idrici è sempre più in mano alle multinazionali. Oggi la crescita demografica ed i cambiamenti climatici hanno reso ancor più pressante questo tema che verrà affrontato da vicino al Forum Mondiale sull acqua che si terrà a Marsiglia nel marzo 2012. SUZANNE DIONET-GRIVET n. 256 9-788897-363347 euro 19,00 Suzanne Dionet-Grivet insegna storia, geografia e geopolitica nelle classi preparatorie economiche e commerciali a Clermont- Ferrand in Francia.

12 L Alba del Nuovo Mondo Come il Continente Indio-Latino ha smesso di essere il giardino di casa degli Stati Uniti In questo libro l autore offre un esame esaustivo della politica dei Paesi latinoamericani all inizio del nuovo millennio. FABRIZIO DI ERNESTO n. 118 9-78889736325-1 euro 13,00 C era una volta l America Latina come giardino di casa degli USA, e questo non succedeva nemmeno troppi anni fa, fino alla fine del secolo scorso la situazione, eccezion fatta per la ribelle Cuba, era quella. Oggi però il mondo, ad oltre 500 anni dai viaggi di Cristoforo Colombo sta riscoprendo il Continente indiolatino. Personaggi come Chávez, Lula, Morales o gli eredi di Perón stanno portando i loro Paesi verso una nuova dimensione, acquisendo un ruolo autonomo e sempre più importante sullo scacchiere mondiale. Il risveglio politico, economico e sociale degli ex cugini poveri di Washington sta anche spostando gli equilibri geopolitici globali, con il Brasile già lanciato verso la conquista di un posto tra le nazioni più ricche e il Venezuela, che sta facendo di tutto per emularlo; non a caso a livello continentale sono sempre di più i motivi di attrito tra Brasilia e Caracas, che rappresentano due diverse concezioni politico-economiche: da una parte un liberismo moderato professato dalla prima e dall altra il socialismo del XXI secolo di cui Chávez si è fatto non solo promotore ed interprete, ma anche e soprattutto ideologo. In una realtà sempre più multipolare, inoltre, il risveglio dell America Latina ha scatenato gli appetiti di Cina, India e Russia che hanno da tempo iniziato la loro corsa alle risorse energetiche della regione. Fabrizio Di Ernesto è giornalista professionista e lavora per la redazione del giornale on-line Agenzia Stampa Italia dove ha iniziato ad occuparsi di politica internazionale ed analisi geopolitica. Come free-lance collabora con il mensile di economia Alpes; altri suoi articoli sono inoltre apparsi su vari siti internet e sul quadrimestrale di geopolitica Eurasia. Per i tipi Fuoco Edizioni ha pubblicato Portaerei Italia nel 2009 e Petrolio, cammelli e finanza nel 2010.

L Artiglio del Drago Strategia, armamento e capacità dell Esercito Popolare di Liberazione cinese 13 Il messaggio di questo approfondito e stimolante studio sulle forze armate cinesi di Andrea Perrone è semplice e ambizioso allo stesso tempo: dobbiamo conoscere la Cina.. L evento geopolitico più importante degli ultimi anni è senz altro l ascesa inarrestabile della Cina. A partire dal 1979, con le liberalizzazioni introdotte da Deng Xiaoping, la Repubblica popolare è cresciuta ad una velocità senza paragoni, divenendo così, complice il fatto di possedere una popolazione da 1,4 miliardi di abitanti ed essere la seconda economia al mondo in termini assoluti. Oggi Pechino è divenuta anche la seconda Potenza al Mondo, subito dietro gli Stati Uniti, per quel che concerne le spese militari, pari a 1,6mila miliardi di dollari, l 1,3 per cento in più rispetto al 2009. Tutti questi elementi non possono che provocare serie ripercussioni sugli scenari internazionali. Tuttavia, occorre sottolineare che la crescita cinese, è finora avvenuta in un clima pacifico favorendo l espansione economica. Ma proprio ora si comincia a delineare una strategia di ampliamento della sfera d influenza della RPC che finirà, molto probabilmente, col creare tensioni con gli altri attori internazionali. Attualmente la Repubblica popolare è impegnata in un opera di ristrutturazione e ammodernamento industriale e militare e ha costruito una propria rete di potere strategico, assicurandosi il controllo o la semplice presenza in numerose aree strategiche asiatiche e non solo per soddisfare le esigenze di un economia notevolmente energivora. La strategia cinese di vincere senza combattere, conquistando i mercati internazionali e rivendicando il controllo del Mar Cinese meridionale non è però gradita a Washington che per questo è intenta in una manovra di accerchiamento, attraverso molteplici alleanze militari con i Paesi dell Asia orientale e meridionale. Da qui ai prossimi 20 anni però il divario tecnologico tra la Cina e la Superpotenza americana potrebbe essere colmato, mettendo a rischio la pace e il dominio unipolare degli USA. ANDREA PERRONE Prefazione: FABIO MINI Generale di Corpo d Armata n. 116 9-78889736323-1 euro 14,00 Andrea Perrone è giornalista professionista presso la redazione del quotidiano Rinascita, occupandosi in particolare di politica estera. Per i tipi della Fuoco Edizioni è autore dei saggi Arktika (2009) e Alla conquista dell Antartide (2011).

14 Eurasia Strategia e geopolitica nel Cuore della Terra ALESSANDRO LATTANZIO EPUB - PDF n. 132 Il blocco continentale eurasiatico, dal peso preponderante sul piano geografico e demografico, rappresenta il Cuore della Terra. E visto anche, che le due superpotenze economiche più dinamiche dell Età della Globalizzazione, ossia la Repubblica Popolare di Cina e l Unione Indiana, ne fanno parte, l Eurasia è anche ridiventata il Motore della Terra. Evento, quest ultimo, che ha suscitato e susciterà vieppiù, in futuro, apprensione presso i centri strategici occidentali della globalizzazione. Tanto più che il Continente Eurasia si svela essere anche il Tesoro della Terra, con la scoperta di uno dei giacimenti d idrocarburi più grandi del mondo. Non è un caso, perciò, che si sia scatenata un accanita corsa al petrolio, per potersi accaparrare il controllo e la gestione del sangue del diavolo, il vero elisir che permette al way of life ed al dominio occidentale di sussistere. Way of life e riscatto storico, però sono obiettivi perseguiti anche dai popoli e dalle nazioni eurasiatiche. Il Grande Gioco geostrategico e geoeconomico, avviato dagli USA al termine della Guerra Fredda, ha visto un ventennio di conflitti diretti o indiretti, di rivoluzioni o di pseudo-rivoluzioni, con l impiego aperto o occulto di eserciti, servizi segreti, multinazionali e terroristi veri od inventati. Una partita che oggi vede il declino della potenza che l ha avviata e l ascesa di quelle che dovevano esserne le vittime. euro 5,00 Alessandro Lattanzio laureato in Scienze Politiche, indirizzo Politico-Storico, presso l Università di Catania; Redattore della Rivista di Studi Geopolitici - EURASIA (http://www.eurasiarivista.org/); Autore dei libri: Terrorismo Sintetico, Insegna del Veltro, Parma, 2007 Potere Globale, Il ritorno della Russia sulla scena internazionale, Fuoco Edizioni, Roma, 2009 Atomo Rosso, Storia delle Forze Strategiche dell Unione Sovietica (1945-1991), Fuoco Edizioni, Roma, 2009 Gestisce i siti web: http://www.aurora03.da.ru - http://sitoaurora.altervista.org

Obama dietro la maschera La strategia dell illusione: golpismo mondiale sotto un fantoccio di Wall Street 15 Obama si è messo al servizio dell egemonia statunitense dei finanzieri di Wall Street... Barack Obama è il frontman di un colpo di stato postmoderno da parte delle agenzie di intelligence americane. Cresciuto nell orbita della Ford Foundation, ha come suo guru e controller Zbigniew Brzezinski, già Consigliere per la sicurezza nazionale durante il catastrofico mandato presidenziale di Jimmy Carter e fautore di una prova di forza con la Russia e la Cina di gran lunga più pericolosa per gli Stati Uniti che l avventura di Bush-Cheney in Iraq. Brzezinski, uno dei fondatori dell inquietante Commissione Trilaterale, reclutò Obama alla Columbia University e oggi, tramite il suo pupillo, internamente proclama l austerità e il sacrificio per le famiglie dei lavoratori americani per salvare dal fallimento i finanzieri di Wall Street, mentre a livello internazionale lavora per portare allo scontro le Potenze avversarie con tutti i mezzi possibili. Il tutto per riaffermare il primato degli Stati Uniti nel Mondo e bloccare sul nascere il multilateratismo. L analisi qui riportata offusca parecchio la maschera progressista e pacifista che l Obama della prima ora ha indossato nella sua lunga performance pre-elettorale e mette in luce tutte le contraddizioni di una Presidenza molto più reazionaria di quello che l attuale politica americana può apparire a prima vista. WEBSTER GRIFFIN TARPLEY n. 146 9-78889736313-2 euro 17,00 Webster Griffin Tarpley (Pittsfield, Massachusetts, 1946) è un giornalista investigativo statunitense e autore di alcuni saggi d inchiesta quali: George Bush: The Unauthorized Biography (1992), Against Oligarchy (1996), Surviving the Cataclysm: Your Guide through the Worst Financial Crisis in Human History (1999) e 9/11 Synthetic Terror: Made in USA (2005).

16 Oro Blu La contesa del gas tra Cina, Russia ed Europa Dimenticate tutto quello che sapete sulla sfida planetaria per il dominio del gas. Oltre la verità dei giornali, il racconto della grande guerra per le risorse energetiche. Autorie: STEFANO CASERTANO Prefazione: MASSIMO NICOLAZZI n. 94 9-788890-465833 euro 13,00 La Russia ci minaccia con il suo gas? Putin vuole strozzare l Europa con le sue pipeline? Che sia vero o no, la vera minaccia non è Mosca, ma Pechino. La sete di energia spinge la Cina a essere sempre più aggressiva per controllare le risorse naturali, dal Mar Caspio al Medio Oriente. E rischia di tagliarci fuori. Dobbiamo costruire i gasdotti con la Russia prima che sia troppo tardi. Oro Blu: La contesa del gas tra Cina, Russia ed Europa cambierà il vostro modo di concepire i rapporti energetici mondiali. Con una certezza: Mosca è molto meno forte di quello che sembra e purtroppo lo siamo anche noi. Indice: Introduzione, Capitolo 1 - Cina, Europa e la Russia nel mezzo, 1.1 L altra parte, 1.2 La diplomazia del Caspio, 1.3 Russia e Cina: una strana amicizia, 1.4 Pipeline verso l Europa: da Baku- Ceyhan a South Stream e Nabucco, Capitolo 2 - L arma del gas: pericolo o minaccia?, 2.1 Cinquant anni di petrolio russo, 2.2 La rete sovietica in Europa, Druzhba e Urengoi: il fallimento del disegno politico russo, 2.4 2010: lo spettro sovietico in Europa, 2.5 Monopolio o no?, 2.6 Una strategia europea, Capitolo 3 - Futuro di tre potenze: Turchia, Cina, Russia, 3.1 Turchia, 3.2 Cina, 3.3 Russia, Note. Stefano Casertano è docente di economia delle risorse energetiche all Università di Potsdam-Germania, ed è consulente per ministeri, istituzioni pubbliche ed NGO in Europa, negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Ha conseguito un MBA alla Columbia University di New York e un Ph.D. all Università di Potsdam, sui rapporti tra economie estrattive e conflitti sociali. Ha pubblicato nel 2009 Sfida all ultimo barile.

Potere Globale Il ritorno della Russia sulla scena internazionale 17 Grazie al risveglio dell Orso russo la marcia degli USA in Asia Centrale sembra essersi per il momento arrestata. All orizzonte si profila ora un nuovo ciclo geopolitico. La Federazione Russa di Putin e Medvedev si è posta, in questi ultimi 10 anni, come un cruciale attore strategico, dopo che, per tutti gli Anni 90, presunti studiosi o esperti, nemici o falsi amici della Russia, ne avevano decretato la sua fine storico-strategica. Grazie all enorme afflusso di capitali derivanti dall esportazione verso l Occidente delle risorse naturali dei giacimenti siberiani e artici, il Cremlino ha potuto rigenerare, invece, le sue forze armate che oggi come ieri rappresentano il baluardo fondamentale della Russia nel respingere ogni tentativo di ingerenza esterna, non solo sul suo territorio, ma anche in quella zona d interesse strategico che rispecchia esattamente i Paesi una volta parte dell Unione Sovietica. Con questa chiave di lettura vanno lette le recenti crisi ucraina, georgiana e dello Scudo ABM americano in Europa Orientale, che hanno visto Mosca protagonista di una dura battaglia nel fronteggiare le ambizioni della NATO a cingerla in un ristretto anello di sicurezza e relegarla definitivamente a Stato di secondo ordine, che certo oggi la volontà della Russia di rispolverare i suoi sogni di potenza globale non permettono semplicemente nemmeno di pensare. ALESSANDRO LATTANZIO Prefazione: TIBERIO GRAZIANI n. 120 9-788890-375217 euro 13,00 Alessandro Lattanzio è laureato in Scienze Politiche, Indirizzo Politico-Storico, presso l Università di Catania. Redattore della Rivista di Studi Geopolitici - EURASIA (http://www.eurasia-rivista.org/). Autore dei libri: Terrorismo Sintetico, Insegna del Veltro, Parma, 2007.

18 La Sfida Totale Equilibri e strategie nel grande gioco delle Potenze mondiali Qui è descritto un trattato di alta geopolitica, che cerca d interpretare il mondo attuale alla luce delle teorie classiche, prendendo in esame tutti i grandi attori mondiali. Autori: DANIELE SCALEA Prefazione: FABIO MINI Generale di Corpo d Armata n. 186 9-788890-465826 euro 15,00 La fine della Guerra Fredda provocò un ondata d ottimismo tale da indurre qualcuno a proclamare la fine della storia. Gli eventi successivi - dall esplosione della Jugoslavia al conflitto russo-georgiano, dall 11 settembre alla guerra al terrorismo, dalle nuove tensioni tra Russia e USA alla crisi finanziaria - ci hanno riportati ad una realtà senz altro meno paradisiaca. La storia è ancora in corso, ed oggi come nel passato, è storia anche di conflitti ed inimicizie. Nel panorama globalizzato del XXI secolo è in atto La sfida totale tra le grandi potenze. Sfida perché quello della geopolitica è un gioco a somma zero: se qualcuno sale nella gerarchia delle potenze, qualcun altro deve scendere. Totale perché oggi gli Stati non si fronteggiano più solo con le armi della diplomazia e della guerra, ma ricorrono anche all economia, alla finanza, alla cultura, all ideologia, ed il loro scontro non rimane più confinato entro determinate regioni, ma si sviluppa su scala globale. Questo libro ci ricorda come, in un mondo in cui tutto sembra essere cambiato ed evoluto, alcune cose rimangono inalterate. È il caso delle costanti geopolitiche che, al di là di tutta la propaganda e la retorica, continuano a determinare e spiegare la lotta tra le grandi potenze. La sfida totale ci porta a spasso nella storia e per il mondo, al fine di descrivere cosa sta succedendo oggi e cosa accadrà domani. Scopriamo le teorie dei maggiori geopolitici del passato e del presente, le strategie delle grandi potenze, le macrodinamiche internazionali, fino a intravedere un futuro forse migliore dell oggi, ma non privo d inquietanti incognite e minacce. Daniele Scalea è laureato in Scienze storiche all Università degli Studi di Milano con una tesi sulla politica estera italiana. Dal 2004 è nella redazione della rivista di studi geopolitici Eurasia e suoi articoli sono apparsi su Rinascita, Equilibri, Pagine Libere, FonDSK e numerosi altri siti Internet. Per Eurasia ha realizzato numerose interviste, tra gli altri a Noam Chomsky, Aleksandr Dugin, Igor Panarin e Vladimir Jakunin. La Sfida Totale è il suo primo libro.

Turchia Ponte d Eurasia Tra Mediterraneo e Asia centrale il ritorno di Istanbul sulla scena internazionale 19 La storia dei turchi comprende un racconto complesso e affascinante che ha sempre colpito l immaginazione degli europei. Agli occhi di molti italiani e di molti europei, la Turchia rappresenta una sorta di altro da sé continuamente evocato in termini di preoccupazione e di confronto polemico. Per altri, l immagine del Paese è quella di un entità adagiata nell indolenza passiva alla periferia del mondo occidentale. La realtà di questi ultimi anni - in particolare dal 2002 in poi - è invece completamente diversa: recuperate le sue radici e la sua immensa tradizione culturale, la Turchia sta gradatamente, ma sicuramente, riconquistando la sua centralità geopolitica e il suo ruolo di ponte e di cerniera fra Europa e Asia. Ankara - non più in contrasto ma come erede legittima di Istanbul/Costantinopoli/Bisanzio - sta contribuendo a ridisegnare le vaste e strategiche regioni situate fra il bacino mediterraneo e l Asia centrale, svincolandole da un anacronistica dipendenza atlantica e favorendo diversi equilibri mondiali. Conoscere meglio la Turchia sarà l occasione per conoscere meglio noi stessi e il nostro futuro. ALDO BRACCIO Prefazione: ANTONELLO FOLCO BIAGINI n. 92 9-78889736318-7 euro 12,00 Aldo Braccio è redattore di Eurasia - rivista di studi geopolitici e membro del consiglio direttivo dell IsAG - Istituto di Alti Studi di Geopolitica e Scienze Ausiliarie. Suoi articoli sono apparsi su vari giornali e siti internet, italiani ed esteri. Al Master Mattei in Vicino e Medio Oriente - edizioni 2009 e 2010 - ha tenuto relazioni sulla questione curda.

20 I Segreti del Debito Pubblico I veri motivi della crisi economica Qui è descritto un trattato di alta geopolitica, che cerca d interpretare il mondo attuale alla luce delle teorie classiche, prendendo in esame tutti i grandi attori mondiali. Autori: DANIELE SCALEA Prefazione: LORENZO DI LAS PLASSAS n. 150 9-788897-363359 euro 14,00 Questo libro si rivolge a tutti anche a chi non si intende minimamente di economia in quanto è giunto il momento di capire sul serio cosa si nasconde dietro alla parola debito pubblico. Oggi, tutti o quasi, gli Stati del mondo sono indebitati: come è possibile che ciò accada? Forse c è qualcosa che non va a monte, nel sistema stesso: nel meccanismo del credito anziché del debito. Il testo intende letteralmente smascherare tutti i retroscena che si nascondono dietro agli esorbitanti numeri del debito pubblico, retroscena che sono ancora occulti alle masse. Viene denunciato in modo molto semplice e concreto un sistema di creazione del denaro che è del tutto artefatto, denaro che non esiste in quanto solo digitale, ma che le varie banche centrali titolari dell emissione della moneta addebitano agli Stati, i quali, ogni volta, devono emettere titoli di debito per il medesimo valore BOT, CCT, BTP ecc ovvero delle vere e proprie cambiali che vengono messe sul mercato pagando per giunta un ulteriore interesse agli acquirenti tramite il meccanismo delle aste. Una partita di giro, insomma, in cui chi perde siamo sempre e solo NOI cittadini. Ma il testo, dopo aver denunciato e dettagliato questi meccanismi, va anche oltre: ripercorre la storia della privatizzazione del denaro - che nasce negli Stati Uniti - analizza i veri problemi della attuale crisi economica globalizzazione economica e finanziaria e spiega chiaramente come da tutto ciò ci stiano guadagnando solo Grandi Corporations bancarie e Multinazionali. Gabriele Sannino laureato in Scienze Politiche, è un blogger e si occupa di temi legati a politica, attualità ed economia. Nel 2008, per la casa editrice WLM Edizioni, ha pubblicato il romanzo Non sono un alieno, nel 2009 Viaggio verso me e l anno successivo il libro fantasy L amico extraterrestre.